NUOVO OSPEDALE: LA GIUNTA DECIDA PER IL BENE DI PIACENZA

Quello che sta andando in scena sul nuovo ospedale, a nostro avviso, non è proprio quello che si sarebbero aspettati i piacentini. Ci sta la discussione, ci stanno i pareri discordanti rispetto alle aree, ma è la modalità con cui si affronta la questione. Pare persino che non ci sia la volontà di arrivare ad una soluzione condivisa. Speriamo di sbagliarci.

Quello che emerge è il continuo scambio di accuse tra maggioranza e opposizione: un tavolo tecnico finito in nulla, la maggioranza che accusa l’opposizione di “mancata assunzione di responsabilità”, la minoranza che ribatte parlando di “poca chiarezza e mancata trasparenza nel percorso”.

Crediamo che il discorso dovrebbe essere portato su un altro piano, non solo politico, perché decidere del nuovo ospedale riguarda tutta la comunità, sarà la decisione più importante che l’amministrazione è chiamata a prendere e avrà un impatto notevole sulla città. E’ per questo che sarebbe opportuno parlare di più del futuro di Piacenza, di quale strada farle imboccare, a quale via indirizzarla. Ragionare sulle sei aree proposte, di cui cinque hanno destinazione agricola e una residenziale, differenza non da poco; ragionare sui costi dell’esproprio, sullo spreco di suolo agricolo. I temi non mancano e sono certamente più pertinenti che la polemica politica.

Ormai siamo agli sgoccioli e la sensazione è che la città non abbia ben presente cosa significhi pianificare la scelta per la costruzione del nuovo ospedale. Il calendario è inesorabile: dopo il passaggio in giunta il 23 luglio la commissione, il 26 consiglio comunale per il voto finale. L’amministrazione ha una grande responsabilità, se ne renda conto.

APRE L’EMPORIO SOLIDALE, DOVE LA SPESA SI FA CON I PUNTI

Eccoli i prodotti del nuovo emporio solidale di via I Maggio che ha ufficialmente aperto le porte al pubblico. Un vero e proprio supermercato, al momento con la disponibilità di prodotti non deperibili a lunga conservazione: alimenti, prodotti per la casa e l’igiene personale. Un luogo bello, accogliente, colorato a cui i volontari insieme ai soggetti esecutivi Svep, Caritas, Croce Rossa, Auser e Comune stanno lavorando da mesi.

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NUOVO OSPEDALE, ARCHITETTI: “CHE CITTA’ VOGLIAMO PER IL FUTURO?”

“Che città vogliamo per il futuro?” E’ la domanda che pone il presidente dell’Ordine degli Architetti di Piacenza Giuseppe Baracchi sul tema del nuovo ospedale. Una domanda che porta ad affrontare diverse tematiche: dal consumo di suolo, alla trasformazione urbana di quella parte di città che ospiterà la nuova struttura. Siamo agli sgoccioli di un percorso molto lungo e travagliato: il 26 luglio il consiglio comunale deciderà l’area dopo il passaggio in commissione e un giunta. Sul tavolo ci sono sei aree: cinque con destinazione agricola e una residenziale: Besurica ovest, Besurica sud, Besurica est, la Verza, Podere Cascine e Farnesiana.

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MARCO STABILE: MISSIONE SORRISO

La missione è portare il sorriso. Il dottor Marco Stabile, primario di chirurgia plastica ricostruttiva dell’Asl di Piacenza dal 2016 ha fondato la onlus AICPE che promuove gli interventi chirurgici per gravi patologie nel mondo. Ha aiutato centinaia di persone in Paraguay e Africa. Tra pochi giorni partirà per una nuova missione, che racconta a #Diprofilo.

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CERTIFICATI ON LINE: IL COMUNE PUNTA ALLA DIGITALIZZAZIONE

Sono sette le nuove tipologie di certificati che i cittadini possono consultare e scaricare comodamente dal proprio computer collegandosi alla piattaforma on line dei servizi demografici. Sono il certificato di stato di famiglia, certificato di stato civile, certificato anagrafico di matrimonio, certificato anagrafico di morte, certificato di nascita, certificato di matrimonio (solo per eventi avvenuti a Piacenza dal 1992) e certificato di morte.

Complessivamente sono quasi 12mila i cittadini che in un anno li richiedono. Poterli scaricare on line è certamente più comodo soprattutto in termini di tempo.

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POLIZIA PENITENZIARIA: UN ALTRO PASSO PER AVVICINARSI ALLA GENTE

Un momento celebrativo con un tratto decisamente umano, un poco svestito dall’ufficialità propria degli anniversari di fondazione. Un tratto, per altro, molto apprezzato. Prima di tutto per la location, fuori dalle mura del carcere, in pieno centro nel rinnovato auditorium di Santa Maria della Pace che oggi è un gioiellino di teatro. Poi per i discorsi dal volto umano della comandante e della direttrice. Al di là dei numeri della popolazione carceraria, è stata l’attenzione alle persone quello che ha contraddistinto la festa della polizia penitenziaria di Piacenza.

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QUANDO IL VICINATO DIVENTA SOLIDALE: RINNOVATA LA CONVENZIONE

Sono 25 i posti letto a disposizione negli alloggi Acer di via Neve e via Confalonieri destinati agli studenti universitari fuori sede, a patto che questi prestino un servizio di volontariato di tre ore settimanali in 10 mesi. È il progetto vicinato solidale, avviato nel 2003 da Comune, Politecnicio e Acer. Dal 2013 sono diventati partner la fondazione Unicatt, la Asp Morigi De Cesaris, e dal 2015 l’Università Cattolica.

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DON PIETRO: “A ME STA A CUORE IL BENE DEI RAGAZZI”

Il clamore è stato tanto e continua a distanza di una settimana, proprio mentre lo stiamo intervistando don Pietro Cesena riceve le telefonate di giornalisti di testate nazionali. Quando i toni si alzano fanno fragore, ancora di più se arrivano dall’altare nel bel mezzo di un’omelia.

Quel “stronzi” ripetuto due volte rivolto ad alcuni rapper che infilano nei testi messaggi provocatori e diseducativi, secondo don Pietro rendono ancora più fragili e insicuri i ragazzini che non sanno distinguere i messaggi giusti da quelli sbagliati. Lo abbiamo incontrato a Verdeto, in val Luretta, dove un gruppo di ragazzi sta partecipando alla quarta vacanza scientifica.

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CALCIATI: “SERVE UN SEGNALE FORTE DALLA POLITICA”

E’ Giovanna Calciati, amministratrice di lungo corso, esponente della sinistra piacentina, l’ospite di Di Profilo. 
“La vicenda dell’arresto di Caruso è gravissimo, la politica deve dare un segno. Il primo segnale sarebbe stato l’elezione condivisa del presidente del consiglio comunale. Occasione mancata”.

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MONS. BERNI: “DEDICO L’ANTONINO D’ORO ALLE MISSIONI”

Un riconoscimento inaspettato e inatteso, di cui quasi neanche conosceva l’esistenza, ma che non esita a dedicare alla sua gente e ai volontari che lo hanno seguito nella sua missione. La vita di mons Domenico Berni, a cui i canonici del capitolo hanno assegnato l’Antonino d’Oro 2019, nato 79 anni fa a Piane di Carniglia, in provincia di Parma, nella diocesi di Piacenza-Bobbio, ha fatto della missione la sua vita. 48 anni missionario in Perù, sulle cordigliere delle Ande, un territorio impervio e difficile, nel 1989 san Giovanni Paolo II lo nomina vescovo. Un territorio popolato dagli ultimi a cui mons. Berni ha dedicato l’opera di evangelizzazione .

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