I libri che prendono vita, si animano e parlano. Il progetto prende vita grazie a tre giovani artiste: l’attrice Federica Ombrato (direzione artistica), coadiuvata da Eleonora Marzani (produzione artistica) e Sara Groppi (amministrazione). I libri usciranno dagli scaffali dando vita ad un inedito festival per Piacenza: Libri Viventi Festival. L’idea presentata da Federica Ombrato coadiuvata dall’attrice Letizia Bravi e dal Centro Cla Cla di Piacenza, ha già vinto lo scorso anno il bando Giovani Progetti indetto dal comune di Piacenza e si propone di favorire una fruizione del libro libera dal canone della lettura individuale, premiando un ritorno al teatro delle origini. Nella cornice del Festival del Diritto e grazie al supporto delle librerie, tra cui Feltrinelli partners del progetto, venerdì 23 e sabato 24 settembre si svolgerà Libri Viventi Festival: sei postazioni per altrettanti attori pronto ad animarsi per raccontare nel tempo di una canzone l’estratto di un libro. Un jukebox letterario con un’offerta di testi per tutti i gusti e le età. dai classici ai contemporanei, dalla prosa alla poesia. Tra le novità figurano le postazioni junior con testi per i più piccoli, quella poliglotta con narrazioni in lingua orientale e un bonus per gli amanti della letteratura locale.
FARE CINEMA: IL CORTO PAGLIACCI ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
Pagliacci, il cortometraggio inedito di Marco Bellocchio realizzato nell’ambito del progetto Fare Cinema, aprirà la 31°Settimana internazionale della critica all’interno della 73° Mostra del Cinema di Venezia. Dopo Sorelle Mai (il film nato dalle edizioni dei laboratori estivi tenuti da Bellocchio a Bobbio, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia del 2010) Fare Cinema torna a Venezia, con un prezioso cortometraggio di 18 minuti che conferma l’eccellenza di un percorso formativo (Fare Cinema) in cui i corsisti (selezionati fra i tanti aspiranti) hanno l’opportunità di percorrere tutte le fasi creative di una produzione cinematografica (l’ideazione, la sceneggiatura, la regia, la scenografia, la fotografia, la recitazione, le riprese, il suono e il montaggio), lavorando al fianco di uno dei grandi Maestri del cinema non solo italiano.
Nel teatro di un piccolo paese si stanno svolgendo le prove di uno spettacolo tratto dall’opera I Pagliacci. Non c’è orchestra ma solo un pianoforte e i cantanti. Tra i pochi nel pubblico c’è la madre del cantante, una ricca signora del luogo e finanziatrice del progetto, la sorella e poche altre persone coinvolte nello spettacolo. Nel corso di una serata a cena in casa della ricca signora durante una seduta di ipnosi emergono i rancori ed i dolori dei due figli nei confronti della loro madre e l’impossibilità da parte loro di liberarsene.
JULIETTE BINOCHE: “NESSUN RIMPIANTO NELLA MIA VITA PROFESSIONALE”
Ha chiuso la ventesima edizione del Festival del cinema di Bobbio con grazia ed eleganza. Una grazia ed una eleganza che unite alla bellezza senza tempo fanno di lei una vera diva internazionale. Juliette Binoche ha incontrato la stampa e gli studenti dei corsi di critica cinematografica e di regia svolti nei giorni scorsi a Bobbio, sotto la direzione di Marco Bellocchio, per poi presentare il film L’attesa del giovane esordiente Piero Messina che la vede protagonista. Un ruolo delicato, quello di una madre, anna, che sta vivendo la perdita del figlio, una situazione drammatica che la costringe a vivere come in un’altra vita.
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AL BOBBIO FILM FESTIVAL CON LAURA MORANTE E JULIETTE BINOCHE
Si apre con Laura Morante e si chiude con Juliette Binoche la ventesima edizione del Bobbio Film Festival. Un evento culturale di qualità, un’eccellenza del settore organizzata, come ogni anno, con cura e dedizione dal direttore artistico Marco Bellocchio e dall’omonima associazione. Si parte il 13 agosto, praticamente ogni sera una proiezione accompagnata dalla presenza di uno o più attori o dai registi, oltre che il confermato appuntamento del dopo-film alla presenza delle firme più autorevoli ed illustri della critica cinematografia italiana. Collaudata e vincente la formula della rassegna che, sotto la super visione di Marco Bellocchio e Paola Pedrazzini, prevede un caleidoscopio di eventi: dai film di successo come Perfetti Sconosciuti fino a quelli definiti “invisibili”, opere prime o seconde di giovani registi come Fiore di Claudio Giovannesi o Banat – Il Viaggio di Adriano Valerio. Non mancano i film con temi più difficili come Non essere cattivo di Claudio Caligari e film eccellenze come Sangue del mio sangue di Bellocchio e Amarcord di Fellini premio Oscar nel 1975 nella versione restaurata dalla cineteca di Bologna. Il 16 agosto è previsto l’evento collaterale, ad ingresso gratuito, con il film La notte non fa più paura, di Marco Cassini sul terremoto in Emilia alla presenza del sottosegretario Paola De Micheli e dell’assessore regionale Paola Gazzolo. Madrine dell’evento Laura Morante che aprirà la rassegna il 13 agosto con Assolo che vede l’attrice alla seconda esperienza da regista e Juliette Binoche che il 27 agosto chiuderà il Bobbio Film Festival con L’attesa del giovane regista Piero Messina. Accanto alla rassegna cinematografica è confermato il corso di alta formazione Fare Cinema diretto da Marco Bellocchio e il seminario residenziale di critica cinematografica. L’itero evento è stato reso possibile grazie al prezioso contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Bobbio e Camera di Commercio. La Provincia quest’anno non ha garantito il sostegno economico a causa della riorganizzazione dell’ente.
LA MAGIA DEL CINEMATOGRAFO DI LUCIANO NARDUCCI
Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Un tuffo nel passato quasi magico. Ogni stanza contiene delle vere e proprie ricchezze, pezzi se non unici, rarissimi e perfettamente funzionanti. Ecco allora che si trova il prassinoscopio francese del 1827, grammofoni degli anni 20 decorati a mano, lanterne magiche in rame. Sono solo alcuni, dei 600 pezzi della collezione di Luciano Narducci, esposti al cinematografo allestito negli spazi del convento dei Padri Domenicani di Zibello. Una passione per il cinema che Luciano si porta dietro fin da quando era un bambino: a dieci anni seguiva il fratello Amedeo in bicicletta nei cortili delle cascine dove proiettavano i film per i contadini.
Cinquantacinque anni di collezionismo ma anche di tanta cura e passione nel rimettere a nuovo tutti i pezzi e renderli perfettamente funzionanti. Questo Luciano lo ha fatto un pò per passione un pò per il fratello, al quale ha promesso che avrebbe realizzato il museo del cinema a lui dedicato.
Il primo cittadino di Polesine Zibello Andrea Censi gli ha dato fiducia, comprendendo fin da subito il valore della collezione, mettendogli a disposizione locali prestigiosi per esporre i 600 pezzi, in quello che diventerà il Convento delle Arti e delle Lettere.
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LA MESSA DI SANT’ANTONINO IN DIRETTA TV
Come ogni anno la città ha festeggiato il santo patrono, un momento della tradizione che vede il clou della giornata nella celebrazione della messa all’interno della basilica che quest’anno abbiamo trasmesso in diretta TV sul canale 95 TeleSolRegina. La messa è stata officiata da Mons. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna. L’Antonino d’Oro e’ stato consegnato a Giancarlo Bianchini. Il commento è stato curato dalla giornalista Maria Vittoria Gazzola.
VELEIA FESTIVAL, TRA TEATRO ANTICO E MUSICA
Alessandro Bergonzoni, Vinicio Capossela, Laura Morante, Pippo Delbono e Petra Magoni. Sono i protagonisti del Festival Teatro Antico di Velaia che anche quest’anno animerà il foro romano. Il direttore artistico Paola Padrazzini, insieme agli organizzatori, ha presentato il cartellone in Fondazione: si parte il 17 luglio con Sulla Bellezza di Bergonzoni, il 22 luglio Sui sentieri dei miti di Capossela, 28 luglio Medea con Laura Morante, Il Sangue con Pippo Delbono e Petra Magoni. Tela dell’edizione 2016 è teatro antico e musica che incontra il mito e le sue drammaturgie attraversando gli appuntamenti teatrali proposti con una declinazione diversa per ciascuno: le ballate cantautoriali, la grande musica sinfonica, con la partecipazione dell’Orchestra Filarmonica Toscanini al completo. L’inizio degli spettacoli è previsto per le 21,30, il costo del biglietto è 8 euro (riduzione under 18 e over 65). Ingresso gratuito solo per la prima serata con Alessandro Bergonzoni.
“VERDIEUM, IL MUSEO DI VERDI ALL’EX SAN MARCO”
Potrebbe chiamarsi Verdieum, il museo dedicato a Giuseppe Verdi proprio all’interno dell’ex albergo San Marco dove il compositore alloggiava nei suoi frequenti soggiorni a Piacenza. Perchè Verdi era piacentino, nonostante si faccia di tutto per dimenticarselo mentre appena al di là della provincia piacentina facciano di tutto per accaparrarselo. Al centro del dibattito torna l’edificio di via San Marco a due passi da piazza Cavalli. Quella del museo è proprio l’idea che anima il comitato San Marco per dare nuova vita a quel luogo da oltre 30 anni abbandonato che tra le ultime destinazioni d’uso ha ospitato l’ufficio d’igiene dell’Asl e successivamente il comando della polizia municipale. Dal 2008 il dibattito intorno all’edificio è frizzante, ma è proprio l’Asl, che ne è proprietaria a volerlo alienare.
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CARBONEXT, SIT IN DEI COMITATI, “NESSUNO CI HA DATO RISPOSTE”
Di nuovo sotto la provincia con fischietti e striscioni mentre dentro la Conferenza dei Servizi decide il futuro della Val d’Arda. Cittadini e membri dei comitati urlano ancora una volta il loro no alla richiesta di Buzzi Unicem di portare il Carbonext al cementificio di Vernasca. Da circa un anno i cittadini hanno fatto pervenire osservazioni, lettere, richieste di chiarimenti, approfondimenti; tanti sono stati gli eventi organizzati dalla marcia delle mille bandiere a numerose serate alle quali hanno partecipato esperti del settore. Cosa è cambiato? La Conferenza dei Servizi continua a riunirsi, l’iter prosegue e, a breve, probabilmente, arriverà il responso.
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A PIACENZA ARRIVA IL FESTIVAL DI MUSICA ELETTRONICA
Una tre giorni nuova per Piacenza che animerà Palazzo ex Enel di via Santa Franca. Arriva in città XNL | XPLORE NEW LANDSCAPES . “Data zero” per questa nuova proposta, un festival di musica elettronica, sperimentale e contemporanea con piccole incursioni performative, teatrali, di street-culture e contaminazioni di linguaggi. Tre giornate ad ingresso libero e gratuito per ballare, per vedere e sentire cose che vanno oltre la quotidianità, per testare un modello di divertimento sposato alla curiosità e alla cultura, per farci esplorare nuovi panorami e risvegliare gli istinti del musico fanciullo che alberga in noi. Quindici proposte tra live-set e dj-set di varia natura da Piacenza e da tutto il Nord Italia, cinque ogni giorno, cui vanno aggiunti i diversi momenti performativi del sabato pomeriggio. Live-visual in tutte le serate con tre vee-jay e quattro maxischermi. Una installazione multisensoriale. Una scultura-installazione basata sul riuso di materiali industriali. Ogni serata un crescendo di vibrazioni, ogni serata un colore: blu, verde e rosso. Parole chiave: innovazione, sperimentazione, multidisciplinarietà, contaminazione e scambio di linguaggi. Si comincia giovedì 23 fino a sabato 25 giugno.