A PIACENZA I PANETTONI SOLIDALI PER L’UGANDA DI AFRICA MISSION

Un panettone buono in tutti i sensi. È quello della storica pasticceria Galetti di Piacenza, sita in corso Vittorio Emanuele 62: quest’anno infatti, in occasione del Natale, chi acquisterà un panettone artigianale da un chilo targato Galetti potrà aiutare anche Africa Mission Cooperazione e Sviluppo.
Sulla vendita di ogni panettone, due euro saranno destinati alla campagna “Un pozzo d’acqua in Uganda” che il Movimento fondato da don Vittorione 52 anni fa porta avanti da decenni nell’arida regione del Karamoja.

La nuova campagna solidale è stata presentata nella sede della pasticceria dal direttore di Africa Mission Carlo Ruspantini: «L’acqua è un prerequisito per la realizzazione di tutti gli altri diritti umani – sottolinea Ruspantini – il nostro Movimento da oltre cinquant’anni si impegna a combattere le sete
perforando e riabilitando pozzi. Oggi un pozzo serve circa mille persone, spesso anche duemila; per raddoppiare la disponibilità di acqua vorremmo che ogni pozzo ne servisse solo 500, portando il consumo pro capite giornaliero almeno a 20 litri. La collaborazione con la pasticceria Galetti che
sostiene attraverso i panettoni artigianali la nostra attività è preziosa e rappresenta davvero un esempio da seguire: ci auguriamo che i cittadini siano sensibili e acquistino i panettoni della solidarietà targati Galetti».

Per acquistare o prenotare il panettone è possibile andare direttamente nella pasticceria Galetti, in corso Vittorio Emanuele 62, Piacenza, oppure contattare Africa Mission Cooperazione e Sviluppo al numero 320.6711188 (anche whatsapp) oppure scrivere una mail all’indirizzo africamission@coopsviluppo.org . I panettoni si possono trovare anche nel punto informativo di Africa Mission in via San Giovanni 5: anche quest’anno infatti lo spazio sarà aperto per accogliere chi desideri scegliere un dono solidale e avere qualche info in più sulle attività e i progetti del Movimento.

IL GRUPPO GIGLIO RILANCIA CON TRE OPERAZIONI IMPRENDITORIALI. “ENTRO CINQUE ANNI PORTAFOGLIO DA 800 MILIONI”

Tre operazioni imprenditoriali, del valore complessivo di 150 milioni di euro, che rilanciano il gruppo giglio sul mercato imprenditoriale.
La holding piacentina riacquista la maggioranza di Deenova con un investimento da 40milioni, investe sulla Santa Teresa energy per 60 milioni, ed entra nel cda di Comer con Sergio Giglio per 50 milioni di euro. Ambizioso l’obiettivo, entro 5 anni portare il portafoglio a 800 milioni.

Con una forte attenzione all’innovazione e alle persone, il gruppo giglio, che attualmente vanta un portafoglio da 500 milioni di euro, a tre anni dalla cessione del fondo EQT, ha deciso di rilanciare le iniziative imprenditoriali in tre direzioni che portano al centro innovazione e persone. Il gruppo tornerà ad investire nell’efficientamento energetico con la start up Santa Teresa Energy, oggi un centinaio di dipendenti, operante nel settore delle gestione del calore e dell’illuminazione pubblica.

Il Gruppo Giglio diventa anche azionista di maggioranza di Deenova, con una percentuale che supera il 50 per cento; presente anche in Francia e in altri 7 paesi europei, Deenova è specializzata nella gestione informatizzata del farmaco in confezioni monodose e nella razionalizzazione delle spese dei dispositivi medici.

Giglio è entrato anche nell’azionariato di Comer Industry, realtà reggiana leader mondiale nella trasmissione di potenza, è presente con 11 stabilimenti nel mondo e 4mila dipendenti. La nomina di Sergio Giglio nel gruppo consolida l’alleanza tra le società per un investimento con una durata di visione nel lungo periodo.
Presente alla conferenza stampa anche Giovanni Maria Giglio, consigliere di Deenova, Santa Teresa Energy e Santa Maria, che ha sottolineato l’importanza e il valore che il gruppo si impone di investire nelle persone, portando ad esempio la sua condizione di non vedente, che siede nel cda delle società.

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SALVIAMOSPEDALE: LANCIATA LA PETIZIONE ON LINE A BREVE ANCHE UN ESPOSTO ALL’ANAC

E’ stata lanciata su change.org la petizione del comitato Salviamospedale per salvare l’attuale nosocomio dalla sua demolizione. Un ospedale nuovo sì, ma in via Taverna, come il comitato va dicendo da anni.
Sulla proposta del nuovo ospedale vi sarebbe una grande disinformazione perché non si tratterebbe di una nuova struttura ma di sostituzione dell’attuale; sarebbe possibile cucire alla struttura odierna un nuovo padiglione portandola ad una superficie complessiva i 145 mila metri quadrati; non sussisterebbe il problema parcheggi se vi fosse una riorganizzazione del parcheggio di via XXI aprile, via Anguissola, e una predisposizione delle aree ex Acna, ed ex arsenale; inoltre, secondo il comitato, non ci sarebbero i soldi per costruire il nuovo ospedale per cui occorrono 330 milioni di euro; ma il contributo pubblico è di 136 milioni, per cui viene proposto l’intervento del privato per 160 milioni secondo lo schema del partenariato pubblico privato, fortemente criticato dal comitato.

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TRAMELLO IN VIALE DANTE, TRESPIDI: “LA PROVICIA CI ILLUSTRI LA RIORGANIZZAZIONE SCOLASTICA”

E’ stata la nuova sede dell’istituto Tramello nella ex caserma dei vigili del fuoco di viale Dante ad animare la discussione in consiglio comunale, in particolare rispetto a due temi: il traffico che si andrà a congestionare in una zona già di per sé caotica (viale Dante appunto) e la riorganizzazione scolastica, in capo all’amministrazione provinciale, che non convince l’opposizione di centro destra.

Lo spunto al dibattito è arrivato con il punto all’ordine del giorno della modifica di destinazione d’uso dell’area di viale Dante per ospitare l’istituto per geometri il cui progetto, del valore di oltre 9 milioni e mezzo di euro, è stato presentato nel dettaglio pochi giorni in fa in Provincia. Il cambio di destinazione è passato con 20 voti favorevoli, un contrario e 8 non partecipanti.

I consiglieri Barbieri e Trespidi hanno espresso perplessità proprio in merito alla scelta dell’area; “quando era assessore in Provincia – ha spiegato Patrizia Barbieri – avevamo accantonato le risorse per fare dell’ex Laboratorio Pontieri il luogo ideale per un nuovo campus. In viale Dante si andrebbe a caricare una zona già satura di traffico”. Di “suicidio viabilistico” ha parlato il consigliere delle Lega Luca Zandonella; “sposo in pieno le perplessità dei colleghi – ha detto il consigliere Jonathan Papamarenghi eletto consigliere provinciale – voterò contro perché rischiamo di perdere una serie di possibilità: lì vicino, in via Rogerio, c’è il comando della Polizia Locale in una sede non del tutto adeguata, sempre in zona c’è la scuola materna Dante in affitto in un locale della parrocchia della Santissima Trinità”.

“Lo spostamento dall’attuale sede del Tramello da via Negri a viale Dante potrebbe far preoccupare rispetto alla questione traffico – è la posizione del consigliere del PD Sergio Ferri – ma, effettivamente, i due luoghi distano pochissimo, circa 300 metri, per cui l’impatto viabilistico non cambierà su quella zona”.

“L’educazione non è mai un costo ma un investimento, sempre – esordisce il consigliere del PD Salvatore Scafuto -significa garantire opportunità formative ai nostri giovani. Questo passaggio non è solo formale perché mira a dare il via al nuovo polo culturale per gli studenti e le loro famiglie”.

Nel suo intervento il consigliere della civica Barbieri – Liberi Massimo Trespidi va oltre, e chiede alla presidente del consiglio una audizione con l’amministrazione provinciale per capire la riorganizzazione scolastica che l’ente ha in mente. “L’area di viale Dante è libera del 2013, come amministrazione, quando ero presidente della Provincia, avevamo provveduto al rifacimento della palestra, oggi utilizzata al mattino dalle scuole e al pomeriggio dalle società sportive; per quell’area c’erano due ipotesi: la collocazione della polizia municipale o del liceo Cassinari che oggi si trova nei locali della Curia, per cui la Provincia paga l’affitto. Ora – prosegue Trespidi – si parla di mettere l’istituto Tramello, una scelta che mira alla riqualificazione dell’area. E il laboratorio Pontieri che fine farà, rispetto all’impegno della Provincia che aveva firmato la convezione con il Comune per portarvi due scuole superiori? E sulla riorganizzazione scolastica che intenzioni ha la Provincia, considerato che sua via Negri si libereranno degli spazi oggi occupati dal Tramello? Sarebbe opportuno audire l’amministrazione provinciale e capire le sue intenzioni” conclude Trespidi.

“Creare un polo scolastico all’ex laboratorio Pontieri sarebbe stata la chiusura di un cerchio – ha detto il consigliere di ApP Stefano Cugini – anche rispetto alla riqualificazione dell’area nord della città. Apprendiamo che l’attuale amministrazione provinciale ha un’altra idea. Alternativa per Piacenza non parteciperà al voto”. Il capogruppo Cugini ha inoltre segnalato, in sede di comunicazioni, la situazione in cui si trovano gli studenti dell’istituto Casali che “allo scoccare della quarta ora sono usciti in segno di protesta per denunciare il freddo nelle classi, 16.9 gradi. Il Comune credo abbia il dovere di chiedere alla Provincia delle spiegazioni. E’ un dovere istituzionale muoversi per il controllo e trovare soluzioni a situazioni spiacevoli”.

CECILIA POP E LE SUE INDAGINI: IL NUOVO PERSONAGGIO DELLE STORIE DI ACER

Ecco Cecilia, anzi Cecilia Pop, il nuovo personaggio che Acer ha messo in campo per districare le indagini più complicate. Sulla scia del successo delle storie di Raffa la giraffa, per insegnare educazione civica ai bimbi un po’ più grandi, è arrivata Cecilia, che prende le sembianze, è proprio il caso di dirlo, della mediatrice culturale Cecilia Rattotti impegnata a trovare un compromesso tra questioni di vicinato.

Sabrina Coronella, dell’ufficio stampa di Acer, oltre a realizzare Cecilia, insieme alla maestra Lucia Sperzagni, ha creato i dialoghi e i racconti, ispirati proprio a storie vere vissute dagli inquilini di Acer.

 

LA DEDIZIONE DI PROSPERO CRAVEDI NELLA MOSTRA PIACENZA LA CITTA’ CHE CAMBIA

Così Prospero Cravedi vedeva la città che cambia, attraverso i volti e gli occhi che l’hanno vissuto e ne hanno costruito quella trama sociale che ha caratterizzato quegli anni. La mostra Piacenza la città che cambia, allestita nello spazio mostre della Fondazione, vuole mostrare i luoghi fatti e abitati della persone; ecco allora che non ci saranno mai immagini senza volti, eventi senza occhi a guardarli, architetture senza mani a tendere verso esse. Prospero ha avuto la capacità di cogliere, con sensibilità e spiccata attenzione, ogni dettaglio che rendesse le sue fotografie capaci, ancora oggi, di catturare l’osservatore e di portarlo direttamente in quella dimensione.

Quella ospitata presso la Fondazione è la seconda mostra, dopo l’antologica del 2022 all’ex convento di santa chiara, che la famiglia insieme alla fondazione di piacenza e vigevano ha fortemente voluto. L’archivio di Prospero è vastissimo, i figli Gianni, Ettore e la moglie Angela stanno cercando, con pazienza, di sistemarlo per annate. E ogni foto è una scoperta sempre nuova.

Nelle varie sezioni della mostra non mancano i volti noti, registi, cantanti, politici, stilisti, insieme alla gente comune in piazza per una manifestazione o ad assistere ad una parata militare; come il bimbo, che il 4 novembre del 1973 osserva, come un soldatino, il passaggio dei militari; una delle immagini che stanno più a cuore al figlio Gianni.

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QUINTAVALLA E ALBASI: “ECCO LE PRIORITA’ CHE PORTEREMO IN REGIONE”. IN GIUNTA UN ASSESSORE PIACENTINO?

Sanità, trasporti e infrastrutture sono le priorità per i neo consiglieri regionali piacentini che siederanno in consiglio regionale nelle file del partito democratico. Luca Quintavalla e Ludovico Albasi, una doppietta che il PD ha portato a casa, inaspettatamente, come non succedeva da anni. Frutto dell’ottimo risultato ottenuto dal presidente De Pascale e della ripartizione dei seggi.

Un ottimo risultato per Piacenza per i due portacolori in consiglio regionale, nonostante il risultato de PD locale non brilli e nonostante la bassissima affluenza soprattutto nei comuni montani, fatta eccezione per Travo che ha, percentualmente e massicciamente, premiato l’ex sindaco Albasi.

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LA LOTTA SINDACALE E’ ANCORA UN DIRITTO?

Tra Piacenza e Milano ci sono circa 3mila procedimenti in corso tra sindacalisti e lavoratori indagati o imputati per scioperi e proteste sindacali. Il dato è di uno studio milanese che ha raccolto sulla base delle richieste nate da proteste sindacali, in particolare del nord Italia.
L’associazione Comma 2, nata nel 2016, di cui fanno parte 400 avvocati e giuristi italiani, non ha scelto a caso Piacenza per il convegno dal titolo eloquente Lotta sindacale: diritto o delitto?

L’ultimo caso che ha coinvolto ancora Piacenza riguarda le proteste dell’autunno del 2023 contro la chiusura del magazzino Leroy Merlin, la multinazionale che dopo le protesta dei Si Cobas ha ritirato le querele contro lavoratori e sindacalisti. Ma il 12 novembre scorso, a 19 lavoratori è arrivato l’avviso di conclusione indagini preliminari con accuse di violenza privata e sabotaggio.

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EX CONVENTO SANTA CHIARA: ECCO IL PROGETTO DI RECUPERO DELL’ARCHITETTO STEFANO BOERI

La firma è quella prestigiosa dell’architetto Stefano Boeri e del suo studio di progettazione che stanno lavorando al recupero dell’ex convento di Santa Chiara sullo stradone Farnese. Insieme a loro ci sono l’architetto Giorgio Donà, con la consulenza di un gruppo di professionisti piacentini: gli ingegneri Paolo Milani, Silvio Carini, l’architetto Pier Giorgio Armani e Isabella Tampellini. Un team che ha pensato e progettato il futuro di quest’area, datata 1200, oggi in completo abbandono.
Ma guardando i rendering, presentati in commissione, la trasformazione sarà totale: un progetto da 25 milioni di euro, fortemente voluto dalla Fondazione proprietaria dell’immobile. Risorse non dell’ente ma in buona parte derivanti da cassa depositi e prestiti, da investitori istituzionali, fondazioni di origine bancaria, casse di previdenza e istituti bancari.

12.500 metri quadrati di superficie di cui 8500 di area verde, nel futuro dell’ex convento c’è una riconversione alle funzioni di studentato e di residenze riservate a soggetti fragili o con disabilità: in tutto circa trecento posti a disposizione, immersi nella natura. Nei fabbricati storici esistenti, che verranno restaurati, sorgeranno le nuove residenze per gli studenti, con 241 alloggi; l’edifico creato ex nove invece ospiterà il centro socio riabilitativo residenziale dopo di noi destinato ad oltre 48 soggetti fragili.

Il tetto dell’edificio verrà trasformato in un Giardino Terapeutico, con specie arboree selezionate, che insieme al sistema interconnesso di cortili pensili e giardini, andranno ad estendere ulteriormente l’ombreggiamento e le superfici verdi.

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PER L’ISTITUTO TRAMELLO UNA NUOVA SEDE CON UN RICHIAMO AL PASSATO

Oltre 9 milioni e mezzo di euro di risorse proprie per una nuova scuola che guarda al futuro senza dimenticare il passato. L’amministrazione provinciale ha presentato il progetto di recupero dell’ex area dei vigili del fuoco di viale Dante dove troverà sede l’istituto per geometri Tramello, oggi collocato in via Negri. Un’area, quella attuale, particolarmente affollate di istituti: hanno la sede infatti anche alcune classi del liceo scientifico Respighi, del liceo Colombini e dell’istituto Casali.

Un intervento studiato nei dettagli dai tecnici della provincia e dagli architetti a cui è stato affidato l’intervento, un recupero che va a riqualificare anche la zona di viale Dante, con un campus che avrà un forte legame con ciò che per anni è stato quel luogo, la caserma dei vigili del fuoco. Ecco che, oltre alla palestra già esistente, verranno realizzate aree verdi comuni, un parcheggio per le auto del personale che non interferirà con la scuola e il passaggio degli studenti; la nuova scuola sarà su tre piani; sei aule al piano terreno e due laboratori, 12 aule al primo piano, sala lettura e aurea ristoro, all’ultimo piano due spazi terrazza che potranno anche essere coperti. A a proposito di legame tra presente e passato, insieme nuova architettura troveranno spazio anche due cortine murarie e la storica parete delle esercitazioni dei vigili del fuoco.