IL SOCIOLOGO NUVOLATI SULLE LOTTE SICOBAS: “LA TRASFORMAZIONE DELLA SOCIETA’ PORTA AD UNA CRISI ISTITUZIONALE”

Senza entrare nel merito dell’aspetto più prettamente giudiziario che spetta alla procura e agli avvocati, gli arresti che hanno coinvolto i sindacalisti dei SiCobas e USB hanno anche un forte impatto sociale, perché rappresentano e coinvolgono una larga fetta di popolazione per lo più impiegata in quella logistica difficile da gestire e facile da bollare come “cattiva”.

Abbiamo chiesto al professor Giampaolo Nuvolati, docente di sociologia dell’ambiente e del territorio all’università Bicocca di Milano, un commento su quanto accaduto a Piacenza. “La nostra società è in profonda trasformazione da anni, cosicché anche le istituzioni devono, in qualche modo, stare al passo con i cambiamenti. Ma gestire questi processi di trasformazione non è facile. La società – spiega Nuvolati – è meno certa, meno strutturata e in questo contesto anche i sindacati, che non sono più intesi nel loro significato più tradizionale (ossia meno strutturati), sono costretti a reinventarsi. In questo contesto alcuni fenomeni sono di difficile lettura, tuttavia individuo un filo rosso che lega alcune vicende pur nella loro grande diversità. Mi riferisco a quella crisi delle istituzioni che negli ultimi anni ha visto tristi esempi: nel 2020 gli arresti dei carabinieri della Caserma Levante, nel febbraio scorso gli arresti di alcuni politici piacentini, oggi i protagonisti sono i sindacati autonomi. Ma guai ad arrivare alla facile conclusione che Piacenza sia luogo di perdizione, non è così – sottolinea Nuvolati – questa è la situazione tipica nella quale gli elementi più strutturati vengono messi in discussione dalla trasformazione della società stessa. La società di massa è stata sostituita da una rappresentanza molto più differenziata e diversificata. Anche il fatto che Piacenza sia la provincia italiana con il maggior numero di immigrati contribuisce a questa situazione in divenire”.

Come uscirne, c’è una soluzione? “Bisogna che le istituzioni più rilevanti lavorino su loro stesse, irrobustendo la struttura nei processi di trasformazione” ha concluso Nuvolati.

UNA VACANZA CHE PARLA LA STESSA LINGUA: QUELLA DEL TEATRO SOCIALE

Le due associazioni piacentine ‘PIACENZA IN BLU APS’ e ‘TADAM
SCUOLA DI CIRCO’, dopo aver sperimentato una positiva collaborazione sul nostro territorio, hanno deciso di aderire ad un progetto finanziato dall’Unione Europea e chiamato ‘INTEGRATION 2020’ rispondendo alla ‘call for partners’ dell’associazione spagnola ‘ASOCIACION JUVENIL TEATRAL ON&OFF’: essa da anni è impegnata nella realizzazione di scambi europei nell’ambito del programma Erasmus+ e finalizzati all’inclusione sociale, all’abbattimento dei pregiudizi e dei sentimenti di odio razziale utilizzando come strumento principale il teatro sociale. La delegazione piacentina, formata da tre persone con Disturbo dello Spettro Autistico e cinque giovani adolescenti della scuola di circo alloggerà dal 21 al 28 luglio ad Ortigosa de Cameros, un suggestivo paesino nelle montagne tra Saragozza e Bilbao e sarà accompagnata da tre professionisti Patrizia Chiappa, Simone Raviscioni e Monica Staboli. Lo scopo di questo scambio giovanile è quello di portare 30 partecipanti tra i 16 e 19 anni (italiani, spagnoli, maltesi) a discutere e trovare strategie per superare le barriere che quotidianamente limitano l’integrazione sia delle persone con disabilità intellettiva, sia delle persone di origine straniera all’interno della nostra società. I giovani impegnati nel progetto porteranno esempi di attività che quotidianamente svolgono nelle sedi piacentine, come ad esempio quelle sportive o quelle legate alla disciplina circense, facendole vivere in prima persona ai partner europei, in un arricchente scambio reciproco. Obiettivo dell’esperienza è rendere maggiormente consapevoli i giovani partecipanti del fatto che una società realmente inclusiva può essere costruita attraverso il dialogo, lo scambio e l’utilizzo di linguaggi differenti, come quello artistico, espressivo ed emotivo.

APP ALLA SINDACA TARASCONI: “IL CONSIGLIO NON E’ UNA SCATOLA VUOTA”

I consiglieri di Alternativa per Piacenza Stefano Cugini e Luigi Rabuffi commentano, in una nota, la posizione espresse dalla prima cittadina Tarasconi al termine della seduta del consiglio comunale di lunedì dove, a suo parere, si sarebbe parlato di tante cose poco inerenti alla seduta oggetto, definendola “liturgia politica, ma i cittadini si aspettano di vedere i fatti”.

Stoccata a cui hanno risposto i consiglieri di ApP “Chi pensasse il consiglio come una scatola vuota in cui si schiacciano i bottoni per dire “signor si” a decisioni assunte altrove, commetterebbe il più grave degli errori.

Nel primo Consiglio comunale di lunedì scorso la parola maggiormente usata è stata “astensionismo”. Giusto così, non solo in quanto conferma di una tendenza ormai consolidata anche a Piacenza, ma soprattutto perché è fondamentale tenerne conto nella casa comune di tutti i cittadini, come sintomo di democrazia malata.
La seduta di insediamento è filata via senza intoppi, con i punti all’ordine del giorno (convalida degli eletti, giuramento del Sindaco, elezione di Presidente e Vicepresidente del Consiglio, presentazione degli assessori) risolti dalle 16 alle 20, un lasso di tempo ben lontano dalle sedute fiume tipiche del bilancio o di provvedimenti di analoga portata.
Ciò nonostante, nella sua chiosa conclusiva, la nostra Sindaca – a cui vanno i più sinceri auguri di buon lavoro – si è sentita in dovere di azzardare un nesso causale tra il tempo degli interventi in aula dei consiglieri (una liturgia, l’ha definita) e la disaffezione alla politica, facendo notare come alle 16 la zona riservata ai cittadini fosse piena e alle 20 desolatamente vuota. Non paga si è auto celebrata quale esempio virtuoso, giocando il carico da novanta dell’esperienza personale e dei suoi pochi interventi in 7 anni da consigliere regionale, centellinati a dir suo in base alla effettiva necessità.
Pronti-via dunque, ecco la prima tirata d’orecchi a chi in Consiglio comunale ama spaziare e associare argomenti e criticità, credendo ancora che l’aula sia il luogo deputato al dibattito e al confronto di merito, sulla spinta della passione politica, senza peraltro lo stimolo dei soldini che vanno in tasca a Sindaco, assessori e Presidente del Consiglio.
Abbiamo scelto di non replicare seduta stante, anche se non sarebbero mancati gli argomenti per pareggiare la bacchettata. Tutti sosteniamo la Sindaca quando dice che i piacentini si aspettano i fatti. Anche noi ce li aspettiamo, da lei e dalla sua giunta. L’aula è appunto la sede in cui si argomenta e si giudicano le cose fatte, quelle da fare, le promesse mancate, cercando di creare, attraverso il confronto, le condizioni per collaborare il più possibile a beneficio di tutta la città. Chi la pensasse come una scatola vuota in cui si schiacciano i bottoni per dire “signor si” a decisioni assunte altrove, commetterebbe il più grave degli errori.
Una reazione meno ponderata della nostra punterebbe il dito sull’idea sconclusionata del Consiglio comunale come fastidio necessario ma mal sopportato, una perdita di tempo che limita l’operatività della giunta: stortura che nessuno di noi può permettere, retro pensiero di cui nemmeno l’ombra può insinuarsi.
Non dimentichiamoci, tutti insieme, che il Consiglio comunale non è al servizio dell’esecutivo. Trattasi di organo autonomo, con proprie prerogative e con regole di funzionamento consolidate e modificabili solo dallo stesso Consiglio. Piaccia o non piaccia, il Sindaco è un consigliere al pari degli altri, accomunati dall’appartenenza a un’istituzione che merita rispetto.
Lunedì come Alternativa per Piacenza abbiamo più volte parlato dell’impegno che metteremo per proporre un’opposizione competente, per migliorarci noi e di conseguenza aiutare sempre meglio chi poi deve tramutare in fatti le decisioni dell’aula, vero cuore pulsante della democrazia locale.
Ci permetta la Sindaca di aiutarla, capendo che le critiche, quando non fini a se stesse, possono essere molto più utili di certa servile accondiscendenza e che il tempo passato ad ascoltare e scambiarsi punti di vista non è mai buttato.

TORNATORE, SORRENTINO, DI COSTANZO AL BOBBIO FILM FESTIVAL 2022

E’ il rapporto che lega maestri e allievi il filo rosso del Bobbio Film Festival 2022, lo stesso legame che anima Bottega XNL, il laboratorio nato per coltivare le arti del cinema e del teatro. Quel rapporto di reciproco arricchimento che accresce sia il maestro che l’allievo e che trova nell’alta formazione la massima espressione di operatività. La direttrice del festival Paola Pedrazzini, con il fondamentale supporto della Fondazione di Piacenza e Vigevano e  del comune di Bobbio, ha creato un cartellone davvero prestigioso per la 25esima edizione che quest’anno torna ad essere di 12 spettacoli, ogni sera dal 30 luglio al 10 agosto. Si tratta di film della passata stagione che vedranno la presenza del registra e di parte del cast. Come accadrà per il debutto, sabato 30 luglio con Diabolik dei fratelli Manetti. Oltre a loro saranno presenti a Bobbio Miriam Leone, Carlo Macchitella, Valerio Mastrandera, Luca Marinelli, e Pier Giorgio Bellocchio. Tra i grandi registi ospiti della rassegna Giuseppe Tornatore, Leonardo Di Costanzo, Gianni Amelio e Paolo Sorrentino.

Accanto ai maestri ci sono gli allievi, come nel caso di caso Cosimo Gomez regista di Io e Spotty, il suo secondo lungometraggio, prodotto proprio dai fratelli Manetti. Poi le due registe che hanno vinto il David e il Nastro come migliori registe esordienti: settembre di Giulia Steigerwalt e Piccolo corpo di Laura Samani, che verrà presentato dal suo maestro Gianni Amelio.

COVID: POSITIVI ANCORA IN CRESCITA. INCREMENTO DI NUOVI CASI NELLE FASCIA 65/79 ANNI

Per la sesta settimana consecutiva, Piacenza registra una crescita nella curva dei nuovi contagi da Covid19 che porta a quota 2319 i nuovo positivi rispetto ai 1970 della scorsa settimana, con una percentuale di aumento del 17,7%.

L’incremento dei contagi piacentini è più alto della media regionale (+12,5%), nazionale (+11,5%) e lombarda (+8,2%).

Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (817 casi) è comunque inferiore a quello lombardo (877), alla media emiliano-romagnola (1132) e italiana (11197).

Negli ultimi sette giorni sono stati effettuati 8096 tamponi (in aumento rispetto ai 6921 della scorsa) con una percentuale di positivi in lievissimo aumento: dal 28,5% a 28,6%.

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra un aumento tra gli ospiti – con 38 nuove diagnosi – e 12 casi tra gli operatori. Si tratta di casi generalmente asintomatici o comunque con sintomi lievi, individuati per la maggior parte grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture.

Analizzando le fasce d’età delle nuove diagnosi è evidente un incremento in tutte le categorie: in particolare nelle fascia 65 e 79 anni che passa da 675 casi ogni 100mila abitanti a 892 e in quella da 41 a 64 che passa da 767 a 927.

Il focus sull’analisi dei dati relativa la fasce di età scolare evidenzia un calo nelle fasce 0-5 anni (da 461 casi a 383 casi) e 14-18 anni (da 519 a 489) e un aumento nelle fasce 6-10 anni (da 337 a 486 casi) e 11-13 anni (da 571 a 714 casi).

Il numero delle persone in isolamento passa da 2793 a 3160.

In aumento anche l’attività delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale: le richieste medie giornaliere passano da 30,9 con 216 segnalazioni complessive a 40,3 con 282.

La situazione della rete ospedaliera resta stabile con aumenti di lieve entità: si registra una media di 16 accessi giornalieri in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid (la settimana precedente erano 15). Il 17 luglio i ricoverati con Covid erano 110, mentre la domenica precedente erano 101. La media settimanale è di 103; in Terapia intensiva non c’è nessun paziente positivo. Nella settimana si sono registrati sette decessi.

Per quanto riguarda la vaccinazione, si è assistito a un netto aumento della richiesta di prenotazioni, soprattutto in funzione dell’ampliamento delle categorie per cui è possibile la richiesta della quarta dose. Le  somministrazioni della settimana scorsa sono state 467.

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicate le modalità per la prenotazione di un appuntamento per la vaccinazione in una delle 5 sedi attualmente disponibili.

In riferimento alla IV dose, la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima o dall’ infezione successiva al richiamo. Destinatari dell’estensione della platea vaccinale sono tutti i cittadini a partire dai 60 anni di età e quelli con elevata fragilità, motivata da patologie concomitanti o preesistenti, dai 12 anni compiuti in su (quindi nati a partire dal 2010). Rimangono attive le vaccinazioni per gli over 80, aperte ormai da mesi.

BUFERA SUI SINDACATI SI COBAS E USB. ARRESTATI SEI DIRIGENTI

Associazione per delinquere finalizzata alla commissione di numerosi reati tra cui violenza privata, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, sabotaggio, interruzione di pubblico servizio. Sono le pesanti accuse che la Procura della Repubblica di Piacenza ha formulato nei confronti di sei rappresentanti sindacali delle sigle autonome, in particolare, quattro del SI Cobas e due di USB che si trovano agli arresti domiciliari.

I fatti sono riconducibili alle mobilitazioni degli ultimi anni del settore della logistica, nello specifico negli stabilimenti e magazzini presenti nel piacentino dal 2014 al 2022. Mobilitazioni che hanno riguardato diversi aziende tra cui Gls, Amazon e FedEx-Tnt.

Secondo la procura “tali scioperi sarebbero stati indetti attuati con motivazioni pretestuose e con intenti “estorsivi, al fine di ottenere per i lavoratori condizioni di miglior favore rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale”.

La procuratrice Predella parla di guerra tra i sindacati: “quello che emerge dalle intercettazioni è che gli interessi dei lavoratori sono progressivamente sminuiti e si cerca di far avanzare le posizioni del proprio sindacato, a colpi di reciproci dispetti e di violenze private con cui vengono danneggiate le produzioni dei vari hub”.

Il Si Cobas ha ribattuto “ci troviamo di fronte all’offensiva finale da parte di stato e padroni contro lo straordinario ciclo di lotte che ha visto protagonisti decine di migliaia di lavoratori che in tutta Italia si sono ribellati al caporalato e condizioni di sfruttamento brutale». Le accuse nei confronti del coordinatore nazionale del Si Cobas Aldo Milani e tre dirigenti Mohamed Arafat, Carlo Pallavicini e Bruno Scagnelli sarebbero un «attacco politico su larga scala contro il diritto di sciopero e soprattutto teso a mettere nei fatti fuori legge la contrattazione di secondo livello, quindi ad eliminare definitivamente il sindacato di classe e conflittuale dai luoghi di lavoro». USB accusa il procura di aver creato nelle 350 pagine di ordinanza un “teorema giudiziario” e annuncia uno sciopero generale della logistica per le prossime 24 ore.

 

 

PRIMO CONSIGLIO DELL’ERA TARASCONI. PER LA PRIMA VOLTA UNA DONNA ALLA PRESIDENZA

E’ iniziato con l’inno europeo e l’inno d’Italia il primo consiglio comunale dell’era Tarasconi. È stato il consigliere anziano Massimo Trespidi ad aprire la seduta. Poi i pochi secondi di giuramento solenne del sindaco.

Tanta emozione per i neo assessori, tutti presenti in prima linea ma anche per i nuovi consiglieri comunali che hanno varcato per la prima volta le porte della sala consiglio. Il punto più atteso della seduta, il terzo, l’elezione del presidente del consiglio comunale. Con 18 voti, 3 astenuti e 9 contrari è stata eletta Paola Gazzolo; per la prima volta una donna, nella storia della politica piacentina, si siede sullo scranno più alto della sala del consiglio. Compatta la maggioranza di centro sinistra nel sostenere il suo nome. Anche Piacenza Oltre che, poche ore prima, forse più per provazione chi altro aveva proposto che la presidenza andasse ad un esponente della minoranza, è tornata sui suoi passi: la consigliera Caterina Pagani ha confermato il sostegno convinto alla maggioranza e sul nome di Paola Gazzolo.

A stretto giro, come auspicato dal consigliere Sforza Fogliani, l’elezione del vice presidente che per regolamento va ad un esponente della minoranza. E’ Gloria Zanardi a ricoprire questo ruolo con 17 voti, 11 astenuti e 2 che non hanno partecipato al voto.

Il capogruppo di ApP Stefano Cugini aveva proposto che la presidenza andasse alla ex sindaca Patrizia Barbieri e a Gianluca Ceccarelli di Piacenza Oltre, la lista della maggioranza che non ha alcuna rappresentante in giunta. Tante grazie, ma anco no. E’ sostanzialmente la risposta della sindaca uscente che ci tiene a guidare saldamente l’opposizione nelle vesti di consigliere comunale.

Proprio dalla minoranza è arrivata l’esortazione a iniziare a lavorare su dossier fondamentali per il futuro della città, primi fra tutti: area del nuovo ospedale che la sindaca ha sempre sostenuto di poter e dover cambiare e Pertite, per cui da tre mesi si attende un protocollo dal Demanio.

Al termine della seduta la sindaca ha risposto alle sollecitazioni dell’aula: “non abbiamo ancora tutte le risposte, dovremo lavorare, ma ce la metterò tutta per rispondere ai bisogni dei piacentini”. “Ho ascoltato tutti gli interventi dei colleghi, – ha esordito – ci sarà il tempo per rispondere alle questioni poste durante il dibattito, anche perché non è questa la sede per spiegare dove sarà la collocazione del nuovo ospedale, mi pare che la nostra proposta sia stata chiara e scelta dai cittadini, diversa da quella della precedente amministrazione. Non ho mai detto di voler smantellare quanto fatto dalla precedente amministrazione, anzi ho sempre detto l’opposto: se c’è qualcosa che è stato fatto bene avremo cura di conservare e proseguire. In tema di astensionismo, devo far notare che, ahimè, anche alla precedente tornata elettorale, il sindaco era stato eletto con una partecipazione simile a quest’ultimo voto. Non è una giustificazione”.

“Sono convinta che ci siano differenze tra destra e sinistra, ma quando si amministra una città lo si fa per il bene di tutti i cittadini, le nostre scelte saranno dettate sempre dalle esigenze della maggioranza dei cittadini. Siamo stati eletti perché vogliamo lasciare la città migliore da come l’abbiamo trovata, farò del mio meglio e ce la metterò tutta per dare risposte ai bisogni dei cittadini, chiedo a tutti di darci una chance. Oggi non siamo in grado di dare tutte le risposte, ci vorrà il lavoro da parte di tutti gli assessori, pancia a terra, disponibili h24 per i nostri cittadini”.

ANNA FOGLIETTA E GLI ENERBIA I PROTAGONISTI DELLE NOTTI IN SANTA CHIARA

Musica e teatro saranno i protagonisti della settimana per la rassegna Le notti di Santa Chiara, in particolare martedì 19 luglio alle 21.30 ANNA FOGLIETTA “La bimba col megafono”
monologo tragicomico di Anna Foglietta inserito nella rassegna Estate Farnese. La talentuosa attrice romana si cimenta in uno spettacolo-confessione, recitato e cantato, che trasporta gli spettatori sulle montagne russe di una vita senza misure. La protagonista è una donna che sin da bambina si arrampica fino a vette altissime, si getta a tutta velocità in euforiche discese, per poi piombare nel profondo sconforto del senso di colpa per il terrore che ha seminato intorno. Come si fa a difendere gli altri senza invadere le loro vite? Come si fa a dar voce ai muti senza rovinare la propria esistenza? Attraverso ricordi, canzoni e suggestioni, il pubblico potrà ridere e riflettere sulla vita, la libertà, la rivoluzione. Una storia che racconta di una ostinata convinzione: non si può vivere in una società facendosi solo i fatti propri. Ingresso a pagamento. Info e prenotazioni 331 3821441 – 349 8905841 www.estatefarnese.com

Mercoledì 20 luglio – ore 21.30
Festa di mezza estate
VIAGGIO MUSICALE IN ITALIA
Lungo la via Francigena
Gruppo Enerbia e coro Le Rose e le Viole
Con la partecipazione straordinaria di: Adriano Sangineto (arpa celtica e bardica). In collaborazione con l’Associazione Le Vie del Sale
Il percorso appenninico della più importante arteria storica italiana è l’occasione per riscoprire le straordinarie tradizioni popolari del Belpaese: canti, strumenti e danze animeranno una festa di mezza estate che prelude
all’edizione 2022 dell’Appennino Festival. Il lavoro di Enerbia, uno dei gruppi italiani più attivi nel campo della musica antica e tradizionale, è strettamente legato alla valorizzazione del repertorio musicale del Nord Ovest
italiano, dalla parte pianeggiante sino all’Appennino. Il corso del fiume Po tra Lombardia ed Emilia, è la porta settentrionale di un territorio che parte da Milano e attraverso le valli appenniniche giunge al mare. Fin dall’antichità
questi territori connettono il mondo continentale europeo con il Mediterraneo attraverso le antiche Vie del Sale e la Via Francigena con le sue varianti. Questo paesaggio fisico trova riscontro nel paesaggio sonoro, trasmesso
oralmente nella musica tradizionale, ancora oggi vivissima, ma anche nei manoscritti musicali dei più importanti archivi storici. La bellezza di questo repertorio si unisce a una straordinaria vitalità. Presenta numerose forme di
danza, canti struggenti, solistici e corali, strumenti originali come il piffero, un oboe popolare e la zampogna chiamata piva emiliana. Lo strumentario tradizionale comunque è molto vario comprende anche il violino, la
fisarmonica, la chitarra, il contrabbasso e la ghironda.
Ingresso gratuito, necessaria la prenotazione: informazioni, prenotazioni e ritiro dei biglietti omaggio presso la sede della Fondazione (via S. Eufemia, 13), ore 9-13 e 14-18; tel. 0523.311111; mail info@lafondazione.com.

DAL 19 LUGLIO, PER TRE SERATE, L’ANTIGONE DI BALIANI AL TEATRO DI VELEIA

Il 19, 20 e 21 luglio appuntamento d’eccezione al Festival di Teatro Antico di Veleia con la prima produzione del festival: la prima nazionale di Antigone, regia di Marco Baliani, con Petra Valentini, Massimo Foschi e i venti attori del progetto di alta formazione teatrale “Fare Teatro” della neonata Bottega XNL ideata e diretta da Paola Pedrazzini e di cui Baliani è il primo Maestro.

Bottega XNL è il nuovo progetto di teatro e cinema di XNL Piacenza Contemporanea, ideato e diretto da Paola Pedrazzini, un luogo in cui grandi Maestri di Cinema e Teatro tramandano i propri saperi a giovani Allievi che desiderano fare di queste arti il proprio ‘mestiere’.
Ispirata alle antiche botteghe rinascimentali, l’incontro fra maestri e allievi e l’apprendimento si realizzano attraverso progetti di alta formazione Fare Cinema e Fare Teatro che consistono nella produzione di opere (teatrale e cinematografica) originali, attivando un virtuoso circuito formazione-produzione-fruizione artistica.
Ecco che Marco Baliani è Maestro di Bottega per la prima edizione del corso di alta formazione “Fare Teatro”, finalizzato alla messa in scena di Antigone proprio al Festival di Veleia, a cui hanno preso parte 20 allievi, selezionati dallo stesso Baliani sulla base delle risposte al Bando lanciato nel marzo scorso: con una partecipazione andata ben al di là delle più ottimistiche aspettative,
sono arrivate oltre 600 mail di interesse e 321 candidature da tutta Italia.
«L’avventura di “Fare Teatro”– ha commentato Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano che, in XNL, ha il proprio principale progetto culturale – Il valore artistico di questo percorso formativo lasciava prevedere un’ampia partecipazione al Bando, ma le oltre 320 candidature in un solo mese rappresentano una sorta di record che ci ha piacevolmente sorpreso.

Ma quel che più conta, al di là dei numeri, è che a questi giovani venga data un’opportunità concreta di crescita personale e professionale».
Gli allievi di Bottega XNL frequentano per tutto il giorno, al secondo piano di Palazzo XNL, il corso intensivo Fare Teatro, impostato sul modello dello storico corso Fare Cinema realizzato con Bellocchio a Bobbio a partire dal quale Paola Pedrazzini ha ideato Bottega XNL come «un luogo in cui il “Maestro” tramanda i propri saperi a giovani che vogliono fare dell’arte teatrale il proprio ‘mestiere’. Così come avveniva nelle antiche botteghe rinascimentali (da qui il nome “Bottega”) l’apprendimento si realizza nel fare: in questo caso, nel prendere parte al processo creativo intorno al progetto di Antigone – dice Pedrazzini – “Fare Teatro” innesca e sintetizza un circuito virtuoso di formazione produzione-fruizione artistica e culturale: dà vita cioè a una progettualità
laboratoriale finalizzata a confluire non in un saggio o in un esercizio di stile, ma in un’opera teatrale originale che verrà presentata a Veleia, e così restituita alla comunità di spettatori. In questi primi giorni di laboratorio ho visto condiviso il mio entusiasmo per il progetto in Marco Baliani e negli sguardi di questi 20 talentuosi attori, impegnati in un percorso di ricerca di sé e del senso profondo della meravigliosa tragedia di Sofocle».
L’originalità del progetto Fare Teatro è ben interpretata da Marco Baliani, che così spiega il lavoro con gli allievi: «Un corso di formazione teatrale esercita la sua valenza se è capace di trasmettere saperi ed esperienze, di fare tesoro – da parte dei partecipanti – delle modalità con cui metterò in campo i miei esercizi, le mie visioni, la poetica, le cose apprese in anni e anni di lavoro. Ma deve essere anche il luogo in cui maieuticamente accade il contrario: c’è un sapere che proviene anche dall’attore che partecipa al processo formativo. Basta esser capaci di stare reciprocamente in ascolto. Il corso-laboratorio che si è aperto qui a Piacenza è un luogo di scambio e di scoperte.
Solo così ha senso mettere al centro del percorso le figure mitiche di Antigone, Creonte, Ismene, Tiresia e tutti gli altri. L’Antigone di Sofocle diventa mappa di parole, gesti, azioni, idee, suggestioni, fino a trovare nel testo e nella storia quei sensi nascosti che ancora riverberano in noi, nel presente. E mostrarli poi come esito della ricerca compiuta. È un compito difficile, richiede
agli attori partecipanti un impegno che va molto oltre la pur necessaria capacità interpretativa.
Chiede agli attori di essere artisti a tutto campo, capaci di autorialità nelle scelte e nelle proposte, intessendo con me un dialogo costante ma anche contraddittorio, vivo, creativo».

I NEO ASSESSORI INCONTRANO I DIPENDENTI. LUNEDI’ LA PRIMA GIUNTA

Prime ore di lavoro per la nuova squadra di governo della sindaca Katia Tarasconi. Ore intense nelle quali i neo-assessori stanno prendendo contatti con gli uffici e i dipendenti. Subito dopo la presentazione ufficiale di ieri pomeriggio alla Sala dei Teatini, la sindaca ci ha tenuto a invitare tutta la Giunta a un incontro informale che si è svolto al Caffè dei Mercanti. E’ stata l’occasione per conoscersi personalmente (alcuni assessori si sono stretti la mano per la prima volta) e per un confronto “a caldo” su alcune priorità. Confronto che proseguirà nel corso della prima riunione ufficiale di
Giunta, che è prevista per lunedì 18 luglio a Palazzo Mercanti.

La mattinata di oggi è proseguita con un’altra serie di incontri che i singoli assessori hanno avuto con i rispettivi uffici, i dirigenti e i dipendenti. Incontri che proseguiranno nei prossimi giorni.
La sindaca Tarasconi è stata presente in due momenti, accompagnando l’assessore Fornasari al primo incontro con il personale dei Servizi al Cittadino e del Commercio nella sede di viale Beverora, e la neo assessora Corvi presso gli uffici di via Taverna dove era già in programma l’appuntamento di Katia Tarasconi con i dipendenti dei Servizi Sociali.
Gli assessori, una volta terminati gli incontri alla presenza della sindaca hanno proseguito il dialogo e il confronto con i dirigenti dei rispettivi Servizi, per affrontare alcune priorità e organizzare il lavoro delle prossime settimane.
Stessa dinamica per tutti gli altri assessori: primi contatti con gli uffici e
organizzazione dell’agenda, già a partire dai primissimi giorni della prossima
settimana.

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