LA SCIMMIA ABBRACCIONA: QUANDO A PARLARE SONO LE IMMAGINI

La Scimmia Abbracciona stringe a sé le persone che incontra. E’ un gesto semplice, che esprime affetto e simpatia. Proprio come fa Michele, che si è scoperto autore di un libro speciale, dal titolo, per l’appunto, La Scimmia Abbracciona. Un in book a cui ha lavorato una decina di ragazzi del programma autismo, tra cui Chiara, Michele l’autore, Francesco, Stefano, Riccardo. Luca, studente dell’istituto d’arte Gazzola, che si è occupato di dare una veste ai personaggi della storia attraverso le sue illustrazioni.

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ALLUVIONE, MANCA LA CULTURA DEL RISCHIO

I cittadini sono l’ultimo anello della catena che deve far fronte all’emergenza in caso di inondazioni. Come? Sulla base di comportamenti virtuosi che salvano la pelle. Il progetto Capflo ha studiato l’analisi delle capacità sociali per la mitigazione dei rischi di inondazione, sviluppando proprio questo, ovvero le capacità sociali delle comunità neri bacini, in particolare nella val Trebbia per il territorio piacentino. Quello che è emerso è che in pochi sanno cosa fare in caso di allerta: la conoscenza del sistema di prevenzione è limitata, non si conoscono le aree di assistenza, non si sa come minimizzare i rischi, ma si conoscono invece le aree a rischio

SUMMER SCHOOL: TRIS DI ASSI PER PARLARE DI COMUNICAZIONE E ARCHITETTURA

Alberto Barbera, Marco Bellocchio, Aldo Grasso. Un tris di assi del mondo della comunicazione ha incontrato gli studenti della Summer School organizzata dal Politecnico di Milano. Come la tv e il cinema diventano formidabili strumenti di interpretazione della città del futuro, il tema dell’evento rivolto ad un nutrito pubblico di giovani architetti che la visione del futuro ce l’hanno nel dna.

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GAZZOLA: “PIACENZA GIOCHI LA CARTA DEL TERRITORIO DI PASSO”

Pochi eventi ma vincenti: come a dire che quel conta è la qualità non la quantità. Secondo Eugenio Gazzola, operatore culturale, ex membro del cda della galleria Ricci Oddi, Piacenza ha la carte in regola per diventare capitale italiana della cultura nel 2020, l’importante è sceglierle bene le carte, delicato compito a cui è chiamato il neonato comitato promotore.

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OSPEDALE DI VILLANOVA: ECCO COME POTREBBE DIVENTARE

La vera sfida fu quella di considerare la riabilitazione una risposta alla disabilità. Sfida accettata e vinta dall’ospedale Verdi di Villanova. A confermarlo sono i risultati ottenuti negli anni, la qualifica di Unità Spianale da parte della regione e il successivo accreditamento. Tutto questo è stato l’ospedale fondato da Giuseppe Verdi, ma il futuro? Se ne è parlato a Palazzo Galli nel confronto organizzato dal comitato a difesa della struttura.
Il trasferimento a Fiorenzuola sembra l’ipotesi più probabile, a meno di un passo indietro auspicato dai comitati. Molto più nebulosa l’ipotesi di portare a Villanova il centro del comitato paralimpico come la regione ha proposto nell’ultima conferenza socio sanitaria di agosto. Sul tavolo sarebbe già pronta una bozza di adeguamento della struttura in base alle linee del documento stilato dall’Asl.

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AMBIENTE, DNA PERDUTO NELLA SINISTRA?

Vedendo le immagini del disastro di Livorno, la mente corre a due anni fa, il 14 settembre del 2015. L’esondazione del Nure che provocò vittime e distruzione. Oggi come allora ricominceranno le polemiche politiche, il rimpallo delle responsabilità giocate, addirittura, sui colori delle allerte. Sarà forse così diversa una allerta arancione rispetto ad una rossa? Li chiamano eventi straordinari ma, in realtà, sono sempre più frequenti. Il clima è cambiato, sostengono i meteorologi, perché in poche ore cade tanta pioggia quante ne dovrebbe cadere in parecchi mesi. Ma la pulizia dei fiumi, la pulizia dei canali a chi spetta se non alle amministrazioni? Passando sul ponte del Nure all’altezza di Pontenure ci sono solo erba e arbusti che crescono nel letto del torrente. Non ci vuole un esperto per capire che quando piove in modo abbondante il rischio si fa più alto. Sfogliando i quotidiani ci ha incuriositi l’analisi di Sergio Rizzo su Repubblica che riporta la parole del fondatore del PD Walter Veltroni “oggi la sinistra non può dirsi tale se non è ambientalista”. Veltroni sottolinea come la sinistra abbia perso quell’impronta ecologista che doveva essere parte integrante del sua dna. Anche il PD – scrive Rizzo- è impegnato, come gli altri partiti di sinistra dell’Europa occidentale, sul terreno della difesa ambientale, ma le ambiguità su questo fronte sono forti da tempo. La legge per la difesa del paesaggio che si propone di limitare il consumo del suolo giace in Parlamento, senza che nessuno da sinistra si imponga di dare una svolta. La sensazione è che le politiche ambientali lascino un pò il tempo che trovano, nel senso che ritornano in auge solo quando accadono disastri come quello di Livorno o, due anni fa, come accadde per il nostro territorio che mise in ginocchio mezza provincia.  Eppure quando di mezzo ci sono vite umane non si dovrebbe scherzare.

NUOVO PONTE SUL TREBBIA, VENEZIANI: “OLTRE AI MATTONI METTIAMOCI IL CUORE”

31 maggio – 9 settembre. Dopo 101 giorni il ponte del trebbia che collega Piacenza a San Nicolò è stato riaperto. Un super lavoro davvero, un risultato per nulla scontato – hanno ribadito in molti durante il taglio del nastro – raggiunto grazie alle maestranze, agli operai, alla forza lavoro che nonostante il caldo torrido di questa estate hanno portato a termine il lavoro con 4 giorni di anticipo sulla tabella di marcia.

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PIACENZA CAPITALE DELLA CULTURA: E’ NATO IL COMITATO PROMOTORE

Amministrazione comunale, Curia, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Camera di Commercio sono i componenti del Comitato Promotore per la candidatura di Piacenza a Capitale della Cultura 2020. A sottoscrivere l’accordo, approvato dalla Giunta nei giorni scorsi, e in vigore sino al completamento delle procedure previste dal bando ministeriale, il sindaco Patrizia Barbieri, il vescovo monsignor Gianni Ambrosio, il presidente della
Fondazione, Massimo Toscani e, per l’ente camerale, il consigliere Raffaele Chiappa in rappresentanza del presidente Parietti. Prende così il via l’iter di affidamento dell’incarico per la redazione del dossier di presentazione del territorio, sancendo l’impegno
congiunto delle istituzioni nel predisporre la documentazione necessaria, nel
curarne la promozione e nel coinvolgere tutte le realtà locali interessate.

Il dossier dovrà essere consegnato entro il 15 settembre, ma già nei prossimi
giorni si terrà l’incontro tra istituzioni e associazioni per la designazione di un
Comitato organizzatore, nonché per mettere a punto e focalizzare i tanti
progetti che il territorio può esprimere. “Siamo chiamati a uno sforzo corale –
hanno rimarcato stamani i presenti – nel quale la città per prima deve
credere. In queste settimane si è lavorato molto per la raccolta dei materiali
da inserire nel dossier, che sarà sottoposto al vaglio di un’apposita
commissione da cui scaturirà, successivamente, la short-list delle dieci città
finaliste. A quel punto si aprirà la seconda fase, relativa all’approfondimento
delle proposte, degli aspetti organizzativi, del calendario di eventi e del
quadro economico. E’ una sfida che affronteremo insieme, istituzioni e
associazioni, con il massimo impegno”.

“Questo Protocollo – sottolinea il sindaco Patrizia Barbieri – è il frutto di un
lavoro di squadra per il quale ringrazio tutti i soggetti coinvolti, in particolare
monsignor Ambrosio, che per primo ha avuto, in questa fase così delicata, un
ruolo strategico nel valutare l’importanza di un’unità di intenti per la qualità
del progetto”. Sul tema è intervenuto anche l’assessore alla Cultura, Massimo Polledri, il
quale ha ribadito come in questa fase stiano pervenendo numerose proposte:
“Penso ad esempio – ha affermato – al contributo e all’impegno della Banca
di Piacenza, i cui progetti culturali non solo sono importanti per il contenuto,
ma poggiano su una solida copertura finanziaria che ne garantisce la
realizzabilità”. Infine Polledri ha aggiunto che il Protocollo ha già suscitato
l’interesse di altre realtà, quali Genova e Alessandria.

IL NUOVO CORSO DELLA GIUNTA BARBIERI: FUTURO AFFRONTATO CON PRUDENZA O POCO CORAGGIO?

La viabilità su Corso Vittorio Emanuele, la pratica dell’ex Consorzio Agrario, il dietro front rispetto alla precedente amministrazione sulla nuova piscina al Polisportivo. E’ una decisa inversione di tendenza quella della giunta Barbieri rispetto al passato, un netto segno di discontinuità con chi li ha preceduti su pratiche che, se approvate, avranno ricadute evidenti per i prossimi anni sulla città. Il ritorno al doppio senso di marcia sul Corso era stato promesso in campagna elettorale, tra l’altro è stato deliberato già dalla prima riunione di operativa della giunta pochi giorni dopo l’insediamento.

Sulla riqualificazione dell’area dell’ex Consorzio Agrario, 130 mila metri quadrati di superficie, si gioca una partita importante per il futuro di quella parte di città a ridosso di barriera Roma. Prima di prendere qualsiasi decisione la nuova amministrazione ci vuole vedere chiaro e soprattutto vuole garanzie; nella fattispecie che l’intervento in questione non sia esclusivamente di natura immobiliare – commerciale ma soprattutto di ritorno per la città in termini di opere di interesse pubblico, con la nuova sede della Polizia Municipale, la realizzazione di una strada parallela a via Colombo e la riqualificazione del Berzolla.

Pratica sospesa per la nuova piscina: il progetto dell’ex assessore Cisini che prevedeva una vasca nuova al palazzetto Franzanti da 33 metri per 25 e la conversione della Raffalda in palestre ha subito lo stop della giunta, tanto che l’opera non rientrerebbe neppure nel piano della Opere Pubbliche né sembra che possa confluire nelle linee di mandato che devono essere approvate entro 120 giorni dal giuramento. Quello della nuova piscina non è una priorità per la nuova amministrazione, piuttosto invece è importante puntare sull’esistente con riferimento alla Raffalda di via Casella, come aveva ribadito l’assessore Garetti ai nostri microfoni http://www.zerocinque23.com/politica/garettti-le-necessita-primarie-le-grandi-opere . L’impressione è che la nuova amministrazione affronti le nuove pratiche con i piedi di piombo, per non fare passi più lunghi della gamba. Poco coraggio o estrema prudenza? Un quadro ancora più preciso sulla linee di mandato, obiettivi e priorità di intervento si avrà lunedì al termine della giornata di riunione no stop che il sindaco Barbieri affronterà con la sua squadra.

 

FERRARI: “LE CAMPAGNE ELETTORALI COME UN PIATTO DI ALTA CUCINA”

Tre parole: efficaci, semplici ma d’impatto. Lo slogan che accompagna un politico in campagna elettorale è fondamentale perché rimane nelle mente delle persone, ancora di più se all’interno c’è posto anche per qualcosa che stona e che, per questo, cattura l’attenzione. Ce lo confessa Mauro Ferrari, l’esperto di comunicazione che ha curato le campagne elettorali di numerosi politici anche piacentini, con la stessa cura e dedicazione con cui un sarto cuce un abito addosso ad una modella, tanto che qualcuno chiama le sue, campagne “sartoriali”. Una sfida via l’altra, cominciata nel 1994 con giacomo Vaciago, passando per i due mandati di roberto reggi, Gianluigi Boiardi, luigi brugnaro, sergio giordani, giorgio gori. Tante vittorie poche davvero le sconfitte.
Ed è proprio con Giorgio Gori che Ferrari ha iniziato una nuova avventura professionale: dopo averlo seguito nella campagna elettorale del 2014 che lo ha visto conquistare il comune di Bergamo, oggi l’attenzione è alle regionali del 2018 dove Gori si candiderà alla presidenza della regione Lombardia.

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