IKEA, IN 300 CONTRO I BLOCCHI

“Non dobbiamo avere paura a chiedere di lavorare perché è un nostro diritto” . Gianni Lorenzetti rappresentante sindacale e dipendente Ikea da 10 anni ha chihso con questa parole il sit in in piazza Mercanti sotto il comune. Il sindaco Dosi li ha nuovamente incontrati confermando la piena solidarietà e l’appoggio delle istituzioni.

Il paradossale braccio di ferro tra i 33 lavoratori aderenti al Si Cobas e il resto delle maestranze che chiede ssemplicemente di tornare al lavoro continua e sembra lontano dal concludersi. “Fuori i violenti dai magazzini Ikea” e “siamo orgogliosi di lavorare in Ikea” erano alcuni degli striscioni esposti dai lavoratori che ben descrivono la distanza tra le parti.

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NORDMECCANICA E LA NUOVA SFIDA DEL PACKAGING, ATTESE 100 ASSUNZIONI

Nordmeccanica amplia ancora la sue dimensione e si specializza. A Piacenza, oltre allo stabilimento principale, è stato inaugurato un secondo sito con tutte le carte in regole per diventare leader nel settore packaging e metalizzazione, grazie all’utilizzo di macchinari di ultima generazione. Imballaggi eco sostenibili, un prodotto made in Italy che abbassa il consumo di energia a vantaggio dell’ambiente.

10 milioni di euro di investimento, già 20 persone assunte che nel giro di 8/10 mesi arriveranno al centinaio. Con 82 milioni di euro di fatturato nel 2013, quest’anno il gruppo arriverà sa 102 milioni già con gli ordini in essere. 78 punti vendita nel mondo, 280 dipendenti, di cui 200 a Piacenza, tra 8 mesi la previsione è di toccare le 300 unità.

 

Un parterre de roi composto da politici, rappresentanti dell’alta finanza ha partecipato al taglio del nastro, tra gli invitati l’amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni, l’ex ministro Pierluigi Bersani e il presidente della Fondazione Italia Cina Cesare Romiti 

DOSI:”DISPONIBILI E FLESSIBILI AD UNA NUOVA PROPOSTA PER SALVARE IL VOLLEY”

Il sindaco Paolo Dosi spera in un ripensamento della famiglia Cerciello in merito alla questione volley e lo fa pubblicamente anche nel suo breve intervento in occasione del taglio del nastro del nuovo stabilimento della Nordmeccanica Group. La proposta di concedere il Palabanca alla Rebecchi Nordmeccanica per tre anni alle stesse condizioni dell’anno scorso viene rinnovata nella speranza di un passo indietro da parte della società dopo il secco rifiuto motivato da una questione di tempi non rispettati.

Il presidente ha preferito non rilasciare dichiarazioni in merito all’argomento per dedicarsi completamente alla cerimonia di inaugurazione alla quale hanno partecipato personaggi illustri, qualche battuta l’abbiamo scambiata con il figlio Vincenzo che ha ribadito come dietro al rifiuto non ci siano altre motivazioni se non quella legata al fattore temporale come ventilato nelle ultime ore.

LAVORATORI IKEA, SABATO UN NUOVO SIT IN

Ancora incertezze e un nuovo sit in. Dopo la tregua armata che si erano date le parti coinvolte, coop San Martino e Si Cobas, poco o nulla è cambiato. Certo i facchini non hanno più bloccato l’entrata allo stabilimento di Le Mose ma la loro posizione non è ancora stata definita dalla coop San Martino che doveva valutarne eventuali provvedimenti disciplinari.  Intanto dopo la petizione on line, sabato i lavoratori hanno organizzato un sit-in sotto palazzo Mercanti e una raccolta firme per ribadire la volontà di continuare a lavorare.

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COTTARELLI:”SPENDING E RIFORME NON SI ESCLUDONO”

Il commissario straordinario Cottarelli ha deciso di non rispondere alle domande dei giornalisti invitandoli ad assistere alla lezione Arcelli in programma all’Università Cattolica. L’occasione era ghiotta anche perchè in questo momento il commissario Cottarelli ha il delicato compito di far quadrare i conti, operando tagli in quei settori dove negli anni si è speso troppo, soprattutto nella pubblica amministrazione. Proprio a questo proposito il Presidente della Provincia Trespidi nel corso dei saluti ha chiesto che venga premiato il merito facendo le distinzioni opportune, “non trattando l’argomento in modo populista come hanno fatto alcuni gruppi editoriali – ha detto.   Il rischio di collasso dei servizi è vicino, liberateci dal patto di stabilità”.

Cottarelli ha ripercorso le tappe che hanno portato alla modalità di revisione della spesa contenute nel decreto legge approvato il 24 aprile scorso. La crisi del 2008 ha avuto gravi conseguenze sulla finanza pubblica producendo un debito del 108% rispetto al Pil raggiungendo mai livelli così alti. Tra il 2009 e il 2012 si sono operati tagli nella direzione di ridurre la spesa ma non sono stati sufficienti. Per questo il commissario straordinario insieme al suo staff hanno individuato le aree in cui la spesa era troppo elevata, tra queste beni e servizi e pubblica amministrazione.

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CISINI: “VOGLIAMO MANTENERE ALTO IL VOLLEY A PIACENZA”

Nonostante il rifiuto del presidente Cerciello alla proposta di poter usufruire del Palabanca per i prossimi tre anni a condizioni invariate rispetto alla passata stagione, il comune rimane pienamente aperto al dialogo e spera in un ravvedimento del patron della Rebecchi Nordmeccanica. “Ci siamo impegnati al massimo – ha ribadito l’assessore allo sport Giorgio Cisini – per dare risposte concrete alle necessità sia del volley femminile che maschile. Le nostre proposte sono state formulate nei tempi prefissati ora la palla passa al presidente”. Ma da parte della società il rifiuto sembra definitivo.

Sul versante pallavolo maschile si sta attendendo la risposta da parte di un imprenditore che sembra interessato ad affiancare Guido Molinaroli nella gestione della Copra Elior. “Abbiamo cercato di dare una risposta ad entrambe le realtà – conclude Cisini – nell’interessa della pallavolo e della comunità”

Domattina il sindaco Dosi ha confermato la partecipazione all’inaugurazione del nuovo stabilimento di Nordmeccanica, nella speranza di poter aver un confronto diretto con il presidente Cerciello.

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DOSI:”PALABANCA ALLE STESSE CONDIZIONI DELLO SCORSO ANNO”. MA CERCIELLO RIFIUTA

Il sindaco Dosi e l’assessore Cisini formulano la loro proposta per salvare il volley piacentino. Partono dalla pallavolo femminile dopo l’annuncio del presidente Cerciello di chiudere con la pallavolo, oggi la proposta dell’amministrazione: tre anni di utilizzo del Palabanca da parte della Rebecchi Nordmeccanica alle stesse condizioni economiche della stagione appena conclusa. Ma patron Cerciello pare abbia rifiutato.

La seconda proposta si basa sul’interesse di un imprenditore che avrebbe manifestato la volontà di sponsorizzare il Copra Elior, una ricerca non facile soprattutto in un momento delicato come quello attuale, come ha sottolineato l’assessore Giorgio Cisini.

Nella conferenza stampa il sindaco Dosi ha usato toni chiari e decisi: “Dal 28 aprile il comune c’è sempre stato, con contatti quotidiani con entrambe le società. Alcuni commenti che ho letto sulla stampa sono stati inopportuni e vergognosi. Il Palabanca nel corso degli anni ha conosciuto anche altre realtà sportive e non è stato facile farle convivere, ma il comune ha sempre agito da mediatore silenzioso”. dosi cisini 2

LO SPORT PIACENTINO PERDE I PEZZI

Prima il calcio poi la pallavolo e prima ancora il basket. Lo sport piacentino perde i pezzi, e anche molto importanti che danno lustro alla città a livello nazionale. Piacenza Calcio, Pro Piacenza e Fiorenzuola che hanno deciso di restare club autonomi e individuali rispondendo picche alla proposta dell’amministrazione di fondersi in un’unica società. Capitolo pallavolo maschile: il 24 aprile il presidente Guido Molinaroli ha annunciato che il volley maschile lascerà Piacenza, meno di tre settimane dopo anche il presidente Cerciello chiude con la pallavolo femminile con un annuncio shock.

Tanti contatti per vagliare potenziali interessi da parte di imprenditori verso la Copra Elior, ma per ora nulla di concreto. Intanto il presidente Molinaroli sta mettendo sul mercato i giocatori. Probabilmente iscriverà la squadra alla Champions League correndo il rischio di non partecipare.

La Rebecchi Normeccanica invece, fresca di scudetto per il secondo anno consecutivo, non ha un impianto nel quale giocare le partite. Dal comune, accusa il presidente Cerciello, nessuna risposta, e la società non può pìù aspettare.

Aggiungiamo che, comunque la si pensi, il quadro generale che ne esce non è confortante; realtà importanti che rischiano di scomparire da Piacenza. REBECCHI NORDMECCANICA

IKEA, IN RETE UNA PETIZIONE DEI FACCHINI

La vicenda Ikea si vive giorno per giorno. Fino a 48 ore fa i cancelli erano chiusi e la produzione ferma per la protesta dei Si Cobas. Poi la decisione di tornare al lavoro per due giorni a seguito di una estenuante mediazione con la prefettura. Due giorni in cui la coop San Martino e Si Cobas esamineranno la posizione dei 33 operai sospesi e ne valuteranno i provvedimenti disciplinari. Sciopero e picchetto da parte dei “dissidenti” rimarranno comunque, pur garantendo la possibilità di lavorare a chi intende entrare nello stabilimento. Proprio questi ultimi hanno caricato in rete sul sito specializzato change.org una petizione on line. Parole e immagini che vogliono coinvolgere i cittadini, che stanno vivendo dall’esterno la vicenda, a solidarizzare con chi chiede semplicemente di poter lavorare. 

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SANDVIK, NUOVO VERTICE VECCHIE SPERANZE

Nuovo vertice, vecchie speranze. Per i 57 dipendenti della Sandvik di San Polo si profila un nuovo flebile barlume di speranza. La Provincia insieme al comune di Piacenza, Podenzano, Confindustria e regione Emilia Romagna, ha indetto un vertice per lunedì 19 maggio; le istituzioni vogliono tenere alta la guardia. Come? L’auspicio è che il territorio sia parte viva e attiva per questo salvataggio in extremis, anche se l’azienda pare ferma nei propositi di chiusura.

La volontà espressa dal presidente della Provincia Trespidi è vagliare ogni possibile interessamento da parte del tessuto produttivo e imprenditoriale per proseguire l’attività all’interno del sito di Crocetta.
Intanto però i lavoratori confermano che gli ordini e le commesse sono drasticamente diminuite, insomma il lavoro è calato, una mossa che l’azienda ha messo in atto per confermare la volontà di tagliare le unità più piccole e saturare i volumi degli altri stabilimenti sparsi in Europa.