CENTRO DESTRA ALL’ATTACCO “CON GPS E’ ACCADUTO QUELLO CHE PENSAVAMO. LA SINDACA CHIEDA SCUSA ALLA CITTA’ ”

Già a metà settembre la consigliera Patrizia Barbieri aveva chiesto spiegazioni, ai revisori dei conti e all’avvocatura, rispetto alla procedura negoziata di GPS, per capire se questa avesse potuto avere ripercussioni sul comune di Piacenza. A quel proposito il vice sindaco Bongiorni rispose in consiglio che “la procedura negoziata avrebbe prodotto effetti per altre realtà ma non per i contratti in essere tra GPS e il Comune”.

Non è andata così per il giudice Fazio che ha bloccato la risoluzione del contratto dell’amministrazione per il cantiere di piazza Cittadella. GPS, in stato di crisi per il debito 7 milioni di euro con il comune di Vicenza, potrà continuare a detenere gli incassi dei parcheggi blu che gestisce a Piacenza così come i permessi Ztl, poiché la società detiene l’85% di Piacenza Parcheggi, concessionaria per il parcheggio della piazza Cittadella.
Una decisione che non coglie di sorpresa i gruppi consiliari i Fratelli d’Italia, Lega e civica Barbieri.

“Si stanno verificando le sciagure che avevamo annunciato” ha detto la capogruppo Fdl Sara Soresi; “Piacenza Parcheggi sta incassando denari che non gli spettano per pagare i suoi debiti – fa eco il capogruppo della Lega Luca Zandonella – ci aspettiamo un video di scuse dalla sindaca”: “é una disfatta dal punto di vista economico” per il consigliere Jonathan Papamarenghi.

AVS E APP: “SULLA LOGISTICA OCCORRE UNA MORATORIA”. AL SEGRETARIO PD GOBBI: “PERCHE’ NON COINVOLGERE ANCHE CITTADINI E ASSOCIAZIONI SUL TEMA?”

Alleanza Verdi Sinistra e Alternativa per Piacenza intervengono in merito alle ultime dichiarazione, riportate dalla stampa, del segretario del Pd Massimiliano Gobbi sulla logistica piacentina. Il rammarico principale è che non venga fatto cenno al coinvolgimento, nelle decisioni strategiche, anche dei comitati e delle associazioni di cittadini che da tempo denunciano i reali impatti sociali del settore.

Il punto centrale non è negare l’utilità del dialogo tra politica e imprenditoria, ma esigere che tale interlocuzione avvenga in modo trasparente, in sedi istituzionali, e non a porte chiuse. L’impegno primario deve essere quello di impedire che la direzione strategica della logistica sia dettata dagli
interessi privati, a scapito di una visione di futuro pubblica e condivisa per il territorio. A tal fine – stupisce e rammarica che Gobbi non ne abbia fatto cenno – è indispensabile coinvolgere nelle decisioni strategiche non solo le categorie economiche, ma anche, e soprattutto, i comitati di cittadini e le associazioni che da tempo denunciano con dati oggettivi i reali impatti ambientali e
sociali del settore.
L’aggettivo “virtuosa” usato per definire la logistica piacentina lascia interdetti. Ci si interroga se questa “virtuosità” si riferisca a compensazioni come le nuove bretelle stradali, ovvero interventi che, di fatto, consumano altro suolo naturale. Gestire l’aumento del traffico pesante deve passare dagli investimenti nel trasporto su ferro. Ricordiamo inoltre al segretario Gobbi e al Presidente de Pascale che la legislazione regionale e il PTAV non bastano a proteggere la provincia da ulteriori espansioni, data la sua posizione strategica ricca di caselli autostradali e tracciati ferroviari. In questo scenario, l’idea di un “futuro sostenibile” appare più una chimera che una possibilità concreta.

Non si può ignorare poi il lato sociale del comparto. L’attenzione non può limitarsi al mero numero di posti di lavoro creati, ma deve focalizzarsi sulla loro qualità e sostenibilità sociale. La logistica è, infatti, associata a problematiche relative a salari bassissimi, scarsi diritti sindacali e ritmi di lavoro insostenibili. Garantire una vita dignitosa ai lavoratori è un imperativo sociale che la politica deve affrontare.
In conclusione, sollecitiamo, ancora e sempre, una svolta nella gestione della logistica, inquadrandola in una visione di lungo periodo che bilanci l’interesse economico con una reale sostenibilità ambientale e sociale. Per questo, la richiesta di una moratoria non è un approccio ideologico, ma la richiesta di un ripensamento aperto e ponderato, essenziale per tutelare l’interesse pubblico e il territorio, spesso sacrificati in favore di pochi.

 

BANDO INTEGRATO PER GOTICO, IAT E BAR DI PIAZZA CAVALLI: PERPLESSITA’ANCHE IN MAGGIORANZA. PERRUCCI NON PARTECIPA AL VOTO

Un bando da 25 milioni di euro per la gestione integrata, della durata di 25 anni, di Palazzo Gotico, IAT e del bar ristorante di Piazza Cavalli; è stato al centro del dibattito in consiglio comunale sulla variazione di bilancio.
“25 anni di concessione, per oltre 20 milioni di euro di valore, iva esclusa, per la gestione integrata di attività così differenti tra loro, significano 516 mila euro all’anno che il concessionario dovrebbe versare al comune” ha fatto i calcoli il consigliere di ApP Luigi Rabuffi. “Da considerare che oggi il gestore del Barino versa 40 mila euro di affitto all’amministrazione, una bella differenza”, fa notare il consigliere. “Mai vista una durata di 25 anni, ma come si fa ad impegnare praticamente 5 amministrazioni!!” domanda, non senza sorpresa, il consigliere della civica Barbieri Liberi Massimo Trespidi.

Oltre al voto contrario del centro destra e di Alternativa per Piacenza, la variazione ha incassato pure nella maggioranza una voce fuori dal coro che, al momento del voto, ha deciso di non partecipare, Stefano Perrucci. Da registrare anche l’assenza, tra i banchi della maggioranza, del consigliere PD Sergio Ferri.

Strenua la difesa dell’operazione da parte della consigliera Paola De Micheli che ha giustificato la lunghezza della concessione, non legata a un vezzo dell’amministrazione”, ma a una questione di appetibilità.

La sindaca Tarasconi ha sottolineato che “non c’è alcun intento di far passare qualcosa sotto l’uscio. I soldi che il Comune mette a disposizione sono quelli per lo IAT, che va migliorato. Ammetto – ha detto – che abbiamo sbagliato a comunicare”, riferendosi al fatto che nessuno in commissione, né nelle riunioni di maggioranza, ha reso edotti i consiglieri di questa operazione

Il consigliere Trespidi ha sottolineato come, in questa manovra, restino nel cassetto 3,4 milioni di euro non applicabili, che andranno cioè a ingrossare l’avanzo del prossimo anno, sollevando il dubbio che il tesoretto serva per le cause legali legate a piazza Cittadella, di cui non si fa accenno nella variazione.

>

RABUFFI, APP: “ALTROCHE’ RESILIENZA CLIMATICA, A PIACENZA IL FESTIVAL DELL’IPOCRISIA”

In questo nostro mondo pieno di Festival che si alternano, si susseguono e si
rincorrono, divagando sui temi più vari (l’ultimo in ordine di tempo il Festival della Nebbia), quello che rappresenta una costante negatività nell’ambito della politica piacentina di governo, di ieri e di oggi, è il Festival dell’ipocrisia.
Festival che si aggiorna quasi quotidianamente.
L’ultimo episodio è legato alla visita della delegazione dell’Emilia-Romagna, lo
scorso mese di ottobre, al Parlamento Europeo a Bruxelles, in occasione della
Cerimonia del Patto dei Sindaci 2025, sulle politiche in materia di neutralità e
resilienza climatica.

In quella occasione la nostra Sindaca avrebbe testualmente dichiarato (vedasi
rassegna del 23/10/2025) che “essere parte di una rete europea come il Patto dei Sindaci significa assumersi la responsabilità di tradurre gli obiettivi climatici in azioni concrete a livello locale”.
Bene. Brava. Bis.
Peccato che qualche giorno dopo abbiamo scoperto dal Rapporto ISPRA “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” – Edizione 2025 – di aver vinto la gara di “chi fa peggio” sul consumo e degrado di suolo. Fattore che, sino a prova contraria, condiziona pesantemente le dinamiche climatiche e, soprattutto, le conseguenze dei fenomeni sempre più estremi.

Dalle 411 pagine di Rapporto scopriamo infatti che le maggiori perdite di suolo nel 2024 si registrano in Emilia-Romagna (1.013 ettari di nuove aree artificiali) e che in provincia di Piacenza, dove pesa soprattutto l’impatto della logistica, il consumo di suolo nel 2024 è arrivato al 7,74% del totale (7,68% nel 2023 e 7,66% nel 2022). In un anno sono spariti altri 100 ettari di terreno naturale, con l’area coperta da nuove superfici artificiali che sfiora i 20.000 ettari (19.990).
Così, sempre lo scorso anno, il suolo consumato pro capite in provincia di Piacenza ha superato i 700 metri quadrati (700,45 mq.) certificando, sotto questo profilo, che il dato Piacentino è il più elevato di tutta l’Emilia-Romagna, a fronte dei 453,18 metri quadrati per abitante della media regionale e quasi il doppio dei 365,85 registrati a livello nazionale.

Tutto ciò nonostante che il regolamento europeo sul ripristino della natura imponga l’azzeramento della perdita netta di aree verdi urbane entro il 2030 e il loro incremento dal 2031.
Arrestare il consumo di suolo nel nostro Paese permetterebbe, infatti, di fornire un contributo fondamentale per affrontare proprio le grandi sfide poste dai cambiamenti climatici, dal dissesto idrogeologico, dall’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, dal diffuso degrado del territorio, del paesaggio e dell’ecosistema, dalla perdita di biodiversità.
Certo, i dati del Rapporto sono del 2024 e riguardano l’intero territorio provinciale ma è pur vero (lo sa bene chi non ha le fette di salame davanti aglio occhi) che mai come oggi la nostra città è un territorio sotto assedio urbanistico.

Basti pensare ai principali interventi/cantieri che stanno trasformando, oggi,
Piacenza: Ospedale Nuovo (con i due attuali nosocomi “convitati di pietra”), area ex Camuzzi, area ex ACNA, Polo Logistico, Terre Padane, Casa della Comunità (via Gadolini), Piazza Cittadella, Piazza Casali, Porta Borghetto. Più una marea di interventi minori che sfuggono all’attenzione dei più (gli ultimi trattati in Consiglio Comunale: nuova sede di Confindustria in zona S. Antonio, App7 Veggioletta).
Tutti cantieri e opere d’attualità (in fase di realizzazione o prossimi) che stanno
trasformando, in buona parte, il nostro territorio comunale: mangiando suolo,
consumando terreno fertile. sputando cemento e asfalto, emettendo smog e
inquinamento diffuso. Con tutte le conseguenze sulla salute.
Centinaia di migliaia di metri quadri impermeabilizzati e milioni di metri cubi di
nuove volumetrie che, alla faccia del prossimo Piano Urbanistico Generale
(dimenticato in qualche recondito cassetto) mettono oggi un timbro indelebile su questa imbarazzante edizione piacentina del Festival dell’Ipocrisia 2025.

ANELLI, PC CORAGGIOSA: “IL PRESIDENTE DE PASCALE HAI MAI VISITATO LA LOGISTICA PIACENTINA? NESSUNO CI VENGA A RACCONTARE DELLE FAVOLE”

“Il Presidente de Pascale ha mai visitato il comparto logistico di Piacenza? Lo sa cosa pensano i piacentini della logistica, della sua espansione e delle ricadute ambientali nel nostro comune? Lo sa che anche iscritti del PD lottano perché l’espansione della logistica si fermi e venga tutelato un territorio ormai martoriato?” Sono domande rivolte al presidente della regione che non arrivano da un esponente del centrodestra, ma dal consigliere Matteo Anelli che in consiglio siede tra i banchi della maggioranza, in particolare Piacenza Coraggiosa.

Anelli si è da sempre dimostrato sensibile alla questione ambientale fortemente legata a quella logistica, e anche questa volta non ha mancato di esprimere la propria perplessità verso le parole del presidente de Pascale che ha elogiato la logistica di Piacenza “perché è l’unica in regione creata con un vero criterio”. Pure il presidente di Confindustria Parenti si è espresso sul consumo di suolo “andrebbe quantomeno rivisto nei termini, penso si
debba dire utilizzo del suolo perché non è sempre negativo quando porta famiglie sul territorio e permette alla città di crescere” ha detto Parenti.

“Quello del Presidente di Confindustria – ha detto Anelli nel suo intervento – è un punto di vista legittimo: la necessità di garantire sviluppo e attrattività al nostro territorio. Tuttavia, credo sia doveroso guardare alla questione
con maggiore equilibrio e profondità. A lui vorrei chiedere “Negli ultimi anni, a suo parere, è stato “utilizzato” bene il suolo nel nostro comune?”

Poi torna alle dichiarazioni del presidente de Pascale: “non so a cosa si riferisse e vorrei chiedergli di spiegarmi davvero dove sono tutti veri criteri con cui è nata e si sta sviluppando tutta questa logistica sul nostro territorio. Lo sa che nel 2024 il consumo di suolo nella provincia di Piacenza ha raggiunto il 7,74%, con un aumento di circa 100 ettari rispetto all’anno precedente? Prima di fare certe dichiarazioni, a mezzo stampa, bisognerebbe conoscere il territorio, il suo tessuto sociale e le problematiche ambientali – ha proseguito Anelli – sappiamo bene come sono andate e come stanno andando le cose senza che nessuno ci venga a raccontare delle favole in cui tutti vivranno felici e contenti con magari ancora insediamenti logistici in arrivo. Un conto – ha concluso- se certe dichiarazioni le fa il presidente di Confindustria, un conto se le fa un presidente di regione, in momento così delicato politicamente come che a breve vedrà questo consiglio comunale discutere ed esprimersi sul PUG”.

CITTADELLA: LA MOZIONE DI APP, POI RITIRATA, DIVIDE LA MAGGIORANZA. TARASCONI: “TUTTI D’ACCORDO SULL’INTERESSE PUBBLICO DEL PARCHEGGIO”

Alla fine la mozione di Alternativa per Piacenza relativa alla nuova riqualificazione di piazza cittadella è stata ritira dagli stessi proponenti, come da parere dell’assessore Matteo Bongiorni. In mezzo una lunga discussione di oltre due ore, che ha messo in luce posizioni diverse nella maggioranza stessa.
Al centro della mozione l’intenzione di andare oltre l’iter legale e la sospensiva concessa dal tribunale al concessionario a seguito della risoluzione del contratto da parte del Comune.
Partendo dalla convinzione che il parcheggio interrato sia ormai irrealizzabile in Cittadella, Alternativa per Piacenza ha messo nero su bianco una serie di proposte per risolvere la carenza di posti auto nella zona, ad esempio utilizzare l’area del laboratorio pontieri, potenziare il trasporto pubblico locale e le corse di navetta aggiuntive.

Ma è stato sull’interesse pubblico del parcheggio che si è sviluppata la discussione. E se la sindaca Tarasconi ha specificato come “nella maggioranza non ci sia alcun disaccordo, e che tutti concordino nella necessità di posti auto nel comparto nord oltre che sulla riqualificazione della piazza”, l’opposizione invece ha rimarcato quanto la maggioranza, al suo interno, abbia su questo posizioni differenti rispetto al passato.

SINISTRA ITALIANA GUARDA ALLE COMUNALI “DIALOGO APERTO CON IL CENTROSINISTRA. MA I PESCI GRANDI NON MANGINO I PICCOLI”

Per Sinistra Italiana, presente a Piacenza dal 2017, quello di oggi è stato un congresso fondativo, perché in questi anni ha raggiunto un numero tale di iscritti da poter organizzare la propria attività in modo più strutturato e avere così più voce in capitolo nella coalizione di centrosinistra.
Il pensiero e le azioni sono finalizzate al 2027 quando si svolgeranno le elezioni politiche e quelle amministrative del comune di Piacenza.
Come sta accadendo a livello nazionale, il segretario Michele Rizzitiello conferma la volontà di mantenere aperta la porta del dialogo per un centrosinistra unito, come invece non accadde nel 2022. I risultati di Alleanza Verdi Sinistra alle ultime regionali, così come alle europee e anche a livello amministrativo, vedi le regionali in toscana, sono incoraggianti, per certi aspetti dei veri exploit.

PARCHEGGIO DISABILI, L’OK UNANIME AL NUOVO REGOLAMENTO DI RILASCIO DEL PASS

E’ stato approvato all’unanimità il nuovo regolamento per il rilascio Contrassegno unificato disabili europeo, necessario per poter usufruire dei parcheggi riservati alle persone con disabilità. L’assessore Matteo Bongiorni ha spiegato che il lavoro di censimento delle disponibilità di stalli è iniziato nel 2024: a Piacenza se ne contano 868 cui 269 personalizzati (circa il 30%), 203 quelli all’interno delle quattro barriere (piazzale Roma, Torino, Genova, Milano) di cui 67 personalizzati.

Per capire effettivamente il bisogno reale di spazi occorre sapere il numero di veicoli muniti di pass disabili autorizzati a transitare in zona a traffico limitato,  5.950; “il principio guida – ha sottolineato il vicesindaco – è quello di garantire posti auto a chi ne ha necessità, soprattutto in zone densamente popolate e in strade con ridotte misure di carreggiata”. L’idea che sta alla base del nuovo regolamento, già discusso e approvato in commissione, “è la contestualizzazione del bisogno rispetto allo spazio” ha ribadito l’assessore Bongiorni – dicendosi “disponibile ad  aumentandone la capacità numerica degli stalli rispetto agli usi personalizzati”.

Votato all’unanimità anche l’emendamento proposto dallo stesso Bongiorni in viene specificato che i veicoli muniti di Cude possono parcheggiare gratuitamente anche negli stalli blu, se quelli gialli sono occupati.

 

 

PASSA LA RISOLUZIONE PRO PALESTINA. CONTRARIO IL CENTRODESTRA IN CONSIGLIO GLI STRASCICHI DELLA MANIFESTAZIONE

E’ tutto girato intorno alla bandiera palestinese che è diventata il simbolo di un intero popolo in lotta per la libertà e l’indipendenza. Era scontato che l’aula del consiglio sarebbe diventata la prosecuzione di ciò che in questi giorni ha occupato le cronache non solo di Piacenza, ovvero l’immensa partecipazione alle manifestazioni pro Palestina.
In particolare quella che è coincisa con lo sciopero generale di venerdì, che ha visto la partecipazione di oltre duemila persone ma anche la tensione tra la consigliera Sara soresi e il leader dei Si Cobas Carlo Pallavicini; tutto sarebbe nato proprio dall’esposizione, alla finestra del Comune, della bandiera palestinese. In mezzo anche il ruolo dell’assessora Groppelli, presente alla manifestazione, accusata di essere stata colei che avrebbe acceso la miccia informando i manifestanti che i consiglieri Soresi e Domeneghetti avevano chiesto spiegazioni sull’esposizione della bandiera, considerata non regolare.
“Perchè lo stesso rigore non è stato espresso per le bandiere dell’Ucraina nel 2022 invasa dalla Russia?” Hanno domandato i consiglieri di App Cugini e di Coraggiosa Anelli. La consigliera del Pd Costanza De Poli, una delle più giovani esponenti del consiglio comunale, ha rivendicato l’importanza di avere partecipato con convinzione alla manifestazione a sostegno della P.alestina.

La discussione si è protratta poi sulla risoluzione a sostegno della Flotilla e per il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del Governo presentata dalla maggioranza e da Alternativa per Piacenza.
La risoluzione è passata con il voto a favore di centro sinistra e ApP, centrodestra contrario. Per i primi la Flotilla ha avuto il grande merito di squarciare un velo e di aver acceso i rifletto sulla causa palestinese; per i secondi la risoluzione è ormai superato e ciò a cui guardare è il piano di pace proposto da Trump.

DIBATTITO SU CITTADELLA: CENTRODESTRA “DANNO ENORME PER LA COMUNITA’” CENTROSINISTRA “TIFATE CONTRO LA CITTA’ ”

Piazza Cittadella ancora una volta al centro del dibattito del consiglio; e c’era da aspettarselo dopo la risoluzione del contratto da parte del Comune. Il  centrodestra da una parte, in particolare con le avvocate Barbieri e Mazza che hanno evidenziato come l’area non sia ancora tornata al Comune che ma si aprirà un lungo contenzioso e il centrosinistra, dall’altra, che rivendica l’uscita da un limbo nel quale la città era immersa da ormai 13 anni. Una decisione presa per il bene dei cittadini da una parte, mentre dall’altra una risoluzione che porterà ad contenzioso da parte del concessionario lungo chissà quanto.

“Solo al termine del contenzioso sapremo se il Comune ne uscirà vittorioso – ha detto la consigliera Barbara Mazza – a meno che il Comune intenda riprendersi l’area con la forza, oppure se c’è già un accordo per una soluzione consensuale con il concessionario”.

“Siamo in consiglio o in tribunale? – domanda il consigliere PD Salvatore Scafuto – continuate a dire che si doveva risolvere? Dove eravate tutti quanti prima con una ex giunta di avvocati? La vostra è stata inerzia travestita da prudenza. Noi abbiamo lavorato con uno spirito trasparente con l’intenzione di dare alla città un parcheggio, nonostante sapessimo che fosse una partita difficile. Noi abbiamo scelto di provarci e non di girarci dall’altra parte”.

” Io vedo un’amministrazione molto debole – ha detto la capogruppo di FdI Sara Soresi – anche i grandi elettori piano piano vi stanno abbandonando.
Dov’ è lo sblocco della città di cui sempre parlate? Io non lo vedo” ha ribadito citando le pratica dell’ex Acna, il maxi appalto dell’energia, il silos di via X Giugno e l’asta dell’immobile di via Nino Bixio, che sarebbero ancora in una fase transitoria.

“Abbiamo messo un punto fermo la volontà dell’amministrazione dopo 13 anni di stop and go – ha sottolineato il capogruppo PD Andrea Fossati – non si nega che ci saranno contraccolpi giudiziari, ma l’amministrazione ha deciso, rispettando un contratto ed evitando fughe in avanti”.

Anche la sindaca Tarasconi è intervenuta, con decisione, nel dibattito: “per noi il contratto è risolto. Ci sarà un contenzioso? Credo di sì – ha detto – avremmo potuto risolverlo prima? – ha domandato – no perché avremmo esposto l’ente a rischi elevati. Di certo la riqualificazione del comparto nord l’abbiamo avviata” ha rivendicato annotando i progetti di piazza Casali, lo spostamento del mercato rionale nelle ex Scuderie di Maria Luigia e la demolizione della sede attuale, i lavori al campo Daturi per farne un’arena da 7mila posti, e infine il recupero di piazza Cittadella. “Spiace – ha concluso – che non emerga l’immagine di un consiglio unitario che cerca, insieme, di trovare una soluzione”.