VERSO IL BALLOTTAGGIO: IL MONDO COME NON TE LO ASPETTI

Meno due giorni al voto del ballottaggio. Una della due candidate, Katia Tarasconi o Patrizia Barbieri, guiderà Piacenza per i prossimi cinque anni, a dividerle 876 voti, che portano leggermente in avanti la candidata di centro sinistra rispetto a quella di centro destra.

Sono stati quindici giorni trascorsi in mezzo alla gente, tra i cittadini, tra tour, colazioni e banchetti ma anche tra contatti più o meno diretti o a suon di comunicati con gli “aghi della bilancia”: Stefano Cugini di ApP con il 10.7 per cento dei voti al primo turno e Corrado Sforza Fogliani dei Liberali Picentini con l’8.3.

Ma di fatto, dal 12 giugno poco è cambiato perché di apparentamenti formali non ce ne sono stati, anche se i due mondi si sono sempre parlati, anzi per anni hanno condiviso lo stesso cammino. Quello del centro sinistra di Katia Tarasconi con Stefano Cugini e quello di Patrizia Barbieri con Corrado Sforza Fogliani, i cui Liberali sono stati eletti nel 2017 nella maggioranza di centro destra. Rimettersi insieme, da entrambe le parti, non è stato possibile.

Ma le modalità sono state diverse: nel centro sinistra è stata ApP a chiedere l’apparentamento formale per avere la possibilità di entrare in consiglio comunale con un numero di consiglieri più rappresentativo; richiesta convintamente rifiutata da Tarasconi bollata con un “suicida” dal segretario del PD Berra, forse per la preoccupazione di essere definiti troppo a sinistra rispetto alla coalizione più moderata che ha sostenuto la candidata. Dall’altra parte invece è stata la coalizione di centro destra a chiedere ai Liberali un appoggio ufficiale. Nel ruolo di mediatore Tommaso Foti che tanto si è speso per far avvicinare le due parti, ormai sideralmente lontane più personalmente che politicamente, basti pensare al botta e risposta tra Barbieri e Sforza degli ultimi giorni. “Impossibile dialogare con chi non mi vuole parlare” dice lei, “Non le parlo perché non accetta di scrivere gli impegni che le chiediamo” dice lui. A marcare ancora di più le distanze il comunicato della sindaca di ieri “giochi di poteri e spartizioni che si stanno consumando sulla testa dei piacentini, orchestrati nelle cene non so quanto eleganti nei ristoranti cittadini o negli uffici di qualche istituto di periferia”, riferendosi alla famosa cena del “Twin Fish lo scorso novembre  tra Sforza, Tarasconi e Reggi e all’incontro, smentito da entrambe le parti, di Reggi e Sforza negli uffici della banca di Piacenza. Perché c’è chi è pronto a sottoscrivere che una parte degli elettori dei Liberali è decisa a votare la candidata di centro sinistra. Ufficialmente, è dovere di cronaca ribadirlo, la nota dei Liberali non offre indicazioni di voto ai propri elettori; la nota si intitola Nessuna (espressa) indicazione di voto. Come a dire “ognuno faccia quel che vuole”.

Nel centro sinistra la trattativa è stata forse più manifesta: la candidata Tarasconi, in un colloquio con Cugini, sfumata la possibilità di apparentamento, ha espresso, a tre giorni dal voto, la volontà di essere ospitata dall’assemblea plenaria di ApP per rispondere a quei punti del programma giudicati non sovrapponibili, in particolare sulle tematiche urbanistiche e ambientali. L’incontro, avvenuto in un clima di massimo ascolto e rispetto, ha portato anche Alternativa per Piacenza all’elaborazione di una nota rivolta agli elettori “Non un solo voto alla destra – si legge – Alternativa per Piacenza è stata chiara fin dal principio e non si è mai spostata dalla sua traiettoria” e ancora  “scegliamo di restare autonomi, per costruire la casa comune di una sinistra non settaria e pregiudiziale, inclusiva di ogni sensibilità, purché nel perimetro di una scelta di campo netta e senza posizioni ambigue. Autonomi non significa però equidistanti. Con questa consapevolezza, invitando a riscoprire il diritto di voto quale grande conquista democratica, ogni cittadino deciderà il da farsi in coscienza”.

Questo lo scenario che si presenta agli elettori, un pò della serie “il mondo come non te lo aspetti”. Ma tant’è, perché in politica spesso va così.

 

“ABBIAMO PAGATO LA CRISI DEI PARTITI E LA SCARSA PARTECIPAZIONE AL VOTO”

La delusione per il risultato personale e in particolare per quello del Movimento 5 Stelle è innegabile e con la consueta pacatezza che gli è propria, non la nasconde. Sergio Dagnino con 104 preferenze e un magro 2,06 per cento ottenuto dal Movimento 5 Stelle di cui era capolista all’interno della coalizione di Alternativa per Piacenza, restando così le cose, sarà fuori dal prossimo consiglio comunale, dopo 5 anni di strenua e preparata opposizione.

La crisi dei partiti si è fatta sentire eccome anche a Piacenza, Lega e Movimento in primis, ma Dagnino non pensava in modo così importante.

COMUNALI: A PIACENZA HA VOTATO IL 53% DEGLI ELETTORI. DALLE 14 AGGIORNAMENTO DATI IN TEMPO REALE

Il primo dato, decisamente poco confortante, è quello dell’affluenza: alle 23 di ieri sera aveva votato, a Piacenza, il 53,21 per cento dei votanti contro il 56,40 del 2017. In calo anche la percentuale di affluenza degli altri comuni: a Bettola ha votato il 57.38, Carpaneto 59.53, Monticelli il 52.11, Villanova il 58.90 per cento. Percentuali inferiori a cinque anni fa.

Un dato preoccupante che conferma, anche in questa tornata, la forte disaffezione dei cittadini al voto, nonostante si tratti del voto comunale, ovvero l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale.

Lo scrutinio comincerà alle 14 di oggi che seguiremo attraverso i seguenti link

https://www.0523tv.it/comunali2022

https://www.0523tv.it/elemobile

 

 

AMMINISTRATIVE: ALLE 19 HA VOTATO IL 38,5 PER CENTO

Affluenza in calo se paragonata a cinque anni fa: nel 2017 alle ore 19, nel comune capoluogo, aveva votato il 40,48 per cento, oggi il 38,5. L’unico comune dove la percentuale è più alta è Carpaneto: nel 2017 votò il 42,46 per cento, oggi il 43,48 per cento.

Negli altri comune coinvolti nelle elezioni amministrative questi sono i dati: a Bettola ha votato il 43,35 per cento, a Monticelli il 39,56 e a Villanova il 42,20 per cento.

Lo spoglio incomincerà domani pomeriggio alle 14. Per avere i dati in tempo reale è possibile collegarsi ai link https://www.0523tv.it/comunali2022  e https://www.0523tv.it/elemobile

 

 

AMMINISTRATIVE COMUNALI: SEGGI APERTI FINO ALLE 23. ALLE ORE 12 AFFLUENZA DEL 20.30%

Piacenza e altri quattro comuni della provincia, Bettola, Carpaneto, Monticelli e Villanova, sono chiamati al voto amministrativo per il rinnovo del consiglio comunale. Insieme alla scheda azzurra delle comunali, agli elettori saranno consegnati anche le schede riferite ai cinque quesiti referendari sul tema giustizia. Seggi aperti dalle 7 alle 23. Per votare occorre avere la tessera elettorale, un valido documento di identità ed essere muniti di mascherina.

Alle ore 12 a Piacenza ha votato il 20,30% degli aventi diritto, nel 2017, alla stessa ora aveva votato il 21,83%.

Lo spoglio dei quesiti referendari si svolgerà questa sera alla chiusura dei seggi, mentre quello delle amministrative, domani, lunedì 13 giugno alle 14. 4

Se volete restare aggiornati e seguire in tempo reale lo scrutinio con i dati relativi al comune di Piacenza potete collegarvi ai link  per computer https://www.0523tv.it/comunali2022

per Mobile https://www.0523tv.it/elemobile

 

 

AI GIOVANI DELLA CONSULTA NEGATO IL CONFRONTO COI CANDIDATI

I confronti tra candidati alla carica di sindaco sono ormai all’ordine del giorno, a richiederli e organizzarli sono associazioni di categoria, enti, semplici associazioni. Lo fanno perché, giustamente, vogliono sondare il terreno, capire e perché no “scommettere” sulla partita. Ci sta, ognuno fa il suo mestiere.

Dall’altra parte, quella dei candidati, guai a tirarsi indietro: tutti e sei, quasi sempre al completo, schierati e pronti alle domande che spaziano dalla sostenibilità, alla logistica, dalla cultura, al commercio. Un modo, anche per loro, di illustrare il programma, seppur in tempi contingentati.

Capita poi che siano gli studenti, i più giovani insomma, la futura classe dirigente, a chiedere ed organizzare un confronto tra candidati. La Consulta degli Studenti, l’organismo che riunisce due studenti per ogni scuola superiore della città, si è attrezzata per ottenere i documenti necessari e l’ok dello spazio. Avevano deciso per l’arena Daturi, all’aperto, a due passi dal centro, all’ombra di Palazzo Farnese. Anche i candidati avevano confermato la loro presenza, tutti e sei.

Ieri, un laconico comunicato dell’Ufficio Scolastico Provinciale comunica che il confronto è stata annullato per motivi logistico – organizzativi.  Questione di spazi? Si sarebbe potuto chiedere al Comune un luogo alternativo, non sarebbe stato difficile trovarlo.

Dispiace che siano proprio i ragazzi a dover rinunciare ad una richiesta legittima, nel pieno del diritto di sapere chi e cosa andranno a votare. A loro, i più disinteressati, se vogliamo categorizzare, è stato negato il diritto di porre di incontrare e porre domande ai candidati, di domandare sul futuro, di lanciare idee e spunti di riflessione.

Poi sono gli adulti a lamentarsi dei più giovani. Stavolta non abbiamo dato un buon esempio.

 

AMMINISTRATIVE 2022: CON SFORZA IL QUADRO SI COMPLETA

Anche Corrado Sforza Fogliani è sceso in campo. I candidati sindaco sono pronti per la campagna elettorale in vista del  12 giugno. Lo scacchiere è completo e, già alla partenza, la posizione delle pedine ci dicono molto. Si aspettava la mossa dei Liberali per cercare di capire che piega potesse prendere la partita. Ora è chiaro che la frattura con il centrodestra della candidata Barbieri a trazione Lega-FdI è del tutto conclamata e insanabile. I punti di rottura sarebbero la Fondazione Teatri (per Sforza un’ entità “carrozzone”), il nodo tasse e il discorso legato alla cultura come rilancio per la città. Così l’avvocato, banchiere con la passione per la politica, ha deciso di candidare se stesso (glielo hanno chiesto per acclamazione ha dichiarato) alla poltrona più importante del consiglio comunale. In comune Sforza ci arriva 30 anni fa, la prima volta nel 1964, ma mai nel ruolo di candidato sindaco. In questa tornata la decisione di staccarsi dal centrodestra e correre come portacolori dei Liberali, affiancati da La Buona Destra di Michele Giardino, Officina delle Idee di Enrico Carini, Piacenza al Centro di Filiberto Putzu, Rinascimento di Sgarbi rappresentata da Mauro Saccardi e Marco Elisj. Tra loro, in particolare Putzu, Saccardi e Giardino, non hanno risparmiato negli ultimi anni forti critiche all’amministrazione Barbieri, nonostante nel 2017 facessero parte della coalizione a suo sostegno, Putzu fu anche assessore.

Sarà molto interessante capire cosa faranno i Liberali in caso di ballottaggio. Certo molto dipenderà da chi andrà alla sfida a due. Potrebbe apparentarsi o più velatamente dare indicazione agli elettori.

Con la rottura dei Liberali si è riproposto quello che è accaduto anche nel centrosinistra: dopo il cammino comune incominciato l’anno scorso, la decisione del PD si uscire e di abbandonare il progetto della sinistra unita che ha portato a due candidati: Katia Tarasconi per centro-centro sinistra a trazione Pd, con Emilia Romagna Coraggiosa, Piacenza Oltre, Azione e la civica a sostegno della candidata sindaca e Stefano Cugini per il centro sinistra con Alternativa per Piacenza sostenuto dall’omonima lista civica ApP (con alcuni esponenti locali di +Europa), Movimento 5 Stelle, Europa Verde, @sinistra.

Ai quattro candidati sindaco si aggiungono i due che rappresentano l’area No Vax e No Green Pass: Samanta Favari (3V) e Maurizio Botti (Piacenza Rinasce).

ELECTION DAY: SI VOTA IL 12 GIUGNO PER AMMINISTRATIVE E REFERENDUM. BALLOTTAGIO 26 GIUGNO

E’ ufficiale: il prossimo 12 giugno sarà Election Day, urne aperte per i cinque referendum sulla giustizia e per il primo turno delle elezioni amministrative. Il ballottaggio confermato il 26 giugno.

Una sorta di “giorno delle elezioni” simile a quello di settembre 2020 quando, causa Covid, si decise di far svolgere negli stessi due giorni regionali, amministrative, suppletive e il referendum sul taglio dei parlamentari.

I piacentini saranno dunque chiamati al voto per il rinnovo del consiglio comunale (presentazione delle liste il 28 aprile) e su cinque referendum: riforma del Csm, equa valutazione dei magistrati, separazione delle carriere dei magistrati, custodia cautelare, abolizione della legge Severino.

Oggi c’è un traguardo da raggiungere, la data delle elezioni, che favorisce l’avvio della campagna elettorale. Al momento i candidati sindaco a Piacenza sono: Patrizia Barbieri sindaco uscente, Stefano Cugini Alternativa per Piacenza, Katia Tarasconi coalizione centro sinistra, Maurizio Botti Piacenza Rinasce e Samanta Favari portacolori del partito 3V (Vaccino vogliamo verità).

TARASCONI-CUGINI DIVISI VERSO LE ELEZIONI. “DOPO IL PRIMO TURNO SE NE RIPARLA”

Si è concluso con un reciproco “in bocca al lupo” l’incontro informale tra Katia Tarasconi e Stefano Cugini, entrambi candidati sindaco di Piacenza alle comunali della primavera prossima. «E’ stato un incontro sereno tra persone che si conoscono da tanti anni» hanno detto entrambi mentre erano ancora insieme dopo una passeggiata sul Facsal durante la quale si sono confrontati per la prima volta dopo l’ufficializzazione delle rispettive candidature, entrambe inserite nel panorama del centrosinistra. Ed è proprio su questo aspetto che hanno puntato: «Abbiamo l’obiettivo comune di sconfiggere la destra a Piacenza – hanno detto – ed è quello che faremo, ognuno seguendo il percorso che ha iniziato e che ormai è avviato». Al momento nessun “ricongiungimento”, dunque, ma «apertura e dialogo». E concludono: «Dopo il primo turno, se ne riparla».

 

 

CUGINI LANCIA IL PRIMO APPUNTAMENTO IN UN VIDEO. MERCOLEDI’ 9 MARZO ALLE 20 ALLA COOP DI RONCAGLIA. “APP E’ UNA SCOMMESSA DI DIGNITA'”

Il primo appuntamento aperto a tutti è per mercoledì 9 marzo alle 20 alla coop di Roncaglia. Stefano Cugini, candidato sindaco di Alternativa per Piacenza, si rivolge ai piacentini in un video, il primo, pubblicato sulla pagina di ApP. Lo fa proprio da Roncaglia, un luogo che è diventato simbolo di rinascita e ricostruzione, per tutti i piacentini, dopo l’alluvione del 2015.

Nel video, alle sue spalle c’è proprio quel murales che rappresenta la forza d’animo e la determinazione degli abitanti. “Gente schietta  e orgogliosa” è da lì che Alternativa per Piacenza comincia il viaggio verso le amministrative spiegando la città che ha in mente “per meritarsi la fiducia delle persone che credono nel contatto diretto e negli impegni presi guardandosi negli occhi”. “Noi ci saremo per ascoltare e prendere nota, voi per dire la vostra e aprire il libro”. E’ l’invito finale che chiude il messaggio.