SINISTRA ITALIANA GUARDA ALLE COMUNALI “DIALOGO APERTO CON IL CENTROSINISTRA. MA I PESCI GRANDI NON MANGINO I PICCOLI”

Per Sinistra Italiana, presente a Piacenza dal 2017, quello di oggi è stato un congresso fondativo, perché in questi anni ha raggiunto un numero tale di iscritti da poter organizzare la propria attività in modo più strutturato e avere così più voce in capitolo nella coalizione di centrosinistra.
Il pensiero e le azioni sono finalizzate al 2027 quando si svolgeranno le elezioni politiche e quelle amministrative del comune di Piacenza.
Come sta accadendo a livello nazionale, il segretario Michele Rizzitiello conferma la volontà di mantenere aperta la porta del dialogo per un centrosinistra unito, come invece non accadde nel 2022. I risultati di Alleanza Verdi Sinistra alle ultime regionali, così come alle europee e anche a livello amministrativo, vedi le regionali in toscana, sono incoraggianti, per certi aspetti dei veri exploit.

TARASCONI SU ATTENTATO A RANUCCI: “LIBERTA’ DI STAMPA VA DIFESA CON FORZA, SEMPRE. LE ISTITUZIONI REAGISCANO CON FERMEZZA”

“Un attentato contro un giornalista è un attentato contro la democrazia.
Esprimo, anche a nome dell’Amministrazione comunale di Piacenza, la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di Sigfrido Ranucci.

Un gesto vile, che non colpisce solo una persona ma il diritto di tutti a essere informati liberamente e senza paura. La libertà di stampa è un pilastro della nostra società: va difesa con forza, sempre.

Viviamo un periodo di conflittualità accesa, in cui le parole possono diventare armi e alimentare odio. Proprio per questo, le istituzioni devono reagire con equilibrio e fermezza, difendendo la verità, la pluralità delle opinioni e il rispetto reciproco.

A Sigfrido Ranucci la vicinanza sincera della comunità piacentina”.

TARASCONI SU ATTENTATO A RANUCCI: “LIBERTA’ DI STAMPA VA DIFESA CON FORZA, SEMPRE”. FERMA CONDANNA DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE

“Un attentato contro un giornalista è un attentato contro la democrazia.
Esprimo, anche a nome dell’Amministrazione comunale di Piacenza, la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di Sigfrido Ranucci.

Un gesto vile, che non colpisce solo una persona ma il diritto di tutti a essere informati liberamente e senza paura. La libertà di stampa è un pilastro della nostra società: va difesa con forza, sempre.

Viviamo un periodo di conflittualità accesa, in cui le parole possono diventare armi e alimentare odio. Proprio per questo, le istituzioni devono reagire con equilibrio e fermezza, difendendo la verità, la pluralità delle opinioni e il rispetto reciproco.

A Sigfrido Ranucci la vicinanza sincera della comunità piacentina”.

RETE READY: PREOCCUPA LA PROPOSTA DI VIETARE L’EDUCAZIONE SESSUALE ALLE SCUOLE MEDIE

E’ il divieto di insegnare l’educazione sessuale anche alle scuole medie, per cui è in discussione un disegno di legge, a preoccupare particolarmente READY, la rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Piacenza ha ospitato l’assemblea annuale, un momento di dialogo, confronto e approfondimento al Laboratorio del Carmine con amministratori, funzionari e tecnici delle diverse istituzioni coinvolte. Anche la presenza legale è indispensabile soprattutto per il riconoscimento dei figli con due mamme, troppo ancora è lascito al libero arbitrio o alla sensibilità rispetto al tema dei sindaci.

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GIORNATA MONDIALE CONTRO LA POVERTA’: FRAMMENTI DI VITA DI OPERATORI E VOLONTARI

Il 17 Ottobre si celebra la Giornata mondiale di lotta alla povertà, istituita dall’ONU nel 1992. Da diversi anni, questa ricorrenza diventa anche l’occasione per sensibilizzare la cittadinanza sulle condizioni di vita delle persone senza dimora: nell’immaginario collettivo, una definizione che evoca la mancanza di una casa. In realtà, il profondo disagio sociale legato a questa situazione di estrema fragilità è più ampio: significa l’assenza di un ambiente e di un progetto di vita, di un luogo dove prendersi cura di sé, accogliere e veder crescere le relazioni con gli altri.

In strada si incontrano cittadini italiani e stranieri, talvolta con problemi di dipendenza patologica o disturbi psicofisici, in condizioni di elevata vulnerabilità sociale, bisognosi di aiuto per evitare la spirale di un peggioramento. Non sempre la loro è una condizione “storica”: spesso si tratta di lavoratori che, a causa di contratti precari, non riescono ad accedere al mercato immobiliare e non possono permettersi alternative al dormire nell’auto o su un giaciglio di fortuna. Le realtà che compongono il Tavolo Marginalità del Comune di Piacenza lavorano in rete per garantire un supporto a queste persone, favorendo l’accesso ai servizi sociali e sanitari del territorio, assicurando un primo, immediato conforto o fornendo assistenza nelle procedure burocratiche.
L’Amministrazione comunale, la Caritas diocesana e le tante realtà del terzo settore che agiscono a sostegno dei più fragili garantiscono l’apertura dei dormitori maschili e femminili, della Mensa della Fraternità e del guardaroba, l’uso di lavatrici e docce, l’apertura del Centro Servizi – Stazione di Posta e di ambulatori di prossimità, il supporto psicologico e il funzionamento delle Unità di strada, che distribuiscono generi di conforto e facilitano l’orientamento delle persone senza dimora ai servizi loro dedicati. In collaborazione con
l’Azienda Usl si indirizza l’accesso ai presidi sanitari del territorio per dare risposta ai bisogni più urgenti, mentre grazie all’attività di organizzazioni sindacali e patronati si aiutano le persone in condizioni di estrema vulnerabilità a riprendere la propria identità di cittadini per tutelarne i diritti fondamentali, mettendo sempre al centro la persona e orientando ogni intervento al rispetto della sua unicità.
In questa giornata in cui si è invitati ad aprire gli occhi verso la povertà e il disagio di chi vive “senza”, si vogliono condividere le testimonianze di chi la strada la conosce davvero, o per esperienza diretta o perché impegnato come operatore o volontario.

Ecco alcune testimonianza di operatori e di chi ha vissuto momenti di disagio e fragilità

La testimonianza di un lavoratore ospite in una struttura di accoglienza
“Sono arrivato a Piacenza nell’anno 2023, in condizioni molto disagiate. Ho attraversato un periodo molto brutto … dormivo in strada. Non avevo un posto dove farmi la doccia, ogni giorno andavo in un paesino vicino per riscaldarmi qualche ora e per lavarmi. Poi col vostro aiuto ho ritrovato l’autostima e piano piano ho trovato lavoro. Non è stato semplice ma non ho mai perso il sorriso. Oggi posso dire di essere soddisfatto e contento di tutto il percorso che ho fatto e che sto facendo. Ringrazio tutte le persone che mi sono vicine e con le quali spero di poter condividere ancora tanta strada.”

Le testimonianze di volontari, operatori sociali e sanitari:
“Quando varcano lo sportello di Avvocato di Strada non conosco la provenienza, la lingua o banalmente il loro nome, ma non sono mai soli. Li accompagna un alone di sconforto, tristezza mista a desolazione: è l’aura del dimenticato. Negli occhi posso riconoscere la paura di perdere tutto, pur non avendo più nulla. Quindi conduco il colloquio e mentre ascolto la mia testa lavora veloce per cercare soluzioni praticabili, a volte reali, a volte impossibili. Ciò che mi resta, però, è il barlume di speranza che si accende sui loro volti
quando si accorgono che sono lì, con loro, che ci sono davvero.
E quando è ora di salutarsi, a prescindere dal seguito, c’è addirittura chi ringrazia per il mio tempo, come se fosse un disturbo essere un senza fissa dimora. Ecco, il vero successo per me è quando riesco a convincerli: tu esisti, io ti vedo.” (Avvocatessa volontaria dello sportello degli Avvocati di strada di Piacenza)

“La mia esperienza con le persone senza dimora mi ha portato a riflettere sulle difficoltà che incontrano nel ricostruire una vita stabile. Anche quando dispongono di un contratto di lavoro regolare, affittare un alloggio resta spesso impossibile: la mancanza di garanzie o di un impiego a tempo indeterminato li esclude dal mercato immobiliare. La realtà multietnica dei
senza dimora arricchisce ma complica l’integrazione, ostacolata da barriere linguistiche e sociali. Molti lavorano, spesso su turni notturni o in impieghi invisibili, contribuendo al funzionamento e al benessere della città senza poterne condividere appieno i benefici. Queste esperienze mi hanno insegnato che l’inclusione richiede non solo assistenza, ma il riconoscimento della dignità e del valore di ogni persona.” (Operatore referente di un dormitorio della Caritas Diocesana di Piacenza – Bobbio)

“Ogni volta che usciamo con l’Unità di Strada, non sappiamo mai davvero cosa troveremo. A volte un sorriso, altre volte uno sguardo basso e diffidente, spesso una storia che pesa più di quanto immaginiamo. In strada si impara a fermarsi, ad ascoltare senza giudicare, a capire che dietro ogni volto c’è un vissuto fatto di cadute, ma anche di speranze. Portiamo coperte, bevande calde e qualche parola gentile — ma, più di tutto, cerchiamo di portare presenza. E poi ci sono quei momenti in cui una persona ti guarda negli occhi e ti ringrazia davvero, con una voce rotta ma piena di gratitudine. In quegli istanti tutto il freddo, la stanchezza e le ore passate svaniscono, perché capisci che quel piccolo gesto ha scaldato anche te. L’umanità, in fondo, è tutta lì: in una chiacchierata sotto la pioggia, in uno sguardo che dice “ci sei ancora”, in un grazie che ti resta dentro e ti ricorda perché continui a tornare”.
(Volontario Unità di Strada di Croce Rossa Italiana – Comitato di Piacenza)

“Pensare alla salute di una persona rimanda immediatamente alle cure primarie, legate alla sopravvivenza e al corpo. Da quando è stato aperto anche l’Ambulatorio per il supporto psicologico abbiamo potuto osservare, e confermare, quanto corpo e mente siano profondamente interconnessi. Per alcune persone all’inizio è difficile: abituate a cavarsela da sole, o a dover sempre restituire qualcosa per ricevere. Ma quando quello spazio diventa
un’ora dedicata solo a loro, alla loro unicità, a ciò che sono, indipendentemente dalla situazione socio-economica o dalle difficoltà quotidiane, allora si apre una possibilità di incontro con sé stessi. Nella gratuità di sapere di avere un porto a cui attraccare quando si ha il bisogno di parlare con qualcuno, della contingenza, di ciò che accade ma anche dei propri desideri, sogni, ricordi. E, qualche volta, proprio da lì nasce il desiderio di prendersi cura di sé. Garantire un approdo costante nel tempo, non giudicante e che non richiede
cambiamento, può essere una banchina da cui iniziare un percorso di ricostruzione, o dove potersi vivere liberamente e consapevolmente”.(Psicologa dell’Ambulatorio Arcangelo Di Maggio)

SARA’ UN’INFLUENZA LUNGA E TARDIVA: AL VIA LA CAMPAGNA VACCINALE A PIACENZA E PROVINCIA

Sono oltre 67 mila le dosi di vaccino antinfluenzale a disposizione per Piacenza e provincia; la campagna vaccinale, sul nostro territorio, è cominciata lunedì 13 ottobre forte dell’ottimo risultato dello scorso anno.
L’obiettivo è che aderiscano soprattutto i più anziani e i più fragili; la vaccinazione antinfluenzale è offerta gratuitamente agli over 60, alle donne in gravidanza, alle persone nella fascia d’età 6 mesi-59 anni con patologie croniche che si espongono ad elevato rischio di complicanze, ai conviventi dei soggetti fragili, ai bambini sani tra i 6 mesi e i 6 anni, ai residenti in strutture assistenziali e lungodegenze di qualunque età, ai medici e agli operatori sanitari.

Il picco è previsto, abbastanza tardi, per la metà di gennaio e si protrarrà fino a marzo. Circa una settimana la durata dell’intera influenza. Nella nostra provincia non si sono ancora verificati casi. Il vaccino può essere somministrato insieme a quello contro il Covid, i cui casi settimanali si attestano a una ventina, la metà rispetto allo scorso anno. Proprio per invitare la cittadinanza a sottoporsi alla vaccinazione sono stati organizzati specifici open day anche in provincia.

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PICCOLO MUSEO DI STORIA NATURALE APRE A PALAZZO FARNESE. A SETTEMBRE 2026 LA NUOVA SEDE AL PALAZZO DEL GOVERNATORE

Il Piccolo Museo di Storia Naturale riaprirà alle scuole e al pubblico a partire da martedì 28 ottobre; saranno i locali di Palazzo farnese, sede dei musei civici, ad ospitarlo fino a quando sarà ultimata la collocazione definitiva al Palazzo del Governatore in piazza Cavalli, presumibilmente a partire da settembre 2026, dall’avvio, quindi, del prossimo anno scolastico. Il museo lasciò l’Urban Center di via Scalabrini perché gli spazi sarebbero stati occupati da nuovi corsi di laurea del Politecnico di Milano. A Palazzo Farnese si svolgeranno 47 laboratori, 9 per le scuole dell’infanzia, 17 per le primarie e 21 per le secondarie di primo e secondo grado. I temi proposti saranno naturalistici, geologici e paleontologici, oltre che argomenti di biologia. Il focus principale riguarderà l’ambiente e il territorio piacentino.

ITALIA-ISRAELE: “LA PARTITA DELLA VERGOGNA”. SIT IN DI PROTESTA ANCHE A PIACENZA

Si è svolto anche a Piacenza, al palazzetto dello Sport, il sit in di protesta del coordinamenti per Gaza per chiedere l’esclusione di Israele dallo sport. “FIFA e FIGC – sostiene il coordinamento – continuano a legittimare la sua presenza nelle competizioni sportive, nonostante il regolamento FIFA all’articolo 4 preveda che “la discriminazione di qualsiasi tipo nei confronti di un paese, un soggetto o un gruppo di persone per motivi di appartenenza etnica, sesso, lingua, religione, appartenenza politica o per qualsiasi altro motivo è da ritenersi rigorosamente vietata e punibile con la sospensione o l’espulsione”. Per questo motivo anche a Piacenza è stata lanciata la campagna “SHOW ISRAEL THE RED CARD”.

 

FESTA ALLA SCUOLA CADUTI SUL LAVORO PER LA NUOVA PALESTRA

E’ stata una festa per i piccoli alunni della scuola elementare Caduti sul Lavoro che hanno inaugurato, insieme alle autorità, la nuova palestra annessa al plesso scolastico. Un’opera importante, 840 mila euro il costo dell’intervento, realizzata con fondi Pnrr il cui percorso era cominciato con la precedente amministrazione Barbieri. La struttura sarà, da oggi, a disposizione dei 300 studenti della scuola che in questi anni hanno dovuto utilizzare altri luoghi per le ore dedicate alla ginnastica.
Al taglio del nastro ha partecipato anche il pallavolista della gas sales Simon, letteralmente assalito dai piccoli fans.

SICUREZZA, SINDACA TARASCONI:”PERCHE’ NON RACCOGLIAMO LE FIRME PER CHIEDERE AL MINISTRO PIU’ FORZE DELL’ORDINE IN CITTA’?”

“Perché non facciamo una raccolta firme per chiedere al Ministro di avere più forze dell’ordine in città?” Il Ministro in questione è quello dell’Interno Piantedosi e la proposta non arriva da un consigliere di minoranza, bensì dalla sindaca Tarasconi. L’assist è stato dato dalla consigliera della civica Barbieri-Liberi Federica Sgorbati che, facendosi portavoce di un gruppo cospicuo di residenti, ha lamentato la presenza di gruppi di ragazzi che, il sabato sera dopo le 23, disturbano e schiamazzano tra via Sopramuro e via Chiapponi creando anche un problema in ordine alla sicurezza. La richiesta di Sgorbati è stata di un maggiore controllo da parte della polizia locale, da tradursi con pattuglie che controllino la zona il sabato sera.

Al termine delle comunicazioni è stata la prima cittadina a tirare le conclusioni “sono perfettamente d’accordo con  la consigliera Sgorbati – ha esordito – non ho mai nascosto che il tema della sicurezza sia prioritario per questa amministrazione ma, come è noto, il sistema della pubblica sicurezza è in capo dello Stato che a livello territoriale è rappresentato dalla Prefettura. Il sindaco fa parte del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, come il Presidente della Provincia, Comandante dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e il Questore; chi prende le decisioni è il Prefetto. Anche io sono stufa di alcune situazioni ma devo fare i conti con quello che posso fare”. E’ da qui che è arrivata la proposta di raccogliere le firme per scrivere al Ministro e chiedere più forze dell’ordine. Proposta accolta di buon grado dall’opposizione e che pare, invece, abbia colto di sorpresa alcuni consigliere di maggioranza che, sembra, l’abbiano appresa sul momento.

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