
SATIRI DI STORIE FESTIVAL 2022, IL 7 E 9 OTTOBRE A PIACENZA

Sono le ultime prove prima del debutto piacentino; la compagnia teatrale I Viaggiattori sono pronti per portare sul palco del Municipale 9To5 Il musical, ispirato al film del 1980 con Dolly Parton e Jane Fonda “Dalle 9 alle 5… orario continuato”.
Il cast è composto da oltre trenta elementi, una squadra compatta che da oltre dieci anni porta in scena spettacoli e ambiziosi e impegnativi.
I biglietti sono disponibili nei punti di venti e on line su vivaticket e presso la biglietteria del Municipale il martedì e il giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; il venerdì dalle 10 alle 15; nei giorni dello spettacolo due ore prima dell’inizio.
Eccola la macchina scenica di Francesco Simeti che da oggi fino al 23 gennaio 2023 animerà lo spazio mostre XNL. Come un limone lunare è la prima mostra personale di Simeti che raccoglie due decenni di opere dalle ultime più recenti fino alla prima Linee di fuga del 1998.
Immagini con cui l’autore vuole catturare l’attenzione, generare meraviglia ma soprattutto riflettere sull’idea di natura. La realtà è ben diversa e più dura di queste immagini che purtroppo sono diventate immaginario collettivo.
Contestualmente ha preso il via anche la prima edizione di XNL Aperto, una manifestazione dedicata alle arti contemporanee promossa da Fondazione, Comune di Piacenza e Camera di Commercio.
L’ottava edizione del Festival Outsider Art e arte Irregolare Genius Loci fa tappa a Piacenza. Il Festival nasce nel 2016 da un’idea del Nuovo Comitato il Nobel per i Disabili e il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna. Un progetto innovativo che nel corso degli anni si è sviluppato grazie al lavoro di un’ampia
rete di professionisti che si è costituita tra le maggiori realtà italiane che si occupano di arte Outsider e Irregolare.
Sono numerosi gli eventi organizzati in città già a partire da domenica 25 settembre con l’inaugurazione della mostra alla Biffi arte Genius Loci. la realtà che diventa visione. Venerdì 30 settembre a palazzo Farnese gli studenti delle scuola superiori piacentine potranno conoscere il lavoro degli ateliers, dei collettivi. Sabato 1 ottobre è in programma il convegno Genius loci per tutta la giornata a palazzo Farnese.
“A chi mi chiede chi era Aldo Braibanti dico: prima di tutto un uomo libero, che ha lottato per la sua libertà e quella degli altri”. Così ci risponde il nipote Ferruccio.
Una libertà che gli è costata tantissimo sul piano personale; con il processo e la condanna a nove anni per plagio nel 68, ma anche per essere stato partigiano e per questo arrestato due volte a Firenze, dove subì delle torture. Una figura di spicco del 900 italiano, eppure di lui non si conoscono tutte le opere, la sua vita, forse per la innata riservatezza e per la scarsa propensione ad apprezza la celebrità. La famiglia ha donato al Comune di Fiorenzuola un fondo di 15 mila libri per rendere le sue opere patrimonio comune. “Perché Aldo non è stato solo il processo”.
Volti, soprattutto sguardi che riconoscono chi sta dietro l’obiettivo. Perché Prospero Cravedi era anche lui nelle foto che scattava, attraverso gli occhi dei protagonisti ritratti. Migliaia di scatti, mezzo secolo di storia di Piacenza, quello che oggi si trova nelle sue foto.
Tempi e volti di una comunità è la mostra del fotografo Prospero Cravedi allestita fino al 15 ottobre negli spazi dell’ex convento di Santa Chiara.
Nessuno scatto lascia indifferente perché è come se parlasse. Ed è stata questa la sua grande capacità: raccontare attraverso le immagini. Personaggi famosi, semplici piacentini, politici, le lotte operaie, le tensione sindacali, lo sport, le belle donne. Prospero ha fotografato davvero tutti, senza banalità, senza sbavature.
E’ un trasporto umano oltre che professionale quello che si percepisce chiaramente dalla parole del maestro Gianni Amelio che ha investito nella regia del Signore delle Formiche tanto di sé stesso, come del resto tutto il cast del film.
Perché la spina di dorsale di questa pellicola, presentata a Venezia e in anteprima nazionale proprio a Piacenza, è una vicenda umana, giudiziaria e di negazione dei diritti che tocca la sensibilità di ognuno e non lascia indifferenti.
La condanna a nove anni di reclusione per plagio ad Aldo Braibanti fece scalpore già all’epoca, alla fine anni 60. plagio per aver sottomesso in senso fisico e psicologico un suo studente amico e da poco maggiorenne. Il ragazzo, interpretato da un eccellente Leonardo Maltese alla sua prima esperienza cinematografica, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico perché “guarisse” da quella che era considerata una malattia, la sua omosessualità.
Non amava essere definito intellettuale, piuttosto poeta e scrittore. Aldo Braibanti, nato Fiorenzuola d’Arda, voleva essere libero, libero di vivere e amare. Ma non gli è stato concesso da una giustizia e da una società bigotta e retrograda. A vestire i suoi panni Luigi lo Cascio; Elio Germano invece nel ruolo del giornalista Ennio cercherà di ricostruire la verità con non poche difficoltà.
E’ confermata per questa sera a Piacenza la proiezione del film Il Signore delle Formiche di Gianni Amelio. Per venire incontro alle numerose richieste pervenute alla biglietteria, il cinema Corso ho organizzato una doppia proiezione: alle ore 20.30 e alle ore 23.
Il film, che ha debuttato ieri alla mostra del Cinema di Venezia, racconta la vicenda dell’intellettuale piacentino Aldo Braibanti, condannato negli anni 60 a sei anni di carcere dopo un discusso processo per plagio.
I protagonisti del film, Luigi Lo Cascio, Elio Germano e Leonardo Maltese e il produttore Simone Gattoni, accompagnati dal regista Gianni Amelio arriveranno a Piacenza nel pomeriggio, alla Bottega XNL, per un incontro aperto al pubblico fino ad esaurimento posti. A coordinare questo appuntamento d’eccezione ci saranno i critici cinematografici Anton Giulio Mancino ed Enrico Magrelli.
Una rara capacità di raccontare il tempo con l’occhio giusto ed efficace, in modo da fare memoria con le immagini. Le fotografie di Prospero Cravedi sono proprio questo. Un racconto vivo della comunità, dei volti, dei fatti in cui sono calati.
Si chiama Tempi e Volti della comunità piacentina la grande mostra che dal 9 settembre al 15 ottobre sarà allestita nell’ex convento di Santa Chiara
Sono oltre un milione le immagini dell’archivio Cravedi, mezzo secolo di storia piacentina. Grazie all’instancabile lavoro della moglie Angela e dei figli Gianni e Ettore, hanno lentamente ritrovato la luce. Il professor Barbaro ha creato un filo rosso che unisce i pezzi di questa mostra. Nove sezioni che prendono il titolo da citazioni, canzonette anche scherzose che conducono l’osservatore a rivivere gli anni che vi sono rappresentati.
La mostra di Cravedi va a chiudere il ciclo di iniziative che hanno animato l’estate della rassegna Le notti di Santa Chiara, con cui la fondazione ha deciso di celebrare i primi 30 anni di attività.
Il ricavato del catalogo della mostra andrà devoluto ad Africa Mission Cooperazione e Sviluppo a cui Prospero era fortemente legato.
Il Gobbo d’Oro 2022 è andato a Piccolo Corpo di Laura Samani, la premiazione ieri sera nel corso della serata finale che ha chiuso la 25esima edizione del Bobbio Film Festival. “Un film che rientra perfettamente nello spirito del festival – ha commentato Paola Pedrazzini che fa parte della direzione artistica insieme a Marco e Pier Giorgio Bellocchio – Laura Samani è una giovane regista che ha già una sensibilità artistica forte. E’ un film non immediato per alcuni aspetti, che credo abbia creato grande empatia non solo tra i cinefili, i giovani, i giurati, ma anche presso il pubblico generalista”.
Dopo le premiazioni la serata è proseguita con le proiezioni del cortometraggio In Famiglia di Giorgio Diritti realizzato, lo scorso anno, con i ragazzi di Fare Cinema e con il film Volevo nascondermi dedicato alla storia del pittore Antonio Ligabue.