Il 24 aprile il supermercato Carrefour ha chiuso i battenti anche a Piacenza. Ventidue dipendenti sono rimasti senza lavoro. I sindacati di categoria, nel corso di un incontro con l’azienda, hanno ottenuto al cassa integrazione per un anno e la mobilità. Se il lavoratore sceglierà la mobilità entro il 24 ottobre avrà diritto ha 12 mensilità, se la chiederà entro il 15 dicembre le mensilità scenderanno a 9. “Un buon accordo -ha commentato Giuliano Zuavi della Filcams Cgil – a cui si aggiunge l’impegno che abbiamo ottenuto anche dall’amministrazione. Abbiamo incontrato il sindaco Dosi, il vice Timpano e l’assessore al Commercio Tarasconi affinchè si impegnino a valutare se altri insediamenti produttivi necessitano di nuova forza lavoro in modo da ricollocare i 22 lavoratori e per capire se sono fondate le voci di interesse di altri noti marchi ad entrare nel centro commerciale che prima ospitava Carrefour”. Un altro problema che si aggiunge a quello occupazionale, è quello dello spopolamento del centro commerciale Farnese in via Atleti Azzurri d’Italia che ospitava il supermercato. E’ da tempo infatti che numerosi altri negozi sono vuoti. “Se non arrivano risposte anche dalla politica – ha detto Zuavi – il commercio è in agonia”. In due anni Carrefour ha avuto 800 mila euro di perdite, motivo che sta portando il marchio a lasciare l’Italia. Non se la passa meglio Mercatone Uno in passivo per 600 milioni di euro a livello nazionale; oggi il marchio è in amministrazione controllata dagli ispettori ministeriali. A Fiorenzuola 35 lavoratori rischiano di trovarsi, a breve, senza occupazione. Una situazione che si sta estendendo a macchia di leopardo che vede il commercio in forte sofferenza.
PIAZZETTA PIACENZA, PARTE LA SFIDA DELLA “GRANDE ZOLLA”
Nell’incertezza di ciò che sarà visibile e ciò che sarà coperto da sapiente camouflage, il taglio del nastro di Expo 2015 è dietro l’angolo. Sembra che per l’inaugurazione sarà pronto e visibile al pubblico l’85% del totale. Tra l’incompleto pare rientri anche il Padiglione Italia. Ma non Piazzetta Piacenza, che porta la nostra città ad essere in prima linea. Il taglio del nastro della “Grande Zolla” è previsto per domenica 3 maggio alle 16. Il progetto era stato scelto a dicembre da un’apposita commissione; da lì i lavori sono proceduti a ritmo serrato ed hanno permesso di arrivare a completare l’installazione. 78 metri quadrati all’incrocio tra il Cardo e il Decumano, la piazzetta sorge davanti a padiglione Italia. La struttura, che all’esterno rappresenta una zolla di terra, regge un caleidoscopio con un’apertura ottagonale centrale e sul pavimento è rappresentato il territorio piacentino, con le valli e i fiumi principali. All’interno saranno proiettate immagini della provincia, della città e le eccellenza che contraddistinguono Piacenza. Da domenica la sfida è dare vita a questa zolla e pensare già ad un futuro riutilizzo per la città.
NUOVO COMANDANTE POMA: “SAREMO SULLE STRADE PER GARANTIRE LA SICUREZZA”
Polizia di prossimità, dell’ultimo metro o di quartiere. Chiamatela come volete, ma il senso è lo stesso. L’impegno del nuovo comandante della Polizia Muncipale Stefano Poma è quello di essere presente sulle strade, partendo dal rispetto delle regole per offrire aiuto ai cittadini. 46 anni, sposato, padre di due figli adolescenti, il comandante Poma farà il suo ingresso al comando di via Rogerio il primo maggio e gli impegni da subito non mancheranno, in un momento particolarmente delicato sia per quanto il tema legato alla sicurezza percepita da parte dei cittadini, sia per le risposte che gli agenti si aspettano sul fronte interno organizzativo. “Il mio impegno sarà massimo fin da subito – ha detto – avrò bisogno del collega Campomagnani per prendere visione di alcune tematiche, ma assicuro ai cittadini che saremo presenti sule strade, partendo dal rispetto per le regole”.
Selezionato su 15 candidati, il nuovo comandante si troverà a gestire, con il supporto del vice Massilimiliano Campomagnagni che in questi mesi ha svolto il ruolo di vicario, 122 agenti. In questi giorni si stanno svolgendo i colloqui per 5 nuovi ausiliari del traffico, figura per la quale sono arrivate 785 domande, ed entro un paio di mesi dovrebbero entrare in servizio anche 5 nuovi agenti per rispondere, almeno in parte, alle esigenze del personale attuale che lamenta un carico di lavoro gravoso e problematiche legate al recupero del festivo infrasettimanale. “Ogni lavoratore deve esercitare i propri diritti – ha detto il comandante Poma – affronteremo gradualmente le tematiche già a partire dai prossimi giorni”.
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FONDAZIONE: IL BILANCIO CRESCE DI 3 MILIONI DI EURO
La Fondazione di Piacenza e Vigevano può contare su un incremento del patrimonio netto di 3.225.157 euro arrivando così ad una liquidità disponibile di 349.893.760 euro. È il bilancio consuntivo 2014 approvato all’unanimità dal consiglio di via Sant’Eufemia. Il Presidente Massimo Toscani lo ha annunciato non senza soddisfazione al termine della seduta. “Un incremento – ha spiegato Toscani – dovuto al realizzo di plusvalenze e ad una politica di oculati investimenti”. Certamente una liquidità notevole anche rispetto al 2013 quando il patrimonio si attesto’ a 346.668.603 euro. Ora la domanda è: come investire questi denari? “Stiamo studiando forme idonee e innovative – ha risposto il Presidente – i soldi non possono restare sul conto corrente e verrano in parte gestiti da istituti di credito locali e non”. Risposta pronta e senza indugi anche alla richiesta del consigliere della Lega Nord Massimo Polledri che ha caldeggiato investimenti in attività economiche. “Non possiamo investire in attività economiche – ha replicato Toscani – non ce lo permette lo statuto, ma solo in gestioni che rendano interessi”. Capitolo erogazioni: paradosalmente anche se la Fondazione non guadagnasse nulla dagli investimenti, potrebbe ugualmente garantire il futuro dell’ente grazie al fondo erogazioni future nel quale sono accantonati 11 milioni di euro.
SICUREZZA REALE, SICUREZZA PERCEPITA: VIAGGIO NELLE ARMERIE DI PIACENZA
Mentre a Roma si valutano e si decidono strategie, i cittadini sono esasperati dai furti che aumentano soprattutto in abitazione. La stampa e i talk show nazionali ci mostrano che sempre più persone che tengono in casa le armi, con il pericolo dietro l’angolo della giustizia fai da te; i dati locali confermano che negli ultimi anni il numero di richieste di porto d’armi rilasciate dalla Questura è aumentato, non quello della Prefettura che rilascia documenti per porto d’armi ad uso esclusivamente personale, concesso in rarissimi e certificati casi. Le armerie, almeno quelle che hanno risposto alle nostre domande, descrivono questa realtà: le vendite di armi non sono aumentate, lo sono invece le richieste di porto d’armi. Il titolare dell’armeria Di Piacenza ci conferma che chi chiede il porto d’armi per il 90% ha subito un furto in abitazione o una minaccia. Molto frequenti le richieste di chi preferisce disfarsi di un’arma, magari particolarmente datata ricevuta in eredità da un parente. Ce lo conferma anche Davide Giuliani titolare dell’armeria La Lupa: “La norma vigente attualmente richiede una visita medica specifica per chi detiene un’arma ma non ha il porto d’armi; in tanti preferiscono non sobbarcarsi questi costi e disfarsi dell’arma”. Giuliani gestisce da 5 anni il negozio in via Corneliana, certo il suo non è un lavoro comune, a partire dalla responsabilità nel momento della vendita di un’arma.
Il servizio completo con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo
VICE MINSITRO BUBBICO: “TRE LE PRIORITA’: EXPO 2015, GIUBILEO E MINACCIA TERRORISTICA”
E’ una platea piena di aspettative quella che ha accolto il vice ministro Filippo Bubbico arrivato a Piacenza per far fronte a quel bisogno di sicurezza che, nell’ultimo periodo, sembra ridotto al lumicino. “Qualcuno ha parlato di passerella – ha detto il rappresentante del Governo – non siamo abituati a questo genere di pratiche, anzi è doveroso essere presenti per individuare soluzioni possibili”. Sono i sindaci stessi a denunciare una situazione ormai ingestibile. Sono i sindaci stessi, svuotati del populismo e della retorica in cui facilmente si può cadere quando si affrontano queste tematiche, a lanciare un grido di aiuto direttamente al Governo. Lo hanno fatto attraverso la consegna di un documento in cui si fa un elenco dettagliato delle priorità, tra queste l’incremento di forze dell’ordine sul territorio. Ma di priorità parla anche il vice ministro degli interni, tre in particolare: minaccia terroristica, Expo 2015 e il Giubileo del prossimo dicembre. “Tre eventi di natura internazionale per i quali è importante agire perchè si possano sviluppare nella massima sicurezza” ha detto il vice ministro. “Il tema della sicurezza viene da lontano – ha detto il sindaco di Castel San Giovanni Lucia Fontana dove, un mese fa, i primi cittadini avevano redatto un documento che oggi è stato consegnato al vice ministro – anteporlo a quelle che sono oggettivamente delle priorità non mi pare possa suscitare il nostro conforto”.
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STRADE E SCUOLE: LA PROVINCIA RICOMINCIA AD INVESTIRE
La Provincia ha ricominciato ad investire su strade ed edilizia scolastica, settori che sono rimasti di sua competenza dopo il riordino. Investimenti per 4 milioni di euro suddivisi tra interventi sul manto stradale (1 milione di euro) e edilizia scolastica e strade (3 milioni di euro). “investimenti resi possibili – ha detto il Presidente Francesco Rolleri – grazie alla rigorosa gestione finanziaria della Provincia di Piacenza, che è stata mantenuta nel tempo dalle varie amministrazioni, sia alle scelte che questa amministrazione ha fatto quando si è insediata. Gli interventi che abbiamo avviato – ha concluso – ci consentiranno di risparmiare a regime 4 milioni di euro, di cui 2 già nel 2015”. Nel dettaglio, 3 milioni sono stati destinati alla chiusura delle buche delle strade e alla sistemazione degli asfalti di quelle arterie provinciali di collegamento da e per Milano in vista di Expo. Un primo milione è già stato stanziato e gli interventi potranno essere completati entro maggio. Altri due milioni, se i tagli ai bilanci della Provincia saranno quelli ad oggi previsti e non subiranno incrementi, saranno reperiti nell’ambito del bilancio di previsione. Ricordiamo che nel 2015 la Provincia dovrà versare allo Stato 120 milioni di euro, oltre il 40% del totale delle entrate. Fondi sostanzioso dovrebbero arrivare anche dalla Regione che, attraverso l’assessore Donini, avrebbe promesso di mettere a bilancio una somma tra i 700/800 mila euro per le strade di interesse regionale che sono diventate provinciali nel 2001. “Tra queste c’è la necessità della messa in sicurezza di alcuni ponti tra cui quello di Farini” ha specificato la vice presidente Patrizia Calza.
Per quanto riguarda l’edilizia scolastica il consigliere Paola Galvani ha sottolineato quanto sia stato prezioso il contributo dei dirigenti scolastici. “I nostri edifici – ha sottolineato – sono stati costruiti tra gli anni 70/80, negli anni s’è stata una scarsa manutenzione e sono molto carenti dal punto energetico. Nei mesi scorsi abbiamo affrontato un grave problema strutturale al Raineri Marcora per cui sono stati necessari 117 mila euro. Un altro intervento importante è quello sul Nicolini per 569 mila euro”. Altri interventi imminenti sono destinati al Colombini, Marconi, al polo di Fiorenzuola.
CONTRO IL CARBONEXT UNA LUNGA MARCIA A PIEDI
“Sul tema Carbonext è indispensabile un incontro con la Provincia, perchè sarà lei a concedere o meno l’autorizzazione a bruciare combustibile css nel cementificio di Vernasca. Anzi il tavolo di confronto andava fatto prima”. E’ chiaro il sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi nel giustificare le ragioni che lo hanno portato a inviare all’amministrazione provinciale una richiesta di tavolo di confronto su una tematica che sta coinvolgendo tutta la Val d’Arda, due comitati, Legambiente e migliaia di cittadini. “Non ci si può lavare le mani da un punto vista politico – ha detto Papamarenghi – ed è necessario il coinvolgimento anche di altri comuni come Morfasso e Castell’Arquato che finora sono stati lasciati ai margini. Dove è la Regione in questa partita?” si domanda il primo cittadino. Prima del rilascio della VIA (valutazione di impatto ambientale) questi sono i passaggi da espletare: le osservazioni da parte dei comitati e di Legambiente sono state depositate entro il 2 marzo, da quella data la Provincia si è presa 30 giorni per la verifica, poi il passaggio alla Buzzi Unicem che ha a disposizione 90 giorni per le contro valutazioni. L’ultima parola spetterà poi alla Provincia. La sensazione dei comitati è che questo temporeggiare da parte della politica voglia portare a far mollare la presa. Intanto per la metà di maggio è in fase di organizzazione una manifestazione di protesta a cui sono invitati cittadini, comitati ed associazioni che si oppongono al progetto del Carbonext: sarà una lunga camminata a piedi da Castell’Arquato fino alla Buzzi Unicem, passando per Lugagnano.
BERSANI: “TENIAMO ALTE LE IDEE DI NON VIOLENZA, TOLLERANZA E PACE”
“Tenete alte le idee di non violenza, tolleranza e pace”. È il messaggio diPierluigi Bersani ospite d’onore della cerimonia del 25 aprile nella sua città. L’onorevole Bessni ha parlato dal palco allestito sotto palazzo Mercato davanti ad una piazza Cavalli gremita. “Il messaggio del 25 aprile e’ che ognuno di noi deve conoscere le pietre miliari delle barbarie fasciste. Io ricordo Rio Farnese – ha detto Bersani – Sant’anna di Stazzema, Marzabotto, nessuno di noi può dimenticare quello che accadde. Chiunque ha un compito educativo deve tenere vivo e diffondere i valori della democrazia e dell’antifascismo” . In ultimo Bersani ha toccato il tema del lavoro: “facciamo si’ che il lavoro non impallidisca, le condizioni ci sono, facciamo politiche per far crescere un welfare universalistico”.
MINISTRO MARTINA, VERSO EXPO: ” BASTA GUFARE, PENSIAMO ALLE OPPORTUNITA’ “
La volata finale verso il taglio del nastro di Expo 2015 passa da Piacenza, dove ancora una volta, nel giro di un paio di settimane, è arrivato il ministro Maurizio Martina per una tavola rotonda alla sala dei Teatini “I territori per Expo 2015 ed Expo 2015 per i territori”. E rivolgendosi alla stampa ha lanciato una proposta: “Cerchiamo, per qualche giorno, di non parlare di ciò che si poteva fare e non si è fatto, ma concentriamoci sul tema e sulle opportunità che questo evento ci offrirà”. Una frecciata insomma ai gufi e ai rosiconi che vengono spesso citati anche dal premier Renzi riferendosi proprio ai chi sui temi dell’esposizione universale ha sempre avanzato parecchie perplessità. ” Al netto di chi gufa – ha detto il ministro – Expo è una grande occasione che deve essere gestita con senso di responsabilità. Trovo quantomeno curioso – ha proseguito – che si continui a parlare degli intoppi al cantiere, forse l’Italia dovrebbe cogliere questa occasione per disvelare tutta la potenza e le opportunità che solitamente vengono nascoste. Il tema di quest’anno, il cibo, è importante: è una questione geopolitica, perché richiama conflitti, guerre, migrazioni. E’ un tema che a che vedere con il futuro dell’Italia, e il nostro paese ha tutto il diritto per ambire al titolo di patria di diritto del cibo”. L’evento organizzato dal Ats ha visto la partecipazione del sottosegretario all’Economia Paola De Micheli, dell’amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni. A moderare la tavola rotonda il giornalista Massimo Giannini, conduttore della trasmissione Ballarò: “Francamente i gufi hanno un po’ stufato – ha detto – certo il mestiere del giornalista è quello di raccontare e se ci sono intoppi o ritardi è legittimo scriverlo. E’ ovvio che tutti speriamo che Expo sia una grande opportunità per l’Italia, ma non possiamo venire meno al nostro mestiere”.
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