LA STORIA DI BUON TEMPO NEL PODCAST DI RADIO 24

La storia di Buon Tempo, la trattoria solidale di Pittolo, è arrivata anche su Radio 24 nel podcast Si può fare- storie dal sociale di Cristina Carpinelli.
L’esperienza di Momo e della brigata che fanno parte del personale di Buon Tempo è ormai considerata una buona pratica da raccontare, come ha fatto Carpinelli nel suo podcast. Sulle note di That’s amore ha portato l’ascoltatore direttamente in sala, facendogli conoscere Momo, che a Buon Tempo fa il cameriere, e quelle voci che hanno fortemente creduto in questo progetto.

L’idea di passare del tempo buono, di qualità, non solo per gli avventori ma anche per i dipendenti del ristorante è ciò che ha animato Kairos Servizi Educativi e la cooperativa Dabon, nata insieme al Buon Tempo; Alessandra, pedagogista di Kairos, spiega come sia fondamentale che i ragazzi neomaggiorenni in uscita dalle comunità educative trovino un lavoro che li renda consapevoli di essere capaci e indipendenti, Giovanna e Mattia, coordinatrice e educatore della comunità, raccontano come sia difficile scardinare i pregiudizi che ragazze e ragazzi si portano appresso nella ricerca di un’occupazione, soprattutto se hanno avuto un passato fatto di inciampi e debolezze, Chiara, presidente di Kairos, ci racconta come, da tempo, si stava pensando ad un luogo che potesse mettere a sistema potenzialità e talenti per spiccare il volo.
Scommessa non facile, ma certamente stimolante e carica di emozioni perché al centro mette le persone, abbatte i pregiudizi e riscrive una storia.

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Per ascoltare il podcast https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/si-puo-fare-storie-dal-sociale/puntata/trasmissione-1-novembre-2025-120000-2340781182358310

CONFINDUSTRIA PRESENTA LA NUOVA SEDE: MODERNA, FUNZIONALE E CREATA SULL’ESISTENTE. FINE LAVORI ENTRO IL 2027

Ecco come la sarà la nuova casa di Confindustria di Piacenza; una struttura moderna che diventerà la Cittadella delle Imprese, della Formazione e dell’Innovazione. Sedicimila metri quadrati di superficie a cui se ne aggiungono altri 6 mila per il parcheggio, la nuova sede in strada della Bosella è un complesso intervento di rigenerazione urbana che trasforma un complesso industriale esistente in un hub multifunzionale ad alto valore rappresentativo. L’idea alla base della scelta dell’area è la facilità di raggiungimento, a pochi metri dall’uscita autostradale di Piacenza Ovest, oltre che l’opportunità di poter offrire ancora spazi fisici. Confindustria insomma sarà prima di tutto un luogo di incontro per gli associati, e di formazione, già presente, con Assoservizi e Forpin. 6 milioni di euro l’investimento complessivo tra risorse proprie e prestiti bancari; la fine dei lavori è prevista entro il 2027.

Una sede che sia al passo con le ambizioni dell’associazione degli industriali: è l’idea da cui è partito l’architetto Fabio Novembre, dell’omonimo studio milanese, che al suo attivo ha la nuova pediatria del policlinico di Milano e la Golden Goose arena del parco City Life; l’elemento centrale del progetto sarà la nuova facciata concepita come una seconda pelle che si sovrappone e si distacca dagli edifici esistenti, dando vita ad un fronte unitario e riconoscibile.
L’edificio direzionale sarà rifunzionalizzato per dare spazio all’ufficio di presidenza, alle sale riunioni, alle aule per la formazione con un nuovo ingresso nella sede che connetterà l’edificio direzionale con quello industriale.

Per facilitare la viabilità soprattutto in uscita verrà modificata la rotatoria già esistente che verrà leggermente allungata in modo da poter essere pienamente sfruttata in tutte le direzioni. Davanti alla struttura il parcheggio ospiterà 150 posti e 70 per i dipendenti nella parte retrostante.
Nell’attuale sede di via IV Novembre sono in corso le valutazione di varie proposte; quasi certamente la presidenza, questo spazio di rappresentanza per l’associazione, verrà tenuto, così come la sala convegni di cui potrà usufruire la città anche per eventi pubblici.

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SOPRALLUOGO ALL’EX BERZOLLA: AL VIA LA RIGENERAZIONE “DAL DEGRADO ALLA VIVIBILITA’ “. SARA’ SEDE DEI SERVIZI SOCIALI

Si è svolto questa mattina il sopralluogo per la consegna dei lavori di
riqualificazione dell’ex deposito locomotori Berzolla, uno spazio urbano complesso e da tempo abbandonato, situato nella zona della stazione ferroviaria, in via dei Pisoni.
Presenti il vicesindaco Matteo Bongiorni, insieme ai tecnici comunali e alle imprese incaricate della bonifica, messa in sicurezza ed esecuzione lavori.
Il sopralluogo ha permesso di verificare lo stato attuale dei luoghi – documentato dalle immagini che testimoniano il grave degrado e abbandono dell’immobile – e di condividere le prime fasi operative del percorso di rigenerazione che restituirà alla città un’area oggi interdetta e inutilizzata.

Il progetto è finanziato dal Bando Periferie per 4,5 milioni statali con l’integrazione di 1,7 milioni stanziati dal Consorzio agrario Terrepadane. Prevede la bonifica ambientale, la messa in sicurezza, il consolidamento strutturale e il rifacimento di tutta la copertura perlopiù in amianto e in stato di deterioramento soprattutto nelle parti che affacciano sull’esterno. Seguirà il recupero funzionale di una parte dell’edificio pari a circa 1.000 metri
quadrati rispetto agli oltre 2.600 complessivi.
L’intervento rientra nel programma comunale di recupero delle aree dismesse e valorizzazione del patrimonio pubblico, insieme a siti strategici come l’area ex Acna e l’ex Manifattura Tabacchi.
Nelle prossime settimane prenderanno quindi avvio le attività di pulizia, rimozione rifiuti e materiali deteriorati, oltre alla messa in sicurezza e alle opere propedeutiche alle successive fasi di cantierizzazione. La conclusione dei lavori è prevista per il 31 dicembre del 2026.

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EX ACNA: SOPRALLUOGO DELL’ASSESSORA PRIOLO. CANTIERE FERMO PER RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI. CONCLUSIONE DELLA BONIFICA ENTRO IL 7 DICEMBRE

Sopralluogo all’area ex Acna per l’assessora regionale alla Programmazione territoriale e Ambiente Irene Priolo, accompagnata dal vicesindaco Matteo Bongiorni e dalle assessore comunali all’Urbanistica e all’Ambiente, Adriana Fantini e Serena Groppelli.

La visita è stata l’occasione per illustrare sul campo il progetto di rigenerazione urbana e restituzione alla collettività del grande sito industriale dismesso compreso tra via Tramello, via Cantarana e via San Bartolomeo, dove nel maggio scorso sono stati avviati i lavori di bonifica su una superficie complessiva di circa 40 mila metri quadrati.
A intervento concluso, l’area sarà destinata per circa il 75% a verde pubblico, con la realizzazione di un ampio parcheggio da almeno 260 posti a servizio della cittadinanza, cui potranno eventualmente aggiungersi altri 30 stalli di sosta, in base alle verifiche tecniche in corso.

Durante le fasi di scavo sono emersi alcuni ritrovamenti archeologici che vengono attualmente sottoposti alle consuete attività di analisi e documentazione previste dalla Soprintendenza. Il Comune ha incaricato l’archeologo Luca Fornari – oggi sul posto insieme alla delegazione – di seguire gli approfondimenti richiesti, finalizzati alla corretta conservazione dei materiali rinvenuti, che saranno tutelati secondo le indicazioni degli esperti.

Tali accertamenti hanno comportato una momentanea sospensione della conferenza dei servizi dedicata alle soluzioni di dettaglio per il progetto di superficie, ma non incidono sulle tempistiche complessive dei lavori, che restano confermate: conclusione della bonifica entro il 7 dicembre 2025, esecuzione e collaudo entro marzo 2026 e completamento del progetto nella primavera 2027, con la riconsegna dell’area ex Acna alla città.

IL METODO KAIROS FA SCUOLA: MINORI E FAMIGLIE AL CENTRO. A VENEZIA LO SPETTACOLO “LE CASE CHE SIAMO”

I ragazzi e le famiglie al centro di un percorso studiato e accompagnato che segue il bisogno e la necessità dei singoli casi, dove nulla è approssimativo ma ogni decisione calata nel contesto particolare. Kairos Servizi Educativi ha partecipato alla due giorni dedicata al 35° anniversario del Coordinamento Nazionale delle Comunità Familiari per Minorenni che si è svolto a Venezia. Un’esperienza imperdibile per mettere in comune e confrontarsi su stili di lavoro, modelli di partecipazione operativa oltre che tracciare un solco per le strategie future.

Un momento che è servito alle pedagogiste e agli educatori di Kairos per prendere coscienza che la strada intrapresa, fatta di studio e accompagnamento, è quella giusta, in linea con quanto oggi c’è di nazionale ma anche europeo, grazie ai lavori di ricerca, degli ultimi due anni, con l’università Cattolica di Piacenza e con l’università di Padova in tema di residenzialità.

A Venezia è sbarcato anche lo spettacolo teatrale Le case che Siamo; un progetto nato un paio di anno fa che ha portato sul palco, con il teatro di figura, cosa significa vivere in comunità per i ragazzi ospiti e per gli educatori.

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FONDAZIONE: UTILI RECORD A FINE ANNO E 1.5 MILIONI ANNUI IN PIU’ ALLE EROGAZIONI NEI PROSSIMI TRE ANNI

Undici milioni di utili, 4 milioni per conservare ed incrementare il patrimonio, un milione e mezzo di euro in più da destinare alle erogazioni sul territorio – che arrivano a 7 milioni – e una nuova fase strategica per ridisegnare il rafforzato sostegno all’ambito welfare, ma anche all’istruzione, alla ricerca, alla cultura. Sono alcuni dei punti chiave del nuovo Piano annuale 2026 della Fondazione di Piacenza e Vigevano, il documento approvato ieri all’unanimità dal Consiglio Generale, che rappresenta il principale atto d’indirizzo strategico predisposto dal Consiglio di Amministrazione e rientra nel Documento Programmatico Previsionale Pluriennale 2024-2026.

La Fondazione si avvia a chiudere l’esercizio 2025 con un avanzo di gestione – indispensabile a consentire l’attività istituzionale – di circa 11 milioni di euro. Un dato significativo, migliore rispetto all’esercizio 2024, ma soprattutto pari a oltre 2 milioni di euro in più rispetto a quanto previsto dal DPP 2025 lo scorso anno. Sono particolarmente positivi i dividendi distribuiti dalle partecipazioni in CDP e Credit Agricole, e le componenti economiche generate e distribuite dai fondi gestiti.

La nuova asset allocation strategica approvata lo scorso anno ha reso più resiliente il portafoglio finanziario, aumentando i rendimenti e mantenendo un livello di rischio moderato ed appropriato ad un ente come la Fondazione.

L’attività istituzionale vedrà consolidarsi ulteriormente il sostegno al welfare. L’aumento delle risorse consentirà di concentrare gli sforzi sui grandi progetti, orientati a produrre un impatto significativo sul territorio: l’intervento di Santa Chiara che vedrà l’avvio dei lavori, il consolidamento delle iniziative sulla didattica innovativa e la lotta alla povertà educativa, il contrasto alla povertà energetica come tema welfare e ambientale, fino alle molteplici attività culturali connesse alla candidatura di Piacenza a capitale europea della cultura.

Tutto questo andrà supportato da una modalità operativa accurata: «Grazie al buon lavoro svolto negli ultimi tre anni sugli investimenti abbiamo prodotto un utile molto rilevante, superando anche quello dello scorso anno. Ora, per l’ente che presiedo si profila una nuova fase – sottolinea il presidente Roberto Reggi -. Nella valutazione dei progetti da finanziare in futuro, la Carta delle Fondazioni ci richiama al criterio della sostenibilità economica e temporale: premieremo le progettualità di valore, in particolare nella fase di avviamento e consolidamento delle iniziative che hanno le caratteristiche per durare nel tempo, raggiungendo l’autonomia nel breve periodo, e generando un impatto significativo sul territorio. Occorrerà lavorare tutti insieme, per costruire una rete di interventi che sappia sostenere le potenzialità e le criticità, dare risposte efficaci ai nuovi bisogni e preparare sfide ambiziose. Il nostro cammino verso la definizione del nuovo Documento di programmazione triennale 2027-2029 inizia già da oggi».

Prima tappa di questo percorso è già in agenda. Lunedì 3 novembre in Fondazione si terrà la presentazione agli stakeholder sia delle previsioni contenute nel Piano annuale 2026, sia dei criteri che orienteranno le scelte per il prossimo triennio.

“MI RITORNA IN MENTE” NUOVE STANZE ALLA RESIDENZA PER ANZIANI SAN CAMILLO

Eccole le stanze del ricordo realizzate grazie al bando anziani della Fondazione di Piacenza e Vigevano dalla cooperativa sociale Auroradomus.
La casa residenza per anziani San Camillo sullo stradone Farnese accoglie una trentina di ospiti con disturbi cognitivi e Alzheimer. Grazie al bando è stato possibile ampliare da 28 e 30 i posti a disposizione e realizzare queste due stanze dove nulla è lasciato al caso.

Nuovi ambienti, gradevoli anche da un punto di vista estetico, pensati e realizzati per stimolare la memoria e l’autonomia degli ospiti grazie ad attività. Ma anche momenti di formazione per familiari e caregivers che spesso si trovano impreparati a dover assistere una mamma o un papà che fatica a riconoscerli.
Sono circa un milioni gli anziani colpiti da decadimento cognitivo, di questi circa 500 mila soffrono di Alzheimer, la Fondazione Pio Cerati si rivolge a loro e alle famiglie.

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RISCHI DELLA PROFESSIONE MEDICA E IL RUOLO DELLA MAGISTRATURA. PRADELLA: “AUSPICABILE LA COLLABORAZIONE TRA GLI ORDINI”

I rischi della professione medica e il ruolo sempre più presente e necessario degli avvocati e della magistratura; se ne è parlato nel convegno organizzato dall’Ordine dei Medici di Piacenza con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati.
Sono sempre più frequenti i casi di denunce verso il personale sanitario che spesso si trova al centro di procedimenti giudiziari: autoreferenzialità, redazione di certificati, referti, cartelle cliniche, fino al tema del consenso informato e della privacy.

Il 97% delle denunce penali viene archiviate solo grazie ai documenti che i magistrati hanno a disposizione, del 3% dei casi residui solo l’1 arriva a condanna per casi eclatanti e gravissimi. Ospite dell’evento la Procuratrice della Repubblica Grazia Pradella che ha sottolineato come sia fondamentale la collaborazione e la vicinanza tra i medici e gli avvocati.

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QUATTRO COMUNITA’ ENERGETICHE SOLIDALI SONO PRONTE A PARTIRE

Quattro comunità energetiche rinnovabili e solidali, nei
prossimi mesi, nasceranno o si svilupperanno sul territorio piacentino. La spinta decisiva è arrivata grazie a un percorso di consulenza qualificato e gratuito sostenuto dal Bando CerS della Fondazione di Piacenza e Vigevano con il partner nazionale Banco dell’energia.
Le realtà energetiche che saranno supportate sono promosse da Comune di Piacenza, Confcooperative, Legambiente e Università Cattolica del Sacro Cuore e l’annuncio è arrivato a Palazzo Rota Pisaroni, dal presidente della Fondazione Roberto Reggi e dalla responsabile del Banco dell’energia Silvia Pedrotti.
Si tratta degli esiti della fase preliminare del bando aperto nell’aprile scorso con l’intento di incentivare lo sviluppo di un modello di produzione e consumo energetico che coniuga transizione ecologica, riduzione della povertà energetica, cittadinanza attiva e contrasto alle disuguaglianze sociali. Le Comunità di Energia rinnovabile e solidale sono infatti soggetti
giuridici autonomi, costituiti da realtà diverse che si aggregano per produrre, condividere, autoconsumare e vendere quanto generato attraverso uno o più impianti alimentati da fonti rinnovabili – aspetto comune a tutte le CER – e che utilizzano una parte degli incentivi maturati a favore di progetti e iniziative di carattere sociale.

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SALVIAMOSPEDALE: ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI E SEGNALAZIONE AD ANAC

Un esposto alla procura regionale della Corte dei Conti e una segnalazione ad Anac, l’Autorità Nazionale Anti Corruzione. Sono le ultime due mosse del comitato Salviamospedale che da tre anni si batte in difesa del nosocomio di via Taverna. L’esposto alla Corte dei Conti nasce dal dubbio che la costruzione del nuovo ospedale arrechi un danno erariale che si aggira tra i 250 i 300 milioni di euro, tra i costi per l’abbattimento della vecchia struttura e la costruzione della nuova

La segnalazione all’Anac riguarda la modalità del project financing prevista per finanziare una parte dell’appalto; il dubbio del comitato è che non sia conveniente e non rispetti le condizioni richieste dal codice degli appalti, ovvero il raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario a causa della mancanza dei flussi di cassa.

Ora  i possibili scenari sono due: l’archiviazione delle pratiche o l’avvio di due istruttorie distinte.
Gli esposti sono stati inviati dal comitato anche al presidente della regione Emilia Romagna de Pascale, alla direttrice generale dell’Asl di Piacenza Bardasi e alla presidente della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria Patelli.

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