Ha lasciato attoniti la notizia della scomparsa di Cesare Betti, direttore di Confindustria Piacenza e consigliere della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Figura molto conosciuta a Piacenza, dal 2002 ricopriva il ruolo di direttore dell’associazione degli Industriali. Originario di Carpaneto dove viveva con la famiglia, Betti aveva un non comune sguardo arguto e spiccato sulle ricadute che i fenomeni sociali avevano sull’impresa. Questo di lui mi ha sempre incuriosito, la capacità di essere tecnico ma anche molto umano. Non più di due settimane fa ho pensato a lui per un’intervista sulle ricadute economiche del Coronavirus. Poi, chissà perché, ho desistito dal chiamarlo. E’ deceduto all’ospedale di Piacenza dove era ricoverato da alcuni giorni dopo aver contratto il Coronavirus.
CORONAVIRUS: ALTRI 14 DECESSI A PIACENZA. VENTURI “TRA UNA SETTIMANA GLI EFFETTI DELLE MISURE DI CONTENIMENTO”
Sono 2263 i casi positivi al Coronavirus in Emilia Romagna, 316 in più rispetto a ieri. Passano da 7.600 a 8.787 i campioni refertati. Sono 903le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 128 (16 in più rispetto a ieri). Aumentano le guarigioni: sono 51 (ieri erano 43), delle quali 49 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche e 2 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.
Crescono ancora i decessi: passati da 146 a 201: 55, quindi, quelli nuovi, che riguardano 39 uomini e 16 donne. I nuovi decessi registrati riguardano 21 residenti nella provincia di Parma, 14 residenti in quella di Piacenza, 7 in quella di Modena, 5 in quella di Reggio Emilia, 5 in quella di Bologna,2 in quella di Ravenna, uno in quella di Ferrara.
A Piacenza i casi positivi sono 710 (31 in più rispetto a ieri) e 14 nuovi decessi, un bollettino ancora drammatico.
Sono ancora molto alti i numeri soprattutto per quello che riguarda i decessi; il commissario ad acta Sergio Venturi ha ribadito come l’andamento sia costante ma in rallentamento, la speranza è che si arrivi presto ad una situazione di stallo. Manca ancora una settimana per vedere gli effetti delle misure, prima di allora i numeri sono destinati a crescere drammaticamente.
Da segnalare un piccolo tsunami che si sta spostando gradualmente tra Parma e Piacenza. Le curve di crescita tra le due città registrano un ritardo di una settimana. I numero di Parma oggi corrispondono a quelli di Piacenza una settimana fa.
CONTRIBUTO DI 500 MILA EURO DALLA FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
Cinquecentomila euro per la sanità piacentina. E’ lo stanziamento speciale che la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha definito oggi, come contributo per affrontare lo stato di emergenza legato alla diffusione del Covid 19 e aumentare la liquidità dell’Ausl di Piacenza per l’acquisto di strumenti e presidi sanitari di urgente necessità
segnalati dalle Aziende sanitarie del territorio.
Una parte consistente dello stanziamento riguarda infatti l’acquisto di mascherine chirurgiche e protettive, in particolare della tipologia FFP2 che ha grande capacità di filtraggio e, per questo, è raccomandata dall’OMS. La loro difficile reperibilità ha rappresentato, in questi giorni, un problema notevole per il personale medico e
infermieristico alle prese con la pandemia di coronavirus.
L’iniziativa va ad integrare un altro progetto della Fondazione: l’acquisto di ventilatori polmonari, in sinergia con Crédit Agricole Italia e Fondazione Cariparma, e che vedrà destinare all’Ospedale di Piacenza e alle autoambulanze dieci di questi importanti macchinari.
«La situazione che stiamo vivendo impone lo sforzo di tutti per arrivare alla sua risoluzione – sottolinea il presidente
della Fondazione Massimo Toscani -. Dai contatti telefonici di questi giorni con il direttore generale dell’Ausl di Piacenza Luca Baldino è emersa la necessità di dotarsi di nuovi macchinari, cui abbiamo cercato di contribuire con l’iniziativa di acquisto dei ventilatori polmonari in sinergia con il territorio di Parma. Di fronte allo stato di totale emergenza delle nostre realtà sanitarie, ci è sembrato doveroso fornire un ulteriore sostegno allo sforzo che gli operatori sanitari stanno compiendo in maniera davvero encomiabile per garantire l’assistenza ai pazienti e sostenere le misure di contenimento del contagio. Purtroppo sappiamo bene che le condizioni in cui medici
e infermieri sono costretti a lavorare sono drammatiche. Il sostegno all’organizzazione sanitaria è il nostro obiettivo, da perseguire in tutti i modi possibili».
«Questa importante donazione – commenta il direttore generale Luca Baldino – si aggiunge alle risorse istituzionali già messe a disposizione dalla sanità regionale e aiuta i nostri ospedali e l’intero sistema sanitario piacentino. L’Azienda potrà far fronte con più efficacia agli investimenti che la particolare situazione creata dall’emergenza Coronavirus rende urgenti e indispensabili. Al Presidente Massimo Toscani e al Consiglio di Amministrazione, che hanno colto perfettamente la gravità del momento, va il ringraziamento mio e di tutti i professionisti dell’Azienda Usl di Piacenza».
BOLLETTINO DA BRIVIDI: 15 DECESSI IN UN GIORNO A PIACENZA, MA CALANO I NUOVI CONTAGI
Il contagi rallenta, ma il bollettino quotidiano è drammatico: a Piacenza 15 decessi in un solo giorno. Ieri erano 13. I casi di positività, in tutta l’Emilia, sono 1.947, 208 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano da 6.640 a 7.600 i campioni refertati.
A Piacenza i casi di contagio sono 679 (15 in più rispetto a ieri), Parma 430 (52 in più), Rimini 312 (67 in più), Modena 190 (27 in più), Reggio Emilia 123 (9 in più), Bologna 122, di cui 42 del circondario imolese (complessivamente 14 in più, tutti a Bologna), Ravenna 41 (10 in più), Forlì-Cesena 33 (di cui 22 a Forlì e 11 a Cesena, complessivamente 9 in più, di cui 4 a Cesena e 5 a Forlì), Ferrara 17 (5 in più rispetto a ieri).
Il commissario Sergio Venturi ha dichiarato che 15 in casi in più a Piacenza è un dato confortante ma da prendere con la pinze, è comunque un numero di crescita basso rispetto alle altre province. Occorre, insomma, attendere ancora qualche giorno per confermare che il trend è in diminuzione.
Sono 811 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 112 (8 in più rispetto a ieri). E salgono a 43 (ieri erano 38)le guarigioni, 41 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”.
Impressionante il dato dei decessi: passati da 113 a 146: 33, quindi, quelli nuovi. I nuovi decessi registrati riguardano 15 residenti nella provincia di Piacenza, 8 in quella di Parma, 2 in quella di Rimini, 5 Reggio Emilia, uno Modena, uno Cesena e uno in quella di Cremona.
L’APPELLO DEI MEDICI: “RIMANETE A CASA PER IL BENE DI TUTTI. NON C’E’ PIU’ TEMPO”
“Rimanete a casa: non è un invito, ma un imperativo per il bene di tutti”. E’ l’accorato
appello lanciato dalla Consulta provinciale delle Professioni Sanitarie che, con voce unanime, sottolinea la necessità di restare presso il proprio domicilio al fine di limitare al massimo la diffusione del coronavirus.
“Fatelo per voi, per i vostri figli, fratelli, genitori e nonni – esortano i Presidenti degli Ordini delle Professioni Sanitarie di Piacenza -. Fatelo per i professionisti sanitari impegnati sul campo e ormai allo stremo delle forze, fatelo per poter tornare al più presto alle vostre attività”. “Rispettare le indicazioni e le ordinanze delle autorità –
aggiungono – è un atto di responsabilità, la cura di noi stessi passa attraverso l’attenzione che abbiamo per l’altro. Non c’è più tempo: tutti siamo parte di questa battaglia, ciascuno di noi è chiamato alla responsabilità civile e alla tutela della vita”.
Infine un “profondo ringraziamento” ai sanitari impegnati
sul campo: “E’ inutile dire che siete eroi, siete semplicemente medici, infermieri, tecnici e personale sanitario impegnati a dare il meglio di voi stessi. Grazie!”.
IPPOLITO NEGRI: “CI HANNO CHIESTO DI CAMBIARE IL MODO DI VIVERE PER IL RISPETTO L’UNO DELL’ALTRO”
Piacenza chiusa come il resto d’Italia per combattere il Coronavirus. Gli effetti si vedranno tra 15 giorni. Ne abbiamo parlato con il giornalista Ippolito Negri
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ORTOPEDIA E SENOLOGIA SPOSTATE ALLA CLINICA PIACENZA
E’ una rivoluzione quella sta vivendo l’ospedale di Piacenza per adattarsi e far fronte all’emergenza covid 19. Da oggi ai prossimi 4 giorni la clinica Piacenza si sta attivando per ospitare in toto l’attività chirurgica dei reparti di ortopedia e senologia. I pazienti affetti da traumi che necessitano di essere operati saranno ricoverati alla clinica di via Morigi, così come le donne che necessitano di un’operazione al seno. I dettagli nella videoconferenza
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CHIUDONO BAR, RISTORANTI E NEGOZI, RESTANO APERTI ALIMENTARI E FARMACIE
Un’unica zona protetta in cui saranno chiuse tutte le attività commerciali ad eccezione di quelli di prima necessità come negozi alimentari, farmacie e parafarmacie. E’ l’ultima misura del premier Conte annunciata a pochi giorni dall’ultimo decreto che ha, di fatto, riunito l’Italia intera in un’unica zona da proteggere contro i Coronavirus.
Dalle prossime ore abbasseranno la saracinesca tutte le attività commerciali, bar, ristoranti, pub, mense, negozi di parrucchieri, centri estetici, tutte quelle attività che nono sono ritenute indispensabili.
Le attività produttive potranno proseguire regolarmente a patto che assumano protocolli di sicurezza adeguati al fine di evitare il contagio. Sono inoltre invitate a promuovere ferie e permessi per i dipendenti.
Sono garantiti i servizi pubblici tra cui trasporti, bancari, postali, finanziari, assicurativi, attività del settore zootecnico e agricolo.
Sono misure che restringono ancora di più la possibilità di contatto tra le persone, per evitare che il contagio di propaghi ulteriormente.
“Ho fatto un patto con la mia coscienza” ha detto Conte “la primo posto c’è la salute degli italiani: vi ho chiesto di cambiare le vostre abitudini e avete risposto in modo straordinario. Ora è il momento di compiere un passo in più. Se tutti rispetteremo le regole usciremo più in fretta dall’emergenza. Rimaniamo distanti oggi per correre più veloce domani”
Il premier ha anche annunciato che gli impatti di queste misure non si vedranno nell’immediato ma occorrerà attendere un paio di settimane. Se continueranno a crescere i numeri del contagio verranno emanate nuove misure.
EMERGENZA SANITARIA: CHIUSI PARCHI E AREE VERDI
Il sindaco Barbieri lo aveva detto in uno dei video messaggi sulla pagina Facebook, avrebbe fatto di tutto per abbassare il rischio di contagi a tutela della salute che è il bene primario. Così è stato annunciando il provvedimento di immediata chiusura di tutte le aree verdi pubbliche recintate presenti sul territorio urbano.
“E’ una decisione sofferta, che riduce ulteriormente gli spazi di socialità già fortemente limitati dalle misure sin qui adottate, ma che ho deciso di assumere per il bene più importante per la nostra comunità, la salute dei cittadini, evitando che tante persone si accalchino in aree pubbliche aggirando le normative in vigore. Confido che questa ulteriore decisione di carattere restrittivo – prosegue il primo cittadino – contribuisca a creare una maggiore consapevolezza sul fatto che rispettare le limitazioni e le precauzioni sanitarie è l’unico modo per contenere il contagio ed evitare che altre persone vivano esperienze di dolore. L’invito rivolto a tutti, accorato e fermo al tempo stesso, è quello di restare a casa, salvo comprovate ragioni, e attenersi ai comportamenti responsabili che le autorità sanitarie stanno sottolineando da giorni. Solo con responsabilità e spirito di sacrificio, e agendo da comunità matura e consapevole quale siamo, sarà possibile uscire dalla grave crisi sanitaria che stiamo
vivendo”.
CORONAVIRUS: 1739 CASI IN EMILIA, 38 GUARITI, 27 I NUOVI DECESSI, DI CUI 13 A PIACENZA
In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.739 i casi di positività al Coronavirus, 206 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano da 5.167 a 6.640 i campioni refertati. Ci sono 718 persone in isolamento nella propria abitazione, sono invece 104 quelle ricoverate in terapia intensiva. Salgono a 38 le guarigioni, ieri erano 31, un dato confortante anche perché 37 di queste sono clinicamente guarite.
Aumentano purtroppo anche i decessi passati da 86 a 113. I nuovi decessi si sono registrati 13 nella provincia di Piacenza, 4 a Parma, 4 in quella di Rimini, 3 a Reggio Emilia, 2 a Modena e 1 a Bologna.
A Piacenza i casi positivi sono 664 (31 in più rispetto a ieri).
Sono state tante le richieste da parte di cittadini per effettuare donazioni, per questo la Regione ha messo a disposizione un conto corrente per
chiunque voglia dare un contributo per la gestione dell’emergenza sanitaria. Le donazioni si possono fare anche dall’estero, utilizzando il codice BIC SWIFT: UNCRITM1BA2. Con la causale di versamento ‘Insieme si può: l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus’ (Iban: IT69G0200802435000104428964)