QUARANTA PROFUGHI IN VIA ROMA? DOSI “DECISIONE ASSURDA”

Quaranta profughi alloggiati nella zona di via Roma: il sindaco Dosi si oppone. Lo ha fatto attraverso una nota in cui definisce la scelta assurda e avventata  tenendo conto del fatto che “urta contro le scelte di condivisione e inserimento che non sono mai venute meno i questi anni da parte dell’amministrazione, rischiando di incrementare la tensione sociale sull’intero territorio urbano”. Sarebbe un soggetto privato a prendersi carico dei profughi stessi, dopo essersi aggiudicato la gara d’appalto. “Sebbene l’amministrazione – continua Dosi – non sia direttamente e formalmente coinvolta nelle scelte sulla collocazione dei rifugiati e richiedenti asilo, ci pare quantomeno assurdo che, dopo anni di progetti e iniziative di riqualificazione della zona, si vada ora a collocare in un’unica struttura, nel cuore di un quartiere, quello di via Roma che richiede particolare attenzione, un così alto numero di persone che non hanno seguito alcun percorso di integrazione”.

 

BERNARDO CARLI SI RACCONTA A DI PROFILO

Come è nata l’associazione la Fabbrica dei Grilli  e da un anno l’omonimo mensile, ma anche i progetti per il futuro del quartiere Roma. Bernado Carli, ex preside del Liceo artistico Cassinari, si racconta nella nuova puntata di Di Profilo annunciando alcune novità per il futuro, tra cui l’intenzione di rendere il mensile meno di quartiere e più della città: uno sguardo attento sulle dinamiche sociali che partono sì dalla zona di via Roma ma che arrivano a tutta la città.

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VIA ROMA E LA VIA CRUCIS DEL DEGRADO DELLA LEGA NORD

L’hanno ribattezzata La via Cricis del degrado”. Hanno sfilato con slogan e cori lungo via Roma con partenza dalla stazione, in mezzo varie soste: via Torricella, via Pozzo, via Roma, giardini Margherita e Merluzzo. La Lega Nord di Piacenza e’ scesa in piazza con il sostegno del Sindacato Autonomo di Polizia, Ciro Passavanti, la coordinatrice del Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale, Miriam Palumbo, Ettore Fittavolini, presidente dell’Associazione Pendolari Piacentini, e i membri dell’Associazione Amici dei Giardini Margherita e Merluzzo e del comitato dei residenti del quartiere. Ad ogni tappa un intervento a sottolineare la mancanza di sicurezza, il degrado e la scarsa di legalità. Gli organizzatori se la sono presa anche con la decisione di trasferire in via Roma la sede del PD: “Uno spostamento per essere più vicino ai suoi futuri elettori. Vanno bene i progetti culturali, ma ci vuole rispetto delle regole – ha detto il segretario regionale dee Lega Gianluca Vinci -L’agenda del quartiere Roma è servita solo a pagare dei lauti stipendi”. Comunque la si pensi nel quartiere, forse mai come oggi, qualcosa si sta muovendo: il progetto Porta Galera 2.0, l’ambulatorio di via Pozzo che ha soprattutto una valenza sociale, l’inaugurazione dell’Urban Hub luogo di ricerca e innovazione. Certo le aggressioni ci sono state e probabilmente ci saranno ancora, ma anche in altre zone della città. Gli episodi di microcriminalità accadono e accadranno, come in altre zone della città. Ma qui, in via Roma forse hanno un sapore e un odore diversi.

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DOSI: “IMPENSABILI PRESIDI FISSI IN VIA ROMA”

“Sono impensabili presidi fissi nella zona di via Roma”. Il sindaco Dosi non lascia spazio da dubbi in merito alla non nuova richiesta di presidi delle forze dell’ordine stabili nella zona di via Roma dopo l’ultimo fatto di cronaca dei giorni scorsi. Il primo cittadino ribadisce come gli sforzi che l’amministrazione sta facendo, grazie alla collaborazione con il questore Arena, vanno nella direzione di migliorare la qualità della vita e di favorire le attività commerciali. “Tuttavia l’attuale carenza di risorse – ha ricordato il sindaco – rimarcata anche dal questore, non ipotizzabile la presenza di presidi fissi in un’unica zona, nello specifico tra piazzale Marconi, via Roma e dintorni. Ciò non consentirebbe, infatti, di assicurare la necessaria tutela degli altri quartieri cittadini, senza trascurare che l’efficienza del servizio garantisce comunque tempestività ed efficacia: basti pensare all’arresto dello scippatore seriale e agli stessi bar temporaneamente chiusi, o al fatto che, per sedare la recente rissa scoppiata in via Alberoni, la volante della Polizia è intervenuta nel giro di soli novanta secondi”. Le azioni che l’amministrazione è nelle condizioni di poter attuare per dare maggior senso di sicurezza ai cittadini vengono messe in pratica, è il senso delle parole del primo cittadino; così come è accaduto per gli ultimi interventi della Polizia Municipale che ha posto i sigilli a tre esercizi pubblici, due in via Roma e uno in via Pozzo per 15 giorni, a seguito di relative ordinanze emanate dall’amministrazione comunale. Un atto che il sindaco Paolo Dosi definisce doveroso, a seguito degli accertamenti condotti in queste settimane dalla Polizia Municipale, che nei locali in questione ha rilevato il mancato rispetto del divieto di vendita di bevande alcoliche per asporto da parte dei titolari di questi esercizi. “Questa sanzione – sottolinea il primo cittadino – sulla scia di quanto già disposto nei giorni scorsi per due bar nei pressi della stazione ferroviaria dopo le relative indagini condotte dalla Questura, si inserisce nel programma di controlli del territorio intensificato, nel quartiere, grazie al coordinamento tra Forze dell’Ordine e Polizia Municipale. Un impegno congiunto che va nella direzione di consolidare il presidio sul territorio, integrando, agli interventi di contenimento e repressione dei fenomeni di illegalità, politiche sociali e di riqualificazione urbana mirate alla prevenzione. Ne sono un esempio – aggiunge Dosi – la recente apertura della nuova sede del Centro per le Famiglie in via Torricella e di Spazio Belleville in via La Primogenita, così come iniziative di rivitalizzazione della zona quali il nascente Urban Hub e la disponibilità ad accogliere, nel corpo basso del Grattacielo dei Mille, nuove imprese giovanile e innovative. Il tutto nel quadro di una visione ampia, quella del progetto Porta Galera 3.0, che si fonda proprio sulla condivisione dei luoghi pubblici e la partecipazione di residenti, lavoratori e titolari di attività economiche a un percorso che possa migliorare la qualità di vita in questa parte della città”.

via roma controlli

IL QUARTIERE ROMA SI METTE “IN MOVIMENTO”

Il quartiere Roma è ancora al centro di iniziative promosse dall’amministrazione comunale; si chiama “Quartiere Roma in movimento” e si inscrive nell’orizzonte articolato di interventi sociali, di controllo e urbanistici che la giunta ha da tempo attivato nell’area di riferimento, con l’obiettivo di favorire la convivenza e l’integrazione tra vecchi e nuovi residenti e cittadini utilizzatori, aumentare la sicurezza (oggettiva e percepita) e migliorare la qualità della vita.  L’iniziativa si compone di più interventi, articolati sul territorio, volti a promuovere e ad alimentare alcuni servizi la cui attività ben si adatta al raggiungimento degli obiettivi del progetto: l’apertura e la gestione di un presidio nel quartiere (via Torricella) a supporto delle famiglie residenti, in grado di garantire occasioni di socialità, mutualità e solidarietà e in cui costruire relazioni significative tra persone, nuclei familiari, generazioni e servizi; l’avvio dello Spazio Belleville, luogo a forte valenza interculturale e intergenerazionale, finalizzato alla promozione del protagonismo sociale e della cittadinanza attiva dei giovani e della comunità e alla prevenzione dei fenomeni di marginalità e di devianza diffusa;  il potenziamento delle attività dei centri di aggregazione Spazio4 e Spazio2, rivolti primariamente all’utenza giovanile di età compresa tra i 15 e i 35 anni, due servizi che, pur condividendo una analoga attenzione al benessere dei giovani e al loro processo di crescita, mantengono una propria vocazione specifica che nel caso di Spazio 4 si connota maggiormente come servizio a bassa soglia rivolto alla prima adolescenza, mentre nel caso di Spazio2 come punto di incontro e di socializzazione nel quale sviluppare opportunità di orientamento al lavoro, all’autoimpiego e alle professioni dell’informazione e della creatività. Il costo dell’intera iniziativa è stimato in 65mila euro. La Regione Emilia-Romagna sostiene il progetto con un contributo di 45.500 euro. Il completamento e la rendicontazione sono previsti entro il 31 dicembre 2015.

VIA ROMA

PORTA GALERA: FOCUS SU SICUREZZA, COMMERCIO E SCUOLA

La vocazione universitaria e scolastica, il rilancio commerciale-decoro urbano e legalità. Sono i tre macro temi attorno ai quali si è svolta la cabina di regia degli attori istituzionali che stanno lavorando attorno al progetto Porta Galera 3.0. Il quartiere Roma è vocato ad aver un polo universitario, si è detto, che contribuisca a far cambiare il volto dell’intera zona grazie alla presenza degli studenti. “Ma non è facile – ha puntualizzato Giuseppe Baracchi Presidente dell’Ordine degli Architetti di Piacenza – la città fatica a considerare l’Urban Center un luogo di aggregazione, lo vede uno spazio dedicato allo studio, all’università. E’ un meccanismo difficile da far passare”. E’ interessante conoscere ciò che emerge dalle indagini effettuate tra chi vive nel quartiere: gli abitanti vogliono una città rivisitata dove svolgere le proprie attività, un luogo di aggregazione nuovo, attrattivo. La cosa che fa più riflettere è che solo il 21% dei residenti percepisce il quartiere come non sicuro. “E’ ovvio che su questi dati – ha detto l’architetto Baracchi – occorre lavorare sulla città, sono i cittadini a chiederlo. Sull’esempio di ciò che sta facendo Renzo Piano a Torino e Catania, grazie a giovani architetti con i quali sta ricucendo la periferia alla città, così dobbiamo fare per il quartiere Roma”. Ancora in merito alla percezione di sicurezza si sta lavorando per l’installazione di nuove telecamere nell’ambito del progetto Smart City, nuovo occhi elettronici nelle zone più a rischio sicurezza, oltre che il potenziamento degli interventi delle forze dell’ordine, in particolare della Polizia Municipale per ciò che le compete. Attenzione puntata anche sul rilancio del commercio attraverso il decoro; va da sè che una città bella esteticamente invita ad essere frequentata, vissuta, e le ricadute sul commercio non potrebbero essere che positive. Dai cittadini e delle associazioni sono emerse 150 idee progettuali, da queste si progetteranno nuove azioni per il quartiere. Ciò che è avvenuto finora è uno scambio di idee, “ci sono punti di vista diversi tra gli i cittadini – ha puntualizzato Giuseppe Magistrali uno dei referenti di Porta Galera per l’amministrazione -per esempio sull’opportunità di pedonalizzazione di via Roma  si sono visioni opposte”. Tutte le idee verranno prese in considerazione per arrivare ad una decina di progetti condivisi e realizzabili che comprendano anche il rilancio della scuola Alberoni definita capitale sociale del quartiere. Sull’aspetto economico l’assessore Cugini ha puntualizzato che nella fase di ideazione questo aspetto non è stato volutamente considerato, lo sarà invece nella successiva fase di definizione e realizzazione dei progetti.

porta galera

QUARTIERE ROMA: APPARTAMENTI, SORVEGLIATI SPECIALI

Controlli più capillari, potenziati nella fascia oraria dalle 19 all’una di notte contro furti e rapine, ma soprattutto un monitoraggio attento e scrupoloso della situazione abitativa in cui versano le zone calde, come il quartiere Roma e dintorni. Il tavolo per l’ordine e la sicurezza convocato in Prefettura dopo gli ultimi fatti di violenza nella zona della stazione, tra cui l’accoltellamento in pieno giorno in via Alberoni, ha fatto il punto della situazione, giungendo alla conclusione, peraltro non nuova, che il quartiere necessita di un controllo maggiore; il prefetto Anna Palombi ha annunciato che verrà potenziato il piano messo in atto nel febbraio scorso. 

Questa volta l’auspicio è che si vada davvero al nocciolo del problema; da più parti, residenti e non solo hanno puntato il dito sulle condizioni di alcuni appartamenti, i cui proprietari spesso sono piacentini che affittano senza un regolare contratto. Polizia Municipale e Guardia di Finanza, attraverso indagini approfondite, possono aiutare a scoperchiando questo business, arrivando a risolvere gran parte delle criticità.

Diventa preziosa, secondo il sindaco Dosi, la collaborazione di residenti e commercianti che si stanno impegnando per far cambiare volto al quartiere, ne è un esempio la due giorni di festa di inizio ottobre. Ma alcuni di loro soprattutto proprietari di bar e pubblici esercizi si sono sentiti penalizzati dal rafforzamento dell’ordinanza comunale sul divieto di vendita di bevande alcoliche tra le 21e le 7 del mattino. É un invito/diffida – ha detto il sindaco – che non si poteva formulare diversamente, non ci potevano essere distinzioni, ma l’attenzione sarà rivolta soprattutto agli esercizi commerciali che non hanno vincoli di orario.

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GIUNTA, PUGNO DI FERRO CONTRO LA SOMMINISTRAZIONE DI ALCOLICI IN VIA ROMA E DINTORNI

Ecco il primo provvedimento dell’amministrazione per contrastare fenomeni di inciviltà da cui possono derivare più o meno gravi episodi di criminalità.  La giunta ha adottato un provvedimento rivolto ai titolari di bar e negozi alimentari che operano in via Roma, Pozzo, Alberoni e Torricelle e zone limitrofe.  Si

 tratta di un invito/diffida al rispetto dell’art.18 (comma 1, lettera a) del “Regolamento di Polizia Urbana”, che prevede il divieto di vendere per asporto bevande in contenitori di vetro, nonché alcolici in qualsiasi contenitore, nella fascia oraria tra le 21 e le 7 del giorno successivo. In base a quanto approvato, i titolari di bar e negozi dovranno esporre nei loro punti vendita e in un luogo ben visibile, l’avviso del dispositivo dell’art.18 (che in tempi brevi sarà consegnato a tutti gli interessati dalla Polizia Municipale). Il cartello sarà tradotto in più lingue, per raggiungere il più vasto numero possibile di consumatori.

“Questa decisione – dichiara il sindaco Paolo Dosi – è stata assunta a seguito dei recenti episodi di inciviltà e di pregiudizio al vivere civile, spesso segnalati dai residenti nelle vie dove recentemente sono avvenuti episodi inqualificabili, in particolare in via Roma e in via Pozzo, dovuti a comportamenti e intemperanze di persone che consumano bevande alcoliche nelle vie e negli spazi pubblici”.

L’inosservanza di questo divieto comporta una sanzione pecuniaria da 500 euro oltre che provvedimenti amministrativi come la sospensione  o la revoca dell’abilitazione all’ezercizio della propria attività, e dove occorre anche la chiusura del locale da parte della Polizia Municipale. ”

Questa iniziativa – conferma Dosi – è uno strumento che affianca gli interventi che la Polizia Municipale effettua regolarmente per verificare il rispetto delle norme del Regolamento di Polizia Urbana e, al tempo stesso, conferma l’attenzione dell’Amministrazione comunale sulla sicurezza urbana”.

Conclude il primo cittadino: “Sempre nel corso della seduta odierna, la Giunta ha inoltre deciso di costituirsi parte civile per i danni alla sicurezza urbana causati sabato notte da alcuni vandali a diversi esercizi commerciali del centro storico, sicurezza da intendere come bene del territorio e che è compito dell’amministrazione tutelare”.

 

 

AL QUARTIERE ROMA TUTTI “MATTI DA GALERA”

Sono le persone che cambiano, migliorano o peggiorano una zona della città. Quella in questione è, ancora una volta, il quartiere Roma. E in questo caso le persone che vivono e lavorano lì, il quartiere lo stanno migliorando, soprattutto stanno portando gente nuova. Ne sono certi gli assessori Tarasconi e Cugini nel presentare una due giorni di festa in cui tutti saranno “matti da galera”. Il nome dell’iniziativa, in programma sabato 4 e domenica 5 ottobre, prende spunto dal macro progetto Porta Galera 3.0 su cui l’amministrazione ha puntato per rilanciare ancora via Roma e dintorni. Da metà ottobre i cittadini cominceranno a presentare le idee per questo progetto. Ma venendo alla due giorni di festa, l’idea è quella di coinvolgere i negozianti e i cittadini che poi sono gli organizzatori stessi. L’idea dell’amministrazione è che se esercenti e abitanti si mettono insieme possono organizzare eventi  di qualità di cui beneficerà l’intero quartiere. Jennifer della Luppoleria di via Alberoni definisce questa festa “nata dal basso, i residenti sono stati fondamentali perchè è passata l’idea che la festa fosse di tutti. E’ ora di scardinare i luoghi comuni”.

Si parte con l’aperitivo sabato 4, poi cene in via Roma, via Alberoni, via Tibini. Domenica bancarelle e negozi aperti dalla mattina, pranzo in via Roma e via Tibini, visite guidate in San Savino al pomeriggio, spettacoli per i più piccoli alla scuola Alberoni, giardini Margherita e Merluzzo.

Matti da galera

 

PORTA GALERA 3.0: IL COMUNE PUNTA SUL WELFARE, MA I DISAGI RIMANGONO

Alla fine del percorso la trasformazione del quartiere Roma dovrà essere visibile. Stefano Cugini assessore al welfare ha usato queste parole per descrivere il nuovo progetto Porta Galera 3.0. Una sfida su quattro ambiti di intervento: culturale, cura del quartiere, riqualificazione urbana/commerciale e sperimentazione basata sul walfare e sulla capacità di azioni concrete. Un esempio? Il minimarket di Pozzo uno dei principali snodi di spaccio oggi chiuso, presto avrà una nuova destinazione sociale, diventerà un presidio medico. 

Mentre si parla di innovazione e di città 3.0, alcuni disagi rimangono, causati spesso dalla mancanza di civiltà. A portare l’amministrazione con i piedi per terra ci ha pensato proprio una residente di via Pozzo dell’Associazione Giardini Margherita e Merluzzo: “se il minimarket ha chiuso – ha denunciato la donna – poco lontano sta aprendo un nuovo locale, una pizzeria da asporto. I clienti dopo aver bevuto bicchieri e bicchieri di birra usano come bagni i cassonetti e i muri delle nostre case”. “Non ci vogliamo nascondere dietro un dito – ha risposto l’assessore – purtroppo le regole ci sono e vanno rispettate, sarà nostro impegno garantire un presidio più costante”.

Con la precedente amministrazione ci aveva provato l’Agenzia di Sviluppo Quartiere Roma a cambiare il volto a questa parte di città. Tentativo fallito? “Il punto di partenza è diverso – ha detto Cugini – il nostro punto di partenza è sperimentare un nuovo welfare con le persone che vivono il quartiere”