FONDAZIONE: WELFARE E CULTURA. RISORSE PER 6 MILIONI DI EURO

Sono passate da 4 milioni e mezzo a 6 milioni di euro le risorse consolidate per l’attività istituzionale della Fondazione di Piacenza e Vigevano, un aumento frutto della recente diminuzione della tassazione sui dividendi che ha permesso di liberare altri fondi. È un Roberto Reggi carico ed entusiasta quello che ha presentato le linee programmatiche del biennio 2021/2023 a Palazzo XNL davanti ad un pubblico numeroso. Accanto a lui, Francesco Profumo, presidente della ACRI l’organizzazione che rappresenta le casse di risparmio e le fondazioni di origine bancarie. Più risorse quindi da distribuire su tutti i settori, in particolare welfare e sostegno ai giovani i cui bisogni, post pandemia, sono cambiati rispetto al passato.

WELFARE: “ATTESA AZZERATA PER I SERVIZI A DOMICILIO. A OTTOBRE GLI STATI GENERALI”

Anziani, disabili, persone fragili e minori sono i soggetti coinvolti nei nuovi e potenziati interventi nell’area dei servizi sociali del comune. Il covid ha imposto di cambiare alcuni servizi e di implementarne altri.

500 mila euro andranno a coprire la maggiorazione di spese, causa covid, per i minori in affido familiare; 25 mila euro per creare le cosiddette bolle nei centri educativi; 50 mila euro per i sussidi agli utenti del servizi minori e famiglia, a carico di questi servizi oggi ci sono quasi 440 famiglie, prima del covid erano 300. un capitolo poderoso quello che riguarda il servizio di assistenza domiciliare, potenziato con 120 mila euro. In tutto sono attualmente in carico 332 persone. La lista di attesa è praticamente azzerata, passano dai 168 domanda in attesa del 2019 alle 26 del febbraio 2021. nella variazione sono compresi anche i 750 mila euro per le persone disabili e i 50 mila da destinare alla coprogettazione per i minori in isolamento sociale, la sindrome Hikikomori.

TOSCANI: “PALAZZO XNL RIAPRIRA’ IL 26 SETTEMBRE”. AUTUNNO DI RILANCIO CULTURALE PER PIACENZA

Sarà un autunno di rilancio culturale, Covid permettendo, quello di cui parla, con entusiasmo, il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Massimo Toscani. Un autunno che vedrà la ripartenza di tante iniziative, obbligatoriamente stoppate dal lockdown in cui l’italia intera, Piacenza in particolare, è stata costretta a rispettare. E’ lo stesso toscani a confermarci che il 26 settembre palazzo XNL riaprirà le porte al pubblico fino al 10 gennaio 2021. In contemporanea dovrebbero partire le installazioni per l’evento Piacenza Città dei Cavalli.

TOSCANI: “FONDAZIONE A SUPPORTO DELL’HOSPICE PER LA CURA DOMICILIARE”

Nuovi progetti sul tavolo, praticamente già operativi, votati per lo più al welfare, perchè è lì che, oggi, si registrano i bisogni più forti. Ne è convinto Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano al quale abbiamo chiesto di illustarci le linee programmatiche del prossimo biennio. Tre i settori: arte/cultura, istruzione/ricerca scientifica e welfare. E’ proprio quest’ultimo il settore a cui vanno il 41% delle erogazioni. Entrando nel dettaglio dei dati: nel 2014 le erogazioni per il welfare sono arrivate a 5 milioni 250 mila euro, nel 2015 sono aumentate a 5 milioni 400 mila euro, di cui 150 mila alle popolazioni alluvionate. Il resto è stato suddiviso tra gli altri due settori, con un 1% in più per arte e cultura. Per la prima volta, nel programmare i finanziamenti del 2016 sono state previste anche le zone da favorire, con una particolare attenzione ai giovani in stato di bisogno. Non solo: dai tavoli tematici sono praticamente pronti due progetti molto interessanti che riguardano i malati ed anziani. Ce li ha illustrati lo stesso Toscani

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CDA FONDAZIONE, PROSSIMO STEP LA NOMINA DI UN ADVISOR

La macchina della Fondazione si è riaccesa dopo mesi di stallo. Ne sono una conferma la riunioni settimanali del cda che, per il primo mese, ha deciso di seguire un cronoprogramma preciso sul quale lavorare in base alle priorità. E in cima all’elenco c’è senz’altro la necessità di stabilire a quanto ammonta il patrimonio dell’ente all’insegna della trasparenza e del coinvolgimento che il presidente Toscani ha più volte citato come capisaldi del suo mandato. Nell’ultima seduta del consiglio di amministrazione, terminato in tarda serata, si sono esaminati i numerosi contenziosi che la Fondazione ha in essere a partire dalla causa con l’advisor di Prometeia per l’acquisto dello Swap Fresch Monte Paschi, ma anche le azioni di Banca Monte Parma oggi in possesso della Fondazione. Non a caso nel prossimo consiglio, fissato per giovedì prossimo, all’ordine del giorno verrà discussa la nomina di un advisor che guidi e consigli le scelte finanziarie dell’ente. Per questo, l’intenzione sembra quella di istituire un bando di gara per l’incarico.

L’impressione, e non solo, è che la Fondazione nell’ultimo anno abbia davvero subito un brusco stallo: sono un numero davvero consistente, si parla di oltre un centinaio, le domande di finanziamento arretrate presentate da enti e associazioni. Per questo si è stabilito di costituire tre commissioni che vaglieranno i progetti finora presentati su arte, cultura e ambito scientifico. Ognuna di questa è formata da cinque componenti: un presidente e quattro consiglieri, che Toscani nominerà a breve. La commissione scientifica verrà presieduta da Cesare Betti che terrà i rapporti con le università, quella del welfare dal professor Giovanni Calza da sempre impegnato nel sociale e quella della cultura da Giorgio Milani. Le richieste pervenute verranno esaminate, sottoposte al cda e una volta approvate potranno essere finanziate.

 

PORTA GALERA 3.0: IL COMUNE PUNTA SUL WELFARE, MA I DISAGI RIMANGONO

Alla fine del percorso la trasformazione del quartiere Roma dovrà essere visibile. Stefano Cugini assessore al welfare ha usato queste parole per descrivere il nuovo progetto Porta Galera 3.0. Una sfida su quattro ambiti di intervento: culturale, cura del quartiere, riqualificazione urbana/commerciale e sperimentazione basata sul walfare e sulla capacità di azioni concrete. Un esempio? Il minimarket di Pozzo uno dei principali snodi di spaccio oggi chiuso, presto avrà una nuova destinazione sociale, diventerà un presidio medico. 

Mentre si parla di innovazione e di città 3.0, alcuni disagi rimangono, causati spesso dalla mancanza di civiltà. A portare l’amministrazione con i piedi per terra ci ha pensato proprio una residente di via Pozzo dell’Associazione Giardini Margherita e Merluzzo: “se il minimarket ha chiuso – ha denunciato la donna – poco lontano sta aprendo un nuovo locale, una pizzeria da asporto. I clienti dopo aver bevuto bicchieri e bicchieri di birra usano come bagni i cassonetti e i muri delle nostre case”. “Non ci vogliamo nascondere dietro un dito – ha risposto l’assessore – purtroppo le regole ci sono e vanno rispettate, sarà nostro impegno garantire un presidio più costante”.

Con la precedente amministrazione ci aveva provato l’Agenzia di Sviluppo Quartiere Roma a cambiare il volto a questa parte di città. Tentativo fallito? “Il punto di partenza è diverso – ha detto Cugini – il nostro punto di partenza è sperimentare un nuovo welfare con le persone che vivono il quartiere”