TASSA DI SOGGIORNO: DAL PRIMO APRILE SCATTA L’AUMENTO . “INVESTIMENTO STRATEGICO”

Dal 1° aprile scatterà l’adeguamento della tassa di soggiorno sul territorio comunale che la giunta Tarasconi definisce un “investimento strategico”. “Credere davvero nelle potenzialità attrattive di Piacenza come luogo di cultura, arte, bellezza, sport e buon cibo, e muoversi di conseguenza cambiando marcia, pianificando il futuro e investendo, con obiettivi di medio e lungo termine, sulla valorizzazione delle eccellenze e del territorio in generale”. L’assessore alla Cultura Christian Fiazza spiega così le motivazione che hanno portato la giunta a deliberare il provvedimento.

“Un adeguamento che va visto come un investimento strategico, perché le maggiori entrate che ne deriveranno per l’Amministrazione saranno destinate a finanziare progetti, eventi e iniziative programmate in modo continuativo, che rientrino nella creazione di un vero e proprio Sistema Cultura Piacenza, facendo sì che le risorse provenienti dal turismo siano destinate, ovvero
restituite, allo stesso settore e ai suoi operatori sul territorio, per accrescerne la potenza di fuoco”.

“L’obiettivo – spiegano la sindaca Katia Tarasconi e gli assessori – è quello di
rendere rendere sempre più concreto il ruolo di Piacenza come città capofila di una rete di offerte e proposte che coinvolgano tutta la provincia, le sue vallate e i suoi borghi. Un traguardo ambizioso ma realizzabile, che sia a sua volta il trampolino di lancio per potenziare il turismo e accrescere l’indotto che il settore può generare ad ogni livello. La nostra convinzione è che Piacenza e la sua provincia non abbiano niente da invidiare ad altri territori ad oggi considerati, dati alla mano, più attrattivi: si tratta solo di crederci e agire di conseguenza, programmando e promuovendo nuove idee con un orizzonte di medio e lungo termine”.

Come cambiano, nel dettaglio, le tariffe? Il contributo giornaliero che verrà richiesto a ogni visitatore sarà, dal 1° aprile, di 1 euro per gli ostelli, gli affittacamere, i bed & breakfast e gli alberghi a 1 e 2 stelle (attualmente la tassa di soggiorno per questa tipologia è di 0,50 euro a persona); passerà invece da 1 a 2 euro a persona per gli alberghi 3 stelle e 3 stelle superiore, nonché da 2 a 3.50 euro per i 4 stelle e categorie superiori. Contributi che si applicano solo ai primi tre giorni di permanenza, restano comunque proporzionati alla categoria della struttura ricettiva e si azzerano dal quarto
giorno in avanti. L’aumento della tassa di soggiorno consentirà di incrementare le entrate già per l’anno in corso – da un introito di 220 mila euro nel 2022 a 350 mila euro per il 2023, con previsione di superare i 400 mila euro nei due anni successivi – pur incidendo in misura minima sul budget che ogni visitatore destina al proprio soggiorno: ipotizzando la tariffa di 60 euro per una singola in B&B, se ne pagheranno 61 anziché gli attuali 60.50 euro (comprensivi della tassa ad oggi in vigore), mentre per una camera da 100 euro in un hotel a 3 stelle l’esborso complessivo per il turista passerà dai 101 euro attuali a 102.

APP: “ANZICHE’ AUMENTARE L’IRPEF, IL COMUNE PENSI A INCASSARE IL CANONE DEI PARCHEGGI”

I consiglieri di ApP Cugini e Rabuffi hanno aggiunto un nuovo tassello all’intricata vicenda di Piazza Cittadella , in particolare legato alla gestione del parcheggi in superficie. La società Piacenza Parcheggi non ha ancora versato  il canone del 2022 pari a 1.200.000 euro che avrebbe dovuto versare entro il 31 gennaio 2023. Una cifra che si va ad aggiungere ai saldi del 2020 e 2021 , per cui il Comune ha ricevuto solo acconti da 427mila euro l’uno, per cui l’ammontare totale è 2.360.000 euro. Una bella cifra insomma che il Comune avrebbe il diritto di introitare.

GAZZOLO: “NON SONO LA STAMPELLA NE’ DELLA GIUNTA NE’ DELLA MAGGIORANZA”

L’hanno accusata non esercitare l’imparzialità che il ruolo super partes le impone, oltre che svilire il ruolo dei consiglieri stessi. I capigruppo di minoranza non hanno certo usato guanti di velluto per definire l’operato della presidente del consiglio comunale Paola Gazzolo. Una gestione mal sopportata che ha trovato il suo culmine nella mancata convocazione del consiglio comunale del 13 febbraio nonostante i 50 atti ispettivi ancora da discutere datati luglio e agosto. Gazzolo risponde: “non sono la stampella né della maggioranza né della giunta”.

LA MINORANZA TUONA : “SI CAMBI REGISTRO, COSI’ NON SI VA AVANTI”. NEL MIRINO DELLE CRITICHE LA PRESIDENTE GAZZOLO

Stesso luogo, stessa ora, ma diverso ordine del giorno. I capigruppo di minoranza hanno convocato la stampa nel giorno, lunedì, e nell’ora le 15, solitamente occupati dalla seduta di consiglio comunale che, questa settimana, non è stata convocata, nonostante i 50 atti ispettivi ancora da discutere depositati tra luglio e agosto scorsi.

Al centro della forte presa di posizione dei consiglieri Cugini, Rabuffi, Barbieri, Mazza, Sgorbati, Zandonella, Domeneghetti, Soresi e Zanardi ci sono proprio la mancata convocazione del consiglio e l’operato della presidente del consiglio comunale Paola Gazzolo, che, a loro dire, non svolgerebbe il suo ruolo super partes.

Morficazione del ruolo di consiglieri considerati più come orpello che come veramente utili alla città, addirittura lesivo della aspettative per le quali sono state eletti. Insomma, è l’accusa della minoranza, dalla presidente del consiglio non ci sarebbe quella garanzia e quell’imparzialità che il suo ruolo le imporrebbe.

DAGNINO: “IN SETTE MESI NEANCHE LE BASI PER UN CAMBIAMENTO”

Un cambio di passo? “In sette mesi, con la nuova amministrazione, non è cambiato niente. Certo è un tempo molto breve ma sufficiente per gettare le basi per un cambiamento. Invece assistiamo all’ordinaria amministrazione”. E’ il pensiero di Sergio Dagnino, presidente di ApP, l’associazione che porta il nome del gruppo consiliare, che qualche mese fa si è dotata di un nuovo statuto, ha raccolto una sessantina di soci che fanno politica per passione con l’obiettivo di crearsi una riconoscibilità diffusa.

SINDACATI SU IRPEF: “ADDIZIONALE PROGRESSIVA, PIU’ ESENZIONI E LOTTA ALL’EVASIONE”

Innalzamento della fascia di reddito esente, addizionale progressiva e lotta significativa all’evasione. Sono le proposte che i sindacati confederali Cgil Cisl e Uil hanno formulato nell’incontro in municipio con la sindaca Tarasconi e l’assessore Perini. Al centro del tavolo, del tutto interlocutorio, l’annuncio dell’aumento dell’addizionale Irpef per le fasce da 12 mila di reddito in su.Sindaca e assessore hanno preso atto delle richieste. Per ora nulla di più, in attesa, c’è da immaginare, di un ulteriore incontro.

TARASCONI: “LEGITTIMO DISINTERMEDIARE L’INFORMAZIONE CON I CITTADINI”

C’era da aspettarselo che la decisione dei aumentare l’addizionale Irpef per i redditi medi portasse discussioni decisamente accese in consiglio tra i banchi dell’opposizione. Anche la sindaca Tarasconi ne era ben consapevole, già sabato sera, un minuto dopo aver postato il suo video annuncio su Instagram. Ai consiglieri della minoranza anche questa modalità non è andata giù, perché, la forma in questi casi è anche sostanza. Eppure il provvedimento, assicura Tarasconi, era necessario, a meno di rinunciare ai servizi e ai progetti del Pnrr.

Le critiche, in certi tratti anche molto aspre, non sono mancate: a partire dall’ex sindaco Barbieri “ A me pare che sia un provvedimento che vuole nascondere l’incapacità che avete nel non sapere gestire la cosa pubblica . Per ora tanta superficialità e assenza di visione”. Critiche anche anche sulle modalità di annuncio di un provvedimento che va, di fatto, ad aumentare le tasse per i cittadini. “Anche la forma è sostanza quando c’è di mezzo la democrazia” ha detto il consigliere Luigi Rabuffi.

“Non è stata una decisione a cuir leggero” ha detto in apertura di seduta il capogruppo PD Andrea Fossati, “rivendichiamo la scelta di non aver tagliato i servizi, forse avremmo già dovuto farla”.

TARASCONI: “AUMENTO IRPEF ANTIPATICO MA NECESSARIO”. BARBIERI: SIAMO SU SCHERZI A PARTE?” CUGINI: “MANCANZA DI RISPETTO ISTITUZIONALE”

“I conti non tornano” “voglio essere io a metterci la faccia”. Sono i passaggi chiave del video postato su Instagram dalla sindaca Tarasconi per annunciare l’aumento dell’Irpef. Sì, perché la scelta – così spiega la prima cittadina – era tra tagliare i servizi o i progetti del PNRR o aumentare le aliquote. Sempre perché, a bomba, i conti non tornano. Con un più che chiaro riferimento a chi è venuto prima dell’attuale amministrazione.
Non si poteva pensare di tagliare sui servizi alle presone (bambini, anziani, illuminazione pubblica) – spiga Tarasconi – ne’ sui progetti di sviluppo legati al PNRR. E,  considerato che Piacenza è l’unica in regione con l’aliquota così bassa, si è deciso di mettere mano proprio qui. Più bassa anche delle vicine Lodi, Cremona e Pavia. Cosa fanno Parma e Cremona? domanda la sindaca – hanno un’aliquota flat a 0,80.
Attualmente a Piacenza sotto gli 11mila euro di reddito non c’è aliquota; tra 11 e 15mila euro l’aliquota è 0,42%; da 15 a 18 mila l’aliquota è 0,52%; tra 28 e 50mila l’aliquota è 0,68%; sopra i 50mila euro di reddito l’aliquota è massima a 0,80.

La proposta, a cui starebbe lavorando la giunta, sarebbe quella di innalzare le aliquota nelle fasce intermedie, in particolare tra 15 e 28 mila euro di reddito. Per fare un esempio su uno stipendio netto di 1400 euro il contributo ritoccato prevederebbe 60 euro all’anno che il contribuente dovrebbe versare.
Forse non una gran cifra ma certamente un provvedimento antipatico che di fatto va a colpire direttamente i cittadini.
La prima domanda che viene da chiedersi è: si è fatto e pensato di tutto prima di questa scelta? La risposta della sindaca è si’.
La discussione del bilancio è in calendario, in consiglio comunale, il 20 febbraio e la conclusione il 6 marzo.
“È necessario essere trasparenti – ha detto la sindaca in chiusura del video – e cercare di spiegare quello che succede in comune”.
Proprio sulle modalità scelte dalla sindaca, ovvero il video social, si sono levate critiche e commenti soprattutto da parte dell’opposizione. Di “disintermediazione assoluta della sindaca che dedica ad Instagram le sue anticipazioni” scrive il capogruppo di ApP Stefano Cugini “è dalla prima seduta che denuncio mancanza di rispetto istituzionale, con il Consiglio che sembra più un fastidio che il luogo del dibattito democratico”.

“Ma siamo su scherzi a parte? si domanda Patrizia Barbieri. “La sinistra è arrivata al governo della città con una dote del centro destra di 90 milioni di euro di progetti finanziati e 8 milioni di avanzo comunale, tanto è che il vice sindaco ha più volte dato atto di avere trovato tutto a posto e  in ordine. Oggi la sindaca dice di volte aumentare l’Irpef e lo giustifica con la pessima eredità del centro destra. Veramente senza parole”.

Al cittadino viene da chiedersi: ma a fronte di questo aumento si avrà un miglioramento dei servizi o non cambierà nulla e questo servirà per salvare l’ordinario?

 

 

IL PD DI BONACCINI “UN PARTITO DI SINISTRA PROGRESSISTA E RIFORMISTA”

Un partito di sinistra al cui interno abitino progressisti e riformisti. Eccolo il Pd che vuole riportare in vita Stefano Bonaccini.  In estrema sintesi l’essenza della mozione Energia Popolare che sostiene la sua candidatura alle primarie del Partito Democratico. A Piacenza per la sua campagna elettorale che sta toccando tutta l’Italia, gli manca solo la valle d’Aosta, Bonaccini da l’impressione si sentirsi a casa, accanto a lui la sindaca Tarasconi e il sindaco di Castelvetro Luca Quintavalla.

APP HA ELETTO IL NUOVO DIRETTIVO. DAGNINO PRESIDENTE

Alternativa per Piacenza ha eletto gli organi direttivi, Presidente e membri della segretaria. Il neo Presidente Sergio Dagnino ha detto “C’è bisogno di un soggetto come ApP che ha voglia di farsi sentire ma anche di dialogare con le altre forze politiche”.

Ecco la nota

È stata una serata importante per Alternativa per Piacenza che ora è pronta a salpare. Ieri sera si sono svolte le prime elezioni degli organi direttivi dell’Associazione, in linea con quanto previsto nel nuovo Statuto recentemente approvato.
Sergio Dagnino è stato eletto dai soci Presidente di ApP, ad affiancarlo i componenti della Segreteria. Ecco i nomi: Filippo Arcelloni, Davide Bastoni, Mattia Bazzoni, Sergio Dagnino (il presidente fa parte anche della segreteria) Lara Granata, Sara Pellizzari e Giovanni Toscani.

“Accetto con molto entusiasmo ed emozione questa carica- ha detto il neo Presidente – dobbiamo ripartire dal nostro Libro Giallo: tutti insieme dobbiamo partecipare e proporre iniziative alla città. C’è bisogno di un soggetto come ApP che ha voglia di farsi sentire ma anche di dialogare con le altre forze politiche. ApP è un’ancora per chi crede nella politica e per chi si trova ora nel posto sbagliato. Possiamo essere quelli a cui la gente guarda con interesse, per questo ci vuole tanto impegno”.

Nei mesi scorsi, dopo aver lavorato sul nuovo statuto, ApP ha aperto la campagna associativa. Proprio i soci, riuniti al Teatro Trieste 34, ieri sera hanno votato i nuovi organi direttivi. L’obiettivo principale era superare la fase della coalizione elettorale per diventare a tutti gli effetti un soggetto attivo e propositivo nella realtà cittadina di tutti i giorni. Abbiamo la fortuna di avere due consiglieri come Stefano Cugini e Luigi Rabuffi a rappresentarci in Comune, ma ApP si propone un’attività di informazione e militanza che non si limita al loro grande lavoro in aula ma punta a una sua riconoscibilità più diffusa.

“Aspettavo da tempo questo momento – ha detto il capogruppo Cugini – da oggi ApP non sono solo i due consiglieri a Palazzo Mercanti, ma un’associazione di persone che fanno ancora politica per passione e non per interesse. ApP avrà una vita propria, oltre il consiglio comunale, fatta di attenzione, ascolto, proposte, prese di posizione su quel che riterremo importante per la città. Vogliamo essere un megafono di tante voci, mettendo sempre al primo posto la persona. Troppe volte in altre esperienze abbiamo visto calpestare rapporti umani per calcolo politico. ApP sarà ostinatamente contraria a questa deriva. Sergio Dagnino come Presidente e il nuovo direttivo, da questo punto di vista sono una garanzia assoluta. Sono davvero contento e fiducioso!”.

Ricordiamo che tutti gli incontri di Alternativa per Piacenza sono aperti al pubblico, anche a chi non è socio. Ci trovate anche su Facebook e all’indirizzo mail alternativaperpiacenza@gmail.com