DALL’EGITTO SVELATO AL MUSP: ECCO LA SCANSIONE DI UN SARCOFAGO

Dalla mostra “Egitto Svelato” al consorzio MUSP il passo è breve. Uno dei sarcofagi esposti a Palazzo Gotico farà temporaneamente tappa al laboratorio di Casino Mandelli perché ne venga fatta una scansione completa.  Da alcuni anni il Laboratorio MUSP, su richiesta di committenti internazionali, si occupa anche di robotica industriale: qui vengono sviluppate celle integrate (sistemi di lavorazione più robot) per applicazioni manifatturiere in ambito automotive ed aerospace.
Sempre più spesso, questi sistemi si avvalgono di strumenti di visione senza contatto che affrancano gli operatori da mansioni gravose o ripetitive e rendono più precise le lavorazioni effettuate. Il sistema di acquisizione si muoverà attorno al sarcofago, posizionato davanti al robot, illuminandone la superficie con una lampada speciale e rilevandone la forma tramite una
telecamera che abitualmente è impiegata per ispezionare particolari meccanici di precisione.
Il risultato di questa scansione, che avviene senza che il robot vada a contatto con l’oggetto da rilevare, è una “nuvola di punti”, che può essere utilizzata per finalità di ricerca o per rappresentazioni grafiche computerizzate, e persino impiegata per realizzare “repliche” dell’oggetto scansionato mediante altre attrezzature disponibili presso il laboratorio.
Questo incontro tra ricerca, arte ed innovazione è stato facilitato dall’intervento del Comune di Piacenza, che ha messo in contatto l’Istituto Europeo del Restauro, curatore della mostra, con il Consorzio MUSP.

 

 

AUMENTO IRPEF: SINDACA “STIAMO CAMBIANDO LA ROTTA DELLA NAVE”. APP “TEMPISMO PESSIMO E UN CERTO CINISMO”

Quasi sette ore di consiglio al termine del quale arriva il disco verde al rialzo dell’Irpef con immediata eseguibilità. In mezzo ci è passato un lungo pomeriggio che ha visto l’opposizione contestare aspramente il provvedimento, la difesa strenua e compatta della maggioranza e le performance dolci amare di Fratelli d’Italia i cui consiglieri, a inizio, seduta hanno indossato una maglietta di Pinocchio e alla fine hanno esposto uno striscione da stadio con la scritta Vergogna.

Al termine la sindaca ha definito la manovra “necessaria per rendere efficiente la macchina, perché stiamo cambiando la rotta di questa grande nave da crociera”. L’opposizione, in particolare ApP l’ha definita “una scelta coraggiosa, cinica e con un pessimo tempismo”.

PD, SCHLEIN LA NUOVA LEADER: UN MANDATO CHIARO A CAMBIARE DAVVERO

Pare che il mantra “noi dobbiamo fare la sinistra”, pronunciato più volte nella campagna elettorale delle primarie, abbia colpito nel segno sovvertendo ogni pronostico. Perché di Elly Schlein deve avere convinto soprattutto questo: la svolta a sinistra di un PD che ha perso da anni smalto e appeal. Se alle primarie della gente comune, non degli iscritti, ha vinto lei che al Partito Democratico si è iscritta poco più di due mesi fa qualcosa vorrà dire. E se Stefano Bonaccini ha detto, poco dopo la sconfitta, ” è stata più capace di me nel dare il senso di un rinnovamento del partito” anche questo significherà qualcosa. Poi ha aggiunto “Io l’ho sempre detto: se avessi vinto avrei chiesto ad Elly di darmi una mano, ha prevalso Elly e senza chiedere nulla per me sono pronto a dare una mano”.

Lei invece, che l’ha spuntata con il 53.8% dei voti ribaltando il voto dei circoli (mai nessuno prima nel PD lo aveva fatto), ha detto “insieme abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione. Anche stavolta non ci hanno visto arrivare” e ancora “Il popolo democratico è vivo: il mio è un mandato chiaro a cambiare davvero”. Ai gazebo è andato un milione di persone in tutta Italia, già questo è un buon segnale di partecipazione.

Lotta alle disuguaglianze, diritto ad un lavoro dignitoso, necessità di affrontare con urgenza l’emergenza climatica, sono i temi che Schlein ha posto come fondamentali. Da oggi ha una grande responsabilità, quella del cambiamento che, ha detto più volte, “non significa rottamazione”. A sostenerla c’erano anche i big Dario Franceschini, Andrea Orlando, Nicola Zingaretti, Francesco Boccia. Per questo dovrà essere davvero brava a tenera la barra dritta, guardare avanti nel segno di quei temi fondamentali che gli elettori di sinistra si aspettano da lei. Sarà giudicata molto severamente c’è da giurarlo, soprattutto dal partito che si appresta a dirigere.

A Piacenza invece, dove hanno votato più di 4mila persone, ha prevalso Bonaccini con il 54,4% contro il 45,6% di Schlein. Un risultato che probabilmente non tutti si aspettavano avendo, il governatore della regione, dalla sua parte buona parte degli amministratori locali, tra cui la sindaca Tarasconi. Ma i cittadini hanno scelto una visione più netta, una decisa virata a sinistra.

LA GAS SALES CONQUISTA LA COPPA ITALIA CONTRO TRENTO. TARASCONI: “ORGOGLIO ED EMOZIONE INDESCRIVIBILE”

“Fin dal primo minuto, sulle note dell’inno di Mameli e sotto gli occhi del presidente Mattarella, emozione e orgoglio indescrivibili”: così la sindaca Katia Tarasconi, che non ha voluto mancare l’appuntamento tra il pubblico del Palazzo dello Sport di Roma, commenta la finale di Coppa Italia di SuperLega che oggi ha visto la Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza vincere il suo primo trofeo nella finale disputata contro l’Itas Trentino.

“E’ una gioia immensa per tutta la città – commentano Tarasconi e l’assessore allo Sport Mario Dadati – la conquista di questo traguardo così importante, che premia non solo la grinta e il talento da campioni dimostrati da tutti i giocatori in campo, ma anche la tenacia, la determinazione e la passione con cui la presidente Elisabetta Curti e tutta la società hanno riportato ai massimi livelli la pallavolo piacentina. Con una menzione speciale per lo staff tecnico e in particolare per coach Massimo Botti, che ha preso per mano la squadra in un momento difficile e l’ha guidata, con forte motivazione, sino al trionfo di oggi, con il grandissimo onore di ricevere la Coppa proprio dal Capo dello Stato”.

“E’ bellissimo poter condividere la felicità per la vittoria con voi, nel calore e nell’entusiasmo di questo Palazzetto – conclude la sindaca Tarasconi – ma vi aspettiamo al più presto in Municipio per festeggiare insieme questo straordinario successo biancorosso”.

FAUSTO VIGEVANI, L’UOMO, IL SINDACALISTA E IL POLITICO. SABATO ALLA CAMERA DEL LAVORO

Un ricordo di Fausto Vigevani scandito dal racconto delle varie fasi della sua vita di dirigente sindacale e di uomo politico si terrà sabato 4 marzo alle ore 10 presso la Sala Mandela della Camera del Lavoro di Piacenza.

A vent’anni dalla sua scomparsa ne parleranno Carlo Pronti (“Il giovane Fausto”) Gianfranco Dragoni (1963-1968 insieme alla Camera del Lavoro di Piacenza) On. Ferruccio Danini (1968-1973 alla guida della Camera del Lavoro di Novara) Renato Matteucci (1973-1994 al vertice del sindacato: la FILCEA, la segreteria confederale, la FIOM) Davide Vanicelli (il rapporto col territorio di Fausto Vigevani, Senatore e Sottosegretario di Stato).

Concluderanno i lavori Giorgio Benvenuto (Presidente della Fondazione Buozzi, già deputato e Segretario generale della Uil) e Tania Scacchetti, membro della Segreteria Confederale della Cgil.

Introduzione di Ivo Bussacchini, Segretario Generale della Camera del Lavoro di Piacenza. Coordinerà i lavori Mattia Motta.

ASPETTANDO EDIPO: APERTE LE ISCRIZIONI PER FARE TEATRO 2023

Sarà la tragedia di edipo la protagonista dell’edizione 2023 di fare teatro le cui iscrizioni sono già aperte sul sito www.veleiatro.com Sarà proprio Veleia ad ospitare, in prima nazionale, il 23/24/25 giugno 2023 l’Edipo di Sofocle diretta dal maestro Marco Balliani.

La direttrice Paola Pedrazzini e la fondazione di piacenza e vigevano hanno organizzato l’evento aspettando edipo, alla bottega XNL che sarà il luogo dove la tragedia prenderà forma nel corsi dei mesi. Oltre al regista Balliani, madrina d’eccezione Eva Cantarella.

TAVOLI LABORATORIO PER COSTRUIRE IL PUG, FANTINI “DIALOGARE INSIEME PER CAMBIARE IL MODO DI LAVORARE”

Si sono riuniti a Palazzo Farnese i quattro tavoli di partecipazione per la costruzione del PUG, Piano Urbanistico Generale. Un centinaio di persone, uno per ogni ente, associazione, ordine, università, Consulta, categoria economica. I temi su cui si sono confrontati sono Ambiente, Lavoro, Attrattività e Sicurezza.

” Un momento importante di condivisione su cui costruire la programmazione del futuro”. hanno dichiarato la sindaca Tarasconi e l’assessora all’Urbanistica Adriana Fantini che ha aggiunto: ” Vedere i rappresentanti delegati dalle Associazioni, gli enti, i 4 poli universitari , gli ordini professionali, le associazioni di categoria, comitati dei cittadini, dialogare insieme mi fa ben sperare che a Piacenza si possa cambiare modo di lavorare imparando a fare rete.”

PIACENZA PER LA PACE: “LA DISTRUZIONE PORTA SOLO DISTRUZIONE”

Al grido “fermiamo la guerra in Ucraina” Piacenza si è mobilitata per la Pace nel corteo che si è snodato dai giardini Margherita fino in piazza Cavalli. Circa 250 le persone che hanno partecipato, tra associazioni, movimenti e sindacati ad un anno esatto dall’invasione russa in Ucraina. In corteo tante fiaccole, bandiere arcobaleno e striscioni inneggianti a fermare la guerra. “La distruzione porta solo distruzione – ha detto Mario Idda, direttore della Caritas – è ora di fermarci e parlare di pace, perché queste atrocità devono finire. Al di là o meno dell’invio di armi, per noi al centro ci sono le persone e, proprio in loro difesa, tutto questo deve finire al più presto. Mai ci saremmo immaginati, dopo un anno esatto, di essere qui”.

INTERVISTE, FOCUS, MAPPATURA DEI LUOGHI: ECCO L’INDAGINE SUI GIOVANI PIACENTINI

Interviste, focus, mappatura dei luoghi e incontri, con l’obiettivo dichiarato di stanare gli invisibili. Sono le basi da cui muove l’indagine conoscitiva sulla condizione giovanile a Piacenza, promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con Ires Emilia Romagna.

Il comune è coinvolto con gli assessorati alla politiche giovanili, welfare, scuola e sport in modo da poter realizzare una fotografia il più possibile aderente alla realtà, perché solo così si intercetteranno i bisogni più autentici.

Il target sono i ragazzi tra 14 e 29 anni, una forbice molto ampia che certamente ha bisogni diversificati. Le interviste e i focus servono proprio a restringere il campo, mettendo da parte etichette e pregiudizi a favore dell’ascolto. Sono coinvolti nell’indagine molti enti del terzio settore che operano da anni sul territorio, tra cui ausl e ufficio scolastico.

IL SOSTEGNO DEL MONDO DELLA SCUOLA ALLA PRESIDE DI FIRENZE CHE CITA GRAMSCI

Di fronte alla generale indifferenza delle istituzione, ha pensato di prendere la parole e di rivolgersi ai suoi studenti. Forse non pensava neppure di sollevare  così tante polemiche. Eppure la lettera della professoressa Annalisa Savino, preside del Liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, ha fatto scattare il ministro alla Cultura Valditara che l’ha definita “impropria. Perché non compete a una preside lanciare messaggi di questo tipo” e perché in “Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista”.

Il fatto al centro del dibattito è stata l’aggressione avvenuta fuori dal Liceo Michelangelo di Firenze, qualche giorno fa, da parte di alcuni membri di Azione studentesca ai danni di alcuni studenti.

Intanto verrebbe da chiedere al Ministro: cosa compete ad una preside? Oltre alle regole e alla condotta necessarie, ci mancherebbe, per dirigere una scuola, non c’è anche quella missione educativa da portare avanti ogni giorno, ancora di più se questa è minacciata dalla violenza? Le aggressioni accadute fuori dalla scuola non saranno forse da derubricarsi in “ragazzate”, ci auguriamo.

Quella lettera è stata scritta perché nessuno prima aveva detto nulla, nessuno aveva condannato il gesto, a partire proprio dalle principali istituzioni. Due le cose che la preside Savino ha voluto ricordare: ll fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti. ‘Odio gli indifferenti’ – diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee. 

Inoltre, siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza. Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata così”. 

A sostegno della dirigente si è levata l’associazione nazionale presidi, Priorità alla Scuola ha lanciato una petizione on line di solidarietà con l’obiettivo di arrivare a 100mila firme. FLC CGIL Emilia Romagna ha definito “inaccettabile l’intervento intimidatorio del Ministro Valditara, la FLC CGIL di Piacenza “agli attacchi fascisti si risponde con ogni mezzo democratico”; “il fatto grave è l’aggressione agli studenti, la scuola ha il dovere di contrastare la violenza- ha detto la Cisl Scuola – le affermazioni del ministro, addirittura con ventilati interventi disciplinari, rischiano di avvalorare una lettura dei fatti per cui lo scritto di una preside diventa più grave dei pugni e dei calci inferti ai ragazzi da un gruppo dichiaratamente neofascista”. Su Facebook è intervenuto anche il professor Alberto Gromi, storico preside del Liceo Gioia “Un ministro (in questo caso con la minuscola) della Repubblica che minaccia provvedimenti a una Dirigente Scolastica per aver fatto quello che qualsiasi educatore dovrebbe fare… non lo odio, ma gli farei leggere, leggere e poi ancora leggere e studiare a memoria la Lettera ai Giudici di don Milani. E poi trascriverla cento volte con bella grafia”. 

Share via
Copy link
Powered by Social Snap