POLITICHE 2018: TRA I PIACENTINI ESCLUSI ECCELLENTI E NOMI INATTESI

I giochi sono fatti, o quasi, non senza lasciare frizioni e amarezza da parte di chi ha visto dissolversi la possibilità di candidarsi per le elezioni politiche. Quasi tutti i partiti hanno utilizzato praticamente l’intero tempo a disposizione per presentare i nomi di chi correrà alla prossime politiche del 4 marzo. Dalle indiscrezioni che sono trapelate nelle ultime settimane la schiera di politici piacentini in lizza per Camera e Senato era apparsa più folta di quella che in realtà si è rivelata: abbastanza certi fin da subito Paola De Micheli (Pd) e Pier Luigi Bersani (Liberi e Uguali) nel proporzionale; nel collegio uninominale alla Camera Tommaso Foti (FdI), Patrizia Calza (PD-centrosinistra), Filippo Ghigini (M5S), Francesco Cacciatore (LeU), Oreste Bocchi (Forza Nuova), Stefania Sartori (Potere al Popolo); nel collegio uninominale al Senato Pietro Pisani (Lega), Paola Gazzolo (PD-centrosinistra), Pierluigi Baronio (M5S), Alessandro Ghisoni (LeU), Pietro Zoncati (Forza Nuova), Roberta Marchelli (Potere al Popolo).

Non sono mancati i delusi soprattutto in casa Forza Italia che non ha alcun piacentino, ma anche nella Lega dove Cavalli, Polledri e Stragliati erano dati per favoriti. Nel Movimento 5 Stelle nessuna possibilità né per Andrea Gabbiani né per Mirta Quagliaroli; nel Pd grande escluso Roberto Reggi che sulla pagina Facebook ha scritto di avere rinunciato “per servire lo Stato”.  Anche Massimo Trespidi ha dichiarato di aver rinunciato alla proposta di candidarsi in Noi per l’Italia per dedicarsi al gruppo Liberi; è stato invece candidato Romano Tribi al secondo posto del collegio proporzionale del Senato.

 

L’ESASPERAZIONE DI RITA “NON RICONOSCO PIU’ IL MIO QUARTIERE”

La signora Rita abita nei palazzoni del Peep da 40 anni. Un quartiere di cui conosce ogni angolo, ogni mattonella, un quartiere che oggi sembra non appartenerle più. È esasperata mentre ci racconta che deve badare all’anziana madre in carrozzina e alla sorella disabile. I due figli le danno una mano per tirare avanti. Fino al 2015 c’era il marito a sostenerla, ma un enfisema polmonare se l’è portato via. Si ammalò nel 2011 e da quel momento le cose non furono più come una volta. A partire proprio da quella casa che ha ospitato per anni le sua famiglia numerosa. Muffa, intonato che si stacca, pittura che non riesce a nascondere il marcio che c’è sotto; fino alla decisione, come segno di protesta, di sospendere il pagamento delle spese annuali di condominio 2500 euro e, da agosto, dell’affitto mensile di 200 euro.

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CAPITALE ITALIANA CULTURA: PIACENZA ALLA VOLATA FINALE

I tempi sono davvero brevi, il rush finale è dietro l’angolo. Piacenza inizia davvero a toccare quasi con mano il sogno di diventare Capitale Italiana della Cultura 2020. Lo fa preparandosi a partecipare, l’8 febbraio prossimo, all’audizione a Roma davanti alla commissione del ministero dei Beni Culturali insieme alle altre 9 città contendenti.

Piacenza, in quell’occasione, sarà la seconda a presentare il progetto sul tema Crocevia di culture; il 16 febbraio verrà comunicato il nome della città  vincitrice. “Comunque vada – ha detto Paolo Verri nel corso di un incontro in Fondazione con il comitato promotore, gli operatori culturali e i rappresentanti di enti ed istituzioni – la città non deve disperdere quanto prodotto nel dossier frutto di un vero lavoro di squadra, perché diventi un masterplan di sviluppo culturale per i prossimi 5 anni”.

Il sindaco Barbieri ha parlato di “progetto splendido, importantissimo e riconosciuto come tale dal ministero che ci ha inserito tra le finaliste”.

Prossimo step l’8 febbraio, poi la sprint finale.

“SIAMO QUI SIAMO VIVI”, LA SOLIDARIETA’ CHE HA SALVATO DALLA SHOAH

E’ un diario che, a tratti, assomiglia più ad un romanzo. Una storia vera, documentata e basata, appunto, su fatti veri. Il contesto è quello della milano del 1938, poco dopo la pubblicazione della leggi razziali. Alfredo Sarano, ebbe l’intuizione di nascondere le liste della comunità ebraica milanese, mettendo così in salvo molte famiglie dai rastrellamenti e fu, poi, salvato a sua volta, insieme alla moglie e alle figlie, grazie al coraggio di famiglie non ebree e alla sensibilità di un giovane ufficiale tedesco del cui gesto non si seppe più nulla per oltre 70 anni.

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SPAZIO 4: “ZANDO, MA IL BANDO?”

Passando in via Manzoni, effettivamente, l’aspetto è un pò desolante; sarà per le biciclette accatastate in un mucchietto di ferraglie, sarà per il vuoto sul terreno lasciato dal bus giallo, sarà per quel cancello chiuso dal 29 dicembre scorso. Spazio 4 è, ad oggi, un’area abbandonata a se stessa, in attesa che qualcuno la riprenda in mano e le dia una nuova vita. Un nuovo corso. Ma da quando? Ad oggi non è ancora stato pubblicato il bando per la nuova gestione e, come sottolineano gli educatori, “non è garantita la continuità del servizio educativo per i ragazzi che giornalmente frequentavano il centro”.

Da stamattina sulla recinzione campeggia questo striscione indirizzato all’assessore alle politiche giovanili Luca Zandonella “ma il bando?”

AVANZI, SERT: ” LA NUOVA LEGGE REGIONALE E’ SOLO L’INIZIO, CHE VENGA APPLICATA”

Maurizio Avanzi, responsabile del Sert di Cortemaggiore che ha in cura i giocatori patologici, lancia un appello alla politica: “La legge regionale che impone norme stringenti sulle installazioni degli apparecchi è un inizio, ma occorre fare di più e verificare che le nuove norme vengano rispettate”.
Si stima che i giocatori d’azzardo, tra Piacenza e provincia, siano 3 mila, di cui 500 riconosciuti dal Sert. In Italia il gioco d’azzardo ha un fatturato di circa 100 miliardi di euro. “A Piacenza – ha detto Avanzi – ci sono più sale gioco che a Parigi”.

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VALENTINA STRAGLIATI: “E’ ORA CHE LA LEGA GOVERNI IL PAESE”

Quando parla di politica si appassiona, soprattutto quando di mezzo c’è la Lega di Matteo Salvini. Valentina Stragliati, attualmente assessore al comune di Castel San Giovanni, si è messa a disposizione del partito per le politiche del 4 marzo. Tra le priorità per il territorio sicurezza e misure contro la violenza di genere. Si racconta a Di Profilo.

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ANNIBALE UN MITO MEDITERRANEO: UN EVENTO DI EVENTO INTERNAZIONALE

Si chiama Annibale. Un mito mediterraneo. Già nel nome si respira aria internazionale. È proprio questa l’intenzione della fondazione di Piacenza e Vigevano e del comune di Piacenza che stanno organizzando l’evento per il prossimo autunno, presumibilmente da metà settembre per i successivi tre mesi.

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CAPITALE CULTURA 2020: PIACENZA AL RUSH FINALE

Insieme ad Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Merano, Nuoro, Treviso, Parma e Reggio Emilia spunta anche Piacenza. Proprio così, la nostra città si trova nella lista delle dieci città che si contenderanno il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020. La corsa contro il tempo del team di valorosi, coordinati da Paolo Verri, ha ottenuto un risultato, per molti, inaspettato. Un’impresa già fu presentare nei tempi stabiliti la candidatura accompagnata dal dossier che evidentemente ha convinto. Il 16 febbraio si saprà se sarà Piacenza ad aggiudicarsi il titolo. Sarebbe certamente una bella scossa per Piacenza, uno stimolo a progettare un rilancio, negli ultimi anni stentato nonostante la partecipazione a Milano Expo 2015. Se Piacenza sarà capitale della Cultura si dovrà rimboccare le maniche e pensare davvero a come e su cosa investire in questo settore e scoprire, magari, che ci si può pure guadagnare.