PORTARE IL CARCERE NELLE PIAZZE, ACCADE A SORI. E A PIACENZA?

E se anche a Piacenza le penalità entrassero nelle piazze? Una provocazione? Al contrario perchè c’è già chi lo fa. E’ il caso del comune di Sori, cinquemila abitanti alle porte di Genova, dove il primo cittadino Paolo Pezzana ha portato il mondo della pena che passa dai detenuti, agli homeless, nella città. Se ne è parlato nel corso del convegno “Ripartire dal carcere: quale politiche per la città?” organizzato da Asp Città di Piacenza.

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VEGANI PER ETICA O PER MODA? A TUTTO TONDO

Nessuna rinuncia ma semplicemente una scelta etica che determina un diverso modo di vivere. Si diventa vegani per ragioni salutiste, per gusto ma soprattutto per scelta etica. Decidere di escludere dalla propria dieta tutto ciò che è di provenienza animale condiziona anche molte altre scelte. Anche a Piacenza sono nato numerosi gruppi sui social e anche alcune associazioni che hanno organizzato conferenze e incontri con medici esperti del settore. Intanto il dibattito tra vegano-vegetariani e carnivori si infiamma.

Il vento sta cambiando anche a Piacenza per il Movimento 5 Stelle? Dopo il successo al primo turno delle amministrative romane della candidata Virginia Raggi abbiamo chiesto ai rappresentanti piacentini del Movimento una previsione per il 2017 quando la città sarà chiamata alle urne. Per il momento nessuna intenzione di scendere in campo direttamente da parte della capogruppo in consiglio comunale Mirta Quagliaroli e una convinzione: a vincere, a Piacenza, sarà ancora il PD.

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GESTIONE PROFUGHI: COSA NON E’ FUNZIONATO?

Prima o poi questo momento sarebbe arrivato. Opporsi costantemente all’arrivo e alla gestione dei richiedenti asilo ha portato a ben poco, praticamente nulla. Nel senso che ha solo posticipato un evento che sarebbe arrivato, prima o poi. Perchè, fin da un anno e mezzo a questa parte, alcuni comuni si sono detti disponibili all’ospitalità e altri no? Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una netta sproporzione tra i territori della provincia. Perchè non si sono create regole che gestissero questa ospitalità, anche interne dal momento che per lo Stato basta dare vitto e alloggio senza alcun progetto di accoglienza a questi profughi? Eppure qualche esempio virtuosi esiste anche in provincia di Piacenza, in un caso due ragazzi del Mali sono stati assunti e oggi lavorano in un’azienda del territorio. Quello che è carente è la gestione dell’accoglienza. Ma non solo anche il post – accoglienza. Nel senso che terminato il periodo questi ragazzi sono fuori senza casa e soprattutto senza un lavoro, fatta eccezione di qualche raro caso. La Prefettura si trova a gestire una situazione che non le appartiene per vocazione, nel senso che non fa parte dei comuni che al contrario sono chiamati a gestirli, i propri territori. E allora in attesa che qualcosa cambi dall’alto, forse sarebbe il caso che ognuno si prendesse le proprie responsabilità.

LaPresse04-05-2011 Taranto (Italia)CronacaTaranto, arrivo dei profughi libici da LampedusaNella foto: l'arrivo dei profughiLaPresse04-05-2011 Taranto (Italy)NewsTaranto, libyan refugees from Lampedusa to the Taranto harbourIn the pict: libyan refugees

2 GIUGNO AI GIARDINI MARGHERITA, IL PREFETTO: “LE ISTITUZIONI SONO ANCHE QUI”

Si è svolta ai giardini Margherita la tradizionale cerimonia di celebrazione del 2 giugno alla presenza del Prefetto, delle autorità cittadine e dei sindaci dei comuni della provincia. Un momento solenne, scandito da gesti simbolici, che ha attirato un gran numero di cittadini. “Ci tenevo a svolgere qui questa cerimonia – ha detto il PrefettoAnna Palombi – perché è una testimonianza che le istituzioni sono anche qua. Il 2 giugno rappresenta un momento storico fondamentale, il passaggio dalla monarchia alla  Repubblica, ma anche il 70^ anniversario del voto alle donne. Non deve essere una giornata di ricordo ma di risveglio verso il futuro”. Al termine della cerimonia il Prefetto ha consegnato le medaglie d’oro al valore civile.

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UMANIZZARE LA PENA PER RIEDUCARE I DETENUTI

Rendere umana la pena significa attribuire un senso al tempo. Un tempo lungo che, secondo il nuovo ordinamento carcerario, è di otto ore giornaliere fuori dalle celle. Ci siamo chiesti come e cosa fa di questo tempo un tempo buono, che crei consapevolezza ma anche riscatto. Il lavoro sembra la risposta a questa domanda, per fare ciò occorre personale qualificato e all’altezza. Brunello Buonocore, referente per l’Asp città di Piacenza delle attività realizzate in carcere, definisce tutto quello che finora si è fatto buono, ma gocce nell’oceano.

La trappola del gioco d’azzardo è lì a portata di mano. Sempre più vicina per cui è più facile cadere in tentazione. Il dramma è che non ci rende conto di scivolare lentamente nella patologia. L’Asl di Piacenza, in collaborazione con le associazioni per lo studio delle malattie del gioco d’azzardo, ha organizzato una due giorni con massimi esperti del settore.

Come erano da bambini i personaggi che, nel bene o nel male, sono diventati un’icona del 900? se lo è chiesto Franz Bergonzi nella sua ultima collezione Kindergarten’900. Ecco che Sigmund, Ghandi, Adolf, Albert e tanti altri vengono rappresentanti con i tratti universalmente riconosciuti in un contesto che invece è ai più sconosciuto, ovvero un grande e ridente asilo.

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GIOCO D’AZZARDO, UNA TRAPPOLA A PORTATA DI MANO

Caderci è più facile di quanto si pensi. La trappola del gioco d’azzardo è lì a portata di mano, nei bar, negli autogrill, luoghi che tutti frequentano. Per questo, nel momento in cui si gratta compulsivamente o meno un gratta e vinci, o mentre si inserisce la moneta nella macchinetta, non si pensa di fare nulla di male perchè non esiste alcuna disapprovazione sociale in questi gesti. “Il gioco è sempre più vicino a noi e non c’è alcuna disapprovazione sociale in questo, perchè tutto è legalizzato” ci ha detto Daniela Capitanucci presidente onorario di AND. La dottoressa Capitanucci, insieme ad altri esperti, ha partecipato alla due giorni organizzata da Asl di Piacenza, con il patrocinio della regione Emilia Romagna e la collaborazione delle associazioni per lo studio delle malettie del gioco d’azzardo patologico. La soglia tra il gioco d’azzardo e la ludopatia è un lento, subdolo e progressivo scivolamento, per certi aspetti impercettibile.

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LILT, IN PRIMA LINEA CONTRO IL FUMO

La tentazione della sigaretta è troppo forte, con lei non ci si può confrontare perchè se ne esce sconfitti. E’ una frase che si sente spesso ripetere ai corsi per smettere di fumare. Eppure, nonostante i numeri siano allarmanti non bastano per dare una sferzata decisa, se si considera che anche il 41% degli operatori sanitari fa parte della schiera dei fumatori incalliti. La Lilt di Piacenza, Lega Italiana Lotta ai Tumori, sta raccogliendo le forze per dare vita ad un nuovo centro anti fumo, numerose adesioni sono già arrivate alla sede di via Taverna. Quello che conta davvero per il buon esito sono l’appoggio del comitato scientifico ma anche le relazioni con il territorio, creando cioè un circuito virtuoso tra tutti quei soggetti che fanno della salute la prerogativa principale.

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LA PERTITE VISTA DAI BAMBINI. IL LOGO SI VOTA ON LINE

Si va dal diritto all’ozio a quello delle sfumature, passando per il diritto a sporcarsi, agli odori, al dialogo e al silenzio. In tutto sono dieci diritti “naturali” di bimbi e bimbe, ciascuno dei quali potrebbe un giorno ispirare il futuro parco giochi all’interno dell’area della ex Pertite. A immaginarlo, gli alunni delle scuole primarie cittadine che hanno partecipato al progetto “La scuola in Comune”, visitando nei mesi scorsi l’aula consiliare del Municipio per conoscere meglio la macchina amministrativa.  I pensieri sono stati esposti all’arena Daturi nel corso della festa conclusiva; i bambini di otto classi hanno ideato 11 possibili loghi per il futuro parco della Pertite. Sul sito www.comunepiacenza.it sarà possibile esprimere la propria opinione votando direttamente on line il proprio logo preferito.

SCUOLE PERTITE

DOMENICO FERRARI: “IL TERRITORIO VA AMATO. SIAMO VICINI AL DISASTRO”

Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente 7 milioni di italiani sono a rischio frane e alluvioni, nel senso che vivono in zone considerate pericolose, dove negli ultimi dieci anni si è continuato a costruire. Un comune su tre ha quartieri a rischio idrogeologico. Abbimao chiesto al professor Domenico Ferrari, già delegato del Fai di Piacenza da sempre in prima linea su questioni legate all’ambiente e al paesaggio, una valutazione. “Non credo che i comuni si rendano conto di quello che c’è in palio, cioè il futuro del nostro sistema. La situazione idrogeologica è terribile, sappiamo che il nostro è un terreno franoso e dobbiamo agire di conseguenza, non si può costruire su una frana”.

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CARITAS, CRESCE IL BISOGNO DI ASCOLTO. 3700 PERSONE ACCOLTE IN UN ANNO

E’ una povertà diversa, che necessita di ascolto e presa in carico. È la fotografia scattata dalla Caritas diocesana sulla povertà della provincia di Piacenza nell’anno 2015. un quadro elaborato grazie all’analisi degli accessi al centro si ascolto e ai relativi bisogni. In tutto sono 3700 le persone con cui la Caritas è entrata in contatto, partendo dai singoli che si sono rivolti ai servizi. In prevalente uomini, di età compresa tra 25 e 55 anni con code di ultra 65 enni e di giovanissimi 15 enni. Rispetto al passato la presenza di stranieri irregolari è drasticamente diminuita, la provenienza è ormai indistinta tra italiani e stranieri. Il 30% di chi si rivolge ai servizi sono persone sole, senza alle spalle una famiglia. Nel 2015 sono state 325 le persone che per la prima volta si sono rivolte al centro di ascolto di via giordani, di queste 42 sono donne. Un altro dato significativo è quello delle borse viveri: in un anno ne sono state distribuite 5906, un numero altissimo se si confronta con le 880 del 2000. la stima complessiva del totale delle borse vivere distribuite, comprese le parrocchie, la croce rossa, le onlus, la società civile, è di 50mila. Per il sesto anno la Caritas ha organizzato la raccolta di generi di prima necessità Da Dono nasce Dono: sabato 21 maggio in numerosi punti vendita di città e provincia verranno raccolti generi alimentari a lunga scadenza destinati a sostenere i servizi della Caritas Diocesana, dell’associazione La Ricerca, dei frati minori di Santa Maria di Campagna, dei gruppi di volontariato vicenziani e dell’unità pastorale La Giara.

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