A PIACENZA NON CALANO I DECESSI: 29 IN UNA GIORNATA. VENTURI “CONTAGI IN DIMINUZIONE”

Sono ancora troppi i morti per Coronavirus nonostante i contagi siano in diminuzione. 29 decessi in una giornata a Piacenza, sebbene “la media dei nuovi contagi sia sotto la media regionale, meno del 5%. I decessi totali in regione sono 1174, 97 in più rispetto a ieri” ha riferito il commissario Sergio Venturi. I casi di positività a Piacenza sono 91 in più rispetto a ieri, per un totale di 2213.

“Stiamo contrattaccando, stiamo andando fuori dagli ospedali per seguire i pazienti nelle case – ha detto Venturi riferendosi ai team di medici di continuità assistenziale che hanno preso il via ieri a Piacenza. “In questo modo controlliamo i positivi in isolamento o sintomatici lievi con la somministrazione di un mix di farmaci”.

I casi di positività al coronavirus sono 10816, 762 in più di ieri. 42.395 i test refertati, 4.350 in più sempre rispetto a ieri.
Complessivamente, sono 4.680 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (415 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità – come si sta verificando negli ultimi giorni – quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 301, 7 in più rispetto a ieri.

Continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 792 (71 in più rispetto a ieri), 668 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, 124 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Posti letto aggiuntivi già allestiti: 4.630, 307 in più di ieri.

BARBIERI: “NON CI POSSIAMO PERMETTERE DI MOLLARE LA PRESA”. SUI MINORI CONTAGI “SONO MOLTO CAUTA”

Sta meglio il sindaco Barbieri, in attesa dell’esito del quarto tampone che le confermerà la guarigione dal Coronavirus; intanto prosegue senza sosta il lavoro da casa, dove è in isolamento dal 4 marzo, con i sindaci e la regione.

“Quello che ci interessa maggiormente è spezzare il contagio, l’unico modo per combattere questo virus sconosciuto, non possiamo mollare la presa”.

“La cosa mi che addolora di più? Non poter ancora dire ai piacentini che questo incubo è finito e non poter stare accanto alle persone che hanno perso un parente o un amico senza poterli assistere, questo è il pensiero che mi angoscia”.

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MEDICI A DOMICILIO: “LE PERSONE VIVONO IN SOLITUDINE, HANNO PAURA E SONO ANGOSCIATE”

“Abbiamo trovato persone con una forte paure, sole e angosciate”. Così la dottoressa Giuliana Rapacioli ha descritto le persone incontrate a domicilio, nella prima giornata di continuità assistenziale insieme all’infermiere Mirko Zardi. Hanno visitato una decina di pazienti raggiunti nelle loro abitazioni su indicazione del medico di famiglia. Soprattutto anziani, ma non solo. “Abbiamo percepito una grande solitudine e ansia, tanto che le persone hanno vissuto il nostro arrivo quasi come un momento conviviale sebbene non ci sia stato alcun contatto”. Ecco la sua testimonianza

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SONO 23 I DECESSI A PIACENZA. VENTURI RASSICURA “A PIACENZA I SERVIZI DI AMBULANZA PER COVID SONO CALATI DEL 40%”

I decessi sono ancora troppi: 92 in Emilia Romagna (1077 in totale) di cui 23 a Piacenza in una sola giornata. Si respira però un cauto ottimismo, almeno questo è ciò che lascia trapelare il commissario per l’emergenza Sergio Venturi. Un ottimismo che si basa sui dati: “i servizi di ambulanza – ha riferito Venturi – sono in significativa diminuzione in quasi tutta la regione: a Piacenza il picco si è registrato con 166 servizi, ieri se ne sono registrati 110, con una riduzione del 40%”. I nuovi contagi a Piacenza sono 141 in più rispetto a ieri, per un totale di 2122 casi di positività. “Il trend è in significativa riduzione rispetto a ieri, la nostra speranza e convinzione è che continui così”.

In Emilia sono 10.054 i casi positivi, 800 in più rispetto a ieri. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 4.265. 721 le guarigioni (+ 163), i pazienti in terapia intensiva sono 294, solo 3 in più di ieri. 38.045 i test refertati, 4.518 in più sempre rispetto a ieri. Sono 4.265 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (273 in più rispetto a ieri).

 

SARA MAINI, PSICOLOGA: “IL TEMPO DILATATO E LE RADICI PER UN CAMBIAMENTO”

Tempo dilatato, cambiamento improvviso delle abitudini, ansia e preoccupazione: che conseguenze hanno su di noi a livello psicologico? Ne abbiamo parlato con la psicologa piacentina Sara Maini, che ci ha fornito indicazioni e consigli su come rendere produttivo il tempo casalingo “è meglio occuparsi di noi stessi piuttosto che preoccuparsi e farsi domande per un cambiamento radicale”.

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ANCORA 30 DECESSI. DA VENTURI UN CAUTO OTTIMISMO: “A PIACENZA SIAMO VICINI AL PICCO”

Ancora 30 decessi a Piacenza che rimane il capoluogo emiliano più drammaticamente falcidiato dall’emergenza Covid 19. I nuovi casi di positività a Piacenza sono 96 in più rispetto a ieri, (+5%) che portano a 1981 i casi totali di contagio. A livello regionale i positivi sono 719 in più per un totale di 9254 casi. Di questi 3992 sono persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere. Aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 291, 15 in più rispetto a ieri.

I decessi continuano a salire: passati da 892 a 985: 93 in più rispetto a ieri. Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 558 (135 in più rispetto a ieri), 125 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite, 10 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

“La maggioranza dei tamponi effettuati oggi sono risultati negativi – ha annunciato il commissario all’emergenza Venturi – è avvenuta l’inversione di tendenza ovvero con più negativi che positivi. Potrebbe essere quell’inversione di tendenza che speravo di annunciarvi da alcuni giorni.I casi di positività di Piacenza (+96) corrispondono al 5% in più, possiamo dire di essere molto vicini al picco”.

“Il Governo – conclude Venturi – deve assolutamente tenere conto del fatto che siamo la seconda regione più colpita; abbiamo necessità che il Governo ci ascolti: nessun operatore sanitario può lavorare senza dispositivi di protezione personale”.

MERCATI RIONALI CHIUSI: PROTESTANO I COMMERCIANTI DI VIA ALBERICI

Hanno accumulato scorte per una settimana pensando di aprire regolarmente al pubblico come ogni lunedì. Non è stato così per gli operatori del mercato rionale coperto di via Alberici che stamattina sono stati costretti a chiudere i loro esercizi commerciali in attuazione dell’ordinanza emanata dalla Regione Emilia Romagna sabato 21 marzo, mirata a rafforzare le misure di prevenzione e contenimento della diffusione del virus Covid-19, fino al 3 aprile. E’ consentita la possibilità di effettuare la consegna a domicilio dei prodotti alimentari.

“Non ce lo aspettavamo – ci ha riferito una negoziante – se l’avessimo saputo solo qualche giorno prima avremmo evitato di fare scorte per la settimana, ora siamo costretti a chiudere”.

“Cosa abbiamo noi di diverso rispetto agli altri operatori commerciali? siamo negozianti di serie B? – protesta un altro esercente di via Alberici – non vendiamo forse anche noi beni di prima necessità? Siamo un punto di riferimento per gli abitanti della zona e per i più anziani, che ora saranno costretti a recarsi all’ipermercato o a farsi portare la spesa dai parenti”

 

 

ANCORA 26 MORTI A PIACENZA. VENTURI “SPERIAMO DI SEGUIRE IL RALLENTAMENTO DELLA LOMBARDIA. SIAMO FIDUCIOSI”

Sono ancora numeri troppo alti i decessi che riguardano Piacenza: 26 in un’unica giornata. Salgono così a 892 i decessi totali in Emilia Romagna. Il numero dei contagi a Piacenza arriva a 1885, 120 in più rispetto a ieri.

Complessivamente in Emilia sono 8.535 di positività al Coronavirus, 980 in più di ieri. 31.200 i test refertati, 3.178 in più sempre rispetto a ieri.

“Già da un paio di giorni – ha specificato Venturi – stiamo assistendo ad un miglioramento dei dati relativi alla Lombardia, dove il contagio è iniziato prima, speriamo di seguire a ruota questo trend. Noi non siamo ancora in fase di rallentamento come la Lombardia perchè sul nostro territorio esistono fasi differenti della malattia e non c’è un contagio uniforme, non vedremo un calo uniforme, ma ci aspettiamo le prime contrazioni a Piacenza e a Parma che sono le province più colpite”.

In tutto, sono 3.669 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (443 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 276, 7 in più rispetto a ieri. Ma crescono purtroppo i decessi, passati da 816 a 892: 76, quindi, quelli nuovi, di cui 46 uomini e 30 donne. “I dati che riguardano i casi di isolamento a casa sono confortanti – ha spiegato Venturi – perché significa che la forma di malattia è meno aggressiva.  Così come i ricoverati in terapia intensiva, solo 7 in più rispetto a ieri”.

Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 423 (74 in più rispetto a ieri), 365 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 58 (più del doppio, rispetto a ieri quando erano 26) sono dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

 

BALDINO: “A PIACENZA RIUSCIAMO A PROCESSARE 200 TAMPONI AL GIORNO. INUTILE RACCOGLIERNE DI PIU'”

Il direttore generale Luca Baldino risponde alla domande che i cittadini rivolgono all’azienda: di cosa ha maggiormente bisogno l’Asl? “Di dispositivi di protezione individuale per i sanitari, di operatori sanitari e che ogni cittadino faccia il proprio di dovere di stare a casa e limitare il più possibile il contatto con le persone.

Gli operatori stanno facendo il massimo, anzi di più, per non vanificare il loro sforzo occorre limitare al minimo le relazioni sociali, perché il virus cammina sulle gambe degli uomini.

Questione tamponi: perché non è possibile sottoporvi tutti i cittadini, anche gli asintomatici? E’ questione del tempo con cui vengono processati. In Emilia Romagna ad oggi e vengono eseguiti 2800, tra pochi giorni arriveranno a 4800. Piacenza si è resa autonoma e con il suo laboratorio è in grado di processare 200 tamponi al giorno. “E’ inutile quindi – spiega Baldino – raccoglierne migliaia se la nostra capacità di processare non va oltre un certo limite”.

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PAGANI, OMCEO: “IL SISTEMA SANITARIO E’ AL LIMITE. RACCONTIAMO AI CITTADINI COME STANNO LE COSE”

E’ d’accordo con le nuove misure del Governo sulla decisione di chiudere le fabbriche ritenute non strategiche per le prossime due settimane, anzi “forse potevano arrivare prima, ma tutti abbiamo fatto degli errori”. Lo afferma Augusto Pagani, presidente dell’Ordine dei Medici di Piacenza: “la situazione sanitaria di Piacenza è al limite, ho fiducia che ne usciremo ma ognuno faccia la propria parte. E’ nostro dovere raccontare ai cittadini come stanno le cose”.

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