CULTURA IN AFFIDO: MANO TESA AI MINORI IN CARICO AI SERVIZI SOCIALI

Era un progetto pensato prima della pandemia che la pandemia stessa ha costretto a riporre in un cassetto. Oggi è il momento di avviarlo, almeno in via sperimentale, perché di mezzo ci sono i minori che vivono in condizioni di difficoltà e la cultura può tendere loro la mano

il progetto si chiama Cultura in Affido, un percorso che mette in collegamento le famiglie, favorisce la crescita di una comunità educante e permette la fruizione di attività dedicate e proposte culturali del territorio. In pratica le famiglie, ma anche i single, potranno prendere in affido un minore in carico ai servizi sociali per fargli conoscere la opportunità culturali che offre il territorio. La platea di potenziali minori è abbastanza ampia, basti pensare che prima del covi le famiglie un carico erano 300, oggi 350 con mediamente due figli

25 APRILE TORNA IN PIAZZA. “CELEBRARLO SIGNIFICA DARE FRESCHEZZA E FORZA ALLA DEMOCRAZIA”

Il 25 aprile torna in piazza dopo due anni di stop a causa del covid. La voglia di riprendersi gli spazi è tanta, si sente dalla voglia di partecipazione delle persone che da barriera Genova hanno seguito il corteo fino in piazza cavalli. Sul palco anche Agostino Covati, 95 anni, partigiano combattente in Trebbia e val Luretta. Ad attenderlo le autorità civili e religiose e Pier Luigi Bersani che da gennaio è il presidente dell’istituto storico delle resistenza di piacenza, oratore ufficiale delle celebrazioni del 25 aprile.

Per prima a prendere la parola il sindaco Barbieri: “Non possiamo essere indifferenti alle richieste di aiuto dell’Ucraina – ha detto – non possiamo distogliere lo sguardo anche noi, come fecero i partigiani: amore per l’umanità deve essere una religione perché la patria è il vero mondo”.

Poi è toccato a Pier Luigi Bersani: “bisogna essere chiari, celebrare il 25 aprile significa dare freschezza e forza propulsiva alla nostra democrazia e questo significa che democrazia ed emancipazione sociale devono darsi la mano”.

 

PIACENZA EXPO: BILANCIO APPROVATO ALL’UNANIMITA’. UTILE DI UN MILIONE DI EURO

Approvato all’unanimità il bilancio 2021 di Piacenza Expo da parte dei soci dell’ente fieristico. La compagine sociale ha votato in maniera compatta il consuntivo relativo a una stagione fieristica ancora pesantemente condizionata dall’emergenza sanitaria, così come evidenziato, in fase di presentazione dei dati analitici, dal’Amministratore Unico di Piacenza Expo, Giuseppe Cavalli.

Per il 2021 il valore complessivo della produzione si è attestato a € 3.661.531, con un progresso di oltre tre milioni rispetto al 2020 (€ 564.202). Il costo della produzione è stato di € 2.455.261 e, grazie anche ai ristori e ai contributi ministeriali legati all’emergenza sanitaria, l’utile netto è stato di € 1.112.916, il più alto mai registrato da Piacenza Expo.

L’illustrazione della parte di natura economico-finanziaria è stata completata con la presentazione, da parte dell’Amministratore Unico di Piacenza Expo, dell’attività fieristica svolta nel 2021.

Siamo riusciti a organizzare e a ospitare un numero di eventi maggiore rispetto al 2020 – ha precisato Cavalli – pur potendo contare su un calendario ridotto al 50% rispetto ai periodi pre-Covid. Abbiamo potuto iniziare la stagione fieristica soltanto a fine giugno con ZeroEmission, dedicato alle energie rinnovabili e alla mobilità sostenibile, a cui hanno fatto seguito Armi e Bagagli nel mese di luglio, Geofluid a metà settembre, le Giornate Italiane del Sollevamento, Apimell, Forestalia e Buon Vivere a ottobre, e il Mercato dei vini dei Vignaioli Indipendenti a fine novembre. Tutte le manifestazioni, però, hanno avuto ottimi riscontri e dati positivi: abbiamo registrato circa 75.000 visitatori e oltre 2.000 espositori. Un trend positivo che sta caratterizzando anche la prima parte della stagione fieristica 2022”.

I lavori dell’Assemblea sono quindi proseguiti con la presentazione dettagliata del budget 2022-2024 – che ha fatto luce anche sui nuovi eventi fieristici che saranno organizzati nel triennio da Piacenza Expo – anch’esso approvato all’unanimità dai Soci.

L’Amministratore Unico Cavalli ha quindi relazionato i componenti dell’Assemblea sull’aumento di capitale approvato lo scorso anno: aumento che è stato, complessivamente, di € 1.896.119 e che ha determinato una crescita del capitale sociale da € 10.716.332 a € 12.612.451. Tutti i Soci, ad eccezione della Provincia di Piacenza, hanno sottoscritto la propria quota di aumento; Banca di Piacenza, Confindustria Piacenza, UPA Federimpresa, Coldiretti Piacenza, Unione Commercianti, Confagricoltura, Confapindustria e Confersercenti hanno anche deliberato l’acquisto di ulteriori azioni rimaste inoptate, così come la

Regione Emilia Romagna ha incrementato la propria quota (oggi al 5,615%) attraverso l’aumento di capitale esterno. Nell’occasione sono anche stati presentati i nuovi Soci di Piacenza Expo: l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, la Cooperativa San Martino e il Consorzio Piacenza Alimentare.

Il successivo punto all’ordine del giorno ha riguardato la presentazione dell’andamento dei lavori previsti dal Piano Industriale, approvato lo scorso anno in sede di Assemblea. Sono già stati eseguiti lavori per un ammontare di circa 140.000 €, mentre si approssimano gli interventi per la realizzazione della nuova illuminazione dei padiglioni con lampade a efficientemente energetico (98.000 €), e di sostituzione di alcuni elementi obsoleti dell’impianto fotovoltaico (130.000 €).

L’Assemblea si è chiusa con la presentazione del rendering relativo alla nuova galleria coperta che dovrebbe collegare e integrare il Padiglione 1 e il 2. Piacenza Expo sta infatti valutando la progettazione e la costruzione di questa nuova struttura, che garantirebbe nuovi servizi e nuovi spazi logistici al quartiere fieristico di Le Mose.

GRANDE IFTAR, LA CENA DI RAMANDAN CHE SPEZZA IL DIGIUNO DIURNO

Ecco come è andato il grande Iftar di Ramadan, l’iniziativa che la Comunità Islamica di Piacenza allarga anche alla città, alle istituzioni civili, religiose e militari. L’Iftar è la rottura del digiuno diurno, un momento che, ogni giorno del sacro mese, segna la fine di in grande voto per un miliardo e mezzo di musulmani nel mondo e decine di migliaia a Piacenza.

COVID: DOPO CINQUE SETTIMANE, CALANO I POSITIVI

 Dopo cinque settimane di crescita, il trend dei positivi a Piacenza subisce una battuta d’arresto. Il report settimanale pubblicato dall’Azienda Usl di Piacenza fa registrare un -8,5%. I nuovi contagi sono 1378; erano 1506 nei sette giorni precedenti.
La diminuzione dei casi è generalizzata: in Emilia-Romagna la media scende dell’0,8%, mentre in Lombardia del 3,2%; la media nazione si attesta a -5,9%
Se però si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, si può notare che Piacenza ha un tasso di incidenza più basso rispetto alla Lombardia (485 a fronte di 548), decisamente inferiore alla media regionale (692) e a quella nazionale (709).
I tamponi effettuati la scorsa settimana sono stati 7962, dato appena inferiore ai 8.233 precedenti: scende anche la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti (dal 18,3% al 17,3%).

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana ha permesso di far emergere 34 nuove diagnosi tra gli ospiti e 11 fra gli operatori. Gli anziani sono in grande maggioranza asintomatici o paucisintomatici. La situazione è costantemente monitorata dall’Azienda, in stretto raccordo con le direzioni sanitarie delle strutture e in collaborazione con le Usca, che possono essere attivate in caso di necessità.

Un altro dato significativo riguarda le fasce d’età delle nuove diagnosi: “Mentre diminuiscono i contagi tra 0 e 18 anni e tra 19 e 40 – evidenzia Andrea Magnacavallo, direttore sanitario dell’Azienda Usl di Piacenza – nelle persone di età superiore a 65 anni cogliamo un aumento dei casi, in particolare tra gli over80. È molto probabile che questa situazione sia dovuta al fatto che la popolazione più anziana è stata la prima ad aver ricevuto la terza dose di vaccino. È quindi presumibile che ora si sia ridotta l’efficacia della copertura vaccinale per questa fascia. Di contro, tra bambini, giovani e adulti, il virus ha circolato maggiormente negli ultimi mesi e probabilmente questi gruppi oggi risultano più immunizzati”.
Sulla base di queste considerazioni, il direttore generale Giuliana Bensa lancia un appello: “Abbiamo oggi a disposizione di tutti gli ultra 80enni e delle persone fragili tra i 60 e i 79 anni una nuova arma di difesa: la quarta dose di vaccino anti Covid19. La somministrazione nelle Rsa e nelle Cra sta già cominciando. È essenziale che le persone che possono sottoporsi a questo livello ulteriore di protezione non aspettino e vadano a fissare il loro appuntamento. Abbiamo mantenuto attivi cinque punti di somministrazione sul territorio proprio per favorire al massimo l’adesione di questa fascia della popolazione. Possiamo arrivare, su richiesta, anche per le persone impossibilitate a muoversi da casa per problemi di deambulazione. La lotta al virus non è finita, dobbiamo mettere in sicurezza i nostri anziani e le persone più fragili”.

La diminuzione dei casi positivi si ripercuote sul numero delle persone in isolamento, che passa da 2330 a 2054. Si conferma in riduzione, come già la scorsa settimana, il ricorso alle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale. Le chiamate medie giornaliere sono 36,7, con 257 cittadini che hanno richiesto l’intervento delle squadre: la settimana scorsa erano stati 293.  Al momento la situazione della rete ospedaliera è stazionaria, anche se alcuni indicatori sono in aumento. La media giornaliera degli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid è di 9, a fronte dei 10 della settimana scorsa. Salgono invece i ricoveri. La media settimanale è di 126 casi contro i 95 della settimana precedente. In Terapia intensiva è ricoverato un paziente positivo, mentre la scorsa settimana non si registrava nessun caso. I decessi della settimana sono 7, tutti ultraottantenni.

“Sicuramente, come abbiamo già avuto modo di evidenziare – continua il direttore generale – i nuovi casi sono caratterizzati da una bassa intensità assistenziale ma siamo convinti che serva ancora la collaborazione di tutti per limitare la circolazione del virus.
Manteniamo alta l’attenzione nei nostri comportamenti nella vita quotidiana, per preservare quella normalità di vita conquistata a così duro prezzo”.

Per quanto riguarda la vaccinazione, l’attività è stazionaria, senza progressi sensibili nel tasso di copertura della popolazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 915 somministrazioni. La percentuale dei vaccinati rispetto alla popolazione vaccinabile over 12 continua a rimanere attestata sul 90,3%.

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicati giorni e orari di apertura dei centri vaccinali. Si segnala che dal 24 aprile le attività di vaccinazione a Bettola si sposteranno dalla Sala polivalente alla Casa della Salute.

Le sedute dedicate alla fascia 5-11 anni sono in programma il 19 aprile e 27 aprile, al mattino in Arsenale.
Per quanto riguarda il vaccino Novavax, sono previste due mattine di somministrazione il 19 e 27 aprile in Arsenale.
In riferimento alla IV dose, si ricorda che al momento la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. La quarta dose è riservata, come prevedono le direttive nazionali, a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su, le persone tra i 60 e i 79 anni (quindi nati dal 1943 al 1962) se affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute, e infine gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa).
L’elenco delle patologie è consultabile su sito www.covidpiacenza.it
Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. È escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’.
A Piacenza, per prenotare la quarta dose, il cittadino può:
– chiamare il numero 800.651.941
– rivolgersi a uno sportello Cup
– utilizzare il proprio Fascicolo sanitario elettronico
– andare in farmacia

MONS. CEVOLOTTO: “NON RESTIAMO INCHIODATI AL DOLORE, ANDIAMO INCONTRO ALLA SPERANZA E ALLA VITA”

Riportiamo il messaggio pasquale del vescovo Adriano Cevolotto.

“È il Vangelo di Luca che quest’anno ci fa entrare nella Pasqua di Gesù e dei
discepoli. Il vangelo ci parla di una comunità smarrita dopo gli eventi del venerdì di passione e il silenzio mortale che ne è seguito. Una comunità alla ricerca di qualche frammento di Gesù: qualche ricordo, magari qualche reliquia da portare con sé. Le donne che vanno al mattino presto al sepolcro per ungere il corpo, per compiere così l’ultimo gesto di premura verso il cadavere del maestro. Non resta che la riconoscenza.
E i due di Emmaus in cammino a ritroso verso casa: frugano nella loro delusione. Scoprono che era troppo bello per essere vero.
Il venerdì (allora era tutt’altro che santo! Era maledetto/infausto, come diremmo noi: uno di quei giorni da cancellare dal calendario) con il suo carico di morte drammatica aveva tolto vita anche a chi era sopravvissuto. Niente era rimasto in piedi.
Quel venerdì e i tanti venerdì della storia: di ieri e di oggi. Nei quali il dolore si
acuisce, ancora di più, il sabato. Il giorno successivo, abitato dal silenzio e dalla
solitudine, dall’esperienza della assenza. Con Gesù era morta anche la promessa di Dio. È la fine di tante cose. Crolla tutto.
Questa esperienza umana l’abbiamo conosciuta in edizioni diverse. Ma sempre la stessa. Come quella che abbiamo vissuto negli anni scorsi e che si ripropone
anche oggi. “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”. È l’annuncio di Pasqua: cercate dalla parte giusta! Rovistare tra ciò che non c’è più è rimanere incagliati nel venerdì di passione. È restare impigliati nel silenzio del dolore.
Dio, con Gesù, ha introdotto una presenza di vita, di amore fedele. Ma il terzo
giorno. C’è uno spazio tra la morte e la risurrezione. Spazio temporale ed
esistenziale necessario perché si impari a riconoscere dove ora Lui è presente. E con Lui la vita.
Sono nostre le reazioni degli apostoli al racconto delle donne: “Quelle parole
parvero a loro come un vaneggiamento…”. Se aderiamo immediatamente al dolore, non così è verso la speranza, verso la Pasqua. Perché vorremmo avere la certezza di ciò che è incredibile. Invece è necessario (con Pietro) alzarsi e correre al sepolcro. Andare incontro alla speranza. Dare credito alla testimonianza che è giunta a noi è condizione perché i nostri occhi si aprano. E con gli occhi, il cuore si apra alla speranza.
Il venerdì non è l’ultimo giorno della settimana. Ma la domenica: l’ultimo a cui
tendono gli altri e il primo da cui tutto è generato. Di nuovo. L’augurio che rivolgo a tutte e a tutti: non restiamo inchiodati nei nostri venerdì di dolore, di delusione e di morte, c’è una domenica di Pasqua e di vita. Proprio per tutti. È giorno di Dio e del Suo amore. Buona Pasqua!”

FONDAZIONE: BANDO DA 600MILA EURO PER INTERCETTARE I FONDI DEL PNRR

Un aiuto per gli enti locali e gestori di servizi per progettare e definire infrastrutture sociali che possono ricevere i finanziamenti europei nazionali e regionali del PNRR. In sostanza una mani tesa affinché si riesca ad elaborare progetti che possano ottenere un finanziamento. Perché si sa i soldi arrivano a fronte di progettualità ben strutturate.

Il bando della fondazione di piacenza e vigevano si chiama Post Covid: supporto allo sviluppi delle infrastrutture sociali; il budget è di 600 mila euro e proviene da un suo fondo creato per finanziare alcuni progetti prioritari del documento programmatico previsionale 2022. due gli obiettivi: far fronte alle problematiche legare alla pandemia da Covid e attivare servizi utili per rispondere alle nuove fragilità.

COVID: IN AUMENTO ACCESSI AL PRONTO SOCCORSO E RICOVERI IN OSPEDALE

 

Continua il trend di crescita dei nuovi contagi da Covid19. Per la quinta settimana consecutiva, sale il numero dei positivi, che passano da 1333 a 1506, con un incremento del 12,9%. L’aumento dei casi è comune al resto della Regione Emilia-Romagna, dove la media di incremento è comunque più bassa (+3,4%) mentre la Lombardia e il resto del Paese hanno dati in diminuzione (-2,7% e -7,2%).
Se però si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, si può notare che Piacenza ha comunque un tasso di incidenza più basso rispetto alla media nazionale (530 a fronte di 753) e più basso di quella regionale (697) e lombarda (567).
Nella settimana scorsa sono aumentati anche i tamponi, che salgono a 8.233: la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti sale dal 16,4% al 18,3%.

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana ha permesso di far emergere 37 nuove diagnosi tra gli ospiti e 25 fra gli operatori. Gli anziani sono in grande maggioranza asintomatici o paucisintomatici: per un solo caso si è reso necessario un ricovero ospedaliero. La situazione è costantemente monitorata dall’Azienda, in stretto raccordo con le direzioni sanitarie delle strutture e in collaborazione con le Usca, che possono essere attivate in caso di necessità.
La crescita dei casi positivi si ripercuote sul numero delle persone in isolamento, che passa da 1933 e 2330. Secondo la normativa, dal 1 aprile, non vengono più posti in quarantena i contatti stretti di un positivo: i dati rilevati nel report si riferiscono quindi a rientri da aree a rischio.

È invece in diminuzione il ricorso alle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale. Le chiamate medie giornaliere sono 41,9, con 293 cittadini che hanno richiesto l’intervento delle squadre: la settimana scorsa erano stati 306.
Al momento le ripercussioni sulla rete ospedaliera sono contenute anche se gli indicatori sono in rialzo. La media giornaliera degli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid sale a 10 casi, a fronte degli 8 della settimana scorsa.
I ricoveri in ospedale sono in aumento. La media settimanale è di 95 casi contro i 73 della settimana precedente. La situazione in Terapia intensiva è invece in controtendenza: qui non si registrano ricoveri di positivi. I decessi della settimana sono 2, tutti ultraottantenni.

“I dati che emergono questa settimana – commenta Giuliana Bensa, direttore generale ad interim dell’Azienda Usl di Piacenza – mostrano ancora un trend di crescita. Sicuramente i nuovi casi sono caratterizzati da una bassa intensità assistenziale ma siamo convinti che serva ancora la collaborazione di tutti per limitare la circolazione del virus. Chiediamo quindi ai cittadini di fare il possibile per rispettare le misure precauzionali ancora in essere e mettere in atto i comportamenti più opportuni per non favorire il contagio”.

Per quanto riguarda la vaccinazione, l’attività registra ancora una diminuzione della richiesta, senza progressi sensibili nel tasso di copertura della popolazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 745 somministrazioni, quasi la metà di quelle della settimana precedente; in larga parte si tratta di III dosi. La percentuale dei vaccinati rispetto alla popolazione vaccinabile over 12 si attesta sul 90,2%.

Al momento restano contenute anche le prenotazioni, 1585 in totale, suddivise per il ciclo primario (47), booster (1472) e quarta dose (66).

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicati giorni e orari di apertura dei centri vaccinali. Si segnala che dal 24 aprile le attività di vaccinazione a Bettola si sposteranno dalla Sala polivalente alla Casa della Salute.

Le sedute dedicate alla fascia 5-11 anni sono in programma il 16 e 19 aprile, al mattino in Arsenale.
Per quanto riguarda il vaccino Novavax, è prevista una mattina di somministrazione il 19 aprile in Arsenale.

 

PIACENZA PUNTA SU KLIMT ANCHE PER IL RILANCIO ECONOMICO

“Di me non esiste alcun autoritratto. Io non mi interesso della mia persona come oggetto di pittura, mi interessano di più le altre persone”.

Questo è davvero il Klimt che emerge da ogni opera. I volti, gli sguardi, i corpi femminili conturbanti sono l’essenza vera di questo artista straordinario che piacenza ha deciso di celebrare con la mostra Klimt, l’uomo, l’artista, il suo mondo. Ad ospitarla dal 12 aprile al 24 luglio XNL Piacenza contemporanea legata a doppio filo con la galleria d’arte moderna Ricci Oddi.

Il percorso espositivo si snoda nei due piani dello spazio di via santa Franca: dal clima del simbolismo europeo, da cui Klimt prende le mosse con incisioni e disegni emblematici per poi introdurre i visitatori verso le prime opere e i primi compagni. Da qui ci si addentra nella vicenda del pittore attraverso la secessione viennese da lui fondata con altri 17 artisti nel 1897 in segno di protesta contro l’arte ufficiale.

Al piano terra l’intera sezione dedicata al cuore della mostra il ritratto di signora della galleria Ricci Oddi e al racconto delle sue avventurose vicende. Il percorso si chiude con la ricostruzione monumentale del Fregio di Beethoven riservando ai visitatori un’esperienza di grande suggestione. In tutto 160 opere, tra dipinti, sculture, grafica, manufatti d’arte decorativa da 20 prestigiose raccolte pubbliche e private tra cui la Klimt Foundation di Vienna. Un percorso che aiuta il visitatore ad entrare nel mondo di Klimt.

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