CONFAPINDUSTRIA: PROTOCOLLO TRA AZIENDE, SCUOLE E ISTITUZIONE PER CONCILIARE DOMANDA E OFFERTA

Sono il lavoro e le risorse umane il focus di Confapi Industria che, ai Teatini, ha celebrato la 21esima assemblea annuale dell’associazione.
Oltre 400 le piccole medie imprese piacentine rappresentate, attive in vari settori, dal metalmeccanico, all’alimentare, dall’edilizia, all’informatica fino a sanità e logistica.

Tra aprile e giugno le imprese piacentine prevedono 7200 assunzioni, un segnale di crescita forte, rispetto al 2024. ma dall’altra parte si registra un incremento di ore della cassa integrazione, nonostante Piacenza sembri reagire meglio. Da sottolineare un dato: nel 52,8 per cento dei casi le aziende dichiarano difficoltà a reperire i profili professionali adeguati di cui hanno bisogno. Ecco allora che da Confapi Industria arriva la proposta di un protocollo  territoriale tra aziende, scuole e istituzioni.

Come di consueto, l’assemblea è stata l’occasione per premiare undici aziende associate simbolo di impegno e radicamento territorio.
A ricevere il premio il centro Berni odontoiatria e medicina; An Bo srl, Arredorama, El. In. srl, Schiavi inerti, Sagresti traslochi, Casa di riposo San Giuseppe Gasparini, Itc Ageco, Sataci snc, Fittinox srl, Maria Rosa Maestri.

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REFERENDUM: IL QUORUM RESTA LONTANO. A PIACENZA AFFLUENZA FERMA AL 27,8 PER CENTO

In provincia di Piacenza l’affluenza al voto per i referendum non è arrivata al 30%, si è fermata al 27,84%. Poco meglio nel comune capoluogo dove l’affluenza è arrivata al 31%; il comune che si è avvicinato di più al quorum, seppur ancora lontano, è stato Zerba dove ha votato il 43,10%, a Fiorenzuola d’Arda l’affluenza è stata del 30,91, a Gossolengo del 32,61%, Cerignale 29,81%. Il quorum dunque non è stato raggiunto perché, per la validità del referendum, sarebbe servito raggiungere il 50% più uno degli aventi diritto. Qui il dettaglio dei singoli comuni della provincia di Piacenza. https://elezioni.interno.gov.it/risultati/20250608/referendum/votanti/italia/0108061

INCENDIO BORGOFORTE, ARPAE E AUSL “NESSUN PERICOLO PER LA SALUTE DELLE PERSONE”

Nessun pericolo per la salute delle persone. E’ quanto emerge dalle rilevazioni e dai riscontri di Arpae e Ausl comunicati al Comune di Piacenza in seguito all’incendio che si è sviluppato alle prime ore di domenica 8 giugno, all’interno dell’area Iren adibita allo stoccaggio rifiuti a Borgoforte.
In attesa del rapporto dettagliato e definitivo di Arpae che arriverà nei prossimi giorni, la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi – che ha voluto essere presente l’altra notte sul luogo dell’incendio – tranquillizza la cittadinanza e, sulla base delle informazioni ricevute dal personale competente e confermate oggi, ribadisce l’assenza di rischi legati alla qualità dell’aria dopo l’episodio: “Le autorità preposte agli accertamenti ci dicono che i valori delle sostanze tossiche sono inferiori al limite di rilevabilità”.

Con riferimento alle possibili cause dell’incendio invece, al momento il Comune non è in possesso di alcuna informazione da parte dell’Autorità giudiziaria che si basa sugli accertamenti dei vigili del fuoco, tuttora in corso.
E proprio ai vigili del fuoco va il ringraziamento della sindaca: “Hanno gestito in modo impeccabile un’emergenza tutt’altro che banale, mettendo in sicurezza l’area, domando le fiamme nell’immediato e impedendo lo sviluppo di ulteriori focolai nelle ore successive. Vederli in azione in una situazione del genere mi ha fatto rendere conto ancora meglio, se mai ce ne fosse bisogno, di quanto sia indispensabile e prezioso il loro servizio per la comunità”.

REFERENDUM: AFFLUENZA AL 20%. SI VOTA FINO ALLE 15

E’ molto lontano il quorum del 50% nella prima giornata di voto referendario; in provincia di Piacenza, alle 23 di domenica 8 giugno, aveva votato il 20,68% degli aventi diritto, nel capoluogo si registra un’affluenza un poco più alta del 23,26%.

Tra i comuni che hanno votato con maggiore affluenza spicca Fiorenzuola d’Arda 24,34%, Cerignale 24,04%, Gossolengo 24,76%, Zerba 27,59%. Le urne hanno riaperto lunedì 9 giugno fino alle ore 15, dopodiché si procederà allo scrutinio. I quesiti riguardano lavoro e cittadinanza: il primo riguarda lo stop ai licenziamenti illegittimi; il secondo prevede più tutela per lavoratrici e lavoratori delle piccole imprese; il terzo la riduzione del lavoro precario; il quarto più sicurezza nei luoghi di lavoro e il quinto la riduzione da 10 a 5 anni per poter fare domanda di cittadinanza italiana.

LA TENDA DELLA DISCORDIA IN PIAZZA CAVALLI: TARASCONI “SERVIVA PER UNO SPOT, SUBITO RIMOSSA”, TRESPIDI “HO SBAGLIATO, TUTTAVIA IN CITTA’ CI SONO DISAGI REALI”

Prima la segnalazione di una tenda in piazza Cavalli definita dal consigliere Trespidi un “degrado inaccettabile”, poi la risposta della prima cittadina a mezzo social dal titolo “un post vale più di una telefonata?” e, in ultimo, l’ammissione dell’errore da parte dello stesso consigliere che scrive, sempre su Facebook, “In politica bisogna sempre metterci la faccia, anche quando si commette un errore”.

Il tutto è nato, come dicevamo, dalla comparsa, nelle prime ore di stamattina, di una tenda da campeggio in piazza Cavalli “un’immagine desolante e inaccettabile, che dà la misura del degrado che Piacenza sta vivendo sotto l’attuale amministrazione” l’aveva definita il consigliere del gruppo Barbieri-Liberi. A stretto giro la risposta della sindaca Tarasconi che ha chiarito la presenza della tenda “per uno spot pubblicitario, rimasta in piazza solo un paio d’ore e poi regolarmente rimossa” e prosegue “bastava una telefonata, una richiesta di chiarimento, un minimo di verifica. Avremmo evitato tutti una brutta figura — lui per primo. Se si sceglie la polemica anche sulle cose piccole e facilmente spiegabili, cosa possiamo aspettarci sulle questioni davvero importanti?”. 

Poco dopo fa la comparsa sul profilo di Trespidi del post in cui viene ammesso l’errore “non ho alcun problema ad ammettere pubblicamente che ho riportato una segnalazione che non corrispondeva al vero. La segnalazione, che mi è stata girata da una persona amica, non è stata verificata a sufficienza” sottolineando pure di aver provveduto a rimuovere il post relativo e di aver inviato una email alle redazioni giornalistiche. Nonostante ammetta l’errore comunicativo rilancia “non può diventare un alibi per nascondere un problema più ampio che riguarda il governo della città. È vero, in questo caso la tenda in piazza Cavalli era legata a un’iniziativa pubblicitaria, ma sono molte le aree, centrali e periferiche, che vivono quotidianamente disagi reali. E a confermarlo sono gli incontri che ho con i cittadini, praticamente ogni giorno”.

 

LE IMPRESE PIACENTINE PUNTANO SULLE RELAZIONI SOCIALI PER ATTRARRE I TALENTI

Sono le relazioni sociali ciò che rendono più attrattive le aziende del territorio. È il dato principale che emerge da una ricerca dell’Università Cattolica su 23 imprese medio piccole della provincia di Piacenza, di varie tipologie. Obiettivo della ricerca durata 18 mesi, pubblicata poi su una rivista americana con ottimi riconoscimenti, ha voluto indagare come coltivare e trattenere i talenti sul territorio. A fronte di piccole medie imprese che scontano alcune limitazioni per dimensioni o posizione geografica, per contro l’asset compensativo è dato proprio dalle relazioni sociali.

Per fidelizzare le professionalità al territorio e scongiurare così la fuga dei cervelli, una strategia è la co progettazione tra imprese, studenti, enti di categoria ed enti pubblici. Le soluzioni sviluppate nei laboratori saranno integrate nei percorsi formativi del prossimo anno accademico.

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SANGALLI, CONFCOMMERCIO: “IL COMMERCIO SIA IN CIMA ALLE PRIORITA’ DEI GOVERNI”

E’ stato il turismo come leva per lo sviluppo economico del
territorio, il tema centrale dell’80° assemblea di Confcommercio Piacenza che si è svolta al Palabanca Eventi di via Mazzini. Fra gli ospiti il presidente di Confcommercio per l’Italia Carlo Sangalli, il ministro Tommaso Foti e le principali autorità locali.

Il turismo quindi come driver per il commercio e la valorizzazione dei negozi di vicinato che svolgono anche una importante funzione di presidio sociale. Per il territorio piacentino, il presidente Raffaele Chiappa ha confermato di voler continuare a potenziare, in particolare, il turismo convegnistico e sportivo.

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I FILI DELL’ANIMA, LA PRIMA ASSOLUTA DEL FESTIVAL MUSICMEDIALE AL TEATRO MUNICIPALE

E’ firmata da un giovane compositore, 24enne, Daniele Delogu, studente del Conservatorio Nicolini, l’opera contemporanea I fili dell’anima, in programma sabato 21 giugno al teatro Municipale, nel giorno che celebra la festa europea della musica. L’opera, una prima assoluta, rientra nel festival Musicmediale, arrivato alla quarta edizione; nato come sfida coraggiosa, ha saputo mettere in dialogo opera lirica da camera, arti visive e digitali, con l’intento di parlare a generazioni diverse.

I fili dell’anima intreccia musica ed elettronica, per raccontare una storia intrisa di emozione e profondità, legata al vita nella cultura sarda, in chiave moderna.

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A POLIEDRICA VA IN SCENA “AMORI IMPOSSIBILI: IL MITO DI APOLLO E DAFNE”

Prosegue Poliedrica, la rassegna musicale del Polo di Piacenza del Politecnico di Milano. Il prossimo appuntamento è in programma giovedì 5 giugno alle 21.30, nel suggestivo Chiostro della Caserma Neve (via Scalabrini 76), con il recital teatrale “Amori impossibili: il mito di Apollo e Dafne”, ideato e interpretato dal docente e attore Francesco Lenzini.

Lo spettacolo è un viaggio tra parola, musica e mito: un’originale narrazione che ripercorre il celebre archetipo dell’amore non corrisposto attraverso le opere dei grandi dell’arte, della letteratura e della musica. In circa un’ora, il pubblico è guidato in un intreccio dinamico di emozione e conoscenza, dove registri stilistici differenti – divulgazione, aneddoti, poesia – si fondono con momenti teatrali di grande intensità.

A impreziosire la scena, la musica dal vivo di Edoardo Ponzi e Giorgio Genta, musicisti apprezzati a livello nazionale per la loro capacità di unire linguaggi sonori diversi. Le loro esecuzioni accompagnano e potenziano la narrazione, diventando parte viva del racconto. Pensato per un pubblico curioso e sensibile all’arte, “Amori impossibili” offre una nuova chiave di lettura di un tema universale, toccando mente, cuore e sensi in un’unica esperienza immersiva.

MAGGIORANZA: “NESSUN RAPPORTO FIDUCIARIO TRA AMMINISTRAZIONE E CONCESSIONARIO. DALLA MINORANZA NARRAZIONE INACCETTABILE”

I gruppi consiliari Partito Democratico, Piacenza Coraggiosa Piacenza Oltre
Lista civica per Piacenza intervengono sulla questione piazza Cittadella oggetto “di accuse infondate e narrazioni distorte. Questa amministrazione ha ereditato dalle precedenti giunte un contratto di concessione risalente al 2012, che prevede, oltre alla gestione degli stalli di sosta, la realizzazione del parcheggio interrato in piazza Cittadella e il rifacimento dell’intera area soprastante, là dove sorgeva l’ex stazione degli autobus. Un contratto valido a tutti gli effetti, che era valido anche durante i cinque anni di amministrazione Barbieri, la quale – pur avendo avuto tutto il tempo – non ha fatto nulla di concreto per risolverlo.

Troviamo quindi incomprensibile la definizione che l’opposizione di centrodestra ha utilizzato in una recente nota stampa, parlando di “rapporto fiduciario” tra amministrazione comunale e concessionario. Si tratta di una definizione lontana dalla realtà, che suona più come un’illazione, quasi si volesse insinuare l’esistenza di una relazione privilegiata. Questa narrazione è falsa e inaccettabile.

Il rapporto tra Comune e concessionario è un rapporto meramente contrattuale, in cui l’ente esercita con scrupolo il proprio dovere di controllo. Lo dimostra il fatto che, quando necessario, il Comune ha avviato due procedure per la risoluzione del contratto, entrambe interrotte nel momento in cui il concessionario ha ottemperato agli obblighi previsti. Non si tratta di fiducia né di scelte politiche: si tratta di atti amministrativi.

Indipendentemente dall’opinione che si può avere sull’opera pubblica in questione, non è mai stata un’opzione possibile “stracciare” un contratto valido senza esporre l’ente al rischio di azioni legali milionarie. E se fosse stato possibile recedere, ci chiediamo perché l’opposizione – quando era al governo della città – non l’abbia fatto. La risposta è semplice: non era possibile, e infatti non è successo.

Anche sul caso della polizza fideiussoria rivelatasi falsa, ricordiamo che la Procura della Repubblica ha chiarito che sia il Comune sia la società concessionaria sono parti lese, vittime di una truffa nazionale che ha coinvolto numerosi enti pubblici. Il concessionario, su richiesta perentoria del Comune, ha immediatamente intrapreso tutte le azioni necessarie a tutela dell’ente.

La scelta politica della maggioranza, nota già in campagna elettorale, è sempre stata quella di riqualificare il comparto nord di Piacenza, che da anni versa in condizioni di degrado indegne dei suoi monumenti e delle sue attività commerciali. In questo contesto si inserisce la realizzazione del parcheggio interrato e il rifacimento della piazza.

Ma non è mai stato un progetto portato avanti “a tutti i costi”. Al contrario, l’amministrazione ha lavorato con grande impegno per rimettere il Comune in una posizione di forza contrattuale. Prima non era così, e questo è un punto che va ribadito chiaramente.

Oggi, dopo la consegna dell’area di cantiere, il Comune sta esercitando il proprio ruolo di controllo sui lavori e sui tempi.

La procedura di interdittiva antimafia, ricordiamolo, non era nelle mani dell’amministrazione: era gestita dalla Prefettura e da autorità sovracomunali. L’esito, comunicato ufficialmente, è stato chiaro: le imprese coinvolte non sono interdette e possono proseguire le attività. Se fosse stato diversamente, il Comune avrebbe potuto risolvere il contratto. Ora, invece, gli uffici comunali continueranno a vigilare, mentre la Prefettura ha confermato che l’attenzione del Gruppo Interforze Antimafia resta alta su tutte le opere pubbliche piacentine.

A fronte di tutto ciò, ci chiediamo su cosa si basi l’accusa rivolta all’amministrazione di “ostinazione e arroganza”. Quando l’opposizione era al governo, perché non ha messo fine a quest’operazione iniziata nel 2012?

La verità è che i contratti validi devono essere rispettati, prima ancora delle valutazioni politiche. Le opzioni sono due: o si recede formalmente, assumendosi rischi e conseguenze, oppure si procede dando attuazione a quanto previsto. Lo stallo non è mai un’opzione accettabile.

L’area nord della città era bloccata da anni. La maggioranza ha lavorato per sbloccare una situazione di fermo pluriennale, portando avanti una scelta che punta solo a fare gli interessi di Piacenza e dei piacentini, senza favoritismi e nel rispetto rigoroso delle regole.

Se si apre una procedura antimafia, perché l’opposizione accusa l’amministrazione? E ora che l’interdittiva non è stata emessa, perché si continua ad accusare il Comune? Le autorità competenti si sono espresse chiaramente: le imprese possono proseguire i lavori, e questo devono fare.

Noi prendiamo atto, come avremmo preso atto di qualsiasi altro esito, continuando a fare il nostro dovere nell’interesse esclusivo della comunità”.