“Non è stupore, è sconcertante superficialità. È tempo di finirla di prendere in giro i cittadini”; lo affermano i consiglieri di FdI, Lega e Civica Barbieri-Liberi rispetto alla nota di palazzo Mercanti in cui viene espresso stupire per la decisione di sospensiva, da parte del Tribunale, della risoluzione del contratto dell’appalto di piazza Cittadella.
Il commento dei consiglieri di opposizione prosegue “solo pochi giorni fa, l’Amministrazione chiedeva sarcasticamente alla minoranza di “tornare sui banchi di scuola”, come se le perplessità espresse fossero frutto di ignoranza. E oggi la magistratura conferma quanto abbiamo denunciato: le ragioni alla base delle nostre sottolineature erano fondate, non ideologiche.
La complessa vicenda dell’appalto di Piazza Cittadella richiedeva cautela e rispetto delle procedure da intraprendere allo stato attuale delle cose, ma la Giunta Tarasconi ha agito con arroganza, come se fosse nel salotto di casa propria. Ora tutto è sospeso fino al 4 novembre — e forse ben oltre — lasciando residenti e commercianti della zona in uno stato di incertezza intollerabile.
Per quanto riguarda le tariffe della sosta, l’Amministrazione fa finta di stare “dalla parte dei cittadini”, peccato che sia stata proprio questa giunta ad averle elevate, imponendo costi maggiori ai piacentini. Se davvero intendessero dimostrare vicinanza concreta, dovrebbero restituire quegli importi maggiorati ai cittadini.
Inoltre, sarebbe opportuno che l’Amministrazione dimostrasse maggiore rispetto per le decisioni del tribunale e, più in generale, per la magistratura, evitando di addossare ad essa responsabilità esclusivamente proprie: i cittadini stanno pagando il prezzo di scelte scellerate imputabili solo a questa Giunta, che ha ignorato i consigli, le richieste e le proteste dell’opposizione e dei cittadini.
In certi momenti, l’umiltà è l’unica politica dignitosa: invece di continuare con attacchi scorbutici, sarebbe il caso di chiedere scusa, perché i piacentini iniziano a vedere chiaramente la realtà: questa amministrazione parla tanto, ma agisce poco — e male.