A PIACENZA, NEL 2014, RILASCIATE 5000 CERTIFICAZIONI ANTIMAFIA

Le infiltrazioni mafiose arrivano la dove c’è benessere. Ecco perchè negli ultimi dieci anni sono arrivate anche al nord, in particolare Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria ed Emilia Romagna. Certo sono cambiate le modalità cui la mafia si manifesta, che al nord si insinua nelle grandi opere, nei grandi cantieri, in una parola nel tessuto economico. A Piacenza nel 2013 sono stati rilasciati 5005 certificazioni antimafia, di cui 2505 informazioni e 2500 comunicazioni, nel 2014 4095 certificazioni antimafia di questi 1965 informazioni e il resto comunicazioni. Non è stata disposta alcuna interdizione. Il mafioso non indossa più la coppola, oggi si nasconde dietro le sembianze di un imprenditore, non per questo meno pericoloso e potente. “Il mafioso di oggi acquista palazzi, negozi, alberghi – spiega Enzo Ciconte docente di storia delle mafie all’Università Roma Tre e Pavia – è difficile riconoscerlo”. “Per quanto riguarda le competenze regionali, che non sono né giudiziarie, né inquirenti – ha spiegato l’assessore regionale Massimo Mezzetti – l’emilia romagna ha stretto al massimo le maglie di un setaccio impedendo il più possibile le infiltrazioni malavitose. 

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/mafie nel nord.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/mafie nel nord.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/03/MAFIE-AL-NORD.jpg.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

CGIL: CANTIERI SICURI E REGOLARI, STOP APPALTI AL MASSIMO RIBASSO

Appalti e legalità: uno striscione di undici metri all’ingresso dell’autostrada. Il sindacato degli edili della Cgil, Fillea e la Cgil di Piacenza hanno fatto sentire – e vedere – la loro protesta. L’iniziativa si inserisce nel quadro della campagna Cgil che in Emilia-Romagna punta su legalità, trasparenza, sicurezza, lotta al lavoro nero legato al sistema degli appalti. “A Piacenza abbiamo già raccolto 350 firme per l’iniziativa di legge che vuole mettere il sistema degli appalti al sicuro da infiltrazioni mafiose e rimettere al centro la dignità del lavoro – ha spiegato il segretario generale Gianluca Zilocchi, presente ieri insieme al segretario organizzativo Ivo Bussacchini all’iniziativa svolta in contemporanea con Parma e Bologna -. Il 13 marzo – hanno anticipato – avremo in Camera del Lavoro un momento di confronto e dibattito molto importante su appalti e legalità”. “L’Italia ha bisogno cantieri sicuri, dove sia impossibile trovare lavoratori in nero – ha detto Filippo Calandra di Fillea Cgil Piacenza – negli appalti pubblici dobbiamo dire basta alla logica delle offerte al massimo ribasso, perché dietro certe offerte è chiaro che si annidano sfruttamento e irregolarità se non, come è stato dimostrato da recenti inchieste, la mano della criminalità organizzata”.

FILLEA CGIL

ALBERGO ROMA, QUANDO LA PROFESSIONE ENTRA NELLA VITA. A TUTTO TONDO

Quando nella propria professione ci si mette l’anima, diventa parte della vita. Così è stato per Piero ed Elena Prati titolari, ancora per pochi mesi, del grande Albergo Roma. Le uniche certezze in tutta questa storia, che ha avuto ampia risonanza in città, sono l’uscita di scena dei due storici gestori e il fatto che la struttura continuerà a mantenere la stessa destinazione d’uso, cioè continuerà ad essere il grande Albergo Roma, evidentemente con una gestione differente. Parecchie le incognite sia dal punto di vista occupazionale per i 22 dipendenti che su chi subentrerà. Ma la crisi è la crisi e l’albergo roma non è altro che grosso negozio che offre servizi, utilizzando le parole di Piero Prati “siamo commercio e il commercio soffre”.

Chi pare non soffrire sembrano le attività gestite da cinesi. O almeno sembra, a giudicare dal numero sempre crescente di nuove attività. Nel 2014 sono state 132, nel 2004 appena 48. Gli occhi a mandorla per lo più privilegiano il commercio e la ristorazione, bar e ristoranti. Ma anche tra loro non è tutto rosa e fiori, soprattutto chi gestisce i gran market – bazar, almeno tra quelli che, faticosamente e nell’anonimato, ci hanno risposto. C’è anche chi ha una propria idea: olio di gomito e contenimento dei costi del personale.

Eppure, nonostante tutto, il vento per l’economia sembra cambiato. La macchina sta ripatendo, lo confermano i dati del centro studi di Confindustria. Fatturato positivo nell’ultimo trimestre 2014, anche se la forbice tra esterno ed interno è ancora troppo ampia. Positiva anche l’occupazione. Numeri che giustificano un parziale ottimismo se associati ad un dollaro rivalutato, liquidità disponibile e calo delle materie prime

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/atuttotondo/puntata11.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/atuttotondo/puntata11.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/01/logo1.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

ALLOGGI ERP, UNDICI PERSONE DENUNCIATE, “FINTI POVERI”

Undici piacentini sono stati denunciati a seguito dei controlli congiunti tra Polizia Municipale e Ufficio Abitazioni. Sono risultati non in regola, per gli anni 2012 e 2013, con le informazioni rese nell’autocertificazione presentata a corredo della domanda di accesso alla graduatoria degli alloggi popolari. Nella maggior parte dei casi, i richiedenti avevano omesso di esplicitare il reddito totale, mentre uno solo dei cittadini coinvolti, beneficiario di un voucher di sollievo, non aveva i requisiti necessari, dichiarati nell’autocertificazione. Il mancato inserimento dei dati completi relativi al reddito, infatti, aveva determinato un livello Isee inferiore e un conseguente punteggio più alto del dovuto nella graduatoria di assegnazione delle case. Fondamentali, nel rilevare i casi segnalati, i controlli preventivi che l’Ufficio Abitazioni esegue attraverso i riscontri incrociati delle banche dati, così come l’attività di accertamento congiunta con la Polizia Municipale, la cui sezione Territoriale ha svolto, nel 2014, 83 approfondimenti volti a verificare la permanenza dei requisiti, a fronte di cambiamenti avvenuti e non comunicati dai titolari di alloggi Erp. “Al di là della soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra l’Ufficio Abitazioni e la Polizia Municipale – sottolinea l’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini – vorrei cogliere l’occasione per ribadire che i controlli saranno ulteriormente intensificati. L’obiettivo prioritario è quello di garantire trasparenza ed equità nell’accesso all’edilizia residenziale pubblica, i cui alloggi sono destinati a famiglie che si trovino in reali condizioni di difficoltà, certo non a chi, senza alcuna vergogna, ricorre a certificazioni fasulle celandosi dietro lo schermo di false povertà”.

alloggi erp

CARBONEXT, IL CASO DIVENTA ANCHE POLITICO

Il caso legato alla Buzzi Unicem di Vernasca sta, inevitabilmente, assumendo anche una connotazione politica. Qualche giorno fa alla partecipata assemblea a Lugagnano in cui il dottor Giuseppe Miserotti, in qualità di rappresentante di Isde (medici per l’ambiente), ha snocciolato i possibili rischi per la salute nel caso che la Buzzi bruci il combustibile Carbonext, il sindaco Jonathan Papamarenghi ha risposto alle accuse mosse dal segretario del PD Gianluigi Molinari in un comunicato dai toni decisamente forti. Il primo cittadino è sorpreso del silenzio da parte della Regione, in particolare dell’assessore Gazzolo, e della Provincia che dovrà dare o meno l’ok all’utilizzo di carbonext.

Ecco la nota del sindaco di Lugagnano

“Capisco la difficoltà di Molinari nello riempire lo spazio di un comunicato riuscendo a non esprimere una posizione precisa, ma ricorrere alla “chiacchiera da bar” per gettare fumo negli occhi ai cittadini lascia senza parole.Questo infatti l’atteggiamento evasivo che ha dimostrato con la sua uscita di dubbio gusto, in linea con l’atteggiamento dell’ultimo periodo, il Segretario PD. Ma io a questo squallido gioco non partecipo. Chiarisco qui alcune insensatezze lette e chiudo per continuare a lavorare su proposte operative. No, il Sindaco di Lugagnano non ha fatto gite a Robilante: forse sono proprio quelli che ora tacciono ad aver intrattenuto “rapporti amichevoli” con Buzzi Unicem. Ma poi, non erano i Circoli PD lugagnanesi ad essersi vantati di avere fatto tale visita?!  Mi spiace, inoltre, che qualche Consigliere di opposizione di Castell’Arquato si sia sentito chiamato in causa: quando mi rivolgo al PD lo faccio guardando alle citate Istituzioni che debbono decidere in materia. Continui pure lo stesso, quindi, a ragionare di treni e forni senza fiamma: chi amministra è abituato ad essere concreto ed operativo. L’Amministrazione di Lugagnano Val d’Arda ha formalizzato 8 ampie osservazioni: mi auguro abbia fatto almeno altrettanto chi, forte di un’autoelezione ad “epuratore”, parla di screening senza neanche aver controllato le carte. E all’Assessore Regionale Gazzolo -ed allo stesso Segretario Molinari che lo definisce “suo interlocutore”- ricordo che è anche interlocutore mio e di tutti i cittadini, così come lo è il Presidente della Provincia, responsabile dell’autorizzazione finale. Proprio per questo ritengo scandaloso il silenzio che dura da troppe settimane e che non vorremmo pensare servisse a nascondere accordi già imbastiti. Io – pur non essendo titolare di provvedimenti autorizzatori insistendo lo stabilimento su territorio di Vernasca – ho il dovere e l’intenzione di garantire e tutelare la salute dei miei concittadini, il Presidente della Provincia e l’Assessore Regionale hanno il dovere di dare risposte: ognuno faccia la sua parte, perché per quanto mi riguarda, non intendo arretrare di un solo millimetro, per buona pace di chi lo vorrebbe.Rassicuro dunque chi cerca di distrarre dai doveri che hanno le Istituzioni responsabili ed i Partiti che le esprimono: le battaglie di bandiera (che mai sventolo da Sindaco, se non quella tricolore) le lascio ad altri; io, gli altri amministratori attivi ed i cittadini le uniche battaglie che facciamo, le facciamo a difesa del nostro territorio; le facciamo chiedendo a chi ha il dovere di intervenire di darci risposte precise ed accogliere le nostre legittime richieste”

carbonext

EX PERTITE, BONIFICA CONCLUSA ENTRO IL 2016

La bonifica sull’area dell’ex Pertite partirà per concludersi entro la primavera-estate del 2016. E’ la sostanziale novità emersa nel corso del vertice tra amministrazione comunale, Agenzia del Demanio e Difesa nazionale e regionale. Tema: percorso di dismissione delle aree militari, acquisizioni e futuri utilizzi. L’incontro ha fatto seguito al precedente del 10 febbraio scorso in cui si erano stabiliti paletti precisi per quanto riguarda le acquisizioni: in pole position resta l’ospedale militare di viale Palmerio da parte di Inmivit, la società di gestione degli Investimenti immobiliari del Ministero dell’Economia, su cui sono in corso approfondimenti economici finanziari. Si sta affinando il processo di dismissione del Laboratorio Pontieri, che ospiterà il Museo dell’Agricoltura, e della vicina caserma Nino Bixio. Per il vallo delle mura del Polo di Mantenimento di via XXI Aprile  si stanno studiando le modalità per la delocalizzazione. Il grande apparato intorno alle aree militari si sta muovendo, seppur a piccoli passi, verso l’obiettivo di dismettere e di acquisire, laddove ci sono acquirenti, vaste porzioni di spazi. La prossima settimana l’assessore Bisotti terrà due audizioni, una in commissione territorio l’altra in consulta, per informare consiglio e cittadini dell’andamento della pratica.

pertite

ALBERGO ROMA, NODO OCCUPAZIONALE. PRATI: “SALVARE POSTI DI LAVORO E’ LA PRIORITA’ PER UN IMPRENDITORE”

Piero Prati dell’albergo Roma come di una sua creatura, che ha cresciuto insieme al padre prima, e alla sorella Elena da 29 anni.  È passato dal Croce Bianca al Roma, la sua vita è questa. Oggi a tre mesi dall’uscita di scena le parole sgorgano libere, nessun rimpianto ma solo un auspicio verso coloro che prenderanno in mano la gestione della struttura, che si tratti di una grande catena alberghiera o di un imprenditore locale. “Vorrei che questo albergo – risponde Prati – venisse gestito con lo amore e con la stessa cura con cui l’abbiamo gestito noi. Auguro a chi entrerà tutto il bene e la fortuna del mondo e spero nel buonsenso di rispettare i dipendenti fondamentali per la gestione di un’azienda”. Costi di gestione fissi troppo alti in rapporto ai prezzi variabili. Affitto, tasse, balzelli vari che a fine anno ammontano a svariate migliaia di euro, hanno costretto a dire basta. Oggi il pensiero va ai 22 dipendenti che vedono il loro futuro lavorativo appeso ad un filo e temono le scelte di una nuova gestione. I fratelli Prati, verso di loro, sono stati chiari fin dal primo giorno, da quando cioè hanno saputo che avrebbero terminato la gestione il 30 giugno prossimo. “E’ giusto che lo sapessero fin dal primo giorno – ha spiegato – la salvaguardia del posto di lavoro, secondo me, è la priorità per un imprenditore”. Amore e cura nella gestione di una struttura, proprio come un padre parla rivolto ad un figlio. Conservare l’anima di questa struttura costruita nel 1958 dall’architetto Magistretti di proprietà della Cementirossi. Un edificio compatto, con molti servizi, compresi due seminterrati per i posti auto, in pieno centro, una struttura che in molti vengono a visitare proprio per queste caratteristiche. Certo il periodo sfavorevole, il commercio che soffre hanno condizionato moltissimo la scelta di Piero ed Elena; l’albergo Roma non è altro che un’azienda che offre servizi alle persone. Niente da recriminare rispetto alle amministrazioni che si sono succedute, ma un’idea ben precisa di come dovrebbe cambiare la parte nord della città, Piero Prati ce l’ha, in particolare sull’utilizzo del campo Daturi e sui parcheggi. “La crisi ha influito moltissimo sulla moria del commercio locale, il Roma non è altro che un grosso negozio che offre servizi, siamo nel settore del commercio. Anche la mancanza di un parcheggio in Piazza Cittadella è assurdo. E’ un’assurdità scavare quando si potrebbe pensare di utilizzare il campo Daturi per un parcheggio. Lo hanno fatto in altre città, dobbiamo sempre essere l’ultima ruota del carro?” Intanto la trattativa sindacale prosegue: il grande albergo Roma continuerà ad essere tale, ma con una nuova gestione, su cui però gravano ancora parecchie incognite. Le voci che parlavano di una grande catena alberghiera non sono affatto confermate, così come l’interessamento di alcuni imprenditori locali. La prossima partita ora è tutelare in toto l’aspetto occupazionale. “L’auspicio è consegnare questa squadra al nuovo imprenditore o alla catena che subentrerà all’attuale gestione ” spiega Fiorenzo Molinari della Filcams Cgil. “Stiamo facendo pressioni sia sulla proprietà che sulle amministrazioni comunale e provinciale – conferma Vincenzo Guerriero della Uiltucs Uil – affinchè vengano stabiliti paletti e condizioni ben ferme per conservare in toto il gruppo di lavoratori”.

Il servizio con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

albergo roma

 

SEMINAT, APIMELL E BUON VIVERE, I TRE GRANDI CLASSICI DI PIACENZA EXPO

Anteprima di primavera a Piacenza Expo dal 6 al 8 marzo con le mostre Seminat, Apimell e Buon Vivere. Il taglio del nastro venerdì 6 marzo alle 10.30 alla presenza del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e della sua giunta per il tour piacentino. Seminat, giunto alla 34 esima edizione, offre una mostra mercato di piante ornamentali e da frutto, sementi ed attrezzature da giardino: un appuntamento irrinunciabile per trovare occasioni e nuove idee verdi. Già all’ingresso della fiera, il visitatore potrà prendere spunto dai giardini “campione”, opera di artigiani vivaisti, che ogni anno utilizzano il palcoscenico di Seminat per fare ammirare le loro più originali realizzazioni. Parte dall’agroalimentare di qualità invece la rassegna Buon Vivere, che propone un vero itinerario del gusto con diverse tappe, che vanno dalla merenda all’aria, ai momenti di educazione alimentare per i più piccoli; alle degustazioni, quest’anno particolarmente curate; fino alle molte occasioni di acquisto ed allo spazio promo dedicato al pomodoro nell’anno di Expo 2015.  A Buon Vivere e Seminat si unisce un altro appuntamento di successo organizzato da Piacenza Expo: Apimell. La Mostra Mercato Internazionale di Apicoltura, dei Prodotti e delle Attrezzature Apistiche, si fregia in questa 32° edizione del Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. La mostra si caratterizza anche quest’anno come appuntamento annuale per chi, in concomitanza con l’inizio della stagione apistica, ricerca tutte le possibili soluzioni tecniche ed operative per l’allevamento e la cura delle api, la produzione, la trasformazione e il confezionamento dei prodotti dell’alveare.

seminat

BOLZONI, CONFINDUSTRIA: “LA MACCHINA STA RIPARTENDO. LA POLITICA SI PRENDA LE SUE REPONSABILITA’ “

Il vento è cambiato? Pare di sì, o meglio sta cambiando. Gran parte degli indicatori economici delle imprese manifatturiere associate a Confindustria, si confermano in terreno positivo, secondo quanto emerge dall’indagine congiunturale relativa alla variazioni economiche del secondo trimestre 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il campione è fortemente significativo perchè le imprese coinvolte rappresentano circa 3 miliardi di fatturato e circa 9 mila addetti. Il fatturato è positivo al 4,33 per cento ma salta all’occhio la differenza tra fatturato interno -0,71% e esterno 13,01. Una differenza che si registra anche nel settore meccanica con il fatturato esterno a 14,85 % e quello interno a – 6,07. Segno negativo del fatturato totale nel comparto materiali edili. Capitolo export: 33,17 % comparto manifattura 13,66 alimentare, 51,98 meccanica, industrie varie 38,92 %, zero materiali edili. Occupazione: + 0,54 % inteso dipendenti a tempo indeterminato, esclusi gli interinali e i cassa integrati. Stabile negativo comparto meccanica, – 4,83% settore materiali edili. Dati incoraggianti se associati ad una congiunzione astrale particolarmente favorevole, che vede il netto calo delle materie prime, liquidità disponibile per le aziende sane e una rivalutazione del dollaro. Il direttore Cesare Betti non ha lesinato critiche a chi si oppone a nuove iniziative imprenditoriali, portando alcuni esempi come i comitati di cittadini sorti per opporsi, ad esempio, agli scavi di palazzo ex Enel, al cantiere di Piazza Cittadella, al caso Buzzi Unicem a Vernasca contro l’utilizzo di un combustibile dopo due conferenze sui servizi e un processo di screening: “Ci preoccupiamo dell’occupazione che si perde – ha concluso Betti – ma non possiamo mettere in discussione tutte le iniziative che si propongono di creare occupazione”. E in tutto questo la politica, la buona politica, come l’ha definita il presidente Bolzoni, che ruolo occupa? “Dal punto di vista burocratico, una volta espletato tutto l’iter – ha specificato il numero uno degli industriali – ottenute tutte le approvazioni del caso non si può bloccare tutto, altrimenti facciamo scappare le iniziative imprenditoriali. Insomma la politica si prenda la sue responsabilità”.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/confindustria.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/confindustria.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/03/bolzoni-conf.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

SOLE 24 ORE: MARONI “25 MILIONI DI EURO PER IL COLLEGAMENTO PIACENZA MILANO”

Sarà la volta buona? Il livello di aspettativa è alto, altissimo. Il governatore della Lombardia Roberto Maroni, che giovedì incontrerà l’omologo dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, sta facendo pressing sul governo per il trasporto ferroviario extraregionale in vista di Expo 2015. All’argomento il Sole 24Ore di oggi dedica un lungo articolo. La Lombardia è pronta a chiedere a Palazzo Chigi 25 milioni di euro aggiuntivi per “rafforzare il collegamento su ferro da Piacenza a Milano, servizio peraltro richiesto anche dal presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini”. Un’iniziativa già discussa più volte di cui si sono fatti portavoce gli amministratori piacentini e soprattutto gli industriali. Ora anche Maroni se ne fa portavoce. “Avremmo bisogno di 25 milioni da parte dello Stato, senza i quali è oggettivamente impossibile intensificare il servizio», spiega Maroni.

treno av