Vincenzo Nibali, Gianni Bugno, Claudio Chiappucci, Giancarlo Perini: sono stati i miti del ciclismo italiano i protagonisti della 16esima edizione della Coppa d’Oro. Un’edizione che si è tinta di giallo in attesa del passaggio della terza tappa del Tour de France che partirà proprio da Piacenza lunedì primo luglio. La città si sta preparando a un evento unico che rappresenta una vetrina mondiale per la promozione del nostro territorio e i suoi prodotti tipici, tra cui le tre DOP. Un evento di portata mondiale che, si stima, porterà un indotto di 50milioni di euro.
SINDACALISTE A CONFRONTO SUI DIRITTI DELLE LAVORATRICI: “ESSERE MADRI E’ PENALIZZANTE. TANTO MASCHILISMO ANCHE TRA IL SINDACATO”
Donne che difendono altre donne nella tutela di uno dei diritti fondamentali come il lavoro. Lo spunto è arrivato nel corso della festa di Alternativa per Piacenza, alla coop Infra, che ha organizzato un confronto tra le sindacaliste piacentine proprio su diritti delle lavoratrici. Tutte concordi nell’affermare che le disparità tra uomini e donne si accentuano quando di mezzo c’è la maternità. “Hai voglia poi a dire che l’Italia è a rischio denatalità – ha spiegato Cecilia Clementi Cisl – quando una donna decide di essere madre si trova a dover difendere, coi denti, il posto di lavoro. Ci sono aziende che incentivano a lasciare il lavoro quando le donne tornano dalla maternità o anche dalla malattia. Alcune, tristemente – aggiunge – si sono rassegnate ad uno stile di vita che ti impone la società, ci dicono tanto lavora mio marito“.
Un altro elemento di riflessione messo sul tavolo dal giornalista Pier Paolo Tassi che ha moderato al serata è il part time involontario; “da diritto acquisito – ha risposto Stefania Pisaroni Cgil – nel 2010 è diventata una concessione del datore di lavoro, dall’essere uno strumento è diventato una costrizione”.
“Il male maggiore per la condizione in cui versano alcune lavoratrici è stata la cancellazione del reddito di cittadinanza – ha detto Alessandra Benvenuti USB – ci sono donne che si vedono licenziare dopo oltre 20 anni nello stesso posto di lavoro e che si trovano di punto in bianco senza alcun sostegno, oggi neppure il reddito di cittadinanza”.
Nella logistica esistono stereotipi di genere? chiede Tassi alla sindacalista del Si Cobas, Michela De Nittis, che conta molti iscritti proprio tra i lavoratori della logistica “certo, alle donne nella logistica vengono affidate mansione più leggere, ma questa modalità è presente in qualunque ambiente, il problema vero è la conseguenza diretta di questo, ovvero la retribuzione delle lavoratrici”.
A Maria Stella Vannacci Uil è toccato tracciare il quadro della situazione sulle molestie e le violenza nel mondo del lavoro “quasi 2 milioni di donne ha subito violenza sul lavoro, per lo più dal loro datore; quando poi quando la violenza è psicologica, le donne non capiscono che si stanno vivendo un abuso e spesso si sentono in colpa. Le prime a sminuire e tollerare siamo proprio noi: ma non dobbiamo tacere”.
Nella domanda finale di Pier Paolo Tassi c’è tutta l’essenza di una realtà su cui occorre lavorare insieme Quanto maschilismo c’è nel sindacato? “Si deve urlare di più sia ai tavoli sia con i lavoratori, anzi spesso sono proprio questi ultimi che hanno pregiudizi contro di noi – rispondono – quello che chiediamo è di essere valutate per le nostre competenze e i nostri meriti”.
UN AVVOCATO ESTERNO DIFENDERA’ IL COMUNE NEL RICORSO AL TAR DEL MAXI APPALTO ENERGIA. ALLA VEZZULLI RESTANO LE CAUSE PENDENTI
Ecco il primo atto ufficiale che, di fatto, solleva l’Avvocatura comunale dalla procura alle liti: si tratta della determina del 21 giugno che affida l’incarico professionale per la rappresentanza e difesa dell’ente nel contenzioso promosso davanti al TAR per i maxi appalto, ad un professionista esterno.
In sostanza è accaduto questo: a seguito del ricorso al TAR della società Renovit rispetto al maxi appalto sull’energia, l’amministrazione ha formalizzato la decisione di farsi rappresentare non dall’avvocatura comunale, rappresentata dall’avvocato Elena Vezzulli, ma da un professionista esterno, l’avvocato Massimo Calcagnile del foro di Bologna.
Un incarico, si legge nelle determina n.1763, che al Comune costa 5836,48 euro sotto la dicitura “spesa per liti ed atti a difesa del Comune”. Si dà atto così alla decisione della sindaca di revocare la procura generale alle liti conferita al Dirigente dell’Avvocatura comunale, Avv. Elena Vezzulli, disponendo, per
ogni distinta controversia che veda coinvolto il Comune di Piacenza, a formalizzare, con procura speciale, l’attribuzione del potere difensivo dell’Ente, è quanto si legge nella determina. All’Avvocatura solo le cause pendenti, cioè quelle già in essere. E’ evidente un graduale depotenziamento delle mansioni di questo settore dirigenziale. La determina è firmata dal dirigente del settore sicurezza urbana, comandante Mirko Mussi, in qualità di sostituto del servizio avvocatura. E’ evidente che l’avvocato Vezzulli non avrebbe potuto firmare una determina che le toglie un incarico. E questo accadrà per ogni nuovo contenzioso che l’ente si troverà ad affronterà.
L’ultima tegola, appunto, questa del maxi appalto sull’energia a cui la società Renovit ha fatto ricorso; si tratta di un appalto da 100 milioni di euro, uno dei più consistenti per il Comune. La ricorrente chiede l’annullamento della proroga triennale dell’appalto a favore di Getec Italia.
ASSOCIAZIONI E COMITATI: “VERSO IL PUG UNA PARTECIPAZIONE DI FACCIATA”
Una partecipazione che lascia a desiderare e che, nonostante, le intenzioni, è apparsa più di facciata che effettiva.
Legambiente insieme a tante associazioni e comitati di quartiere hanno da sempre rappresentato la necessità di un percorso partecipato per la costituzione del PUG, il piano urbanistico generale, che delineerà la città dei prossimi anni.
Peccato che dopo un primo incontro a palazzo Farnese nel febbraio scorso dove si costituirono tre gruppi di lavori, non sia seguito alcun incontro per una restituzione delle proposte avanzate, così come per il questionario, risposte utili, fanno sapere le associazioni, ma che certo non soddisfano l’urgente bisogno di interlocuzione avanza dai cittadini.
SINDACA TARASCONI SU INDAGINE GUARDIA DI FINANZA: “UNA VICENDA DAI CONTORNI INQUIETANTI. IL COMUNE, COME ALTRI ENTI IN ITALIA, E’ PARTE OFFESA”
Ecco il commento della sindaca Tarasconi a seguito dell’indagine della Guardia di Finanza sulle false fideiussioni.
“Con riferimento al caso della polizza fideiussoria presentata dalla società concessionaria Piacenza Parcheggi a garanzia del canone annuo per la gestione degli stalli di sosta, polizza poi risultata falsa, apprendiamo dalla Procura della Repubblica – che ha comunicato l’esito di un’articolata indagine svolta dalla Guardia di Finanza – che il Comune di Piacenza è rimasto coinvolto in un colossale e multimilionario giro di truffe su scala nazionale. L’ente piacentino è dunque uno dei tanti in Italia che purtroppo, allo stato degli atti, si trova ad essere parte offesa in questa disdicevole vicenda, come ha chiarito la stessa procuratrice Grazia Pradella in una nota ufficiale. Una vicenda che, con l’individuazione del presunto autore dei documenti falsi, sta ora assumendo contorni più chiari. E si tratta di contorni inquietanti, visto il coinvolgimento come parti offese di tanti enti pubblici, società partecipate, enti di ricerca e addirittura un Ministero”.
FALSE FIDEIUSSIONI PER 185 MILIONI DI EURO, INDAGINE DELLA GUARDIA DI FINANZA. ATTIVITA’ AVVIATE ANCHE A PIACENZA. INDIVIDUATO L’AUTORE DEI DOCUMENTI FALSI
Il caso della falsa fideiussione si sta allargando al territorio nazionale; ricordiamo che si tratta della polizza quinquennale, risultata essere falsa, che Piacenza Parcheggi aveva depositato a palazzo Mercanti a garanzia della concessione delle soste a pagamento, del valore di 1 milioni 200 mila euro.
Dalla Procura della Repubblica di Piacenza è stata emessa una nota, a firma della Procuratrice Grazia Pradella, in cui si comunica che “la Guardia di Finanza sta dando esecuzione sul territorio nazionale, a numerosi ordini di esibizione documentale e sequestro presso le sedi di diversi enti pubblici, società partecipate, nonché di due enti di ricerca e un dicastero ministeriale, al fine di acquisire polizze fideiussorie, emesse a loro favore, per un totale di circa 185 milioni di euro.
Gli odierni provvedimenti si sono resi necessari a seguito dell’individuazione dell’autore dei documenti falsi e del rinvenimento, nella sua disponibilità, di consistenza materiale informatico.
Le attività avviate in molte città, tra cui Piacenza, Roma, Palermo, Massina, Genova e Firenze, si sostanziano nell’acquisizione di documentazione, presentata da soggetti economici privati, a garanzia dell’adempimento delle obbligazioni previste per l’aggiudicazione di appalti pubblici di lavori, servizi e forniture”.
Nella nota si specifica inoltre che “allo stato degli atti, gli enti pubblici coinvolti risultano parte offesa”.
La nota si conclude con una precisazione “è fatta salva la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per le medesime di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede”.
FESTAPP: ALLA COOP INFRANGIBILE PIER LUIGI BERSANI E LE SINDALISTE PIACENTINE
Due serate di festa e riflessione con al centro la politica. Alternativa per Piacenza, ha organizzato per il terzo anno, la sua festa: quest’anno venerdì 21 e sabato 22 giugno alla coop Infrangibile in via Alessandria; luogo non casuale, considerato la casa della sinistra piacentina. I dibattiti inizieranno alle 19,15 poi ci sarà spazio per buon cibo e musica.
Venerdì toccherà a Pier Luigi Bersani che interverrà sul tema C’è vita a sinistra? e sabato 22 saranno le rappresentanti sindacali delle sigle piacentine a confronto sui diritti delle lavoratrici.
DALL’OPPOSIZIONE L’APPELLO ALLA MAGGIORANZA “CONSIGLIERI DISINNAMORATEVI DELLA PRATICA PIAZZA CITTADELLA”
L’invito, diretto, esplicito e immediato, è quello di revocare il contratto con Piacenza Parcheggi. La minoranza, centro destra e ApP, lo ha espresso con la presentazione di tre ordini del del giorno, tutti seccamente respinti dalla maggioranza. Ordini del giorno che se volessimo rendere meno politici, potremmo tradurli con un invito alla maggioranza a disinnamorarsi della pratica Piazza Cittadella che si sta trascinando oltre misura.
E’ stato il capogruppo di Alternativa per Piacenza Stefano Cugini a citare il film di Massimo Troisi “Pensavo fosse amore… invece era un calesse“, spiegando che “bisogna avere il coraggio della fine, piano piano, con dolcezza, senza fare male, con lo stesso impegno e la stessa intensità dell’inizio”. Così come dovrebbe avvenire per il piazza Cittadella. “Se un obiettivo di mandato diventa parola d’ordine a tutti i costi, si finisce in questa situazione.
Istituzionalmente non ci può essere nessuno contrario al parcheggio, qui stiamo contestando il viaggio che fa acqua da tutte la parti. Eravate nelle condizioni di uscire e non lo avete fatto. E’ vero che la questione si è caricata di un significato eccessivo, ma lo avete voluto voi” ha detto Cugini rivolgendosi ai colleghi della maggioranza. “Altroché tempi di rigore (rispondendo alla metafora calcistica del consigliere Matteo Anelli), la partita è finita il 31 maggio”.
Proprio il consigliere di Piacenza Coraggiosa Anelli ha detto “dal 31 maggio è come se si fosse andati ai rigori: questa partita si sta consumando in consiglio comunale in modo surreale, con un pubblico pagante, non solo per i presenti, ma anche per tutti coloro che pagano una tariffa più alta da inizio anno per le soste blu. Il gioco è bello quando dura poco. Spero che la patita si concluda, e non mi interesse più il risulto finale l’importante è che si concluda. Se la partita si trascina, si rischia di trascurare altre cose più importanti per Piacenza.
Se dovessimo vincere la partita e avessimo un parcheggio sotterraneo – conclude Anelli – per come sono fatto io, la macchina li sotto non la metterò mai!!”.
“Ho sempre pensato che le opere pubbliche andassero realizzate – ha detto il consigliere del PD Sergio Ferri – ma non credo però che vadano fatte a tutti i costi ( riferendosi al parcheggio interrato della piazza), non credo che la maggioranza abbia fatto bene ad abbandona l’aula, l’avevo detto al mio capogruppo quella mattina, poi mi sono allineato e me ne scuso. Le assemblee elettive sono qualcosa di importante, di sacro che la maggioranza non deve abbandonare”.
“Dalla minoranza viene meno la fiducia verso i dirigenti di questo Comune, siamo davvero consapevoli del peso delle parole?” domanda la consigliere della civica Tarasconi Angela Fugazza, rivolgendosi indirettamente al consigliere della civica Barbieri – Liberi Jonathan Papamarenghi che risponde “i consiglieri hanno un ruolo di controllo, anche sull’operato dei dirigenti, noi la riteniamo un’opportunità. Dire che il dottor Canessa svolge il ruolo di controllato e controllore non significa parlare a livello personale, ma del ruolo che svolge, secondo noi noi, in modo non adeguato”.
“Siamo al collo di bottiglia di questa situazione – fa eco al collega il consigliere Massimo Trespidi – la situazione si è impaludata. Nell’addendum non si danno termini al concessionario, leggendo si capisce che il concessionario è inadempiente perché non c’è una nuova fideiussione. Per sanare questa situazione il concessionario presenta un deposito cauzionale di cinque mesi, per cui oggi siamo già scoperti. L’altra questione è la bancabilità: oggi i soldi per il parcheggio non ci sono perché il concessionario non ha ancora messo sul tavolo le garanzie bancarie per quest’opera, come era riportato nell’addendum sottoscritto 23 dicembre 2023. Diventa difficile – ha concluso Trespidi – comprendere il motivo della resistenza che si sta facendo per risolvere la questione”.
“E’ passato quasi un anno dal 31 luglio quando, in fretta e furia, avete approvato il progetto del parcheggio interrato. Avete paralizzato la città – è l’accusa della capogruppo Patrizia Barbieri – dopo mesi sono riuscita ad avere i documenti che avevo richiesto con l’accesso agli atti per confermare che il 13 giugno del 2022, il RUP scrive a Piacenza Parcheggi per contestazione di ipotesi di grave inadempimento. Quello che è successo si commenta da solo, non capisco come voi siate arrivati in una situazione così compromessa e abbiate ritenuto che ci fosse un interesse pubblico. Altroché la giunta del fare. Voi avete paralizzato la città. Avete peggiorato la situazione, non migliorata. State esponendo il comune al più grave rischio. La partita è in mano vostra da due anni perché è un tema di responsabilità. Evitate di considerare come fastidioso chi vi dice di stare attento”.
A rivendicare la scelta dell’amministrazione ci ha pensato il capogruppo del PD Andrea Fossati “questa pratica ha avuto una forte attenzione mediatica ed è stata caricata di valore eccessivo. La pratica è datata, molto complessa, nata con l’esigenza di parcheggi nella zona nord della città unita al bisogno di riqualificazione. Politicamente ho notato che prima si faceva fuoco e fiamme perché ci doveva essere più tempo, (riferendosi al consiglio comunale del 31 luglio dello scorso anno), oggi c’è fretta di buttare tutto all’aria. La scorsa amministrazione non ha trovato l’interesse pubblico. Si stanno facendo le verifiche del caso per portare a casa la pratica”.
MATTEOTTI: “IL CORAGGIO E LA COERENZA DI UNO STRAORDINARIO AMMINISTRATORE”
Rigore, responsabilità morale, coerenza tra idee e azione: sono i tratti principali che caratterizzano la figura Giacomo Matteotti, deputato socialista, assassinato da una squadra fascista il 10 giugno 1924. celebrare questo evento, ma ancora di più ripercorrere quel pezzo di storia è un dovere a cui nessuno si può negare.
Citta Comune, insieme ad Anpi, Cgil, Cisl e Uil, e il consiglio provinciale hanno organizzato un evento per ricordare soprattutto la caratura morale e l’intuizione di matteotti. All’evento hanno preso parte anche alcuni gruppi consiliari: Civica Barbieri Trespidi, Alternativa per Piacenza, Liberali Piacentini, Partito Democratico, Piacenza Coraggiosa, Piacenza Oltre e Per Piacenza.
DALLA REGIONE 30 MILIONI PER ABBATTERE LE LISTE D’ATTESA. A PIACENZA 2.6 MILIONI DI EURO
Non solo più prestazioni, ma anche miglioramento delle tempistiche di erogazione che saranno più contenute per la parte di prestazioni monitorate dalla Regione e che devono essere fornite entro 30 giorni (visite specialistiche) o 60 (esami diagnostici), secondo le differenti priorità assegnate dalle prescrizioni specialistiche.
Alla fine del 2021 questa “tempistica” a Piacenza era rispettata nel 71% dei casi, ovvero 71 cittadini su 100 ricevevano la prestazione nelle tempistiche coerenti con le prescrizioni del medico; l’anno successivo si è saliti all’84%, mentre alla fine del 2023 oltre novanta prestazioni su 100 (91%) venivano garantite nel rispetto dei tempi massimi previsti.
Quest’anno l’obiettivo è quello di consentire ai cittadini di usufruire, in maniera più uniforme e omogenea, di una maggiore offerta di prestazioni, che prenda in considerazione sia quelle monitorate a livello regionale (es: visita oculistica), sia quelle non monitorate , ma comunque molto richieste dai cittadini (es: visita geriatrica, antalgica, ematologica, nefrologica), senza perdere mai di vista l’appropriatezza prescrittiva.
L’Azienda, anche grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, sta inoltre perseguendo con grande costanza e attenzione il ricorso a nuove assunzioni soprattutto nelle aree specialistiche che presentano maggiori difficoltà di organico (Urologia, Dermatologia, Chirurgia Vascolare), specialità rispetto alle quali gli attuali concorsi in atto hanno fornito alcuni esiti positivi in termini di partecipanti. Verranno quindi effettuate nove nuove assunzioni tra le quali radiologi, cardiologi, allergologi, chirurghi, reumatologi, dermatologi.
