PONTE SUL NURE: LA CHIUSURA SLITTA A DOPO FERRAGOSTO

I lavori sul ponte del Nure slittano di un mese. La chiusura precedentemente stabilita per il 21 luglio è stata posticipata a dopo ferragosto, intorno al 20. La decisione è emersa al termine del tavolo che si è svolto in Prefettura. Un confronto, di quasi tre ore, a cui hanno partecipato Anas, l’Assessore regionale Irene Priolo, la Presidente della Provincia Monica Patelli e gli Amministratori dei comuni interessati, oltre alle forze di polizia e di pubblico soccorso unitamente alle società di trasporto pubblico.

Il mese di slittamento servirà per trovare, si spera, le migliori soluzioni alternative viabilistiche. Ciò che è già emerso è la necessità di deviare il traffico generato dai mezzi pesanti, che non hanno necessità di carico/scarico sul territorio, sull’itinerario autostradale mediante apposite limitazioni che saranno comunicate in seguito. Si valuteranno anche fasce orarie di carico/scarico per non sovraccaricare il restante traffico locale. Regione ed Enti ferroviari stanno definendo un piano finalizzato all’incremento delle fermate dei treni, sulla direttrice Milano-Bologna, che porterà a implementare le fermate del trasporto regionale nelle stazioni dei comuni interessati fino a trenta soste giornaliere contro le attuali sette. È all’esame, inoltre, la possibilità di esonerare dal pagamento del pedaggio i veicoli che utilizzano l’autostrada tra le stazioni di Piacenza sud e Fiorenzuola d’Arda. ANAS ha assicurato l’ottimizzazione dei tempi al fine di limitare la chiusura dell’infrastruttura per il tempo strettamente necessario all’esecuzione dell’opera prevista, circa sei mesi.

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SANITA’ REGIONALE IN PERDITA DI QUASI UN MILIARDO. AUSL DI PIACENZA IN ROSSO PER 69 MILIONI

Il bilancio preventivo dell’Ausl di Piacenza è in negativo di oltre 69 milioni, una perdita ancora maggiore rispetto a quella dello scorso anno di quasi 54 milioni, in crescita del 28%. Il tema sarà l’oggetto della prossima Conferenza Territoriale Socio Sanitaria in programma mercoledì 16 luglio. La situazione di Piacenza è inserita all’interno di un quadro che vede tutte le Ausl regionali in perdita, per un totale di 985,9 milioni di euro.

C’è di più – dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia Valentina Castaldini e Pietro Vignali -gli introiti dei ticket sanitari, parte sostanziale delle nuove tasse recentemente introdotte dalla giunta de Pascale con la stangata fiscale di questa primavera, sono già contabilizzate come entrate. Questo ci fa riflettere sulla reale sostenibilità del sistema e su un paradosso evidente: nonostante le tasse siano aumentate, i conti non tornano e i servizi per i cittadini non migliorano. Questa settimana i bilanci preventivi vanno al voto nell’ambito delle Conferenze territoriali sociosanitarie (Ctss), composte da tutti i sindaci dei Comuni che rientrano nel territorio di competenza dell’azienda Usl di riferimento. I sindaci hanno la responsabilità di votare dei bilanci che hanno ricevuto solo pochi giorni prima, molte volte a scatola chiusa, senza poter entrare nel merito e approfondire. Un compito molto difficile da assolvere, in un contesto economico così grave. È una responsabilità enorme, assunta spesso senza strumenti e su politiche che sono in capo alla giunta regionale. Inoltre, questi bilanci sono la riprova di ciò che ha attestato la Corte dei Conti con il giudizio di parifica per il rendiconto 2024, per cui sussistono delle difficoltà strutturali sulla sanità regionale sulle quali la giunta de Pascale non sta intervenendo». Di seguito la tabella con le cifre, azienda per azienda, dei conti in rosso delle aziende sanitarie emiliano-romagnole nei bilanci preventivi 2025.

CITTADELLA, BONGIORNI: “ENTRO IL 16 LUGLIO RISPOSTE PUNTUALI DA PIACENZA PARCHEGGI”

Qualche punto fermo la commissione richiesta dalla minoranza relativa alla situazione di piazza Cittadella, l’ha messo. In particolare sulle date che potrebbero segnare il destino del cantiere più discusso e controverso della città. Dopo la diffida da parte del comune nei confronti del concessionario Piacenza Parcheggi datata 4 giugno sul ritardo rispetto al cronoprogramma, l’amministratore delegato della società non si è detto d’accordo. Ecco che l’ente ha fissato per il 16 luglio la data entro la quale Piacenza Parcheggi produca la motivazioni richieste. L’altra data da cerchiare in rosso è il 22 luglio, giorno in cui si scioglierà il tavolo tecnico. Tre le ipotesi che si potrebbero profilare dopo il 16 luglio: applicazioni delle penale dovute al ritardo del cronoprogramma, per il comune quantificato in 181 giorni; applicazioni delle penali con riequilibrio del piano economico finanziario oppure risoluzione del contratto per grave inadempimento.

Sono stati il vice sindaco Bongiorni e la sindaca Tarasconi a rispondere alla domande dei consiglieri di minoranza che, a inizio seduta, hanno fatto notare l’inopportunità della stessa commissione dal momento che non era presente alcun tecnico, Rup compreso, come era stato richiesto espressamente. “Una grande presa in giro” per la consigliera Barbieri; “Una mancanza di rispetto verso noi e i cittadini” per la consigliere Soresi. La mancanza dei tecnici, hanno spiegato sindaca e vice, è stata motivata dalla trattativa in corso in sede di tavolo tecnico con il concessionario; per riassumere la cronistoria del cantiere, dal 30 luglio 2024 ad oggi, è stata consegnata una puntuale relazione.

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PROCESSO AURORA: I GIUDICI TORNANO AL RITO ABBREVVIATO CONDIZIONATO PER IL 15ENNE ACCUSATO DI OMICIDIO

Non più rito ordinario, ma abbreviato; il processo a carico del 15enne piacentino per la morte di Aurora Tila si svolgerà con la formula del rito abbreviato condizionato ad ascoltare due consulenti. Una decisione che ribalta quanto stabilito lo scorso 26 giugno, quando la giudice Chiara Alberti aveva deciso per il rito ordinario, rigettando la prima richiesta di procedere con rito abbreviato. Il processo è stato rinviato al 10 settembre quando saranno sentiti i due consulenti della difesa (avvocati Ettore Maini e Rita Nanetti) e sarà fatto il confronto con il consulente del pm Simone Purgato. La decisione è stata presa questa mattina nel corso dell’udienza celebrata al Tribunale per i Minorenni di Bologna; dopo una lunga discussione il collegio ha accolto tale istanza che di fatto accorcerà i tempi per arrivare alla sentenza, concedendo la possibilità di una riduzione della pena per l’imputato, in caso di condanna.

Niente dibattimento né ascolto dei testi e ammissione di eventuali nuove prove fornite dalla difesa: il processo riprenderà il 10 settembre, quando saranno sentiti i due consulenti della difesa e si svolgerà il confronto con il consulente del pubblico ministero sull’esito dell’autopsia e la dinamica della morte della 13enne. Un confronto tra periti di parte, accusa e difesa, che a questo punto acquista una grande importanza nel procedimento.

 

 

“STRATEGIE EDUCATIVE CONDIVISE CONTRO IL DISAGIO E LA VIOLENZA TRA I GIOVANI”

Parola d’ordine prevenzione e soprattutto educazione. Sembra unanime la volontà di analizzare le cause che hanno portato agli episodi di violenza tra giovanissimi spesso di diverse etnie, evidenziando una difficoltà di convivenza. Dal tavolo prefettizio, a cui hanno partecipato amministrazione, capigruppo di maggioranza e opposizione, la presidente del consiglio, il vescovo Cevolotto e il rappresentante della comunità islamica Baradai, è emersa la necessità di capire le cause del disagio che coinvolge sempre più i giovanissimi. Come? Prima di tutti intercettandone le fragilità e i bisogni più impellenti attraverso la collaborazione della comunità cattolica e islamica.

Il tavolo, durato quasi due ore richiesto proprio dai rappresentanti della politica che siedono in consiglio comunale, ha posto le basi per lavorare insieme e mettere in comune progetti concreti coinvolgendo le varie comunità. Qui non si tratta di ordine pubblico man di azione educative concrete.

Azioni educative e contrasto alla violenza. La prossima settimana il ministro Piantedosi sarà a piacenza per partecipate al tavolo per l’ordine e la sicurezza. Potrebbe essere l’occasione per annunciare nuove forze dell’ordine sul territorio, come richiesto dalla sindaca Tarasconi.

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VITE SVELATE: CRISI E RIPARTENZA ALLA TERZA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL PENSARE CONTEMPORANEO

“L’attenzione è la forma più alta di preghiera” è da questa frase della filosofa francese Simone Weil che è nato il tema della terza edizione del Festival del Pensare Contemporaneo. Vite Svelate e rivelate, perché davanti alle sfide della contemporaneità dobbiamo reimparare a pensare. Si parte proprio dalle sfide del nostro tempo, dagli scenari anche tragici che l’oggi ci impone, per riscoprire un senso. Per farlo ci saranno ospiti nazionali e non solo, alcuni graditi ritorni altri, la maggior parte, del tutto nuovi. Quattro giorni, dall’11 al 14 settembre, 200 ospiti, oltre 80 eventi divisi in 15 location. Questi i numeri della terza edizione del festival.

Si comincia giovedì 11 settembre, nel tardo pomeriggio fino alla serata, con il rapper molto niti tra i giovanissimi Nayt, per seguire con il polistrumentista Naip, poi Francesco Bianconi dei Baustelle, e Antonio Scurati per un salto dalla musica alla letteratura.
Ci sarà spazio per parlare di democrazie provate, di sovranità digitale, di economia con Carlo Cottarelli. Ritornerà padre Antonio Spadaro in dialogo con Michelangelo Pistoletto, Franco Arminio, Melania Mazzucco e Jacopo Veneziani, l’architetto Massimiliano Fuksas e Concita de Gregorio che, sul palco di piazza Cavalli, leggerà alcune poesie.

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A MILANO L’IMAM ENTRA AL CARCERE BECCARIA CONTRO TRAUMI E SOLITUDINE. E SE QUESTA FIGURA COLLABORASSE CON LE REALTA’ EDUCATIVE ANCHE A PIACENZA?

Al carcere Beccaria di Milano entrerà l’imam per lavorare insieme ai cappellani con l’intento di accompagnare il recupero dei giovani musulmani che rappresentano la gran parte dei detenuti. Il progetto arriva grazie ad un protocollo promosso dal Tribunale per i Minorenni e autorizzato dal Ministero della Giustizia e dell’Interno.  Il Corriere della Sera di oggi gli dedica ampio spazio in un approfondimento sul disagio giovanile.

L’idea è quella di offrire un aiuto a quei detenuti stranieri minorenni, che sono la maggior parte, contro traumi e solitudine; l’imam sarà la figura religiosa che non dividerà ma accompagnerà il recupero e il reinserimento dei detenuti più problematici. Un’idea sostenuta anche da don Claudio Burgio, storico cappellano del Beccaria, per “alleggerire il peso portato da tanti ragazzi detenuti”.

Yassine Baradai, segretario nazionale UCOII (unione delle comunità islamiche d’Italia) ha ripreso l’articolo per riproporre, in linea teorica, i concetti espressi in una lettera per unire le forze e insieme alle altre realtà del territorio organizzare “presidi di cura” nei luoghi frequentati dalle famiglie e dai più giovani. Un’attività di presidio nei parchi frequentati dalle famiglie e dai più giovani. Nella proposta viene ribadito l’obiettivo, ovvero  “contribuire attivamente per prevenire eventuali azioni violente a danno della collettività e al contempo di intercettare giovani problematici avvicinandoli stabilendo un primo contatto, mediante la leva religiosa, sportiva o di diverso interesse, per mettere in atto attività educative di inserimento nel tessuto sociale o semplicemente per ascoltare le loro voci e il loro disagio”.

La spiegazione a quel concetto di “leva religiosa”, che tanto ha fatto discutere fino a scrivere di “ronde islamiche”, potrebbe spiegarsi con il progetto che andrà in scena al Beccaria. Eccola la “leva religiosa”, un aiuto concreto per accompagnare i giovani in difficoltà che stanno, senza dubbio, vivendo un momento di forte disagio. Il modello dell’imam al Beccaria potrebbe essere esportato anche in altri contesti che non siano necessariamente di restrizione. Baradai la definisce “la direzione giusta” e in una stoccata finale conclude “poi c’è chi vorrà invece costruirci il proprio pane quotidiano e per loro non ci rimane che pregare, Iddio lì riconduca sulla retta ragione”.

“CITTADINANZA E SENSO DI APPARTENENZA PER FAR SENTIRE I GIOVANI PARTE DI UNA COMUNITA’ “. IL RICHIAMO DEL VESCOVO CEVOLOTTO

Cittadinanza e senso di appartenenza: sono i concetti attorno a cui il Vescovo, mons. Adriano Cevolotto, ha sviluppato la sua omelia nella celebrazione del santo patrono. Ad ascoltarlo nelle prime panche le autorità cittadine, sindaca, prefetto, questore, comandante dei carabinieri e polizia locale.
Parole pesate e pensate per portare una riflessione serie a ciò che sta accadendo in città nelle ultime settimane. Chi ha ascoltato non ha potuto non pensare ai fatti di violenza che si sono verificati nei giorni scorsi. Anche la Diocesi, in questo contesto, è chiamata a portare il suo contributo; lo farà nei prossimi giorni con il tavolo in prefettura allargato allargato alla politica, diocesi e comunità islamica. Non è un caso che oggi, nella basilica di Sant’Antonino, in prima fila, accanto alle autorità, sedessero anche i rappresentanti delle altre professioni religiose.
Quella che è la posizione della diocesi, il vescovo l’ha in parte anticipata nel giorno del patrono: partendo proprio dal recente referendum sulla cittadinanza che, la di là del risultato politico, ha un forte valore dal punto di vista del riconoscimento dei diritti civili unito ai doveri.

E’ una sfida primaria quella di far sentire i più giovani parte di una storia, di una tradizione, non ospiti. Cevolotto ha parlato di azioni educative al centro delle quali deve esserci il senso di appartenenza al tempo e al luogo i cui si vive.
E poi il linguaggio, “deve essere superato il Noi e il Voi, perché i giovani sono di chi li accoglie”; “a quelli che manifestano disagio – ha detto – dobbiamo fare intravedere un futuro sociale e professionale che si distacchi dalla marginalità”.

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ANTONINO D’ORO 2025: “RACCOGLIAMO I FRUTTI DEI MISSIONARI CHE CI HANNO PRECEDUTO”

Un riconoscimento alla carità e all’impegno che dal 1751 i missionari vincenziani dedicano alle giovani generazione di sacerdoti, ma anche alle missioni popolari e al sostegno delle parrocchie. I padri vincenziani si definiscono una “famiglia allargata” a cui il vescovo Cevolotto ha consegnato l’Antonino d’Oro 2025, nel corso della tradizionale cerimonia alla presenza delle principali autorità cittadine.

A Piacenza la Congregazione della Missione arriva per volontà del Cardinale Giulio Alberoni. I primi seminaristi entrano al Collegio Alberoni nel 1751. Quello piacentino è l’unico Seminario guidato dai Vincenziani in Italia. Oggi il Collegio Alberoni ospita seminaristi provenienti da tutto il mondo. A ritirare il riconoscimento, istituito dai Canonici del Capitolo, il padre superiore Nicola Albanesi.

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CON 24 MILA SPETTATORI CHIUDE LA MOSTRA GIOVANNI FATTORI, IL GENIO DEI MACCHIAIOLI

Con 24.052 visitatori termina la mostra Giovanni Fattori 1825-1908, Il “genio” dei Macchiaioli, a cura di Fernando Mazzocca, Elisabetta Matteucci e Giorgio Marini, che dal 29 marzo al 29 giugno 2025 ha abitato i due piani di XNL Piacenza. Promossa dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e prodotta da Dario Cimorelli Editore, attraverso 170 opere tra dipinti e incisioni l’esposizione ha messo in luce la figura di Giovanni Fattori (Livorno 1825 – Firenze 1908), protagonista del movimento dei Macchiaioli, nonché uno degli artisti più significativi del panorama figurativo europeo dell’Ottocento che ha saputo dominare tutti i generi pittorici, offrendo un’inedita interpretazione dell’opera dell’autore.

La mostra, riconosciuta di “rilevante interesse culturale e scientifico” dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura ai sensi dell’art.48, comma 6, del D. Lgs. n. 42/2004, è stata affiancata da un ricco palinsesto di attività per bambini, famiglie e adulti al fine di accompagnare il pubblico di Piacenza e non solo alla scoperta dell’universo di Giovanni Fattori. Hanno partecipato più di 500 persone alle visite guidate speciali per valorizzare il dialogo con il contemporaneo e organizzate da XNL Piacenza, 700 fra studenti, bambini e famiglie sono stati coinvolti in percorsi didattici, laboratori ed eventi a loro dedicati. Ponendosi in dialogo con rilevanti realtà artistiche pubbliche e private, come la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, l’Istituto Matteucci e l’Istituto Centrale per la Grafica di Roma, prendendo parte a manifestazioni culturali tra cui la Notte dei Musei e il festival dei Venerdì Piacentini e grazie al coinvolgimento di influenti figure del panorama artistico contemporaneo, come il fotografo tedesco Elger Esser (Stoccarda, 1967), la mostra Giovanni Fattori 1825-1908. Il “genio” dei Macchiaioli si è dimostrata l’occasione per arricchire l’offerta culturale e turistica della città di Piacenza. L’esposizione è stata anche in grado di attrarre all’interno del Centro dedicato alle arti contemporanee un pubblico vasto e diversificato proveniente da tutta Italia, in particolare da Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna e Livorno.

Un successo di pubblico cui è corrisposta anche una significativa visibilità sui media (oltre 420 uscite), con una trentina di articoli su settimanali, mensili e periodici nazionali come il Giornale dell’Arte, Bell’Italia, Panorama, Alias, Robinson, Focus, Artribune, Touring; 88 servizi sui quotidiani; circa 300 uscite sugli online e diversi passaggi in radio (Rai Radio 2 e 3) e in televisione, sulle tre reti Rai e su La7.

«Siamo soddisfatti per il riscontro di pubblico registrato – è il commento del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -, e per i dati relativi alla provenienza: tanti piacentini hanno apprezzato la mostra, ma oltre il 60percento dei visitatori è arrivato da tutte le parti d’Italia, a conferma di quanto il nostro territorio, in questi mesi, si sia mantenuto stabilmente entro i radar del turismo culturale nazionale. La mostra dedicata al ‘genio dei macchiaioli’ ha rappresentato un significativo passo in avanti nel percorso di consolidamento di XNL, e soprattutto un successo importante per Piacenza che, nel segno della collaborazione fra istituzioni, ha sviluppato un’operazione di marketing territoriale efficace e, nel contempo, rigorosa dal punto di vista scientifico e di riconosciuto valore culturale».

«Ora che la mostra ha chiuso i battenti tengo in modo particolare a ringraziare tutti i soggetti che in questi mesi hanno concorso alla sua buona riuscita – è il commento del vicepresidente di Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli, coordinatore della Commissione cultura dell’ente -, gli staff operativi della Fondazione e di XNL, del Comune di Piacenza e del produttore Cimorelli, e prima ancora le istituzioni che l’hanno immaginata e sostenuta insieme a noi, in seno a Rete Cultura Piacenza. Grazie inoltre alla Banca di Piacenza, partner consolidato della rete, per il prezioso supporto alla sezione sul Novecento alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi. Un ringraziamento speciale voglio infine dedicarlo agli attori alla rete sovraprovinciale che è nata lavorando alla mostra, la Fondazione di Livorno in primis, il Comune di Livorno, l’Istituto Centrale per la Grafica, l’Istituto Matteucci. Le cose importanti, ancora una volta, si fanno lavorando nel segno dell’apertura e della collaborazione».

La mostra Giovanni Fattori 1825-1908. Il genio dei Macchiaioli è stata promossa da Rete Cultura Piacenza, che comprende Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio dell’Emilia e Diocesi di Piacenza-Bobbio, prodotta da Dario Cimorelli Editore e realizzata con il sostegno della Banca di Piacenza, in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica, la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, l’Istituto Matteucci, il Comune di Livorno e la Fondazione Livorno.