AVS, APP: “INACCETTABILE CRIMINALIZZARE IL MOVIMENTO PRO PALESTINA”

Rispetto all’inchiesta che ha coinvolto, tra gli altri, anche il presidente  dell’Associazione palestinesi in Italia Mohammad Hannoun, intervengono anche Alleanza Verdi Sinistra e Alternativa per Piacenza.

“Di fronte alle notizie relative all’inchiesta in corso, ribadiamo il massimo rispetto per il lavoro della magistratura italiana e per la sua autonomia. Attendiamo con senso di responsabilità gli sviluppi dell’indagine, auspicando che venga fatta piena luce su tutti gli aspetti ancora oscuri, a partire dall’utilizzo di segnalazioni provenienti dallo Stato di Israele acquisite come presunte prove sulla destinazione dei fondi raccolti per il sostegno alla popolazione palestinese. Su questi elementi riteniamo necessario un accertamento rigoroso, trasparente e non condizionato da pressioni politiche o internazionali.

Nel frattempo, riteniamo inaccettabile e pericoloso il tentativo di criminalizzare il movimento pro-Palestina, un movimento ampio, plurale e radicato che ha visto milioni di persone in tutta Italia mobilitarsi per fermare il genocidio in corso nella Striscia di Gaza, per la tutela dei civili e per il rispetto del diritto internazionale. Anche a Piacenza, come in molte altre città, questo impegno si è tradotto in iniziative continue, pubbliche e trasparenti: manifestazioni, presidi, momenti di informazione, raccolte di aiuti umanitari e iniziative culturali, sempre svolte alla luce del sole e con finalità esclusivamente solidali e civili.

Tentare di assimilare questo vasto movimento di solidarietà a Hamas, organizzazione terroristica responsabile dell’attacco del 7 ottobre contro civili israeliani, rappresenta una operazione politica ignobile, portata avanti dalla destra per delegittimare il dissenso, colpire la partecipazione popolare e intimidire chi chiede la fine delle stragi e il rispetto dei diritti umani. La solidarietà con la Palestina, con il suo popolo martoriato e con la sua giusta causa non è terrorismo. È una scelta di campo dalla parte del diritto internazionale, della giustizia e della dignità dei popoli.

È infatti ipocrita e strumentale il tentativo della destra di invocare il garantismo e il rispetto delle istituzioni solo quando si tratta di difendere i propri interessi politici o di attaccare gli avversari. La stessa destra che oggi si erge a difesa dell’ordine e della legalità è protagonista di politiche repressive e autoritarie, e non esita a utilizzare tattiche intimidatorie e diffamatorie contro chi vi si oppone.

Noi riteniamo invece che la giustizia debba essere uguale per tutti e che non possa essere utilizzata come strumento di lotta politica. Sarà pertanto la magistratura ad accertare eventuali responsabilità nel pieno rispetto di quei principi dello Stato di diritto che la destra populista e autoritaria non riesce ancora ad accettare.”

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