LUNEDI’ LE SCUOLE IN PIAZZA, MA I SINDACATI DENUNCIANO “INACCETTABILE CHE IL MINISTERO CONDIZIONI LE ESPRESSIONI DEI COLLEGI DOCENTI”

Se la scuola piacentina fosse sotto pressione da parte del Ministero dell’Interno sarebbe inaccettabile. E’ la profonda preoccupazione della FLC Cgil e di USB e Si Cobas Piacenza espressa in due distinti comunicati.

Al centro della questione ci sarebbero le iniziative programmate per lunedì 22 settembre a Piacenza e in tutta la provincia collegate alla richiesta di pace nella striscia di Gaza; “a molti docenti e studenti – si legge nella nota della Cgil – è stato suggerito di confinare le attività all’interno delle aule scolastiche, snaturando così il senso di una manifestazione pubblica. In seguito a segnalazioni di possibili criticità, alcuni dirigenti scolastici avrebbero indirizzato i propri collegi docenti a rimodulare, in un’ottica di prudenza, opportunità ed efficacia“.

“Non possiamo e non vogliamo credere che dietro queste indicazioni ci sia una circolare formale o una direttiva ministeriale che scavalchi l’autonomia e la volontà democratica dei collegi docenti. Tuttavia, i fatti segnalati sollevano un interrogativo gravissimo: è la scuola a subire pressioni occulte per limitare la propria partecipazione alla vita civile e sociale?”

“Da alcune testimonianze, parrebbe essere stato risfoderato il vecchio spettro dei “facinorosi da fuori città” – si legge nel comunicato Si Cobas e USB – un classico intramontabile della retorica criminalizzante di qualsiasi forma di dissenso e conflitto, caratteri peculiari di ogni democrazia. La cosa è ancora più grave perché passa a pie pari sopra le decisioni democratiche assunte dai singoli consigli di istituto, organo di autogoverno delle scuole, che della democrazia dovrebbero essere la culla e la palestra. Se siamo arrivati al punto che il Ministero degli Interni sovradetermina le scelte delle scuole, davvero non
possiamo ammantarci di alcuna retorica sui “valori democratici” dell’occidente: sono fatti da “democratura”, come è evidente anche ai più sprovveduti”.

“Le nostre aule devono diventare luoghi di pace, dove si imparano i valori della solidarietà, del rispetto dei diritti umani e della dignità di ogni persona, a prescindere dalla sua provenienza o fede. È inaccettabile che la scuola riceva pressioni da parte del Ministero dell’Interno relative a non meglio specificate “infiltrazioni”, che rischiano di limitare la libertà di espressione e di insegnamento – conclude la nota della Cgil – per questo motivo, la FLC CGIL di Piacenza invita tutti i dirigenti scolastici a denunciare pubblicamente se sono stati in qualche modo “avvisati”, “chiamati” o “messi in guardia” da organi ministeriali o prefettizi. La trasparenza è fondamentale per difendere l’autonomia e la dignità professionale della scuola”.

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