L’ALTRO CALCIO, DAL 13 SETTEMBRE SU WEB E TV

L’altro Calcio torna per una nuova e ricca stagione. Dal 13 settembre sarà un appuntamento fisso della domenica sera per tutti gli appassionati dal calcio piacentino. In primo piano le squadre del Piacenza, Pro Piacenza, Fiorenzuola, ma una finestra sempre presente verrà aperta anche sui campionati dilettanti provinciali. Al timone Carlo Gobbi che insieme agli opinionisti e agli ospiti commenteranno le azioni salienti della domenica calcistica, con la sintesi e le immagini delle principali partite. Anche quest’anno la possibilità di seguire L’altro Calcio sia in streaming all’indirizzo laltrocalcio.zero523.tv che in diretta tv su Telesoregina sul canale 95. Appuntamento domenica 13 settembre alle 20.30, con la possibilità di intervenire da casa attraverso telefonate ed sms.

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PREFETTURE: DE MICHELI “NIENTE ALLARMISMI”. FOTI “PERICOLO SOLLEVATO NEL 2012”

E’ una levata di scudi generale quella che si è alzata contro la proposta del Governo, nell’ambito della Riforma della Pubblica Amministrazione, di sopprimere 23 prefetture, tra cui anche quella di Piacenza, compresa Questura e Comando dei Vigili del Fuoco. Il Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli non ha esitato a ridimensionare l’annuncio: “Che la prefettura di Piacenza sia stata più volte messa in discussione – ha detto – è legato alla dimensione della nostra provincia, una delle piccole dell’Emilia Romagna. Il testo del regolamento diffuso dai sindacati è in realtà una bozza di lavoro del Ministero e mancano alcuni elementi previsti dal Decreto Madia e quindi è tutto da ridefinire, però c’è un processo di riorganizzazione che deve essere affrontato con il sindacato. Ma da qui ad arrivare alla chiusura della prefettura, della questura e del comando dei vigili del fuoco di Piacenza ce ne passa. Abbiamo già segnalato che non siamo nelle disponibilità di accettare un’operazione di accorpamento dove noi perdiamo i nostri presidi di sicurezza – ha fatto sapere il sottosegretario – e comunque non è ancora stata discussa la questione a livello politico.Voglio tranquillizzare i piacentini su questo, sono bozza che si scrivono perchè si usano criteri numerici ma è ovvio che non possono contare solo questi. Noi siamo il confine nord dell’Emilia Romagna abbiamo delle specificità e siamo logisticamente in una zona che anche in termini di sicurezza ha bisogno di essere presidiata, penso alla questione delle dogane e alle implicazioni di sicurezza”. Il caso, intanto, ha tutti gli ingredienti per diventare “politico”; il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Tommaso Foti sottolinea che “da tre anni dico che c’è l’intenzione di chiudere la Prefettura di Piacenza. Su Libertà del 21 maggio 2012 avevo evidenziato il pericolo, poi schivato non certo per l’attività dei parlamentari piacentini. In testa l’on. De Micheli che giudicava il mio intervento «inopportuno», scagliandosi contro quelli che  chiamava «gli inutili allarmismi di natura elettorale». Non ha niente da dire, oggi? Per queste ragioni il consigliere regionale ha presentato un’interpellanza alla Regione Emilia Romagna

Per sapere, premesso che:-

la Provincia di Piacenza è sede di numerosi obiettivi sensibili, con ciò intendendosi strutture che – per le loro caratteristiche – potrebbero essere oggetto di attentati terroristici. In particolare:
a)nel Comune di Caorso presente la centrale nucleare, costruita negli anni ’70, e dal 2001 di proprietà di Sogin. Per detta centrale, in fase di smantellamento, non risulta conclusa l’attività di decommisioning;
b)nel Comune di San Giorgio, segnatamente a San Damiano, attivo l’aeroporto militare, sede del 50 Stormo, nonch base Nato.  inoltre, in ragione della collocazione geografica, il territorio piacentino costituisce un fondamentale snodo per il sistema ferroviario ed autostradale; il 21 maggio 2012, sul quotidiano locale Libertà, l’interrogante paventava il forte rischio di un accorpamento della Prefettura di Piacenza, con quella di Parma, con il conseguente declassamento della Questura a Commissariato e del Comando provinciale dei Carabinieri a Compagnia. Detto allarme veniva definito “inopportuno” dalla deputata Paola De Micheli, attuale sottosegretario all’Ecomomia, che si scagliava contro quelli che definiva “gli inutili allarmismi di natura elettorale”;in realtà la presa di posizione dell’interrogante, come risulta dall’articolo, traeva origine da “un’informazione ricavata dal ministero dell’Interno” ed evidenziava “che anche in termini di ordine pubblico ci sarebbero state conseguenze negative, basti pensare alla mancanza di quelle autorità che devono garantire sicurezza e convivenza civile”;per ovviare a detta paventata situazione, l’interrogante, lanciava quindi “un appello forte a tutte le istituzioni locali”. In particolare chiedeva “di lavorare per scongiurare questa ipotesi ai colleghi parlamentari piacentini, a cominciare dal segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani”, aggiungendo che “Piacenza sarebbe stata troppo penalizzata e si sarebbe aperta una serie di problemi molto pesanti per un territorio come il nostro. Pensiamo come faremmo senza questura o Comando dei carabinieri? Sforziamoci assieme perché ciò non avvenga”;la sollevazione di diversi parlamentari dei territori interessati, di molti consiglieri regionali, dei rappresentanti degli enti locali( in testa i sindaci e i presidenti della provincia), dissuase il Governo in carica ad approvare, all’interno di un decreto-legge già predisposto, le norme relative alla soppressione di circa 40 Prefetture, tra le quali quella di Piacenza;è notizia di questi giorni l’intenzione del Ministro dell’Interno di sopprimere diverse prefetture sul territorio nazionale, tra le quali quelle di Piacenza, Lodi e Cremona. Una iniziativa che, se attuata, oltre ad apparire inutile per i modestissimi risparmi di spesa che la stessa realizzerebbe, nel caso rappresentato vedrebbe tre province – tra loro confinanti e che assieme rappresentano una popolazione di oltre 800.000 persone – private della Prefettura, con le conseguenze per la Questura e per i Comandi provinciali dei Carabinieri sopra rappresentate; se, anche alla luce degli obiettivi sensibili presenti sul territorio piacentino, dei quali l’interrogante ha evidenziato solo quelli a tutti noti, la Giunta Regionale non intenda intervenire, con l’urgenza che il caso conclama, nei confronti del Governo, e in particolare del Signor Ministro dell’Interno, affinché sia immediatamente ritirata la proposta riguardante la soppressione della Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Piacenza.

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LIMITAZIONI AL TRAFFICO: SPARISCE IL BLOCCO DEL GIOVEDI’

Sparisce il blocco del traffico del giovedì ma verranno mantenute e rese più restrittive le altre limitazioni. Sono le principali novità che riguardano i provvedimenti di limitazione alla circolazione a partire da giovedì 1 ottobre fino al 31 marzo 2015, previste dal Piano Regionale Integrato per la Qualità dell’Aria (PAIR). Abolito il blocco del giovedì, mentre le limitazioni della circolazione dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 e le domeniche ecologiche (la prima domenica del mese) vengono mantenute. Nell’area interessata dal blocco non potranno circolare i veicoli a benzina Euro zero (come è stato finora) ed Euro 1, e i veicoli diesel fino agli Euro 3 (finora erano coinvolti fino agli Euro 2). Solo per i mezzi commerciali leggeri diesel il divieto di transito sarà applicato con un anno di deroga, quindi a partire da ottobre 2016. Le deroghe saranno rese uniformi in tutto il territorio regionale. Con il PAIR le limitazioni non saranno più legate all’adesione ad accordi volontari, con elevata eterogeneità d’applicazione, ma saranno estese obbligatoriamente a tutti i comuni coinvolti e rese uniformi. “Negli anni – ha confermato l’assessore Giorgio Cisini – si sono registrati leggeri miglioramenti nella qualità dell’aria, perchè i provvedimenti sono stati inseriti in un contesto di Area Vasta”. Non stati fatti sforzi invano, è stato sottolineato da assessore e dirigenti del servizio Mobilità e Ambiente, anche perchè l’obiettivo è arrivare entro il 2020 alla riduzione delle emissioni inquinanti e il risanamento della qualità dell’aria. Se questi risultati non saranno raggiunti si incorre alle procedure di infrazione dell’Unione Europea. Il Piano Regionale si articola in tre step successivi: dal 2016 le limitazioni saranno allargate anche ai veicoli commerciali diesel euro 3, dal 2018 alle auto diesel euro 4 e dal 2020 alle auto benzina euro 2, veicoli commerciali euro 4, benzina metano gpl euro 1 e ciclomotori euro 1.

Conventional cars contribute heavily to urban air pollution, and choosing to drive an electric car is one great way urbanites can help clear the air.

COLDIRETTI: “STOP AI FORMAGGI SENZA LATTE”

Tre cartoni di latte su quattro a lunga conservazione sono stranieri, una mozzarella su tre contiene cagliata e non latte, due prosciutti su tre sono stranieri. E molto spesso il consumatore lo ignora, perchè sull’etichetta nulla è riportato, anzi pensa di acquistare e consumare prodotti made in Italy. E’ proprio questo che sta all’origine della protesta di Coldiretti che, in questi giorni, ha manifestato al valico del Brennero in difesa del made in italy e delle garanzie che questa certificazione dovrebbe portare con sé. Il settore lattiero caseario sta vivendo un momento davvero difficile per una serie di motivi, primi fra tutti il prezzo del latte ai minimi storici, 40 centesimi al litro e il primo anno di liberalizzazione delle quote latte. Ad aggravare ancora di più la situazione ci stanno le regole dell’Unione Europea che consentono l’utilizzo di semilavorati, ad esempio per la produzione dei formaggi. “Il fatto che l’Unione Europea – spiega il presidente provinciale di Coldiretti Marco Crotti – consenta l’utilizzo di caglio o semilavorati per fare il formaggio, secondo noi è di una gravità inaudita. In ultimo ha diffidato dal vietare l’uso di latte in polvere”. Ma se il cibo, insieme all’aria che respiriamo, è vita, ciò di cui ci nutriamo influenza fortemente la nostra salute, come si spiega tutto questo?

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POLIZIA LOCALE IN SCIOPERO “SIAMO SOLO CARNE DA MACELLO”

“Ci scusiamo con i cittadini, ma sabato 12 settembre siamo costretti a scioperare”. Lo annunciano i Coordinatori Area Territoriale Vasta di Parma e Piacenza Sergio Ferrari e Miriam Palumbo. “Sono oltre 11 anni che il Consiglio d’Europa ha indicato agli Stati membri di parificare lo status giuridico delle Polizie Locali a quelle Statali e l’Italia è rimasta l’unica Nazione a non avervi adempiuto. ha dichiarato Mario Assirelli, Segretario Nazionale S.U.L.P.L., Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale, il maggiore sindacato della Categoria. Eppure le Polizie Locali, ormai impegnate sul territorio per la sicurezza urbana, ogni anno contano migliaia di feriti e persino dei caduti in servizio, ha aggiunto Assirelli, che è anche un funzionario nella Polizia Locale di Sassuolo ma in Italia sono solo considerati impiegati in divisa, alla stessa stregua di chi sta dietro ad uno sportello a mettere timbri e dunque sprovvisti di tutele, addirittura con la riduzione dello stipendio in caso di assenza legata ad infortunio sul lavoro. Così siamo solo carne da macello. In questa confusione di ruoli, poi, succedono eventi come quelli del recente Capodanno di Roma, hanno proseguito i Dirigenti sindacali Ferrari e Palumbo, “dove pensandosi impiegati e alla pari degli altri comunali, i poliziotti locali se ne sono stati a casa propria”.“E insieme allo sciopero, con delegazioni provenienti da tutte le Regioni e anche da questa Provincia, manifesteremo lo stesso giorno a Napoli ha concluso Assirelli manifestazione riconosciuta con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, portando una corona sul luogo dove poche settimane fa sono morti ammazzati i nostri Agenti, Vincenzo Cinque e Francesco Bruner, mentre cercavano di portare in salvo la gente dal tiro del fucile di un folle. Manifesteremo per ricordare il loro sacrificio e per rammentare al Governo e al Parlamento che senza inserirvi anche la Polizia Locale, la tanto decantata riforma delle Polizie italiane sarà solo un palliativo agli occhi della gente.”

L’Ufficio Stampa SULPL

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PROFUGHI, LE PARROCCHIE SI ORGANIZZANO. CARITAS CABINA DI REGIA

L’appello lanciato da Papa Francesco alle parrocchie affinchè accolgano i migranti ha trovato terreno fertile. La Caritas Diocesana, che in questa fase sta svolgendo un ruolo da regista e collante tra le varie realtà parrocchiali e gli organi istituzionali come la Prefettura, ha incontrato i parroci della Val Tidone da cui è emersa un’ampia disponibilità a trovare una sistemazione ai richiedenti asilo, ma non solo. Il modello che la Caritas propone è quello della parrocchia di Fiorenzuola che ospita, in un appartamento, 4 migranti accompagnati e gestiti da alcuni volontari. Un modello che ad oggi sta funzionando. Lo stesso si sono proposti di fare le parrocchie di Castel San Giovanni e Borgonovo: la prima può già contare su un gruppo di volontari preparati ed è alla ricerca di un appartamento in affitto per ospitare gli stranieri, la seconda dispone già di un alloggio e sta cercando i volontari o persone formate per gestire il rapporto con i profughi.

Il discorso si sta allargando anche alle parrocchie cittadine: oltre a San Giuseppe Operaio, come abbiamo riferito nei giorni scorsi nel servizio (http://www.zerocinque23.com/attualita/profughi-il-papa-chiama-le-parrocchie-rispondono/), anche la parrocchia  di San Vittore alla Besurica ha un appartamento da mettere a disposizione; la parrocchia di Roveleto, che comprende anche Cadeo, Saliceto e Fontana Fredda, riunirà a giorni il consiglio parrocchiale per dare una risposta alla chiamata del Pontefice. “Al momento – spiega Giuseppe Chiodaroli, direttore della Caritas – sono 43 i profughi che stiamo gestendo non solo offrendo vitto e alloggio ma anche con programmi di formazione e inserimento nella società. Ventidue di questi sono nelle strutture della Caritas diocesana, i restanti 21 divisi tra i frati di Santa Maria di Campagna, i padri Scalabriniani, la Protezione della Giovine, le suore di Casaliggio, la parrocchia del Corpus Domini e quella di Fiorenzuola. Se questo sistema di accoglienza proseguirà su questa strada darà i suoi frutti – prosegue Chiodaroli – aiutando non solo i profughi, ma anche le comunità ad abbattere i pregiudizi verso queste persone”. Entro il 20 settembre a Piacenza arriveranno 4 nuovi nuclei familiari, l’intenzione della Prefettura, che gestisce l’arrivo degli stranieri, sembra quella di spostare alcuni gruppi dalla città alla provincia, probabilmente utilizzando proprio le strutture messe a disposizione dalle parrocchie.

LaPresse04-05-2011 Taranto (Italia)CronacaTaranto, arrivo dei profughi libici da LampedusaNella foto: l'arrivo dei profughiLaPresse04-05-2011 Taranto (Italy)NewsTaranto, libyan refugees from Lampedusa to the Taranto harbourIn the pict: libyan refugees

“I FUTURISMI DI UN GIOCOLIERE”, BOT IN MOSTRA ALLA FONDAZIONE

Così apprezzato dai piacentini seppur così diverso dal piacentino modello, per certi aspetti schivo e un poco aperto alle novità. Il Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Massimo Toscani ha aperto con queste parole la presentazione della mostra dedicata a Bot I Futurismi di un giocoliere che verrà inaugurata il 18 settembre e visitabile fino al 22 novembre allo Spazio mostre della Fondazione. Piacenza rende omaggio ad un artista che rappresenta la creatività, la ricerca continua del nuovo, apprezzato anche dai più giovani perchè considerato estremamente moderno ed attuale. Bot, sintesi della pseudonimo di Barberi Oswaldo Terribile, è considerato uno dei protagonisti più affascinanti del Futurismo, il movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti; nella mostra curata da Elena Pontiggia si potranno ammirare oltre 400 opere che raccontano l’originale percorso creativo di un inesauribile sperimentatore, passato dalla pittura alla scultura, dal ready made alle avvenieristiche contaminazioni con il graphic design, la fotografia e la poesia virtuale. Le opere arrivano da raccolte pubbliche della Galleria Ricci Oddi, del Mart di Rovereto e del Mim di San Pietro in Cerro, oltre che da private. “La mostra di Bot – ha sottolineato il presidente Toscani – è il nostro primo grande progetto in ambito artistico. Un progetto completamente nostro, dalla progettazione allo spazio che lo ospiterà. Primo perchè nel 2016 seguiranno altri eventi di questo tipo: in futuro il ruolo della Fondazione si tradurrà sempre di più nella capacità di fare cultura e non solo di supportarla”. Ad accompagnare la mostra ci saranno anche eventi collaterali organizzati da una decina di gallerie d’arte di città e provincia: BIffi Arte, Borgo delle Arti di Vigoleno, Galleria Il Lepre, Galleria Mazzoni, Placentia Arte, SLoazi Arte, Studio Baldini Art Gallery, Studio Jelmoni, M.V. Tirelli Antiquariato.

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ALBERGO ROMA, SINDACO E GIUNTA IN TOUR

Ecco come si presenta il Grande Albergo Roma. Dopo i due mesi di lavori l’hotel di via Cittadella ha aperto qualche giorno fa le sue porte al pubblico. Oggi la visita della giunta con sindaco e assessori accolti dalla famiglia Incerti che gestisce la struttura dopo i fratelli Prati che a giugno hanno cessato l’attività dopo 29 anni. La giunta ha visitato la hall, le camera e la terrazza del settimo piano recentemente rinnovata, non ancora aperta al pubblico. La formula che la nuova gestione vuole introdurre è quella di rendere la terrazza accessibile al pubblico per eventi convention o presentazioni. Anche l’apertura del ristorante Piccolo Roma è rimandato a tra qualche mese, il tempo per espletare le pratiche burocratiche. Un luogo elegante e raffinato in linea con tutto quello che l’hotel Roma ha rappresentato negli anni. Prosegue a pieno ritmo invece il servizio pernottamento e prima colazione; giovedì e venerdì si registra tutto esaurito.

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ORO ROSSO: PIACENZA CUORE DEL FESTIVAL DEL POMODORO

Tre giorni di eventi dedicati al pomodoro. Piacenza sarà la capitale di OroRosso, il festival che dal 2 al 4 ottobre riempirà le vie e le piazze della città di spettacoli, incontri, ospiti
speciali e iniziative golose per celebrare l’eccellenza dell’ingrediente principe della dieta
mediterranea. L’Italia del resto è la regina del pomodoro in Europa, dove oltre la metà del
prodotto è made in Italy, e uno dei più grandi produttori mondiali con oltre 2,3 milioni di
tonnellate l’anno di materia prima. Al centro della kermesse il pomodoro del distretto del Nord che comprende Piacenza, Cremona, Mantova, Pavia, Parma, Ferrara, Lodi e Alessandria, il centro nevralgico della produzione di pomodoro per polpe, passate e altri prodotti per l’industria e per il grande mercato italiano e mondiale. Nel corso della tre giorni sono in programma appuntamenti di carattere gastronomico, ma anche culturale, scientifici, show cooking, eventi di grande impatto mediatico e di marketing territoriale. Saranno proprio le principali piazze della città ad ospitarli: piazza Cavalli sarà il cuore pulsante dell’evento con la piazza della pizza; piazza Duomo si trasformerà nella piazza della pasta, piazzetta Plebiscito in quella della bruschetta, piazzetta Pescheria nella piazza del pomodoro. Il programma, presentato dal sindaco Dosi, dall’assessore Buscarini e dai partner organizzativi, prevede anche una ricca animazione per grandi e piccoli, oltre che laboratori di cucina, lectio magistalis tenute da massimi esperti dell’argomento in
ambito nazionale e anche un convegno scientifico sui benefici del pomodoro con il parere
di nutrizionisti, oncologi e pediatri sugli effetti positivi del pomodoro nella dieta quotidiana. Tra i partner dell’evento Coldiretti con il suo presidente Marco Crotti, che ha tracciato un bilancio dell’annata in corso. “Siamo al 70%, per ora la qualità è eccellente, il caldo dei mesi scorsi ha evitato la formazione delle muffe dannose per il prodotto. Ora c’è da sperare in queste ultime settimane. Il pomodoro è piacentino – ha confermato Crotti – Piacenza produce il doppio di prodotto rispetto a Parma, ha una sua storia nella coltivazione del pomodoro. Anche noti marchi del mercato lavorano pomodoro piacentino.”. Non poteva mancare un accenno all’attualità, a quanto sta accadendo al Brennero dove la Coldiretti sta manifestando contro il falso Made in Italy. “E’ una situazione imbarazzante che ci lascia sbigottiti – dichiara Crotti – tutti i camion che arrivano hanno trasportano semilavorati a base di latte portati in aziende del centro sud dove l’allevamento è in crisi. Con la liberalizzazione delle quote latte, la mancanza di regole e di trasparenza rischiamo di trovarci invasi di prodotti di cui non sappiamo la provenienza e soprattutto il contenuto”.

festival oro rosso

LOTTI: “LA MINORANZA PD NON FERMI LE RIFORME”

“Il cammino delle riforme deve proseguire e non sarà la minoranza del partito a bloccarlo”. E’ la sintesi del pensiero del Sottosegretario del governo con delega all’editoria Luca Lotti che ha chiuso la festa del Partito Democratico di Piacenza. La riforme, prime tra tutte quella costituzionale passerà sia con la maggioranza di governo che del partito.

Nel suo intervento il sottosegretario Lotti, nonché braccio destro del premier Matteo Renzi, ha sottolineato come quel disagio evocato da Pierluigi Bersani qualche sera fa proprio dallo stesso palco, sia in realtà lo stesso che si respirava anche quando l’attuale minoranza era alla guida del partito.

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