CIVILTA’ CASTELLANA SI METTE IN CORSA PER LE AMMINISTRATIVE

Civiltà Castellana ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni amministrative per il comune di Castel San Giovanni. L’occasione per l’annuncio è stata la cena di Natale, molto partecipata, che si è svolta nelle scorse settimane.
Si è accennato anche alle linee principali del programma che guideranno il gruppo: in primo piano il tema della viabilità, che comprende nuove aree di parcheggio, tangenziali, una strada a veloce percorrenza a sud del paese. “Vogliamo elaborare un programma per i prossimi quindici anni, a lungo termine, per progettare nuovi servizi per i cittadini” ha detto Carlo Capelli.
Un altro tema portante del programma è la sicurezza, lavorando sulla percezione che ne hanno i cittadini. “Domenica scorsa una signora, in pieno giorno, è stata attorniata da quattro ragazzi per derubarla. Erano le 11 del mattino. La donna è riuscita a divincolarsi e rifugiarsi nella vicina edicola – racconta Capelli – questo è un tema che tocca da vicino ognuno di noi, per questo occorre una vera rigenerazione urbana. Le bande giovanili rappresentano un disagio per i cittadini – continua Capelli – non poter camminare tranquillamente per la strada li disturba. Noi vorremmo analizzare il fenomeno ed elaborare una serie di azioni utili per rigenerare la città”.
Anche la questione ambientale è prioritaria, con interventi a lungo termine, come possono essere le comunità energetiche, un’opportunità che la prossima amministrazione deve saper cogliere.
“E’ stato un momento, oltre che conviviale, nel quale con i presenti (circa un centinaio) si sono poste le basi per ragionare sui prossimi mesi in base a ciò che riteniamo indispensabile per lo sviluppo di Castello. Il nome del candidato non è, al momento, nelle nostre priorità., quello che conta ora sono i temi per il rilancio della nostra città”.
Nel corso della serata sono state evidenziate la necessità e l’urgenza di avere una classe dirigente in grado di prendere decisioni in tempi rapidi.
Civiltà Castellana sta programmando gli eventi per i primi mesi del nuovo anno: sono in fase di organizzazione due serate pubbliche sul tema del recupero dell’attrattività del territorio, che passa anche per il rilancio del commercio, e sulla rigenerazione urbana.

EX CAMUZZI: GNOCCHI SI ASTIENE E SI DIMETTE DA CAPOGRUPPO. ANELLI E FERRI I VOTI DETERMINANTI

Resta parte della maggioranza, è vero, ma la decisione è di quelle che confermano quella distanza che nell’ultimo periodo si è resa sempre più manifesta rispetto alle posizioni del resto del gruppo e distante pure dalla sindaca Tarasconi.
Claudia Gnocchi, della civica Tarasconi, è stata l’unica della maggioranza ad affrancarsi astenendosi dal voto sull’accordo operativo dell’area ex Camuzzi, l’unico rimasto in piedi dopo le bocciatore dei Cuav. È stata coerente con il voto del giorno prima in commissione. Ma ha fatto un passo in più: dimettendosi dal ruolo di capogruppo della civica che porta il nome della sindaca.
Per dare merito alla coerenza, è da rilevare la consigliera che aveva manifestato perplessità e scarso convincimento rispetto al progetto anche nel suo intervento, soprattutto perché sarebbe dovuto rientrare tra i tempi del PUG e per la questione dei nuovi alloggi. Determinati sono risultati i voti favorevoli dei consiglieri Matteo Anelli (Pc Coraggiosa) e Sergio ferri (PD). Contrari centrodestra e ApP, Filiberto Putzu dei Liberali ha votato a favorevole. La pratica è passata con 18 voti favorevoli.

PAPAMARENGHI: “PERCHE’ PC EXPO SI RIFIUTA DI FORNIRE I DATI RICHIESTI”. INTERVIENE ANCHE IL DIRETTORE GENERALE CANESSA

I conti di Piacenza Expo non tornano per i consiglieri della civica Barbieri Liberi. Tra le ultime richieste dei consiglieri, tramite accesso agli atti, quelle relative alle uscite che l’ente fieristico affida a terzi per i servizi, che ammontano ad oltre 1milione 300 mila euro. “Perché non ci vengono fornite – si chiede il consigliere Papamarenghi –  eppure Piacenza Expo è partecipata per oltre il 50 cento dal Comune”

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TARIFFE PARCHEGGI, CUGINI: “PERCHE’ IL COMUNE NON SI FA CARICO DI UNA PARTE DELL’AUMENTO?”

La discussione sulla variazione di bilancio ha portato i consiglieri, in particolare si minoranza, a concentrare gli interventi, su Piazza Cittadella. Nonostante l’approvazione del progetto di riqualificazione nella seduta del 31 luglio scorso, ad oggi, non è ancora stato firmato alcun addendum. Ci sarebbe una data, il 15 dicembre 2023, entro la quale GPS dovrebbe presentare il documento, ma non è una data ufficiale, nel senso che non compare da nessun a parte.

“E se dopo il 15 dicembre non ci sarà alcuna firma dell’addendum cosa succederà? Chi risponderà del mancato adempimento contrattuale? Io dubito fortemente sulla capacità di adempiere agli impegni di Piacenza Parcheggi prima e GPS poi” ha rimarcato il consigliere della civica Barbieri-Liberi, Massimo Trespidi.

“La cantierabilità dell’opera c’è o no?” si domanda la capogruppo della civica Patrizia Barbieri. “La scadenza del 15dicembre è una data vostra perché sui documenti non c’è”.

“Proverò a fare una proposta semplice con l’auspicio che possa essere da tutti condivisa – ha esordito nel suo intervento il capogruppo di Alternativa per Piacenza Stefano Cugini – “il dato di fatto è che da gennaio le tariffe dei parcheggi aumenteranno per i cittadini passando da 1.05 euro a 1.50. Ma perché questo aumento deve gravare solo tasche dei piacentini? Non è possibile individuare, dalle risorse di bilancio, una copertura dell’aumento da parte del Comune, al netto dell’adeguamento dell’Istat? Cerchiamo di trovare una modalità che possa funzionare per fare la richiesta alla giunta, ad esempio attraverso una mozione”.

“Non mi sento di appoggiare questa richiesta – ha risposto la consigliera di Piacenza Oltre Caterina Pagani – l’aumento della leva tariffaria è serve per disincentivare il tasso di motorizzazione. Si vuole rendere più difficile raggiungere il centro con le auto, incentivando, al contrario, l’uso dei parcheggi scambiatori e della mobilità dolce”. “Certo, ci mancherebbe – ha risposto Cugini – ma prima diamo i servizi alternativi, poi possiamo chiedere di utilizzare meno le auto. Mica tutti abitano o lavorano in piazza Cavalli” ha concluso con ironia.

Sì AL MERCATO NELLE EX SCUDERIE. MINORANZA: RISCHIO CHE DIVENTI UNA PSEUDO EATALY

La maggioranza compattamente ha votato a favore: il mercato coperto si trasferirà da Piazza Casali alle ex scuderie di Maria Luigia, a lato di Palazzo Farnese. Un intervento che vedrà la valorizzazione e il recupero di questi locali, per un costo complessivo di 5milioni e mezzo di euro, di cui 3,6 milioni dal Bando Periferie, il resto dal comune di Piacenza.

“Una risposta – ha detto l’assessore all’urbanistica adriana fantini – al degrado della piazza in cui versa da troppo tempo, una collettività che si rigenera perché quello diventerà un luogo dedicato alle persone, al commercio e alla cultura”.

Al piano terre troveranno spazio i prodotti enogastronomici locali per la vendita, al primo piano verrà realizzata una sorta di contenitore culturale dedicato anche alle realtà associative del territorio.

Un progetto difeso strenuamente dalla deputata De Micheli che ha elogiato il lavoro corale delle varie amministrazioni che non ha sciolto i dubbi dell’opposizione.

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SINDACA TARASCONI ALLE OPPOSIZIONI: “BANALIZZARE PROCESSI COMPLESSI E’ UN ERRORE”

“Non siamo né la giunta dei supermercati né del cemento. Gli iter sono stati espletati e le regole vanno seguite”. La sindaca Katia Tarasconi commenta, ai nostri microfoni, il recente pronunciamento del CUAV che ha bocciato tre dei quattro accordi operativi depositati. “Quando si tende a banalizzare processi complessi, si commettono degli errori” ha detto la prima cittadina riferendosi a chi ha messo l’etichetta di giunta dei supermercati “è inutile alzare i toni e scaldare gli animi. Di fatto, ad oggi, questa amministrazione non ha autorizzato alcun supermercato”. Ma i cittadini hanno chiara l’idea che questa giunta ha rispetto ai temi dell’urbanistica, dell’ambiente e dello sviluppo? Lo abbiamo chiesto direttamente alla sindaca.

APP: “NOI, QUELLI DEL SI’ SOTTO ASSEDIO”. RACCOLTE TREMILA FIRME CONTRO NUOVA CEMENTIFICAZIONE.

Tre mila firme in tutto, on line e cartacee, raccolte tra i cittadini che non vogliono più nuovo cemento. Alternativa per Piacenza, grazie ai soci volontari, Verdi e Sinistra Italiana, le ha raccolte da fine estate ad oggi. Ora verranno depositate e consegnate ai consiglieri comunali che avranno l’ultima parola sul voto degli accordi operativi. Certo ora la situazione è cambiata notevolmente dopo il pronunciamento del Cuav che di fatto ha bocciato tre accordi su quattro, per il quinto il parere arriverà nelle prossime settimane.

E’ innegabile la soddisfazione di ApP e dei consiglieri comunale Cugini e Rabuffi che prima con emendamenti al Dup, poi con mozioni hanno ribadito il No a nuova cementificazione, in particolare grande distribuzione, nelle aree edificabili oggetto degli accordi. Il Comitato Urbano di Area Vasta, formato da Comune, Provincia, Regione e Arpae, è dello stesso parere.

 

DEPOSITATI I PARERI DEL CUAV, TARASCONI: “SIAMO ALLA FINE DI UN PERCORSO TRAVAGLIATO. CIÒ CHE CONTA È IL RISULTATO”

Sono stati pubblicati sul sito della Provincia di Piacenza i pareri del Cuav su tre delle quattro proposte di accordi operativi di cui si è tanto parlato in questi mesi. questo il link con le motivazioni. https://www.provincia.pc.it/pagina.php?IDpag=321&idbox=64&idvocebox=346

A stretto giro è arrivato il commento della sindaca Tarasconi e dall’assessore all’Urbanistica Adriana Fantini.

“Come in tutte le cose, ciò che conta è il risultato. E per quanto riguarda gli accordi operativi su nuovi possibili insediamenti commerciali, produttivi e residenziali in città, il risultato è che stiamo arrivando alla conclusione di un percorso travagliato iniziato anni fa e mai definito”. Un commento, quello della sindaca Katia Tarasconi, che intende una volta per tutte dare il suo punto di vista politico su un tema particolarmente spinoso che in questi mesi ha visto svilupparsi una serie di polemiche in Consiglio comunale e qualche malumore anche in seno alla maggioranza. “Un tema spinoso perché c’è chi ha gettato benzina sul fuoco favorendo un malinteso di fondo – prosegue la sindaca – Siamo stati definiti la Giunta dei supermercati solo perché abbiamo approvato il deposito degli accordi operativi proposti da alcuni soggetti privati. Un’approvazione che è stata scambiata per un ok sul merito degli accordi stessi, un via libera ai supermercati. Così è stato detto. Ma è sempre stato falso. Le nostre delibere di Giunta hanno approvato, per l’appunto, il deposito di pratiche legittimamente presentate da operatori privati che proponevano accordi per la realizzazione di opere e strutture su terreni di loro proprietà. E ricordo che l’iter di tali pratiche è ripartito nel luglio del 2021 durante l’amministrazione Barbieri, ovvero quando il Tar ha accolto il ricorso dei soggetti proponenti annullando la cosiddetta moratoria decisa proprio da quella amministrazione per stoppare l’iter in questione a causa del Covid. Una volta arrivata la sentenza del Tar, gli uffici comunali sono ripartiti con il lavoro sulle pratiche”. Pratiche portate avanti dagli uffici quando ancora era in carica la Giunta Barbieri e il cui deposito è stato poi approvato dalla Giunta Tarasconi. Passato il periodo obbligatorio di pubblicazione sul Burert, il bollettino regionale, toccava al Cuav, ovvero al Comitato di Area vasta di cui fanno parte Regione, Provincia e Comune. Il suo compito era analizzarle nel dettaglio ed esprimere un parere vincolante prima del passaggio in Consiglio comunale.

Il parere del Cuav è arrivato questa mattina e riguarda quattro dei cinque accordi operativi di cui si è parlato in questi mesi.

La sintesi del parere del Comitato è che di queste quattro proposte di accordi, due sono state bocciate (quelle che riguardano l’area AID-13 Sift e l’area APP-10 Galnea 2), per la terza (quella che riguarda l’area AL 8 Germoglio) dovrà essere ripresentata la documentazione; mentre per la quarta proposta, quella che riguarda l’area AID-20 Ex Camuzzi di Corso Europa, il Cuav ha chiesto che il proponente Phantom Srl presenti una serie di integrazioni che il Comitato stesso analizzerà nei prossimi giorni. E a quel punto, se il parere sarà favorevole, toccherà al Consiglio comunale esprimersi.

 “Questa è la realtà dei fatti – dice la sindaca Tarasconi – con buona pace di chi aveva parlato di Giunta dei supermercati. Ciò che abbiamo fatto, comprese le delibere che approvavano il deposito degli accordi, era ciò che andava fatto. Il nostro obiettivo era, è e sarà sempre quello di arrivare ai risultati rispettando tempi e procedure. Perché voglio ricordare che non viviamo nell’Unione Sovietica di qualche anno fa: stiamo parlando di operatori privati che chiedono di poter realizzare opere su aree di loro proprietà. E noi, come ente, abbiamo il dovere di accogliere il deposito delle proposte se vengono presentate nei tempi giusti e con la documentazione corretta. Ma approvare il deposito delle proposte non significa approvare le proposte, come qualcuno ha voluto far credere fin dall’inizio”.

“Stiamo parlando di materie molto complesse – aggiunge Adriana Fantini, assessore alla Pianificazione per lo sviluppo urbano sostenibile, che ha seguito da vicino tutto l’iter passo per passo – Materie in cui si intrecciano regole, leggi, norme estremamente specifiche per le quali era necessaria la valutazione da parte del Comitato di Area vasta che si compone di vari enti: Regione, Arpae, Provincia, Soprintendenza e, naturalmente, Comune di Piacenza. Enti che, alla fine delle relative analisi, si accordano per esprimere un parere motivato e unitario. Ripeto: un parere unitario, che si compone delle osservazioni dei vari enti che siedono al tavolo del Comitato. Gli ambiti sono complessi e rilevanti e, su queste partite, è assolutamente necessario che si esprima chi ha una competenza specifica su tali materie, basti pensare a quella ambientale. E ciò che abbiamo fatto noi come Giunta è stato proprio portare gli accordi al vaglio dell’organo che, con le sue competenze interne comprese quelle comunali, aveva e ha il potere di esprimere un parere vincolante. Non approvare il deposito degli accordi operativi, al contrario, avrebbe esposto il Comune a rischi inutili. Tutto il resto sono chiacchiere”.

ACCORDI OPERATIVI: SI ATTENDONO LE MOTIVAZIONI DEL CUAV. INTANTO APP “NON ABBIAMO MAI GIOCATO CONTRO”

Sono attese in queste ore le motivazioni che hanno portato il CUAV (comitato urbano di area vasta) a dare parere non favorevole agli accordi operativi, il cui deposito era stato autorizzati dalla giunta, o meglio due bocciati e due rinviati con modifiche sostanziali.

Il consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi è tornato sull’argomento, nella seduta di consiglio comunale in sede di comunicazioni inziali. App – ha detto – non hai mai giocato contro né con gli emendamenti al Dup, né con le mozioni, piuttosto ha giocato a favore di Piacenza e dei piacentini.

Anche Piazza Cittadella è tornata al centro del dibattito, in particolare è stato il consigliere della lista Barbieri – Liberi, Massimo Trespidi a porlo all’aula. Dopo la delibera del 31 luglio non c’è ancora un atto del comune. La sindaca Tarasconi ha risposto risponde: “sono i tempi della burocrazia, abbiamo inviato la pratica ad Anac e ci ha risposto il 19 ottobre”.

Nella seduta è stata poi approvata all’unanimità il regolamento per l’introduzione del taser per gli operatori della polizia locale, tutti favorevole a dare il via libera alla sperimentazione di sei mesi della pistola ad impulsi elettrici.

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“HAI UN’IDEA PER CASTEL SAN GIOVANNI? SCRIVILA QUI E IMBUCA” ECCO LA PROPOSTA DI CIVILTA’ CASTELLANA

Gialla e ben visibile al passaggio. E’ la cassetta per le idee che i castellani potranno riempire con proposte, suggerimenti e spunti di riflessione.
Il gruppo di Civiltà Castellana l’ha pensata proprio per questo, per dare a tutti la possibilità di esprimersi sul proprio paese e per coltivare quella partecipazione sana che è il sale della democrazia. Perché le proposte più azzeccate arrivano quasi sempre da chi la comunità la vive ogni giorno, criticità comprese.

La cassetta gialla e blu è di tutti i cittadini di Castel San Giovanni che passando in via Mazzini possono imbucare il loro pensiero.
La sede di Civiltà Castellana è aperta tutte le domeniche dalle 10,30 alle 12,30. E’ proprio qui che si possono trovare le cartoline su cui scrivere e da imbucare.

“Dicci la tua, abbiamo tempo per parlarne insieme” è l’invito che il gruppo di Civiltà Castellana rivolge ai cittadini. Perché ogni idea ha bisogno di essere spiegata e condivisa per essere realizzata, e per fare questo serve tempo ed ascolto.
“Noi ci siamo” ha spiegato Carlo Capelli che insieme al suo gruppo ha realizzato la cassetta per le proposte “è necessario riportare al centro la partecipazione, quella vera, facendo sentire i cittadini coinvolti il più possibile”.

A proposito di coinvolgimento “ci sono temi che stanno particolarmente a cuore alle persone” continua Capelli “abbiamo, per questo, in programma nei prossimi mesi, tre eventi su temi che riteniamo strategici per il futuro e lo sviluppo di Castel San Giovanni “ambiente, commercio e sicurezza”.

Il primo in calendario sarà sull’ambiente che vedrà coinvolti professionisti del settore – che interverranno come relatori; per i presenti ci sarà la possibilità di porre domande e confrontarsi.
“La nostra idea – conclude Civiltà Castellana – è di portare l’attenzione dei cittadini sui temi importanti per la nostra comunità, informando e facendo proposte concrete”.