EX MANIFATTURA TABACCHI: CENTRO DESTRA “PROGETTO CAMBIATO IN CORSA”, IL DIBATTITO S’INFIAMMA

Doveva essere una conferenza stampa, ben presto è diventata un’assemblea pubblica dove i toni e gli animi si sono accessi, non poco.
A surriscaldare l’ambiente il progetto di riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi nel cuore del quartiere Infrangibile. Un progetto iniziato nel 2017 con l’amministrazione Barbieri, portato a compimenti dall’attuale Tarasconi.
È proprio qui che qualcosa si è inceppato, sostengono gli esponenti di centro destra presenti alla serata: i consiglieri comunali di fratelli d’Italia Sara Soresi, Gloria Zanardi, Nicola Domeneghetti, il coordinatore cittadino Andrea Gabbiani, Luca Zandonella per la Lega e l’ex assessore all’urbanistica Erika Opizzi. Il progetto attuale che, è bene ricordare è stato approvato all’unanimità in consiglio nell’ottobre del 2023, non cambia la superficie occupata, ma la tipologia di interventi rispetto alle palazzine: le piccole e relativamente basse abitazione framezzate dal verde, oggi sono state sostituita dal palazzi di 6/7 piani.

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ZEROSTACOLI: IN UN VIDEO IL DECALOGO DELLE ATTIVITA’ INCLUSIVE

E’ stato presentato nella Giornata internazionale delle persone con disabilità il video che promuove il progetto Zer0stacoli realizzato dalla Redazione Web del Comune di Piacenza in collaborazione con Gero Guagliardo.

Il video è stato pensato come uno strumento facilmente condivisibile per accendere l’attenzione sull’iniziativa: si può raggiungere da qui http://www.comune.piacenza.it/zerostacoli  oppure da youtube  https://www.youtube.com/watch?v=a5R6nmi3LEs 

E’ possibile consultare sia il decalogo dell’accessibilità e dell’accoglienza, stilato dal Tavolo Disabilità in collaborazione con le associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti e Cna, sia il testo completo dell’avviso pubblico cui tutti gli esercenti, titolari di negozi e attività artigianali possono aderire, entro il 28 febbraio, per ricevere la vetrofania con la libellula simbolo del progetto. Come è stato sottolineato oggi in Municipio dalla sindaca Katia Tarasconi, dalla garante comunale per i diritti delle persone con disabilità Miriam Stefanoni e dalle assessore Adriana Fantini e Nicoletta Corvi – intervenute anche in rappresentanza del collega di Giunta Simone Fornasari e affiancate da Alessandra Bonomini, referente del Ceas Infoambiente comunale e del progetto PEBA, nonché da Chiara Bosi dei Servizi Sociali – l’intento è quello di mettere a disposizione delle persone che si trovino in condizioni di vulnerabilità, legata a disabilità fisiche, sensoriali o fragilità psichiche, un elenco di esercizi che riservino particolare sensibilità e attenzione nel mettere a disposizione di tutti i propri servizi, testimoniando capacità di inclusione a 360°.

Gli esercenti interessati possono rivolgersi, per ulteriori chiarimenti e indicazioni utili, allo 0523-492171 o scrivere a peba@comune.piacenza.it, ma sin d’ora si sottolinea un aspetto fondamentale: al di là del requisito essenziale dell’assenza di barriere architettoniche e – per le tipologie di attività che ne hanno l’obbligo normativo – di servizi igienici accessibili, non è necessario garantire la rispondenza a tutti e dieci i punti elencati di seguito, ma è sufficiente, per ottenere la vetrofania e il riconoscimento di esercizio “Zer0stacoli”, rispettarne alcuni, di pertinenza del proprio settore.

 

 

 

 

 

 

AUSL PC: OTTIMI I DATI SUGLI SCREENING ONCOLOGICI. DA MIGLIORARE I TEMPI DI ATTESA E ATTREZZATURE

Piacenza si distingue per gli screening oncologici. Nel 2024 l’Azienda Usl conquista il primo posto per lo screening del collo dell’utero, il secondo per quello del tumore al seno e cresce anche sul colon-retto, confermando un trend positivo iniziato negli ultimi anni: un segnale di una rete territoriale che funziona e che continua a rafforzare la propria capacità di presa in carico.

Le buone notizie arrivano dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), l’ente pubblico che, per conto del Ministero della Salute, raccoglie e confronta i dati di tutte le realtà sanitarie italiane. L’analisi in oggetto si riferisce agli indicatori relativi al Sistema di valutazione delle performance manageriali (34 nel 2024) rispetto agli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi. Tali indicatori spaziano dalla prevenzione all’assistenza territoriale, dagli esiti di salute agli investimenti e sono organizzati per cluster, cioè gruppi di Aziende simili per dimensione.
Piacenza rientra nelle realtà con 250–400 mila abitanti, un inquadramento che consente un confronto realistico e trasparente con territori di pari dimensione. Gli esiti clinici – come la mortalità prevenibile e quella trattabile – confermano la buona qualità delle risposte fornite dall’Azienda, collocando Piacenza nella fascia alta delle realtà del cluster.

All’interno del cluster di riferimento, Piacenza si colloca ai primi posti per percentuale di screening rispetto alla popolazione target. Nello specifico, al secondo posto per screening alla mammella (70.8%), al quarto posto per screening colon-retto (49.9%) e al primo posto per screening cervice (77.6%).

Anche l’assistenza distrettuale registra risultati robusti e positivi nel confronto con le altre realtà del cluster: complessivamente Piacenza, all’interno del proprio cluster, risulta avere la quarta migliore performance, con valutazione complessiva che si colloca tra “alto” e “molto alto”.
Gli indicatori Agenas richiamano diversi elementi qualificanti dell’assistenza al di fuori dell’ospedale: una rete hospice particolarmente sviluppata, un sistema di consultori familiari radicato e capace di raggiungere le comunità e livelli elevati di presa in carico da parte dei servizi di salute mentale (primo posto assoluto in Italia con una presa in carico di 28,28 assistiti per 1.000 abitanti).
Anche gli indicatori legati all’emergenza-urgenza confermano una buona capacità di risposta. Tra le aziende con la stessa popolazione di riferimento (250–400 mila abitanti), Piacenza presenta uno dei tempi medi più contenuti tra la chiamata al 118 e l’arrivo del mezzo di soccorso: 13 minuti, un dato sensibilmente migliore rispetto a molte realtà simili in Italia, classificandosi solo dietro un’altra azienda del Friuli-Venezia Giulia.
Accanto a questi aspetti, risultano contenuti i ricoveri evitabili per patologie croniche – come diabete, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e scompenso cardiaco – e la percentuale di accessi inappropriati in Pronto soccorso di pazienti over75, dati che riflettono la qualità della gestione territoriale e la continuità assistenziale garantita dai servizi.
In sostanza, i cittadini possono contare su percorsi di presa in carico efficaci, cure primarie affidabili e una buona disponibilità di servizi diffusi sul territorio.

Un altro elemento di rilievo riguarda la salute mentale. Nel confronto nazionale Piacenza è la realtà con il più alto numero di cittadini seguiti dai Dipartimenti di salute mentale (28 ogni mille abitanti), segno di servizi che intercettano i bisogni e offrono percorsi di presa in carico continui e strutturati.
Questo dato testimonia la pro-attività e il costante impegno profuso quotidianamente da parte degli operatori dei Centri di Salute mentale per la presa in carico di pazienti gravi.
Coerentemente con questo quadro, la percentuale di ri-ricoveri psichiatrici tra 8 e 30 giorni è tra le più basse del cluster, un indicatore che misura la continuità assistenziale e la qualità degli interventi sul territorio.

In ambito ospedaliero, la valutazione 2024 colloca Piacenza in una fascia medio-alta, a conferma del percorso di crescita avviato negli ultimi anni. Tra gli indicatori positivi emerge la durata media dei ricoveri nei reparti di Medicina interna e Geriatria, che risulta migliore rispetto alla media nazionale del cluster. Questo dato, spesso utilizzato come misura dell’efficienza organizzativa, evidenzia una buona capacità di gestione dei posti letto e di programmazione delle dimissioni.

Piacenza registra performance in media con l’andamento del cluster. Si evidenziano come elementi positivi, il costo pro-capite per l’assistenza farmaceutica (seconda migliore realtà del cluster) e la tempestività dei pagamenti dei fornitori, ampiamente sotto (-18 giorni) rispetto a quanto previsto da normativa.

Come emerge dal cruscotto Agenas, ci sono anche ambiti su cui concentrarsi nei prossimi anni: il rinnovo tecnologico e delle attrezzature, la riduzione dei tempi di attesa ospedalieri per determinate tipologie di interventi e una parte della cosiddetta “fuga” verso altre province per casistica semplice. Si tratta di elementi già noti e al centro dei programmi aziendali di miglioramento, per i quali si rileva comunque un risultato in crescita rispetto alle performance 2023.

Questi dati non vanno letti come una classifica, ma come uno strumento di trasparenza e miglioramento, che mette in evidenza quanto contino l’organizzazione e la capacità di presa in carico dei bisogni delle comunità. Ogni indicatore va interpretato tenendo conto dei bisogni reali della popolazione e i margini di miglioramento restano una responsabilità costante per tutti i professionisti dell’Azienda. Per questo il lavoro di Agenas è un’occasione di confronto e di crescita: lo sforzo è quello di continuare a rafforzare prevenzione, prossimità e percorsi di presa in carico, a partire dalle aree già performanti e intervenendo con decisione dove i dati evidenziano la necessità di ulteriori passi avanti.

#IO SIAMO, IL VOLONTARIATO DIVENTA SPETTACOLO: GIOVEDI’ PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE

#IOSIAMO, primo spettacolo di teatro dedicato al volontariato e alle storie dei volontari che stanno cambiando l’Italia, va in scena a Piacenza all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano giovedì 4 dicembre alle 18, in occasione della Giornata internazionale del Volontariato. L’evento è organizzato da Csv Emilia.

Lo spettacolo di Tiziana Di Masi torna in scena dopo essere anche diventato un libro, edito da San Paolo. È il settimo anno di circuitazione per un lavoro che è andato in scena in circa 100 repliche, alcune delle quali all’interno di contesti istituzionali di alto prestigio, tra cui il Senato della Repubblica e l’inaugurazione di Padova Capitale Europea del Volontariato, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Come ormai da tradizione, anche nella data di Piacenza #IOSIAMO si concluderà con una storia dedicata a un volontario e al volontariato della città dove viene rappresentato.

La scelta di Tiziana Di Masi punta a trasmettere in ogni rappresentazione il valore autentico della cittadinanza attiva e dell’impegno. La storia “a km zero” è il valore aggiunto dello spettacolo, una storia ogni volta diversa per coinvolgere il territorio e motivare gli spettatori a impegnarsi, aderendo a realtà che operano nel loro stesso quartiere o paese e delle quali, probabilmente, non erano a conoscenza. Perché uno degli obiettivi di #IOSIAMO è diffondere attivamente la cultura del volontariato attraverso il teatro, a partire dalle scuole.

Raccogliendo da nord a sud le testimonianze dei volontari impegnati su vari fronti, dalla lotta alla povertà alla tutela dei più deboli e della diversità, fino alla difesa dell’ambiente, Tiziana Di Masi racconta l’unica svolta possibile per creare un vero valore, superando la logica dell’autoaffermazione per dare qualcosa agli altri. Sono gesti essenziali per la società, ma anche per coloro che li compiono. “Perché – sostiene Tiziana Di Masi – soltanto attraverso la svolta dall’IO al NOI si può comprendere il vero senso della vita e superare l’infelicità per tentare di arrivare a una realizzazione personale attraverso il bene”.

#IOSIAMO ha il patrocinio nazionale di CSVnet, l’associazione dei Centri di servizio per il volontariato, di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e di Avviso Pubblico (Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie). I media partners di #IOSIAMO sono le maggiori voci del sociale in Italia: Redattore Sociale, Vita, Volontariato Oggi.

Tiziana Di Masi porta in scena storie come quella di Norina Ventre, “Mamma Africa”, che dà da mangiare agli immigrati esattamente come trent’anni fa sfamava i braccianti calabresi. Come quelle degli attivisti della “Terra dei fuochi”, mamme che hanno perso i figli divorati dal cancro e ora sostengono altre mamme, nella loro stessa situazione. Come quella di Mario, emiliano, che aiutando i disabili ha fatto del bene ad altri e soprattutto a se stesso, superando la depressione che lo aveva colpito. Come quella di Alessio, che fa il clown nelle corsie di ospedale in Toscana per regalare un sorriso a chi non ne avrebbe motivo. Come quelle dei tanti, perché sono ben 5,5 milioni i volontari stimati in Italia, che superano con gesti concreti e quotidiani ogni distinzione di sesso, razza, religione facendo del bene per gli altri, per tutti noi.

Per info e prenotazione: CSV Emilia 0523.306120

“UN INVITO SAREBBE STATO GRADITO”. DAGNINO, E NON E’ IL SOLO, E’ CRITICO PER LE MODALITA’ DI RPESENTAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE IDEE PER LA SINISTRA

Sta facendo discutere la presentazione, pochi giorni fa, dell’associazione Idee per la Sinistra, il laboratorio culturale che, a detta dei fondatori, si definisce fuori dalle dinamiche di partito, tanto da “voler stare alla larga dalle scadenze elettorali” (vd 2027 con le elezioni amministrative ndr), come ha riferito Vittorio Silva https://www.zerocinque23.com/attualita/idee-per-la-sinistra-un-nuovo-spazio-per-dialogo-studio-e-confronto-bersani-ospite-del-primo-evento/

Qualcuno, proprio all’interno del variegato mondo delle sinistra piacentina, stenta a crederlo, ma quello che più ha stupito è stata la mancata condivisione della nascita dell’associazione; in pratica non pochi esponenti del Partito Democratico e dei partiti della sinistra hanno saputo della nuova associazione dagli articoli di stampa. Tra questi anche alcuni rappresentanti della segreteria cittadina e, sembra, anche stessa segretaria cittadina Michela Cucchetti.

Sergio Dagnino, membro della segreteria cittadina, ha condiviso con un post su Facebook il suo stupore: “Potrebbe anche essere che un giorno, contando i partiti, le correnti, le associazioni, il totale sia superiore a quello degli elettori della stessa (s’intende la sinistra ndr), c’è una difficoltà a fare fronte comune, anche in un tempo in cui alcuni valori condivisi avrebbero bisogno di essere fortemente sostenuti, diventando così un collante capace di superare qualunque difficoltà”.

“Anche nel PD – commenta Dagnino – ci sono persone che si fanno in quattro per riuscire a fare proposte credibili e costruttive, la segreteria cittadina ne è un esempio. Ben venga allora una nuova associazione per contribuire a dare nuove idee alla sinistra, ma è bene ribadire, quel che dovrebbe essere scontato, tutti dalla stessa parte”.

Evidentemente le modalità di presentazione non sono andate in questa direzione; “una mail, un sms, un WhatsApp o anche un fischio ai partiti del centrosinistra con un invito sarebbe stato un bel segnale” scrive Dagnino. Invece nulla è arrivato. Divisioni e protagonismi dovrebbero essere lasciati fuori “Piacenza non se lo può più permettere” è il pensiero di Dagnino così come di altri esponenti di spicco del PD. Uno di questi è Silvio Bisotti che “trova evidenti ragioni di inopportunità, se non di incompatibilità, quanto meno sul piano dell’operatività” riferendosi a chi riveste ruoli di responsabilità diretta nel Partito Democratico e che ha aderito alla nuova associazione. Betty Rapetti la definisce una “operazione nostalgia nonostante l’enorme spessore politico dei partecipanti. Avrebbero potuto portare le stesse istanze dentro al partito, ma poiché il partito ha avuto un importante rinnovo generazionale forse non lo hanno ritenuto un importante interlocutore. Spero in una convergenza di intenti per il bene della città”.

Se l’intento, come hanno dichiarato in conferenza stampa i fondatori, era quello di creare un luogo di confronto, dialogo e studio, per il momento, ciò che  emerge è un evidente disappunto soprattutto per il metodo utilizzato. Ma sappiamo che in politica la forma è anche sostanza.

IDEE PER LA SINISTRA: UN NUOVO SPAZIO PER DIALOGO, STUDIO E CONFRONTO. BERSANI OSPITE DEL PRIMO EVENTO

Uno spazio aperto di studio, ricerca, formazione e confronto pubblico sui temi politici, sociali, economici e culturali che attraversano i nostri tempi: Idee per la Sinistra è un’associazione culturale, in fase costituente, dove poter approfondire i grandi temi dal lavoro, alla casa, alle disparità calandoli nel contesto territoriale. Una ventina, al momento gli iscritti, ma è già attiva la campagna di tesseramento.  Tra i fondatori Vittorio Silva, ex segretario del PD e la sindaca di Sarmato Claudia Ferrari, sindaca di Sarmato, nel ruolo di portavoce. Il primo evento pubblico è organizzato per venerdì 5 dicembre al teatro Gioia con Pier Luigi Bersani che parlerà di Europa e del ruolo dell’occidente. E guardando al 2027 come si pone l’associazione. Ecco le interviste.

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CARLOTTA, STUDENTESSA: “RAGAZZI, NON TEMETE DI CHIEDERE AIUTO”

Se a dire a dire ai ragazzi di non avere paura a chiedere aiuto è una coetanea, l’invito fa tutto un altro effetto.
Carlotta, studentessa 18enne dell’istituto Romagnosi Casali, è partita dalla sua storia personale, per certi aspetti dolorosa, nell’ideazione del convegno Aiutami – comunichiamo facendo rete, nato proprio dal progetto di Carlotta e alcune studentesse con il supporto di CSV Emilia e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano attraverso il bando YouthBank.

“Comunicare il proprio disagio è cura” ha detto la presidente del Tribunale di Piacenza Marisella Gatti, che nella sua lunga esperienza si trovata, in quanto giudice, a dove stabilire quale fosse il miglior interesse per i minori in momenti più o meno difficili di separazione dei genitori; un principio deve guidare ogni decisione il bambino o il ragazzo è di tutti; la procuratrice Grazia Pradella ha esortato la platea di studenti ad ascoltarsi, a parlarsi guardandosi negli occhi; “la maggior parte de ragazzi che ha bisogno si rivolge all’intelligenza artificiale – ha detto – questo dimostra l’incapacità degli adulti ad ascoltare, ma anche la vostra” ha detto rivolgendosi proprio a loro.
“Capire quali sono le persone che nella propria vita fanno la differenza aiuta ad avere un riferimento nei momenti di smarrimento e a superarli con maggiore facilità” è stata l’esortazione dell’assessora Nicoletta Corvi.

RACCOLTA RIFIUTI, 36 NUOVE CAMPANE PER L’INDIFFERENZIATO. BONGIORNI: “PIU’ FLESSIBILITA’ PER I CITTADINI”

Sono in corso in questi giorni le operazioni di posizionamento delle nuove campane dedicate al conferimento del rifiuto indifferenziato, uno strumento aggiuntivo pensato per accompagnare e rafforzare la raccolta puntuale porta a porta che entrerà ufficialmente in vigore nel 2026.

“Abbiamo previsto 36 postazioni – spiega il vicesindaco Matteo Bongiorni – che si aggiungono a quelle già esistenti per plastica e vetro e che permetteranno di conferire il rifiuto residuo 24 ore su 24”.

Un servizio pensato anche per agevolare chi incontra difficoltà nella gestione dei rifiuti in casa: “Si tratta di un’ulteriore possibilità che offre più flessibilità all’utenza – aggiunge Bongiorni – e che potrà essere particolarmente utile per chi ha problemi di spazio o non può conservare i rifiuti negli ambienti domestici”.

Le nuove campane sono già aperte e accessibili a tutti, ma sono state progettate come dispositivi informatizzati, dotati di batterie e sensori autonomi. “A regime – precisa il vicesindaco – l’attivazione avverrà tramite un’app dedicata o con un’apposita card, che nelle prossime settimane sarà inviata per posta a tutte le utenze registrate Tari”.

Il posizionamento delle postazioni proseguirà nei prossimi giorni, con l’obiettivo di rendere pienamente operativo il sistema in vista dell’avvio della raccolta puntuale.

CASO FAMIGLIA NEL BOSCO: “SIANO SOLO LE ISTITUZIONI A PARLARE”

Il caso dei genitori a cui è stata sospesa la potestà genitoriale che vivevano con i tre figli nei boschi abruzzesi fa discutere e divide.
Creando ciò che di peggio si può fare in situazioni come queste, dove il contendere sono dei bambini, chi è pro e chi contro la decisione del tribunale
Eppure in questi casi occorrerebbe davvero far parlare solo chi ne ha le competenze, ovvero chi nelle istituzioni si occupa ogni giorno di fragilità e di situazione difficili.
Abbiamo raccolto il pensiero di chi da anni lavora al fianco e con le istituzioni e si occupa proprio di minori, la pedagogista Alessandra Tibollo, presidente di Kairos Servizi Educativi.

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L’AVVENTURA DI ALBI E LA SUA CIURMA NAVIGANDO IL PO FINO A VENEZIA

L’idea di percorrere il Po in barca e di raggiungere Venezia è venuta ad Alberto, che dopo un giro in barca con il cugino Fabio ha espresso il desiderio di percorrere il grande fiume fino al lido. È così è stato, grazie un gommone perfettamente allestito, in sicurezza per il trasporti di Alberto e della sua carrozzina. L’ideatore di tutto è stato proprio lui Albi, un ragazzo di 33 anni di Castel San Giovanni, che non si ferma davanti a niente, vulcanico, il vero perno di questa, un po’ folle, idea.
Insieme a lui l’inseparabile papà Carlo Capelli e poi i compagni di ciurma a cui Alberto ha affidato una mansione: marco, detto Chiodo, l’addetto alla logistica, Giorgio, detto Gio cartografo, l’addetto al pulmino che ha seguito ogni tappa Marzo, detto Tizzo, e Tommy per la parte ludica e ricreativa.

Le cose che mi hanno emozionato – ci più ci scrive Alberto – sono state l’umanità della gente che ho incontrato lungo il grande fiume e soprattutto vedere la gioia e la felicità negli occhi dei miei compagni d’avventura, o meglio della mia ciurma.

E ora, è già tempo di pensare di pensare ad nuovo viaggio, sempre in barca, ovviamente. All’orizzonte c’è Mantova da raggiungere navigando il Mincio.

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