CONFERMATO IL SERVIZIO PRE E POST SCUOLA CON PERSONALE QUALIFICATO. CORVI: “RESTERANNO ANCHE I VOLONTARI. RIDUZONI PER CHI ISCRIVERA’ PIU’ FIGLI”

La giunta ha chiarito e approvato il nuovo servizio di pre e post scuola per le primarie che aveva tanto fatto discutere nei mesi scorsi. Resta fermamente confermata l’intenzione di affidare il servizio a personale qualificato con il supporto dei volontari. Il servizio avrà un costo agevolato per le famiglie che iscriveranno più figli.

“Oltre all’aspetto umano di un’accoglienza serena e dell’accudimento, già garantito dai volontari – ha spiegato l’assessore Nicoletta Corvi – il tempo del pre e post scuola possa offrire anche attività educative e ricreative diversificate, che impegnino i bambini divertendoli e permettendo loro di imparare cose nuove in un contesto formativo, inclusivo e in piena sicurezza. Perché non sia solo un aiuto organizzativo ai genitori nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, ma anche un momento significativo nel percorso di crescita dei più piccoli”.

Saranno le scuole ad individuare i oggetti a cui assegnare la gestione delle attività nelle fasce orarie che precedono e succedono le lezioni.

Alcuni Consigli di Circolo, di cui fanno parte anche i rappresentanti dei genitori, hanno già approvato la nuova formula, “che nei mesi scorsi abbiamo sperimentato in alcune scuole dell’infanzia e che è stata oggetto – sottolinea Corvi – di un costruttivo confronto avviato dalla primavera con i dirigenti scolastici. Con loro abbiamo condiviso l’esigenza di ripensare l’attività di accoglienza mattutina e pomeridiana, nell’ottica di migliorarla e di risolvere alcune criticità che sono emerse nei diversi plessi, a cominciare dalla discontinuità nella fruizione da parte dei bambini iscritti e dall’importanza che questa opportunità sia data a chi, effettivamente, ne ha bisogno con assiduità per tutto l’anno scolastico”. Il servizio, inizialmente pensato per gruppi di almeno 25 bambini, verrà avviato già con un minimo di 15 adesioni: “Anche a questo – aggiunge Corvi – è finalizzato lo stanziamento di risorse integrative da parte del Comune, per poter far partire questo supporto fondamentale per le famiglie anche nelle scuole dove abbiamo verificato che i numeri erano più bassi”.

Resta confermato il consueto rimborso spese per i volontari che saranno presenti e si affiancheranno al personale dedicato alle attività; “l’impiego di personale qualificato non sminuirà infatti in alcun modo il ruolo prezioso delle volontarie e dei volontari – specifica l’assessore – che sinora hanno consentito di attivare il pre e post scuola, ma al contrario consentirà di valorizzarne al meglio l’impegno in una dimensione di sostegno, tutelandoli da responsabilità eccessive nell’accudimento di gruppi numerosi e talvolta con situazioni complesse o delicate al loro interno”.

Il costo di frequenza per ogni iscritti è di 20 euro mensili, per un totale di otto mensilità corrispondenti a 160 euro. “L’amministrazione – spiega l’assessore Corvi – integra con fondi propri, pari a 20 mila euro (che si aggiungono alle risorse confermate per garantire la presenza dei volontari a supporto), la copertura finanziaria necessaria ad assicurare un servizio strutturato, che metta a disposizione personale qualificato, proprio con l’obiettivo di contenere gli oneri a carico dei genitori. Nella stessa direzione vanno le riduzioni tariffarie dedicate ai nuclei che debbano iscrivere più bambini; la tariffa si abbassa infatti progressivamente per ogni sorella o fratello, in proporzione al numero dei figli aderenti all’iniziativa: lo sconto è del 20% per il secondo figlio, del 30% per il terzo e del 40% dal quarto figlio”.

Il Comune di Piacenza riconoscerà un contributo per ogni percorso attivato in cui si configuri, in rapporto al numero dei bambini partecipanti, una difficoltà nella copertura dei costi, con la possibilità di integrazioni qualora nel corso dell’anno le iscrizioni scendano sotto la soglia minima di 15.

 

“VIVERE LA MERAVIGLIA TRA STUPORE E SPAVENTO”: ECCO IL PROGRAMMA DELLA SECONDA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL PENSARE CONTEMPORANEO

Oltre 70 incontri diffusi in 12 location del centro per 150 relatori internazionali: sono i numeri che caratterizzeranno la seconda edizione del Festival del Pensare Contemporaneo a Piacenza dal 19 al 23 settembre, giorno in cui sarà presente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ecco il programmo diffuso dagli organizzatori, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Comune.

Un viaggio emozionale e cognitivo attraverso i sentimenti più profondi che animano l’esperienza umana, guidato da oltre 150 importanti ospiti italiani e internazionali: artisti e artiste, scienziati e scienziate, scrittori e scrittrici e intellettuali di ogni tipo, assieme a personalità dell’economia e dell’impresa, delle istituzioni pubbliche, e della società civile.
Ha preso corpo il programma della seconda edizione del Festival del Pensare
Contemporaneo che si terrà a Piacenza dal 19 al 23 settembre 2024 e che ora è online sul sito pensarecontemporaneo.it nella forma di un booklet che illustra il calendario degli eventi e la corposa lista degli ospiti. Maggiori dettagli sui temi trattati in ogni singolo incontro saranno diffusi a partire dalle prossime settimane.
Tra gli ospiti internazionali figurano nomi del calibro di Oleksandra Matviychuk, il Premio Nobel per la pace 2022, la sociologa di fama internazionale Judy Wajcman, lo scrittore e divulgatore scientifico Ananyo Bhattacharya, la glaciologa Heïdi Sevestre, Mary Fitzgerald, una tra le voci europee più importanti sulla Libia, il vice premier sloveno Luka Mesec, il filosofo Joan-Carles Melich, la CEO di Living Farm Katharina Unger, il politologo Charles Sabel e la saggista Jude Ellison Doyle.
Non hanno bisogno di presentazioni i principali ospiti italiani, dalla già annunciata Samantha Cristoforetti, a Paolo Giordano, e poi Donatella Di Pietrantonio, Stefano Mancuso, Daria Bignardi, Loredana Lipperini, Antonio Spadaro, Lella Costa, Michela Ponzani, Francesca Fiore, Paolo Nori, Renato Brunetta, Massimiliano Fedriga, Francesca Cavallo, Chiara Valerio, Giulia Caminito, Giacomo Rovero, Paolo Di Paolo, Francesco Piccolo, Vera Gheno, Arisa, Dargen D’Amico, La Rappresentante di Lista e tanti altri.

Il Festival, un’iniziativa di Rete Cultura Piacenza, come per la prima edizione, vede come curatore Alessandro Fusacchia, affiancato dal direttore filosofico Andrea Colamedici. Attraverso format differenti, dialoghi, interviste, lezioni pratiche di pensiero e concerti filosofici diffusi, l’edizione 2024 della kermesse inviterà i partecipanti ad approfondire il dibattito sul contemporaneo e a riscoprire la meraviglia dentro di sé. Il tema di quest’anno è infatti Vivere la meraviglia. Tra stupore e spavento.

Da giovedì 19 settembre fino al 23 settembre, Piacenza torna dunque a farsi “città che pensa”, per esplorare, conoscere e scoprire la meraviglia, lo stupore di fronte all’immensità e alla varietà del mondo che ci circonda, e lo spavento che a volte ne deriva e che va affrontato con lucidità. Come spiega Aristotele, la meraviglia non è infatti il  semplice stupore intellettuale di chi passa dai “problemi” più facili a quelli più difficili, ma è l’angoscia che arriva quando gli esseri umani vivono lo thauma, termine greco che significa proprio, al contempo, sia “stupore” sia “spavento”. È l’unione dell’improvviso
bisogno di silenzio che proviamo di fronte a un bel tramonto e dell’impellenza dell’urlo che proviamo davanti a un terribile burrone.
Attraverso momenti di condivisione, di scoperta e di dialogo, questa seconda edizione del Festival inviterà gli ospiti a condividere, attraverso le proprie esperienze e visioni, come la meraviglia abbia influenzato il loro lavoro e come vedano la società contemporanea. L’auspicio è dar vita a un’avventura incoraggiante, che ci aiuti a guardare agli eventi con occhi nuovi, a vivere il presente con un senso di meraviglia rinnovato e in cui lo spavento non sia più un ostacolo.

I dettagli sugli eventi in programma saranno diffusi prossimamente, ma si può
anticipare che si partirà ufficialmente giovedì 19 settembre alle ore 17 con una parata iniziale che culminerà in un connubio di musica e poesia. Nei giorni successivi una proposta molto ampia di eventi, più di 70, caratterizzati dall’approccio multidisciplinare che connoterà anche questa seconda edizione: la filosofia come sguardo aperto sul nostro tempo, il mondo editoriale in tutte le sue declinazioni – dal giornalismo alla letteratura – e poi l’arte, lo spettacolo, il teatro, sino al dialogo necessario con la scienza e la divulgazione.
I temi dei singoli incontri spaziano dall’intelligenza artificiale e dall’universo digitale al mondo reale, tra attualità, politica e attivismo, verso le grandi questioni della contemporaneità: dal fine vita alla dipendenza affettiva, dalla genitorialità al rapporto tra etica e finanza, dallo sport – con l’eco delle Olimpiadi – alla pandemia, sino alla distribuzione delle risorse alimentari.

Non mancheranno le collaborazioni con le realtà del territorio, a cominciare
dall’anteprima di mercoledì 18 settembre, che prevende uno spettacolo itinerante di circo a cura di Manicomics Teatro, e con la compagnia di circo-teatro Tadam che animerà la parata iniziale che precederà la cerimonia di apertura.
Tra gli esponenti del mondo culturale piacentino che siederanno al tavolo dei relatori figurano Giorgio Macellari e Anna Maria Fellegara, oltre al ballerino piacentino Giacomo Rovero, ora solista al Royal Ballet di Londra. Numerose quest’anno anche le librerie del territorio che animeranno insieme la Libreria Centrale: Fahrenheit 451, Feltrinelli Librerie, Librerie.coop Piacenza, Giunti al Punto Librerie, Bookbank libri d’altri tempi Piacenza e Libreria Pagine.
La curatela del Festival ha promosso alcuni partenariati: tra questi, con il Forum
Disuguaglianze Diversità di Fabrizio Barca, per realizzare alcuni appuntamenti congiunti anche sull’Europa; con la Fondazione Golinelli, sul tema dell’istruzione e delle tecnologie emergenti; con il Festival del Planetary Health, la cui prima edizione si terrà a Verona a inizio ottobre. Aumenta anche la proiezione internazionale del Festival, grazie ad un accordo strategico con il think tank brussellese Friends of Europe che permetterà di avere a settembre a Piacenza una decina di young European leaders di più Paesi europei,
e attivi in ambiti diversi.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà in visita a Piacenza il 23
settembre in occasione dei 220 anni del Teatro Municipale e sarà presente anche per la seconda edizione del Festival del Pensare contemporaneo.

COMMEMORAZIONE DELLA PERTITE, SINDACA: “QUESTA TRAGEDIA NON E’ UN CAPITOLO CHIUSO”

Nell’84esimo anniversario della tragedia della Pertite è stata la sindaca Tarasconi a ricordare le 47 vittime e le centinaia di feriti a seguito dell’esplosione della fabbrica di via Emilia Pavese. Stamattina la cerimonia di commemorazione in piazzetta Pescheria.

Ecco il discorso della prima cittadina

La tragedia della Pertite è una ferita ancora aperta nella memoria e nel cuore della nostra comunità, che a 84 anni di distanza da quell’8 agosto del 1940 rende omaggio, con immutata partecipazione, alle donne e agli uomini le cui vite furono inghiottite nel ventre della fabbrica dal fragore di due esplosioni, l’una poco dopo l’altra. Sabbia e detriti ammantarono le strade e i tetti nei quartieri circostanti, vetri infranti nelle case silenziose, cui il fumo denso delle polveriere in fiamme annunciava all’improvviso l’indicibile. Tutti sapevano che nello stabilimento di via Emilia Pavese si maneggiavano esplosivi e materiale bellico pericoloso, ma per i 1500 operai che ne varcavano i cancelli ogni giorno,
quell’impiego significava innanzitutto speranza, famiglie cui garantire un pasto in tavola e il sogno di un futuro migliore.
Non fu mai chiarito, nel buio del regime, se a spezzare quei progetti fu una drammatica fatalità o, come si sospettò a pochi mesi dall’ingresso ufficiale in guerra dell’Italia, un vile attentato. Quel che resta, come una certezza che ancora oggi risveglia lo stesso dolore, è che nessuno seppe, poté o si curò di proteggere le 47 vittime della Pertite, gli oltre 700 feriti, né i colleghi e i concittadini che 12 anni prima, nel settembre 1928, erano andati incontro allo stesso, amaro destino: 13 morti, tre persone sopravvissute che portavano, sul
corpo e nell’anima, i segni di quella deflagrazione.

Nella giornata dedicata, per un triste intreccio di date, al Sacrificio del lavoro italiano nel mondo – in onore dei 136 nostri connazionali, tra i 262 minatori che l’8 agosto del 1956 della miniera belga di Marcinelle – Piacenza si
raccoglie in un abbraccio carico di rispetto, di solidarietà, ma anche di indignazione. Perché negli ultimi 35 anni, dicono le statistiche, abbiamo pianto 55 mila caduti nei cantieri, alle catene di montaggio, tra i ponteggi, lungo le arterie che attraversano il nostro Paese.
La Pertite non è un capitolo chiuso nella storia di un’Italia che non c’è più. E’ nei campi di Latina, dove Satnam Singh raccoglieva frutta e verdura a 4 euro l’ora, senza permesso di soggiorno e senza avere il diritto – agli occhi del suo datore di lavoro – di essere portato in ospedale dopo aver perso il braccio tranciato da un macchinario agricolo. E’ a Casalbordino, in Abruzzo, dove sono morti tre operai nello scoppio di una fabbrica che smaltisce e recupera polvere da sparo, altrettante vittime solo tre anni prima quando esplose una cassetta di razzi per le segnalazioni in mare. E’ lungo la linea ferroviaria Milano – Torino, dove i cinque componenti di una squadra di manutenzione sono stati
travolti mentre riparavano un tratto di rotaia, in un punto in cui i protocolli di sicurezza non avrebbero permesso loro di essere in quel momento.
Ritrovarci qui, lungo i decenni, nel nome delle donne e degli uomini che Piacenza ricorderà sempre come martiri del lavoro – forse tra le sue prime vittime civili di guerra – significa per noi coltivare la memoria anche come monito per il nostro tempo. Perché lì è la nostra Spoon River. E coloro che “dormono sulla collina” ci insegnano, ancora oggi, il valore della pace, del lavoro come strumento di dignità, uguaglianza e libertà, della vita come bene  universale e supremo da tutelare.

PESTE SUINA: LA PROVINCIA CHIEDE L’AIUTO DEL GOVERNO. “IL NOSTRO TERRITORIO E’ FERITO”

Dopo il caso di peste suina africana che ha colpito un intero allevamento di Ponte dell’Olio, considerato fiore all’occhiello sia per benessere animale che per sicurezza, la Provincia di Piacenza chiede a gran voce l’intervento del Governo. La cabina di regia, che si è riunita dopo l’abbattimento dei 773 animali, ha deciso di scrivere ai Ministri della Salute e dell’Agricoltura per chiedere attenzione in termini di risorse umane ed economiche. “Il nostro territorio è stato ferito – ha detto la Presidente Patelli – è giusto che venga condiviso con le istituzioni”.

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JACOPO, SEI MESI IN GERMANIA, CON LA BORSA DI STUDIO INTERCULTURA

Jacopo Ametrano, studente piacentino che ha appena terminato la terza classe del Liceo Respighi – Scienze Applicate, parteciperà
a un programma scolastico semestrale in Germania grazie a una borsa di studio istituita dalla collaborazione tra Fondazione di Piacenza e Vigevano e Fondazione Intercultura.
La cerimonia di premiazione si è svolta stamattina a Palazzo Rota Pisaroni. La
Fondazione di Piacenza e Vigevano sostiene il progetto educativo dal 2019, e con la sua collaborazione fino a ora ha consentito a sei giovani studenti meritevoli del territorio di vivere questa importante esperienza formativa all’estero.
A passare simbolicamente il testimone era presente alla cerimonia la precedente vincitrice della borsa di studio. Stefany Sbuttoni studentessa dell’Istituto Colombini, da poco rientrata dal suo anno scolastico trascorso a Iquique, nel nord del Cile.
Ad accogliere i due studenti era presente Luca Groppi, consigliere di
Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, insieme alle
rappresentanti di Intercultura Eleonora Morandi, vice presidente dei volontari, e Chiara Gandolfi, referente dei programmi all’estero, che hanno seguito Jacopo e gli 16 altri studenti piacentini in partenza quest’anno con Intercultura nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati a vivere al meglio i mesi che trascorreranno all’estero.

ITALIA NOSTRA: “L’ESPOSTO IN PROCURA E’ L’ATTO ESTREMO PER SALVARE PIAZZA CITTADELLA”

Un altro esposto è stata presentato in procura per il caso piazza Cittadella. A presentarlo, questa volta, è stata la sezione locale di Italia Nostra, affinché si valuti se sussistano le condizioni per chiedere l’interdizione degli atti che consentono l’esecuzione dei lavori. Un esposto che arriva dopo la consegna delle aree da parte del comune al concessionario per l’avvio, entro un mese, del cantiere; ma anche e soprattutto, lamenta Italia Nostra, dopo una assenza totale di considerazione e dialogo da parte dell’amministrazione rispetto alle domande più volte poste.
In particolare ciò a cui si fa appello è l’articolo 10 comma 4 del decreto legislativo 42/2004, in quanto la piazza è considerata come bene culturale soggetto a vincolo e a tutela e come tale non può essere sottoposta a demolizione ma solo ad interventi conservativi.

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EDILIZIA SCOLASTICA: 21 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI ANTISISMICI. A SETTEMBRE LA NUOVA PALESTRA DEL RESPIGHI

Ventuno milioni di euro, la quasi totalità fondi Pnrr, per 19 istituti scolastici, 14 appalti attivi e 13 imprese coinvolte. Sono i numeri che l’amministrazione provinciale ha messo in campo per gli interventi di adeguamento e miglioramento antisismico per le scuole del territorio. Interventi doverosi e necessari – ha sottolineato la presidente Monica Patelli – per la sicurezza di chi a scuola ci lavora e ci studia. Miglioramenti per i quali l’ente ha utilizzato per l’80 per cento fondi Pnrr, per la restante parte la provincia.
Lavori complessi che devono essere terminati entro il 30 giugno 2026, perché collegati ai finanziamenti Pnrr, e che vedono 14 appalti aperti. Eccoli nel dettaglio.

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EX PESA RIMESSA A NUOVO DAI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

E’ un gruppo di minori stranieri che sta rimettendo a nuovo la vecchia pesa di via Maculani alle porte della città. Provengono dall’Egitto, Africa centrale, Aakistan e Tunisia e hanno partecipato ad un progetto di inclusione sociale promosso da Comune, Fondazione di Piacenza e Vigevano, ente Scuola Edile insieme ai soggetti gestori (Kairos, Ippogrifo, Asp Città di Piacenza), che accompagnano e seguono costantemente, nella quotidianità, i ragazzi coinvolti.
Qualcuno di loro aveva già le basi di lavoro del muratore, altri lo hanno imparato, oltre a questo anche la lingua per cui sono stati necessari corsi di alfabetizzazione.

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BANDO ANZIANI: SELEZIONATI 17 PROGETTI PER UN MILIONE DI EURO DALLA FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO

Un milione di euro per 17 progetti: dal bando anziani promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano è arrivato un forte impulso al sostegno a alla cura della terza età. L’iniziativa è stata realizzata grazie ad Upa Federimpresa e Credit Agricole; 14 i progetti presentati dal territorio piacentino e tre da Vigevano. In primo piano, nella selezione dei progetti la residenzialità, cure domiciliari, telemedicina e servizi.

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CENTRO DESTRA ALL’ATTACCO SU CITTADELLA: “LA CONSEGNA DELLE AREE UNA FORZATURA AMMINISTRATIVA”

Altroché usciti dalle sacche, siamo entrati in un pantano: così il gruppo consiliare di centro destra, composto da Fratelli d’Italia, Barbieri Liberi e Lega, definisce la situazione in cui si è cacciata l’amministrazione dopo la consegna delle aree. E all’ombra della vecchia autostazione di piazza Cittadella snocciola una serie di motivazioni che smentirebbero l’attenta valutazione dell’iter di cui parla l’amministrazione che ha di fatto consegnato il cantiere a piacenza parcheggi.
Dove sta la polizza del fare? E il rapporto tra comune e concessionario è di regolarità? Insomma secondo il centro destra la consegna delle aree sarebbe una forzatura

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