BARACCHI: “NUOVA PROGETTUALITA’ PER PIACENZA. DA UN ANNO NULLA E’ CAMBIATO”

Mettersi intorno ad un tavolo e farsi promotori di un incontro collegiale partendo proprio da quel manifesto Piacenza 2020 che venne realizzato solo in minima parte. A parlare, ai nostri microfoni, era il presidente dell’Ordine degli Architetti Giuseppe baracchi nel marzo dello scorso anno. La proposta che mette al centro una visione progettuale di città, figlia di una pianificazione ragionata, fu ripresa e rilanciata anche da alcuni organi di informazione locale. Ad oggi però nulla è accaduto. Sono cambiati i momenti, ma urbanisticamente non è cambiato nulla. “La volontà di intervenire in modo globale non c’è – conferma Baracchi – noi invece, come ordine, vogliamo porci al centro di questo processo che deve partire”. E chi è più adatto degli architetti a promuovere e fantasticare su una Piacenza nuova? Certamente ci vuole la volontà di tanti attori, prime tra tutte le amministrazioni che, mai come ora, sembrano in difficoltà a progettare la città del futuro. A questo proposito l’Ordine sta lavorando ad un paio di progetti.

Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo

piacenza 17 luglio 2000 vista citta (foto cravedi)

VIOLENZA DI GENERE, ANCHE LE PAROLE HANNO UN PESO

Chi può chiamare amore un cuore spezzato? La violenza di genere è un fenomeno complesso che esiste e che cresce nei numeri. Il convegno organizzato in Fondazione da comune di Piacenza, Castel San Giovanni, Fiorenzuola e Provincia ha cercato di dare strumenti per affrontare questa realtà. A partire proprio dalle parole e dal linguaggio con cui si affronta e si racconta la violenza di genere contro le donne. Chiara Cretella, assegnista di Ricerca in sociologia all’Università di Bologna ha spiegato quanto il linguaggio è importante per conoscere il problema; partendo dalla comunicazione dei cartelli fino alla pubblicità. “Bisognerebbe istituire il reato di stalking mediatico – ha detto – soprattutto nei casi di femminicidio” riferendosi alla morbosità con cui alcuni media pretendono di mostrare emozioni e situazioni assolutamente private, violando, in certi casi, il dolore e la privacy di una famiglia. Le parole hanno un forte peso nei casi di violenza: si dovrebbe evitare di utilizzare la parola raptus, così come vittima di violenza ma survival, ovvero sopravvissuta alla violenza.

Un convegno rivolto agli operatori del settore ma anche agli amministratori, un’occasione per fare il punto su quanto si è fatto e su quanto è ancora da fare. L’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini ha ribadito l’impegno che più soggetti hanno messo per ampliare il centro antiviolenza e la casa rifugio antiviolenza che oggi può ospitare fino a 17 donne, oltre che un servizio di reperibilità grazie alle professionalità del Telefono Rosa. Da marzo a dicembre 2015 sono state accolte 14 donne e 17 bambini.

fondazione antiviolenza

VIA ROMA E LA VIA CRUCIS DEL DEGRADO DELLA LEGA NORD

L’hanno ribattezzata La via Cricis del degrado”. Hanno sfilato con slogan e cori lungo via Roma con partenza dalla stazione, in mezzo varie soste: via Torricella, via Pozzo, via Roma, giardini Margherita e Merluzzo. La Lega Nord di Piacenza e’ scesa in piazza con il sostegno del Sindacato Autonomo di Polizia, Ciro Passavanti, la coordinatrice del Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale, Miriam Palumbo, Ettore Fittavolini, presidente dell’Associazione Pendolari Piacentini, e i membri dell’Associazione Amici dei Giardini Margherita e Merluzzo e del comitato dei residenti del quartiere. Ad ogni tappa un intervento a sottolineare la mancanza di sicurezza, il degrado e la scarsa di legalità. Gli organizzatori se la sono presa anche con la decisione di trasferire in via Roma la sede del PD: “Uno spostamento per essere più vicino ai suoi futuri elettori. Vanno bene i progetti culturali, ma ci vuole rispetto delle regole – ha detto il segretario regionale dee Lega Gianluca Vinci -L’agenda del quartiere Roma è servita solo a pagare dei lauti stipendi”. Comunque la si pensi nel quartiere, forse mai come oggi, qualcosa si sta muovendo: il progetto Porta Galera 2.0, l’ambulatorio di via Pozzo che ha soprattutto una valenza sociale, l’inaugurazione dell’Urban Hub luogo di ricerca e innovazione. Certo le aggressioni ci sono state e probabilmente ci saranno ancora, ma anche in altre zone della città. Gli episodi di microcriminalità accadono e accadranno, come in altre zone della città. Ma qui, in via Roma forse hanno un sapore e un odore diversi.

Pimage

PER LA QUALITA’ DELL’ARIA E DEL TERRITORIO NASCE “COMITATI IN RETE”

I comitati ambientalisti hanno riunito le forze per dare vita alla “rete dei comitati in difesa della qualità dell’aria e del territorio”; una iniziativa che va nelle direzione di dare maggiore sostegno all’azione del singolo comitato, di favorire la circolazione delle informazioni sulle azioni dei comitati, di promuovere iniziative comuni di sensibilizzazione verso i cittadini e la politica. E’ proprio nei confronti delle amministrazione e delle istituzioni che questa Rete di Comitati si rivolge: “sempre più spesso siamo inascoltati e poco considerati dalle istituzioni – hanno detto i membri dei comitati – ci auguriamo che questa Rete riesca nell’intento di confrontarci con le amministrazioni e con i cittadini. Non siamo affetti dalla sindrome di  Nimby (Not in my back yard, “non nel mio cortile”) ma semplicemente ci interessiamo, come è giusto che sia, di quello che accade fuori”. “Crediamo nella politica del fare bene e non del fare – ha detto Laura Chiappa di Legambiente – per questo vogliamo far prendere coscienza i cittadini dei problemi ambientali, creare un sostegno legale per la verifica delle procedure amministrative, iniziative in Regione per la partecipazione dei comitati alle conferenze dei servizi e creare un osservatorio del territorio per capire e sapere cosa succede dal punto di vista ambientale”. La prima iniziativa organizzata dalla rete dei comitati sarà il 30 aprile con la Marcia per l’Aria, partenza dal palazzetto dello sport fino in piazza Cavalli dove verranno consegnate al sindaco richieste e proposte. Ancora da organizzare, ma prima dell’estate, i rappresentanti dei comitati andranno a Bologna per consegnare al Presidente Bonaccini un documento con proposte e richieste declinate nel contesto regionale.

comitati

A TUTTO TONDO IN VIAGGIO TRA LE CAVE E IL BITUMIFICIO DI GOSSOLENGO

Inizia da località Ponte Nuovo il nostro viaggio all’interno delle cave nel comune di Gossolengo. Qui c’è un gran via vai di camion che trasportano ghiaia. In questo luogo le cave sono state autorizzate dal piano provinciale del 2001 poi rinnovato nel 2011. Tutto ha seguito un iter regolare. A questo si aggiunge la proposta da parte di una società di realizzare un impianti di produzione di bitume della portata di 200 mila tonnellate annue. Un anno fa contro questo impianto si è formato un comitato No al bitume – Si al parco del Trebbia. Abbiamo raccolto le testimonianze degli ambientalisti, dei cittadini che fanno parte del comitato ma anche di coloro che hanno rappresentato e che rappresentano tutt’ora le istituzioni. Da una parte c’è chi denuncia una specie di sistema mirato a fare si che il territorio sia indirizzato ad ospitare questo genere di attività, utile sì ma nello stesso tempo impattante, dall’altro chi dimostra come tutto l’iter sia regolare ed autorizzato.

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TELEDUCATO RITORNA SALVATA DALLE COOP

Verrebbe da dire “cosa non si fa per salvarsi”. Stiamo parlando della nuova Teleducato che, dopo i guai giudiziari dell’ex editore Gaiti, tornerà sugli schermi con due frequenze: canale 11 che andrà a Comunicare editrice di Telereggio e canale 12 la nuova Teleducato. Nuova, anzi nuovissima, a parte alcuni giornalisti del vecchio gruppo: il direttore Pietro Ferraguti, Michele Angella e Laura Giunta. Nuova, dicevamo, a partire dalla sede, che non sarà più in via Barilli, ormai  inadeguata alle normative vigenti, ma in centro. Nuova di zecca anche e soprattutto per i partner aziendali, le coop. Da Paolo Pizzarotti al mondo cooperativo, il salto è arduo e per nulla graduale, ma per salvarsi si fa di tutto. Sembra comunque, secondo alcuni siti tra cui Rossoparma, che anche nella nuova compagine societaria restino legami con il passato: le nipoti dell’ex editore Pier Luigi Gaiti. Un taglio con il passato neanche troppo deciso. 

 

 

PIACENZA EXPO, SEMPRE PIU’ VICINA A FIERE DI PARMA?

Si fa sempre più concreta la possibilità che Piacenza Expo venga accorpata alle Fiere di Parma o Bolognafiere. L’assessore alle Attività Produttive della Regione Palma Costi, durante la presentazione del Piano di riorganizzazione delle partecipate, ha annunciato che l’intento sarà quello di creare un’unica società per tutte le Fiere dell’Emilia-Romagna. Questo per una ragione, pare di capire, di costi e di mercato.
“L’intero sistema regionale è fatto di 95 manifestazioni con 26mila espositori, 3,1 milioni di visitatori e oltre 1,1 milioni di mq espositivi ha detto l’assessore – tutti insieme siamo quasi alla pari con Milano. L’obiettivo è quello di realizzare un’unica società regionale. E’ un percorso che abbiamo iniziato nel 2015 incontrando tutti i soci e i presidenti. Vogliamo competere con i sistemi internazionali. Ai soggetti coinvolti abbiamo chiesto che la creazione della società unica avvenga nel minor tempo possibile”. Tutto questo non fa una grinza con l’Area Vasta di cui da tempo gli amministratori locali parlano e che sembra sul punto di diventare effettiva. L’interrogativo che in tanti si pongono, non solo in questo ambito ma anche in quello sanitario, è quale autonomia resterà ai soggetti accorpati? Chi avrà il potere di decidere le manifestazioni, di organizzarle, di calarle sul territorio, di promuoverle? Se questo piano di riorganizzazione si concretizzerà, Piacenza sarà accorpata a Parma, nonostante l’impegno da parte di alcuni amministratori locali a conservarne autonomia e indipendenza. 

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EMERGENZA ABITATIVA, ARRIVA IL PROGETTO CASA TRA LE CASE

Caritas e Fondazione di Piacenza e Vigevano insieme per dare una risposta concreta all’emergenza casa. Il progetto si chiama Casa tra le case e mira a reperire 25 appartamenti messi a disposizione di famiglie in difficoltà che vivono in gravi situazioni di disagio abitativo. Il progetto intende coinvolgere un numero di famiglie compreso tra 60 e 80 e di singoli tra i 15 e i 25 nell’arco di quattro anni. Il costo per anno (quattro)  è di 57 mila euro; di questi 31 euro sono stati messi a disposizione dalla Fondazione, 25 mila dalla Caritas. L’emergenza abitativa è una realtà e sono i dati a confermarlo: in Italia il 27% della popolazione vive in condizioni di sovraffollamento, di questi il 43% è sotto la soglia di povertà. Gli sfratti sono aumentati del 5%dal 2013 al 2014 e le coabitazioni sono passata da 236 mila del 2001 a 695 mila nel 2011. Come rispondere a questa condizione? Caritas e Fondazione individueranno la famiglie che potranno occupare i 25 appartamenti messi a disposizione di privati per un affitto pari, al massimo, alla metà dell’affitto di riferimento della zona. A disposizione delle famiglie sarà rivolto un progetto educativo formativo personalizzato partendo proprio dalla conoscenza dei componenti della famiglia. “L’idea – ha detto il presidente della Fondazione Massimo Toscani – è di rivolgerci a quella fascia grigia affinchè venga recuperata e possa ritornare alla normalità”. Al momento sono già disponibili 10 appartamenti, a breve si arriverà ad una ventina tra Piacenza e provincia.

fondazione progetto casa

GOSSOLENGO, TRA CAVE E BITUMIFICIO SALE IL DISSENSO

In località Ponte Nuovo, nel comune di Gossolengo, c’è un gran via vai di camion che trasportano ghiaia. La stessa ghiaia raccolta nelle cave che il piano provinciale del 2001, poi rinnovato nel 2011, ha regolarmente autorizzato.  A questo si aggiunge la proposta da parte di una società di realizzare un impianto di produzione di bitume della portata di 200 mila tonnellate annue. Un anno fa contro questo impianto si è formato un comitato No al bitume – si al parco del Trebbia. Il bitumificio, se il Tar respingerà il ricorso degli ambientalisti, sorgerà proprio nel bel mezzo del parco del Trebbia. Siamo andati a vedere i luoghi che lo ospiteranno, abbiamo raccolto la voce dei cittadini, ma anche del primo cittadino di Gossolengo e di altre istituzioni che hanno, in qualche modo, partecipato alla realizzazione del piano cave, quello che oggi è ancora vigente. La posizioni sono decisamente contrapposte. I servizi saranno inseriti nella nuova puntata di A Tutto Tondo

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IL 15% DEGLI STUDENTI ABBANDONA LA SCUOLA GIA’ ALLE MEDIE

Ragazzi che non riescono a superare la licenzia media e di cui la scuola non ha più notizie. A livello nazionale il dato si attesta al 15%, così come la percentuale piacentina. Da anni Comune, istituzioni scolastiche e università Cattolica hanno messo in campo azioni per comprendere meglio ed arginare il fenomeno. L’incontro in programma martedì 5 aprile rivolto agli insegnanti va nella direzione di contrastare il disagio scolastico che gli studenti manifestano in svariate forme. Un focus particolare, quest’anno, è dedicato al Progetto Adolescenza NET15, un intervento di rete per il contrasto alla dispersione scolastica. Dieci quindicenni in stato di disagio, otto maschi e due femmine, sono stati coinvolti nel progetto NET15, a cui hanno aderito numerosi soggetti (Asl, Ufficio Scolastico, Manicomics teatro, federazione italiana rugby). Al termine del percorso è stato redatto il volumetto NET15 Un percorso di “seconda opportunità” a Piacenza. Nova ragazzi su dieci si sono diplomati, uno non ce l’ha fatta.

All’incontro di martedì, seguiranno laboratori tematici legati al disagio scolastico, alla gestione dell’aggressività, delle emozioni e del processo educativo.

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