Il Consigliere Regionale piacentino Luca Quintavalla è stato eletto (anche con il voto delle opposizioni) Presidente della Commissione II Politiche Economiche della Regione Emilia-Romagna.
“Sono particolarmente emozionato e grato per questo importante incarico che i colleghi consiglieri (tra cui il Presidente De Pascale) di tutti gli schieramenti mi hanno affidato. Si tratta di un incarico importante in quanto le competenze della Commissione sono particolarmente ampie e strategiche: si va dal sostegno al sistema produttivo, alla ricerca scientifica, tecnologica e innovazione dei settori produttivi, alle politiche energetiche, ai rapporti col sistema creditizio, agricoltura, bonifica, industria, artigianato, commercio, turismo, programmazione dei Fondi strutturali europei e PNRR.
Il mio impegno sarà massimo in un settore in cui l’Emilia-Romagna è una delle regioni più dinamiche e innovative d’Europa: questo è soprattutto merito del tessuto imprenditoriale del nostro territorio, ma anche di un sistema di governance ben rappresentato dal Patto per il Lavoro e il clima, che costituisce un modello di concertazione sociale unico a livello nazionale e che vogliamo proseguire e ulteriormente rafforzare in questo mandato. Nelle nostre priorità ci sarà certamente il supporto alle imprese nei percorsi di innovazione, nelle transizioni ecologica, energetica e digitale, nell’internazionalizzazione, nell’accesso al credito, nei processi di filiera.
Oltre che legato alle competenze ed esperienze specifiche mie nella materia in oggetto, penso che questo importante incarico sia un riconoscimento anche per Piacenza e per questo sento ancora maggiore la responsabilità di svolgere al meglio questo ruolo nell’esclusivo interesse dei nostri territori e dei nostri cittadini”.
RABUFFI, APP: “TRA PIAZZA CITTADELLA E CASALI DOVE STA LA COERENZA ESTETICA?”
Dopo la recente approvazione del progetto di riqualificazione di piazza Casali da parte della Soprintendenza, il consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi torna sull’argomento e si domanda “dove sta la coerenza estetica tra le due piazze?”. Riceviamo e pubblichiamo il suo intervento.
Il mondo è bello perché è vario… Nel linguaggio quotidiano, questo modo di dire viene normalmente utilizzato per legittimare stranezze, incoerenze e comportamenti anomali. Più banalmente, per giustificare “tutto e il contrario di tutto”.
La conferma ce la fornisce la stampa locale, con la recente notizia dell’approvazione da parte della “Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza” del progetto di sistemazione di piazza Casali. Un progetto davvero intrigante e di pregevole fattura
che, come consigliere comunale, ho potuto apprezzare qualche settimana fa.
Nel caso di specie, la stranezza non sta nell’approvazione del progetto di Piazza Casali quanto nel passaggio in cui si dice: “…particolare attenzione è stata posta dalla Soprintendenza alla tutela archeologica, alla qualità dei materiali e alla coerenza estetica con il progetto dell’adiacente
Piazza Cittadella.” Oibò. Dove stia la coerenza estetica tra il bel progetto di Piazza Casali e lo scempio in atto in Piazza Cittadella è davvero un gran mistero. Un enigma che il Comune e la stessa Soprintendenza dovrebbero svelarci.
La “distanza valoriale” tra le due piazze appare infatti stridente: in Piazza Casali l’Amministrazione intende insediare il nuovo Mercato coperto nella magnifica location delle ex Scuderie di Maria Luigia, prevedendo la piantumazione di 46 tigli per contrastare l’isola di calore e individuando ampi spazi pedonali e di aggregazione per i cittadini mentre, nell’attigua e ben più famosa Piazza
Cittadella, il progetto in via di realizzazione traguarda un’oceanica isola di calore favorita dall’abbattimento (già effettuato) delle grandi alberature storiche esistenti e dell’ex biglietteria, offrendo così alla storica piazza l’emozione di convivere con il traffico e l’inquinamento generati da
quel mostro urbanistico che sarà il parcheggio sotterraneo. Struttura su due piani (interrati) che affiorerà ai piedi di Palazzo Farnese, monumento di straordinaria bellezza e di immenso valore storico sacrificato sull’altare del “business dei posti blu”.
Di fronte a queste situazioni oggettive, parlare di coerenza estetica tra Piazza Casali e Piazza Cittadella e di armonizzazione/valorizzazione del patrimonio storico appare davvero una simpatica barzelletta, buona per fare quattro risate fra amici.
Ma in fondo perché arrabbiarsi? Perché stupirsi di tutto ciò? Effettivamente non ne vale la pena… Quel mix di incoerenza, improvvisazione e “schizofrenia urbanistica” rappresenta piuttosto la conferma che in questo mondo, vario ed imperfetto, “tutto e il contrario di tutto” può coesistere.
Basta farsene una ragione…
TARASCONI: “SIAMO TROPPI POLEMICI. PIU’ AMOR PROPRIO PER LA NOSTRA CITTA’ “
Il 2024 si potrebbe riassumere come l’anno dei grandi impegni, dell’avvio dei cantieri importanti; pochi nastri tagliati insomma e tanta progettualità.
Lo ha definito così la stessa sindaca Tarasconi, nel tradizionale incontro di fine anni con la stampa piacentina.
Circondata da tutta la giunta e da qualcuno dei consiglieri di maggioranza, la sindaca ha tracciato un bilancio delle grandi opere avviate: piazza Cittadella, piazza Casali, arena Daturi, Polisportivo, la ristrutturazione di due asili nido, porta Borghetto, la messa a terra dei cantieri finanziati dal PNRR. E se non c’è, ad oggi, un’opera per cui la giunta desidera in futuro essere ricordata ma valutata nell’insieme, di certo ce n’è una attorno alla quale i toni sono diventati duri, fino allo scontro. Su piazza Cittadella c’è amarezza da parte della prima cittadina.
Il tema delle nuovi sedi comunali, sarà certamente uno di quelli che occuperà il 2025; troppi uffici dislocati e non in condizioni ottimali, obbligano l’amministrazione a ripensare i luoghi; a partire dalla nuova sede della polizia municipale. E il rapporto con la maggioranza? All’insegna della dialettica che non è mai mancata, ha risposto la sindaca. La sensazione però è che su alcuni temi, in particolare quello ambientale, le vedute siano distanti. La soluzione? Maggiore equilibrio.
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PROVINCIA: SCUOLE E VIABILITA’ LE GRANDI SFIDE DEL 2025
Il 2024 è stato l’anno del rinnovo del consiglio provinciale, delle deleghe divise tra tutti i consiglieri, dell’equilibrio politico tra centro destra e centro sinistra. Un rinnovo che la presidente Patelli definisce in continuità rispetto alla costante collaborazione tra i consiglieri ma anche tra i dipendenti. Una provincia sana, nonostante il contesto non facile in cui si trova a lavorare a causa delle riforma Delrio, il trasferimento annuale di 9 milioni di euro di risorse che provengono dalle entrate provinciali come contributo al bilancio dello Stato e la difficoltà nel reperire personale tecnico specializzato.
Nonostante questo generale contesto, i traguardi raggiunti nel 2024 sono stati la costituzione della cabina di regia per la peste suina e l’approvazione del Piano Territoriale di Area Vasta.
Per il 2025 le sfida più urgenti riguardano l’edilizia scolastica per cui sono stati investiti 11 milioni di euro e la viabilità non solo in pianura ma anche in montagna per scongiurare lo spopolamento. Sono 104 le opere pubbliche tutt’ora aperte; dalla più piccole alle più grandi come il ponte di castel vetro con 7 milioni di euro di investimenti.
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BILANCIO: ARRIVA L’APPROVAZIONE SENZA SCOSSONI. MAGGIORANZA SODDISFATTA, CENTRO DESTRA CONTRARIO E APP ASTENUTA
E’ filata via in modo, tutto sommato, pacata la discussione e l’approvazione del bilancio di previsione, argomento che, solitamente, costringe giunta e consiglieri alle ore piccole; questa volta l’approvazione è arrivata poco prima delle 21. Sì compatto del centrosinistra (18 voti), voto contrario del centro destra ( 8 voti) e astensione dei due consiglieri di Alternativa per Piacenza.
Una manovra da 304 milioni di euro, dove la più parte delle risorse (43 milioni) è destinata al welfare; un bilancio di previsione che la sindaca Tarasconi aveva definito di visione “non guardiamo al consenso – aveva sottolineato – altrimenti certi progetti non sarebbero neppure partiti”; così come gli investimenti e i mutui di lunga durata (vd. riqualificazione del Polisportivo) definiti “debiti buoni” perché finalizzati a portare un servizio ai piacentini.
Critica la minoranza con il consigliere della civica di centro destra Massimo Trespidi che ha definito la manovra improntata all’indebitamento e alla pressione fiscale, oltre a mettere in luce “un problema politico all’interno del PD”, facendo riferimento a quanto accaduto il giorno precedente con l’approvazione dell’ordine del giorno di ApP sul consumo di suolo che ha messo alla prova la tenuta della maggioranza.
Il consigliere della Lega Luca Zandonella ha messo in evidenza “la mancanza di progetti che riguardano la sicurezza urbana”; la capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi ha motivato il voto contrario alla manovra in particolare per “il continuo ricorso agli incarichi esterni mentre, contemporaneamente, si assume nuovo personale; inoltre c’è il nodo delle fideiussioni ancora da sciogliere”.
Il consigliere di ApP Luigi Rabuffi ha motivato l’astensione del gruppo per le previsioni di aumento delle imposte e delle sanzioni collegate alle multe; “si decidono di investire i soldi dei piacentini in opere prive di senso come il parcheggio di Piazza Cittadella o il trasferimento del museo di Storia Naturale”.
A difendere la manovra ci ha pensato il capogruppo del PD Andrea Fossati elogiando “il buon lavoro svolto dall’aula, limitando le presentazioni degli emendamenti senza rinunciare alla qualità nel dibattito” sottolineando come “questa amministrazione abbia dato slancio agli investimenti pensando al futuro della città”.
Discussione dai toni morbidi, si diceva, a parte qualche emendamento più ideologico; come quelli, molto simili, presentati dai consiglieri Zandonella e Soresi relativi alla concessione degli spazi pubblici comunali attraverso la presentazione di una apposita modulistica nella quale “i soggetti richiedenti si devono dichiarare a favore della Costituzione e contro atteggiamenti di espressione fascista, razzista, sessista tipici delle ideologie assolutiste e totalitarie”. Negli emendamenti dei due consiglieri si chiedeva di aggiungere la parola “comunista” dopo “fascista”.
E’ bastata questo a produrre scintille; “mettete sullo stesso piano fascismo e comunismo, ma in Italia non è così – ha detto il capogruppo di Coraggiosa Infantino – essere fascisti significa aderire ad un modello sanguinario”; “il fascismo è stato un regime totalitario nato in Italia, con impatto devastante nella nostra storia” ha fatto eco il collega dem Scafuto; “Ricordiamoci quello che fece Berlinguer per il processo sul compromesso storico” ha dichiarato la collega Albasi.
“Basta celebrare il comunismo in Italia – ha esortato il consigliere della civica di centro destra Trespidi – “il marxismo, nel suo manifesta, prevedeva la lotta violenta; c’è bisogno di aggiungere altro? Il 18 aprile 1948 è stato lo spartiacque: la nostra fortuna è stata che ha vinto la DC”.
“Non si nega la storia che il comunismo abbia prodotto morti nessuno lo mette in dubbio – è la posizione del consigliere di Pc Oltre Spezia – ma è altrettanto innegabile che la Costituzione italiana è stata creata grazie a dialogo tra le forze socialiste, cattoliche, comuniste e liberali. Inserire la parole “fascista”, vorrebbe dire rinnegare la storia”.
“A me basta ridurre il tutto ai minimi termini – ha cercato di sintetizzare il capogruppo di ApP Cugini – il fascismo l’Italia l’ha distrutta, il comunismo invece l’ha fatta rinascere. Ogni volta che tocchiamo questo argomento si riaccende la miccia, segno che l’Italia non ha fatto i conti con la storia, a differenza della Germania”.
I SINDACI PROMUOVONO DUP E BILANCIO DI PREVISIONE DELLA PROVINCIA
L’Assemblea dei Sindaci che si è riunita in Provincia, ha espresso il proprio parere favorevole in merito all’aggiornamento del Documento Unico di Programmazione (D.U.P) 2025-2027 e al Bilancio di previsione 2025-2027.
Si tratta del secondo step del consueto iter che prevede sia l’adozione dei due
documenti (deliberata lo scorso 13 dicembre) da parte del Consiglio Provinciale sia il parere di competenza su entrambi da parte dell’Assemblea dei Sindaci (riunitasi, appunto, questa mattina) prima della definitiva approvazione da parte del Consiglio Provinciale, che è all’ordine del giorno della seduta di venerdì 20 dicembre prossimo.
La sintesi tecnica di Aggiornamento del Dup 2025-2027, Bilancio di previsione
2025-2027 e Programma triennale 2025-2027 delle Opere Pubbliche è stata
illustrata rispettivamente dal direttore generale Vittorio Silva, dalla dirigente
dell’ufficio di staff “Bilancio, Patrimonio e acquisti” Angela Toscani e
dal dirigente del servizio Viabilità, Davide Marenghi.
Da loro, insieme alla presidente Monica Patelli e al vicepresidente Franco
Albertini, anche le risposte alle domande pervenute dai numerosi sindaci
presenti, intervenuti nella maggior parte dei casi rispetto alla viabilità e alle
difficoltà dei Comuni (analoghe a quelle evidenziate per la Provincia) di reperire e trattenere il personale.
CONSUMO DI SUOLO, ARRIVA L’OK TRIBOLATO DELLA MAGGIORANZA ALL’ORDINE DEL GIORNO DI APP
A spiazzare, almeno inizialmente, è stato il parere dell’assessore Fantini: libertà di voto ai consiglieri rispetto all’ordine del giorno presentato da ApP sul consumo di suolo, accordi perequativi e cambi di destinazione d’uso di aree verdi. Temi caldi, non da ora certamente, che Alternativa per Piacenza ha rimesso sul tavolo anche in sede di discussione del Dup 025/2027, approvati, sorprendentemente con 21 voti a favore compresa la consigliera Soresi, e 7 non votanti, lista Barbieri, Lega e Fratelli d’Italia.
“Per la terza volta torna la parola perequazione” ha detto il consigliere di Coraggiosa Matteo Anelli, e qui a differenza della altre occasioni, possiamo dire, che qualcosa è cambiato. Oltre alla libertà di voto espressa dall’assessore Fantini, hanno convintamente manifestato parere favorevole Anelli sottolineando come questo “ordine del giorno possa darà alla città un nuovo indirizzo”, la consigliera Claudia Gnocchi “ho una sola faccia per cui non posso che essere favorevole” così come il collega del PD Sergio F erri “credo che valga il programma elettorale e la propria coscienza, e la salvaguardia ambientale è uno dei punti del programma”.
Eppure così liscia fin da subito non è andata, considerando gli scambi a quattrocchi della consigliera De Micheli con i colleghi frondisti che sono rimasti saldi ai loro intendimenti. Prova del clima per nulla disteso in maggioranza anche le parole della consigliere dem Costanza De Poli che ha parlato “di forte frustrazione, come si fa ad avere dubbi” ha domandato, confidando in una maturità e una responsabilità che credeva scontate.
A togliere dall’impaccio la maggioranza ci ha pensato, ancora la consigliera De Micheli, subito dopo un breve colloquio con la sindaca; annunciando il voto favorevole della maggioranza del PD, perché “la forza – ha detto – sta nel metodo che ci siamo dati. Dalla logica dei tifosi e delle bandierine alla condivisione”.
“Di tuffo carpiato con doppio avvitamento” ha parlato la consigliera Barbieri, di “grosso problema politico nel PD” il collega Trespidi. La sindaca Tarasconi invece ha ribadito come dopo un anno di lavoro “abbiamo trovato una quadra, un lavoro di tessitura con i consiglieri che si sono messi a disposizione”. Un giusto equilibrio insomma che ha portato, nei fatti, alla sintesi. La sensazione, tuttavia, è che le sorprese non siano finite.
Nel servizio l’intervista del capogruppo di ApP Stefano Cugini
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NUOVI CRITERI PER LE MEDIE STRUTTURE DI VENDITA: OK DA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE
Ha messo d’accordo tutti, maggioranza e opposizione, il nuovo regolamento per i criteri del rilascio delle autorizzazioni per le medie strutture di vendita; il provvedimento è passato con il voto unanime dell’assemblea.
E’ stato l’assessore al Commercio Simone Fornasari a descriverlo, facendo notare come l’attuale regolamento del 2000 sia datato e ormai superato, in quanto non più rispondente alle esigenze odierne. “E’ necessario un regolamento più rigoroso anche rispetto agli impatti – ha detto Fornasari – per una crescita sostenibile con gli obiettivi di pianificazione del territorio”. Lo studio è stato realizzato con la consulenza del Politecnico di Milano, con il contributo degli uffici comunali e al cabina di regia.
“Ogni autorizzazione è subordinata al piano urbanistico vigente ha specificato l’assessore – gli obiettivi della proposta? Modernizzare i criteri adeguandoli alle normative comunitarie, favorire sviluppo commerciale sostenibile, promuovere compensazioni concrete. Ogni nuova richiesta – ha spiegato Fornasari – dovrà versare un contributo economico aggiuntivo per le attività fuori dal centro”.
“E’ un provvedimento di continuità amministrativa dove emergono aspetti che condivido – ha detto il consigliere Massimo Trespidi – sia per l’utilizzo di spazi da riqualificare che per l’incentivo della compensazione. Questo provvedimento è necessario prima del PUG, non dopo, perché non interferisce
ed è stato confezionato con spirito di collaborazione”.
Di “visione di sviluppo sostenibile” ha parlato il consigliere del PD Salvatore Scafuto; “di approccio davvero innovativo” ha concordato la capogruppo Patrizia Barbieri “non stiamo facendo pianificazione ma definendo dei criteri ed è importante che siano definiti prima del PUG”.
“Un argomento delicato; ragioniamo di qualcosa che si pone come obiettivo non di agevolare nuove strutture ma regolamentare e dare un quadro di riferimento e di virtuosità” ha detto il consigliere di ApP Luigi Rabuffi ” la cosa che emerge è che il regolamento non ha potere autorizzatorio in sé, quindi oggi esce con ancora maggiore importanza il Pug. Anche se – fa nogare Rabuffi – questo piano urbanistico non lo abbiamo mai visto qui, neanche in bozza. Se discussioni ci sono state sono state sempre e solo fuori”.
ECCO LA NUOVA GIUNTA REGIONALE: COLLA VICEPRESIDENTE
Sei donne e cinque uomini: una squadra – il presidente, 10 assessore e assessori, una sottosegretaria alla Presidenza – che vede otto nuovi ingressi e quattro conferme. Tra loro, il piacentino Vincenzo Colla nel ruolo di vicepresidente. Sarebbero così state deluse le aspettative del segretario locale dei Dem Carlo Berra e della segretaria cittadina Renza Malchiodi che speravano nella nomina di uno de due piacentini eletti, Quintavalla o Albasi.
La sindaca Katia Tarasconi ha fatto pervenire le sue congratulazioni, “a nome dell’Amministrazione comunale di Piacenza, di tutta la comunità piacentina che rappresento e mie personali, al concittadino Vincenzo Colla per il prestigioso incarico di vicepresidente della Regione Emilia-Romagna annunciato ufficialmente questa mattina dal neo presidente Michele De Pascale. Un ruolo di cruciale importanza per tutto il territorio regionale di cui Piacenza fa orgogliosamente parte.
La nomina di Vincenzo Colla dimostra ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, il suo valore umano e le sue capacità di amministratore, riconosciute in modo trasversale e ora ancor più valorizzate in questa nuova legislatura emiliano-romagnola.
Congratulazioni sincere a Vincenzo, dunque, e tanti auguri di buon lavoro nello svolgimento del suo ruolo di vicepresidente e in quello – altrettanto fondamentale – di assessore allo Sviluppo economico, alla Green economy, all’Energia, alla Formazione professionale, all’Università e alla Ricerca”.
La nuova Giunta e le relative deleghe: Michele de Pascale, presidente, con delega a Difesa del suolo e della Costa, Protezione civile e Contrasto al dissesto idrogeologico; Vincenzo Colla, vicepresidente e assessore a Sviluppo economico e green economy, Energia, Formazione professionale, Università e Ricerca; Gessica Allegni, assessora a Cultura, Parchi e Forestazione, Pari opportunità; Davide Baruffi, assessore a Programmazione strategica e Attuazione del programma, Programmazione fondi europei, Bilancio, Patrimonio, Personale, Montagna e aree interne; Isabella Conti, assessora a Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia, Scuola; Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la salute; Roberta Frisoni, assessora a Turismo, Commercio, Sport; Alessio Mammi, assessore a Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca, Rapporti con la Ue; Elena Mazzoni, assessora a Agenda Digitale, Legalità, Contrasto alle povertà; Giovanni Paglia, assessore a Politiche abitative, Lavoro, Politiche giovanili; Irene Priolo, assessora a Ambiente, Programmazione territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture; Manuela Rontini, Sottosegretario alla Presidenza.
CECCARELLI: “LA CITTA’ CHE VOGLIAMO, CI STIAMO ARRIVANDO: LAVORI IN CORSO”. CRITICA LA MINORANZA
“Se due anni e mezzo fa lo slogan era La città che vogliamo, oggi potremmo sintetizzare la città che vogliamo, lavori in corso“. Così l’assessore Gianluca Ceccarelli ha iniziato la presentazione del DUP (Documento Unico di Programmazione) 2025-2027 all’assemblea consiliare.
Un bilancio (304 milioni di euro il pareggio tra entrate e uscite) che comprende temi e questioni delicate, tra urbanistica, lavori pubblici e welfare, sottolineando la “continuità e la conferma dei servizi che erogati”.
Nel corso della discussione la minoranza ha espresso dubbi e perplessità; in particolare la capogruppo di FdI Sara Soresi, pur sottolineando il carattere più concreto, rispetto allo scorso anno, degli emendamenti presentati dal gruppo consiliare, ha ribadito di non concordare l’aumento delle spesa corrente “approccio miope che spero non derivi dalla volontà del sindaco di portare la nave alla deriva per poi abbandonarla” (facendo riferimento alle presunte voci della mancata ricandidatura della sindaca Tarasconi); “si appaltano servizi all’esterno – ha evidenziato Soresi – e poi si spende per nuove assunzioni, perché non le utilizziamo? A me pare che manchi comunicazione tra gli uffici. Altro nodo quello delle fideiussioni: mi risulta che Piacenza Parcheggi non abbia ancora presentato la nuova fideiussione e che la provvisoria sia in scadenza il 31 dicembre”.
Il consigliere del gruppo Barbieri – Liberi Massimo Trespidi ha evidenziato come “il piglio garibaldino dell’assessore Ceccarelli nella presentazione fosse del tutto fuori luogo, perché la realtà é ben altra, soprattutto quando dite che la città avanza. Il dato politico – prosegue Trespidi – è che non siate in gradi di spendere i soldi a bilancio e li state spostando da un anno all’altro in attività parziali e progetti non conclusi. E’ evidente che l’amministrazione sta arrancando. Avete portato fuori molte navi che però sono al largo e non riescono a rientrare al porto. Non emerge una visione piena delle problematiche ma rischiate di muovervi in modo schizofrenico”.
“Negli anni ho capito quanto sia aleatorio il bilancio preventivo – ha evidenziato il consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi – l’appuntamento di oggi non è altro che una formalità. Nella delibera sono elencate 19 variazioni: è chiaro che del bilancio originario resta ben poco. Dopo questo atto si spalancano le porte della seconda parte del mandato Tarasconi, per poi arrivare alle elezioni comunali, una fase davvero decisiva per tutta la maggioranza”.
Della maggioranza ha preso la parola il capogruppo del PD Andrea Fossati “per il secondo anno questa amministrazione approverà il bilancio entro l’anno” sottolineando l’impegno sul personale “venivamo da politiche contrattive in questo sensi, sotto i 600 dipendenti, oggi abbiamo recuperato con i concorsi e siamo a 686 tra personale a tempo determinato e indeterminato. Il tasso di indebitamento è tra i più bassi in regione e sul welfare abbiamo investito davvero cifre importanti: 43 milioni di euro, tanto che i sindacati stavolta hanno apprezzato la manovra”.
La prossima discussione sul bilancio è in programma per lunedì 16 dicembre.