ELENA VEZZULLI SOLLEVATA DALL’INCARICO IN AVVOCATURA? IL RUMOR INSISTENTE A PALAZZO MERCANTI

Potrebbe arrivare tra poche ore un altro colpo di scena nella vicenda della falsa fideiussione. Per ora sono solo voci insistenti che si rincorrono, per la verità, da qualche giorno a Palazzo Mercanti e che, comunque, sono arrivate anche all’orecchio della diretta interessata che non smentisce. Lei è l’avvocato Elena Vezzulli, dirigente dell’Avvocatura del Comune di Piacenza. Secondo alcuni ben informati, potrebbe essere, a breve, sollevata dall’incarico che ricopre da svariati anni all’ufficio Avvocatura dell’ente.

Se la notizia si rivelasse vera aprirebbe un nuovo squarcio nella vicenda esplosa, una settimana fa, con la conferma da parte della sindaca Tarasconi che la polizza fideiussoria è falsa. Occorre rimettere in fila i tasselli per cercare di fare chiarezza: nell’abbondante mole di documenti e corrispondenza tra gli uffici che hanno accompagnato sin dall’inizio la fideiussione stipulata tra Piacenza Parcheggi e la compagnia Abarca Seguros, compare anche la relazione dell’Avvocatura, a firma dell’avvocato Vezzulli, datata 5 gennaio 2023, scritta pochi giorni dopo la presa visione della bozza del 29 dicembre 2022. Si legge chiaramente il tentativo di avvisare, di mettere in guardia il Comune a far i dovuti controlli in particolare riguardo a tre aspetti: la firma del legale rappresentante di Piacenza Parcheggi che appare illeggibile, la discordanza tra frontespizio e testo contrattuale della polizza e la non rilevabile compagine italiana (che poi si è rilevata inesistente) della compagnia portoghese. Tre alert che l’Avvocatura aveva inviato all’indirizzo dell’amministrazione, ripresi anche dal Collegio dei Revisori dei Conti, di cui abbiamo già scritto. Rispetto a tutto ciò l’amministrazione si é sempre detta sicura di aver svolto tutti i controlli che sono in suo possesso.

Ebbene, se fosse confermata la notizia della revoca dell’incarico le motivazioni che spiegherebbero questa decisione potrebbero essere queste:  l’amministrazione ha rilevato nell’ufficio assicurazioni, che fa capo all’Avvocatura, il responsabile delle mancate verifiche, oppure il progressivo “depotenziamento” dell’ufficio aveva l’obiettivo di portare la dirigente al sollevamento dell’incarico. Se tutto questo venisse confermato, c’è da giurare, che Vezzulli difenderà l’operato del suo ufficio in tutte le sedi e in tutti i modi. Anche nell’intervista rilasciata qualche giorno fa al quotidiano Libertà disse, quasi anticipando i tempi “i cittadini devono sapere che l’Avvocatura è, ed è sempre stata, da 25 anni, a presidio della legalità e che di questo ufficio si possono fidare”.

LE STRANEZZE CHE SALTANO ALL’OCCHIO SULLA FALSA FIDEIUSSIONE

Più si leggono i documenti e la corrispondenza tra revisori dei conti, uffici e la compagnia assicurativa portoghese, più si percepisce che qualcosa è sfuggito di mano, o meglio non è stato correttamente considerato, non gli si è dato, insomma, il peso che si doveva.

Nella corrispondenza, protocollata l’11 gennaio 2023,  tra Antonio Silva Lopez, Chief Insurance  Operations Officer Abarca, e il Comune riguardo alla conferma di pagamento del premio a validità della polizza, si specifica che ogni comunicazione per essere valida deve essere trasmessa via Pec “risultante sul frontespizio della polizza”. Ma, a ben guardare, il frontespizio non riporta alcuna Pec, quanto la mail dell’ignaro studio Orlandi.

E ancora, sempre nella nota trasmissione riscontro richiesta di conferma del premio, la ricevuta di versamento allegata da parte di Piacenza Parcheggi sarebbe avvenuta a favore di Pirrera srl (beneficiario) con un bonifico del 29 dicembre 2022 di tipologia non urgente, non istantaneo. Viene da chiedersi se il Comuna abbia fatto le dovute verifiche sul beneficiario e se il bonifico (non essendo istantaneo) sia stato revocato.

Il 27 febbraio 2024 il collegio dei revisori dei conti rileva che “vista la situazione di morosità del concessionario (versamento canone 2023) il
Collegio richiede all’Amministrazione se sia stata avviata la procedura di escussione della polizza fideiussoria”. Una sollecitazione che, unite a quelle più volte ribadite da parte dell’opposizione, assume una particolare rilevanza dal momento che l’escussione avrebbe evidenziato la falsità della fideiussione.

Fa riflettere poi la risposta  dell’amministrazione, in particolare del vice sindaco Perini, alle sollecitazioni del Collegio dei Revisori in merito alle verifiche sugli elementi essenziali della polizza previsti dal contratto di concessione originale a cui fa riferimento anche l’Avvocatura nelle comunicazioni datate 5 gennaio 2023. “Oltre a lasciare interdetti il richiamo ad una nota di un ufficio
interno dell’Ente espressa oltre 15 mesi fa, ci preme evidenziare che
essa è stata oggetto di analisi da parte degli uffici competenti …” è la risposta dell’assessore Perini. Si percepisce quasi un fastidio per un richiamo così lontano nel tempo, da un ufficio che fa parte dell’ente stesso.

Venendo poi a tempi molto più recenti, ovvero il giorno seguente l’annuncio  della sindaca Tarasconi in consiglio comunale, il Collegio dei Revisori, protocollo 8 maggio 2024,  scrive “l’attività di collaborazione ha come destinatario l’organo consiliare dell’Ente e non l’organo esecutivo o l’organo gestionale, che sono invece soggetti al controllo e tale attività è di supporto al Consiglio nella sua funzione di controllo ed indirizzo politico-amministrativo.” La trasmissione degli atti alla presidente Paola Gazzolo aveva come obiettivo rendere edotto il consiglio della situazione che si stava determinando. In verità, la corposa documentazione è arrivata, ai consiglieri, un paio di giorni dopo la notizia della fideiussione falsa.

E ancora i revisori “in data 8 aprile 2024 è già stato trasmesso alla Sua cortese attenzione il verbale n. 11 . In tale verbale già si segnalavano potenziali irregolarità di gestione con particolare riferimento alla fideiussione a garanzia del canone parcheggi piazza Cittadella.” Come a dire che i consiglieri sarebbero già dovuti essere informati da quella data.

 

 

 

NASCE CASA LILLA, PER LA CURA DEI DISTURBI ALIMENTARI

I disturbi alimentari e nutrizionali sono un fenomeno in crescita con un preoccupante abbassamento dell’età d’esordio che può arrivare a scendere sotto gli 11 anni. Sono disturbi psichiatrici complessi dell’area psicosomatica che possono portare a gravi conseguenze fino alla morte nei casi più gravi. Per questo è nata Casa Lilla, il centro dedicato alla all’assistenza e la cura di persone affette da disturbi della nutrizione e alimentazione (DNA). L’inaugurazione è avvenuta alla presenza della direttrice generale Paola Bardasi, delle autorità cittadine, del direttore del dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche Massimo Rossetti affiancato dalla coordinatrice Alessandra Squicciarini e dagli altri professionisti che lavorano nella struttura, nonché del presidente eletto del  rappresentanza del presidente Luigi Swich, e della presidente dell’associazione Puntoeacapo Mara Negrati.

I disturbi legati all’alimentazione colpiscono per lo più il mondo femminile, ma si stanno diffondendo anche nel panorama maschile. Uscire dal tunnel è possibile, a patto che tutte le tessere del mosaico prendano il loro posto e facciano la loro parte dalla sanità fino alla famiglia e alla scuola. “L’Azienda Usl di Piacenza – ha sottolineato Bardasi – è da sempre impegnata su questo delicato tema con un percorso dedicato e iniziative di supporto a pazienti e famiglie: un percorso integrato e multidisciplinare guidato dal direttore del dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche, Massimo Rossetti, dove lavorano insieme equipe ospedaliere e territoriali per curare sia il corpo sia la psiche”.

“La struttura di Casa Lilla – ha aggiunto il direttore – è collocata in una porzione dell’area monumentale del nucleo antico dell’ospedale di Piacenza che l’Azienda ha riqualificato grazie al supporto dal Rotary Club Piacenza che ha operato in stretta collaborazione con l’associazione Puntoeacapo diretto da Mara Negrati, per anni responsabile di Nutrizione clinica dell’ospedale di Piacenza, che, a sua volta, ha lavorato con il dottor Augusto Pagani, past president del Rotary e già presidente dell’Ordine provinciale dei Medici. Per la sede di Casa Lilla è stato prescelto il prezioso appartamento dell’abate dei monaci benedettini olivetani del Santo Sepolcro, opera dell’architetto rinascimentale Alessio Tramello”.

Casa Lilla è pensata come un luogo familiare e confortevole: una casa in cui si svolge tutta l’attività di riabilitazione psiconutrizionale delle persone affette da anoressia, bulimia o altri disturbi della nutrizione e alimentazione e in cui hanno trovato sede ambulatori e servizi dedicati, ma anche una zona soggiorno e una cucina. Pur essendo collocata all’interno dell’ospedale di Piacenza, è dotata di un accesso indipendente da via Campagna e di spazi esterni con aree verdi e uno spazio con porticato riservato alle persone che frequentano il centro.

La struttura fa capo al dipartimento di Salute mentale e dipendenza patologiche diretto da Massimo Rossetti e, come ha ricordato il professionista, “ha come mission porre in atto programmi terapeutici, assistenziali e riabilitativi per pazienti affetti da disturbi della nutrizione e alimentazione quali anoressia, bulimia o alimentazione incontrollata portando la persona a un grado di relazione con il cibo, con se stesso e i familiari il più possibile vicina alla normalità. Per fare questo Casa Lilla si avvale di un’equipe multiprofessionale composta da medici nutrizionisti, psicologi, dietiste, un coordinatore infermieristico e le staff di infermieri che collaborano, all’interno del percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) con altre figure professionali: psichiatra, neuropsichiatra infantile, medici di famiglia e psicologi dei servizi territoriali”

L’accesso ai servizi di Casa Lilla può avvenire in diversi modi: attraverso il pronto soccorso quando viene riscontrato un sospetto caso di disturbi della nutrizione e alimentazione o tramite una consulenza richiesta da altri reparti che attiva il medico dell’ambulatorio Dna adulti. Tramite il medico di famiglia che sospetta la presenza di un disturbo può contattare l’ambulatorio e prenotare una visita di valutazione che viene garantita entro una settimana.
Attraverso la chiamata diretta da parte del paziente che può contattare l’ambulatorio inviando una email all’indirizzo casalilla@ausl.pc.it oppure tramite prenotazione CUP.

GROMI CITTADINO BENEMERITO “DEDICO IL RICONOSCIMENTO AL BAMBINO CHE SONO STATO”

E’ stata una cerimonia emozionante già dal lungo applauso che l’ha aperta a dimostrare la stima sincera e l’affetto che accompagnano il professor Alberto Gromi a cui Piacenza ha voluto attribuire l’attestato di civica benemerenza “Piacenza Primogenita d’Italia”.

“Dedico questo riconoscimento inaspettato al bambino che sono stato e alle persone che hanno contribuito alla mia crescita, agli incontri che ho avuto e a coloro che ho incontrato nella mia vita”. Tra questi ci sono certamente i giovani che Gromi crede saranno gli artefici di “un nuovo umanesimo” e i detenuti di cui è stato garante dei diritti per sette anni e che ancora frequenta nell’ambito della giustizia riparativa.

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FALSA FIDEIUSSIONE: TUTTO QUELLO CHE NON TORNA

Ogni giorno si aggiunge un tassello alla vicenda della falsa fideiussione. Un quadro complessivo che, purtroppo, non rincuora ma segna due posizioni ben nette e definite: da una parte quella degli organismi preposti a vigilare sulla regolarità economica e finanziaria dell’ente (Avvocatura e Collegio dei Revisori dei Conti) e dall’altra l’amministrazione che, animata dal desiderio di portare a casa il risultato, oggi si trova con una polizza fideiussoria falsa tra le mani. Sarà la Procura a stabilire le responsabilità, anche perché sembra che la vicenda abbia margini molto ampi, ben oltre i confini locali.

Sta di fatto che a leggere le carte, in più occasioni, gli inviti ad aprire gli occhi e a fare i dovuti controlli sono arrivati all’indirizzo dell’amministrazione e del direttore generale, oltre un anno fa. La sindaca è inflessibile nel rimarcare che tutti i controlli possibili sono stati eseguiti e che i dubbi sostanziali sollevati da Avvocatura e Revisori sono stati dipanati. Nell’ultimo consiglio comunale è emersa chiara la volontà della prima cittadina di ribadire l’assoluta buona fede e la massima trasparenza con cui ha agito l’ente in questa intricata vicenda.

In questo momento l’obiettivo dell’amministrazione è essere compatta verso un sistema che la vede al centro di una vicenda dai contorni non chiari che, è l’augurio di tutti, si chiariscano il prima possibile. Nei giorni scorsi la sindaca ha avuto un incontro con la maggioranza per ribadire la trasparenza dell’azione amministrativa. Ma pare che alcuni malumori serpeggino. A chi è andato il bonifico del premio della polizza di 37mila euro se Abarca Seguros sostiene di non aver mai emesso alcuna fideiussione in quel periodo con Piacenza Parcheggi? Eppure esiste la richiesta di conferma del pagamento del premio e di validità della polizza protocollata dal Comune il 9 gennaio 2023. Una richiesta eseguita, tramite Pec, dall’ingegner Carini. A ben guardare le carte, si nota che nell’indirizzo Pec vi è riportata la dicitura abarsaseguros@mypec.eu e non abarcaseguros@mypec.eu come effettivamente si chiama la compagnia assicurativa portoghese. Un errore poi corretto? Oppure effettivamente si tratta dell’indirizzo corretto?

Resta il fatto che sono giornate molto tese a Palazzo Mercanti, soprattutto guardando al futuro della pratica Piazza Cittadella: i lavori per il parcheggio dovranno partire solo con l’assoluta certezza che possano essere portati a termine, il rischio, in caso contrario, sarebbe quello di trovarsi con un cantiere infinito.

 

 

ANCHE IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI ESPRESSE DUBBI SULLA POLIZZA

Dopo l’Avvocatura (di cui abbiamo dato notizia qui https://www.zerocinque23.com/attualita/falsa-fideiussione-il-chi-va-la-dellavvocatura/ )

anche il Collegio dei Revisori dei Conti aveva avvertito il Comune a prestare particolare alla polizza fideiussoria rivelatasi falsa. In particolare, in un verbale dell’8 aprile 2024 il collegio scrive che “essendo il canone annuo concessorio garantito da polizza fideiussoria, il Collegio nutre seri dubbi che tale polizza emessa da Abarca Seguros  risponda al alcuni elementi essenziali previsti dal contratto di concessione originario, cioè: le fideiussione bancarie o assicurative rilasciate da un intermediario finanziario, dovranno prevedere la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la loro operatività dovrà essere stabilita entro 15 giorni a richiesta scritta del concedente”.

Nel verbale, Il Collegio richiede che l’amministrazione svolga e approfondisca le osservazioni riportate anche alla luce delle comunicazioni a firma dell’Avvocatura in data 5 gennaio 2023. Il Collegio, inoltre, dichiara necessaria anche la conferma da parte di specialisti terzi in merito alla validità della polizza quinquennale e della sua escutibilità, che confermi, “con assoluta certezza”, che i termini previsti per l’incasso del credito garantito anno 2023 non siano scaduti.

A questo proposito il Comune fa richiesta di un parere da parte di uno studio legale romano che confermerebbe la validità della polizza. Un parere che, insieme alle PEC con copia della fideiussione firmata da Piacenza Parcheggi e digitalmente da Abarca Seguros (allegata c’è anche il documento di identità dell’amministratore Antonio Silva Lopez) e alla copia del bonifico di 37mila euro relativo al pagamento de premio, ha tranquillizzato l’amministrazione sulla veridicità della polizza rivelatasi, di lì a poche settimane, falsa.

SOROPTIMIST PIACENZA FESTEGGIA 50 ANNI DI FONDAZIONE. ECCO IL PROGRAMMA

Cinquant’anni di attività a favore dei diritti umani, sviluppo economico e sociale, salute, ambiente, cultura. Piacenza Soroptimist Club ha raggiunto un traguardo importante che vuole festeggiare insieme alla città. Il Club è nato 50 anni fa con 21 socie, oggi sono 44, attive nelle più diverse attività lavorative.

Il Club ha organizzato convegni, tavole rotonde, ha conferito premi e borse di studio, organizzato e sponsorizzato concorsi e manifestazioni, restaurato dipinti, contribuito alla cura del verde pubblico cittadino, donato attrezzature all’ASL di Piacenza, svolto una campagna informativa contro l’abbandono del neonato, con opuscolo informativo in tredici lingue, e una campagna informativa contro la violenza sulle donne. Per la realizzazione di alcuni progetti ha collaborato con le Istituzioni: Università, Comune, Provincia, Camera di Commercio, Regione, Scuole, nonché con i propri club gemelli stranieri.

Per festeggiare il traguardo dei 50 anni il Club ha organizzato tre giorni dedicati all’incontro e alla convivialità; in particolare l’evento di sabato 11 maggio è aperto a tutta la città. A partire dalle 10.30 a palazzo Gotico si svolgerà la cerimonia di celebrazione dell’anniversario e la presentazione dei service del cinquantennale.

Gli eventi proseguiranno poi nel pomeriggio di sabato e domenica 12 maggio a Agazzano.

 

 

FALSA FIDEIUSSIONE: IL “CHI VA LA'” DELL’AVVOCATURA

Le avvisaglie a stare all’occhio ci sarebbero state eccome. La polizza fideiussoria a garanzia del canone 2023 da 1 milione 200 mila euro, risultata essere falsa, era stata sottoposta ad una istruttoria di base, da parte dell’Avvocatura, quando pervenne già in forma di bozza, il 29 dicembre 2022, pochi giorni prima della emissione, il 3 gennaio 2023 dalla succursale di Madrid della compagnia assicurativa Abarca Seguros.

Da fonti ben informate del Comune, risulta che il broker dell’ente, non avendo mai avuto rapporti con la compagnia portoghese in questione e non sapendo fornire indicazioni in merito alla solvibilità e solidità della stessa, invitava l’ente ad attenzionare la condizione di polizza secondo cui “la polizza non si intende stipulata e non crea alcun vincolo giuridico se non è firmata da tutte la parti e se il premio non è pagato”. Una condizione che è rimasta tale anche nel testo della polizza. Ma ci sono anche altri due aspetti da tenere in considerazione: la firma del rappresentante legale di Piacenza Parcheggi spa e la discordanza tra frontespizio e testo contrattuale della polizza.

Intanto, il Comune ha comunicato che Piacenza Parcheggi ha saldato, per intero, il canone 2023 per il servizio di gestione dei parcheggi a pagamento nel territorio comunale, per un totale di 1 milione e 37mila euro. Il Comune ha provveduto, inoltre, a inviare al concessionario formale richiesta di sostituzione immediata della polizza fideiussoria risultata falsa.

“DI COSA E’ FATTA LA SPERANZA” IL ROMANZO SU CECILY SAUNDERS CHE SI E’ PRESA CURA DEGLI INCURABILI

Verrà presentato venerdì 10 maggio alle 18.30 all’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano il romanzo Di cosa è fatta la speranza di Emmanuel Exitu che descriverà la figura di Cecily Saunders, l’ideatrice degli hospice e precursore delle cure palliative. Fu proprio lei a creare il primo hospice a Londra nel 1960, fu sempre lei a compiere fondamentali studi sulla morfina around the clock, che viene utilizzata oggi nelle cure palliative.

Una figura coinvolgente, aderente alla realtà che deve essere conosciuta non solo da chi si occupa di medicina. La presentazione del romanzo va proprio in questa direzione. Saranno presenti, oltre all’autore, Raffaella Bertè, direttore UOC Cure Palliative e Rete delle Cure Palliative e Valentina Vignola psicologa e psicoterapeuta UOC Cure Palliative.

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TARASCONI: “LA POLIZZA FIDEIUSSORIA E’ FALSA. ANCHE IL COMUNE E’ PARTE LESA”

La polizza fideiussoria di Piacenza Parcheggi a garanzia del canone di concessione 2023 è falsa. In molti se lo aspettavano dopo il caso scoppiato negli ultimi giorni, ma l’ultima speranza è che non fosse vero. La notizia è piombata direttamente in consiglio comunale, è stata la sindaca Katia Tarasconi ad annunciarlo ai consiglieri.

La prima cittadina ha ripercorso gli ultimi giorni quando l’amministrazione è stata travolta dall’aver appreso di un esposto in Procura, presentato dai consiglieri di Fratelli d’Italia, per denunciare la presunta falsità, che poi si è rivelata tale, della fideiussione che Piacenza Parcheggi ha esibito al Comune a garanzia del pagamento del canone 2023 per 1 milione 200mila euro.

Da qui l’amministrazione ha fatto i dovuti controlli e pareva tutto regolare, ha specificato la sindaca. Sabato anche Piacenza Parcheggi ha diramato una nota stampa in cui si confermava la veridicità della polizza, assicurando che sarebbero state fatte le dovute verifiche. Che sono arrivate oggi, in una mail che Tarasconi ha letto pubblicamente in aula, ecco il testo:

“Come abbiamo avuto modo di chiarire nel nostro comunicato stampa inviato alle testate giornalistiche locali in data 04 maggio u.s., la scrivente società ha provveduto nell’immediato ad attivare tutte le verifiche possibili al fine di ottenere riscontro riguardo la veridicità della polizza fideiussoria di cui in oggetto, come da copia delle Pec e delle comunicazioni mail allegate alla presente. Ebbene, come da comunicazione mail appena giunta da parte della compagnia (…), la fideiussione da parte nostra rilasciatavi in data 29.12.2022, risulta non essere stata emessa dalla compagnia di assicurazione ABARCA SEGUROS, e pertanto è da intendersi come falsa.
Ci preme ribadire che siamo inconsapevoli vittime di un raggiro grave e meschino, costituente il delitto di truffa, e che non sussiste nessuna responsabilità di sorta nella vicenda addebitabile alla scrivente società, la quale ha richiesto l’emissione della suddetta polizza a broker professionali iscritti nei relativi albi e che l’ha consegnata a questa Spett.le Amministrazione in totale ed assoluta buonafede, dopo averne subito integralmente tutti i costi.
La società provvederà immediatamente alla tutela della propria posizione, anche dal punto di vista reputazionale, in tutte le sedi giudiziarie più opportune, nessuna esclusa.
Alla luce di quanto sopra, siamo comunque a confermarvi il pagamento immediato del canone di concessione per l’esercizio 2023 – originalmente previsto per il prossimo 30 giugno – e a tal fine Vi comunichiamo che abbiamo disposto i necessari movimenti finanziari a coperture del pagamento del modello PAGO PA da parte Vostra emesso, che avverrà, alla luce dei tempi tecnici di valuta bancaria intercorrenti, entro mercoledì 08.05 p.v.. Tanto Vi dovevamo per nostra maggiore precisione, ribadendovi altresì che è nostra immediata cura procedere alla sostituzione della garanzia di cui sopra – scopertasi come falsa – con polizza idonea e valida, come previsto dal vigente atto di convenzione, nel più breve tempo possibile”.

“Il frodato è GPS – ha detto la sindaca – ma anche noi siamo parte lesa, il giro è molto più ampio, con connotati a livello nazionale. Il versamento del canone 2023 avverrà entro l’8 maggio, sarà poi mima cura convocare l’amministratore delegato di GPS Lodelli Alliata e capire come procedere nell’ambito della pratica. La bancabilità arriverà entro maggio, questo ci è stato confermato da una Pec. Secondo noi il recesso non è la strada giusta – ha detto Tarasconi incalzata dalle domande dei consiglieri – e rimando al mittente tutte le accuse di mancata trasparenza o che questa amministrazione non sia pulita, questo non lo accetto. Recedere significa lasciare la piazza nello stato in cui è oggi per altri dieci anni. Uno può essere a favore, può essere contro, però questa caccia alle streghe, come se si stesse cercando di nascondere qualcosa, nessuno di noi fa tifo per nessuno, se non per la città”.

E nel ringraziare i consiglieri di Fratelli d’Italia che hanno portato alla luce il fatto, non ha mancato una stoccata “se voi ci aveste fatto vedere quello che avevate scoperto, saremmo andati insieme in Procura, per il bene della città”.

Prima dell’annuncio della sindaca l’argomento ha girato sempre intorno a Piazza Cittadella, seppur indirettamente. In discussione c’era la proposta di una commissione speciale per l’analisi della spesa corrente del Comune proposta da Fratelli d’Italia. Dapprima scettica la maggioranza si era poi detta favorevole. Ma “nel tempo ha assunto i caratteri di inchiesta vera e propria senza alcuna novità rispetto alle commissioni già esistenti – ha spiegato la consigliera De Micheli – dal girono in cui si è aperta la discussione fino ad oggi i termini sono solo peggiorati. Alla commissione 1 siamo arrivati con atteggiamento di apertura, poi non abbiamo partecipato al voto. Se diamo fiducia rispetto ad una richiesta non invasiva, è ovvio che ci deve essere una reciprocità. Poi arriva un atto che è di sfiducia nei confronti dell’amministrazione, ovvero il gruppo di FdI trova un comunicato stampa della società assicurativa e invece di fare un atto di fiducia per il bene dei piacentini, parlandone con la sindaca, va in procura a presentare un esposto”.

“Non voterete la commissione per ripicca – ha risposto la consigliera Soresi – sono schifata per il vostro modo di amministrare la cosa pubblica”.

Respinta anche la mozione, a firma di FdI, relativa alla richiesta di di parere della Corte dei Conti circa la legittimità dell’addendum di piazza Cittadella.