Si è aperta con un video intitolato Un viaggio in Comune la conferenza stampa di fine anno del sindaco Barbieri e della giunta. Un linguaggio nuovo quello di ricorrere alle immagini per la giunta comunale che va nella apprezzabile direzione di colmare quel deficit di comunicazione che, anche quest’anno, il primo cittadino non ha potuto che ammette ed evidenziare. Un gap che può negativamente influire anche sulla percezione che i cittadini hanno dei risultati raggiunti. Ma quello che conta per la giunta Barbieri che “guarda più ai fatti che alle apparizioni formali” come ha detto il sindaco, sono proprio i risultati sciorinati nel video che corrispondono agli obiettivi di metà mandato, con un’attenzione particolare a tasse, sicurezza, ambiente, commercio logistica e cultura con il 2020 che si sta per aprire. Risultati raggiunti con non poco sacrificio, ha sottolineato il sindaco, che hanno comportato scelte coraggiose e impopolari.
[videojs mp4=”https://www.zerocinque23.com/SERVIZI/A2019/barbierifineanno.mp4″ poster=”https://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2019/12/barbieri-fine-anno.png” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”vjs-fluid” controls=”true”muted=”false”] [/videojs]IL MERCATO CONTADINO DIVENTA DIGITALE CON UNA APP
Il mercato contadino di piazza Duomo guarda alla digitalizzazione con curiosità ed entusiasmo. È partita proprio da Piacenza la sperimentazione all’interno del mercato contadino settimanale all’ombra della cattedrale, per misurare la disponibilità degli agricoltori ad accogliere la sfida digitale. L’iniziativa raggruppa l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, l’associazione “Piace Cibo Sano ” e WeFrood, la app che trova frutta e verdura e fa condividere le esperienze tramite smartphone.
[videojs mp4=”https://www.zerocinque23.com/SERVIZI/A2019/mercatocontadino.mp4″ poster=”https://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2019/12/mercato-contadino.png” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”vjs-fluid” controls=”true”muted=”false”] [/videojs]CARTE IN CITTA’: SCOPRIRE PIACENZA ATTRAVERSO IL GIOCO
Si chiama Carte in città il nuovo cofanetto realizzato da una cinquantina di bambini i tra i 6 e i 9 anni sui monumenti e le opere d’arte che abitano Piacenza. Un gioco che riporta alla tradizione delle carte da gioco in un veste nuova e originale. La bella idea è venuta a Giannina Calza, maestra di Piacenza, per rendere i più piccoli consapevoli dei tesori che hanno attorno, ma anche della storia del loro territorio. Il cofanetto è disponibile nelle librerie di Piacenza Feltrinelli, Mondadori, Fahrenheit 451 e Librerie Coop del centro Gotico. Il ricavato andrà in beneficenza al servizio di hometraining dedicato ai neo maggiorenni di Kairos servizi educativi di Piacenza.
[videojs mp4=”https://www.zerocinque23.com/SERVIZI/A2019/carteincitta.mp4″ poster=”https://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2019/12/carte-in-città” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”vjs-fluid” controls=”true”muted=”false”] [/videojs]ECCO L’EX CARMINE, IL TESORO DEL FUTURO CHE TORNA ALLA CITTA’
Eccolo il tesoro dell’ex chiesa del Carmine che torna alla città dopo oltre due anni di lavori e decenni di assoluto abbandono. Un’opera di recupero imponente, costato 5 milioni di euro, di cui 4,6 dalla Regione, che oggi è sotto gli occhi di tutti; uno spazio che, pur mantenendo la storicità delle mure e degli stucchi, si apre ad una fresca modernità tra nuove tecnologie, vetri, luci e arredamento ultra moderni. Una commistione di stili sapientemente bilanciati, che ha lasciato i più a bocca aperta. Da oggi l’ex chiesa del Carmine è un laboratorio aperto alla città liberamente fruibile, un luogo dove le nuove tecnologie e il mondo virtuale saranno i protagonisti.
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Abbiamo conosciuto Tariku attraverso la sua scrittura, i suoi messaggi, il suo pensiero. Li ha letti per noi la sua mamma Stefania. “Autonomia, per un ragazzo autistico, significa permettere di volare con le proprie ali”.
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PIACENZA 2020 PUNTA ALLA GRANDE MOSTRA SUL KLIMT
Il ritrovamento del Klimt, qualora fosse verificata l’autenticità, farebbe la parte del leone anche all’interno del lungo calendario di eventi culturali promosso dal comitato composto da Comune, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Curia e Camera di Commercio. Nella sala del trono di palazzo Farnese sono stati presentati gli eventi di Piacenza 2020 Crocevia di cultura alla presenza di numerosi operatori culturali e associazioni piacentine. L’evento previsto in autunno sulla natura morta potrebbe diventare la grande mostra sul Klimt.
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La mostra dedicata a Stefano Fugazza a dieci anni dalla sua scomparsa, in un interessante percorso all’auditorium Sant’Ilario, è avvolta da un’atmosfera ancora più speciale. Il ritrovamento del Ritratto di Signora ha segnato certamente un tassello fondamentale anche nell’allestimento dello stesso percorso che in meno di 24 ore ha subito alcune doverose modifiche. Nella parte iniziale infatti sta per essere ultimata proprio una quinta sezione dedicata al Klimt, da quando fu trafugato nel lontano 97 fino al ritrovamento di pochi giorni fa, seguendo con pannello e video le varie fasi delle indagini. Segue poi la parte della mostra con foto e testi che raccontano l’idea che Fugazza aveva di Piacenza, nella seconda parte spazio alle opere, oltre una sessantina, della sue collezione privata.
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La Casa di Iris apre le porte alla città in occasione del Natale. Sabato 14 dicembre alle 16 si terrà la messa di Natale 2019 a cui sono invitati tutti i piacentini. La Casa di Iris è entrata nel cuore dei piacentini da anni per il suo servizio prezioso che ogni giorno svolge con estrema professionalità. La messa di Natale è un modo per partecipare e sostenere le attività della struttura di via Bubba.
IL DIAMANTE NUDO DI “LA BRUNE E LA BLONDE”
La ricerca e il taglio delle pietre sono la sua cifra stilistica inconfondibile e impareggiabile. La Brune e La Blonde e la sua anima Veronique Tournet sono le protagoniste della nuova puntata di Tuttepazzeperibijoux con alcune novità sulle collezioni e originali idee regalo per il Natale.
Guardate e scoprirete
RITRATTO DI SIGNORA: NASCOSTO PER 22 ANNI NEL GIARDINO DELLA RICCI ODDI?
Se ne fosse accertata l’originalità sarebbe una notizia incredibile. Ancora di più se si pensa al luogo dove è stata ritrovata. Quella tela trafugata 22 anni fa e ritrovata lì, in quella che era la sua casa. Potrebbe essere davvero l’originale Ritratto di Signora di Gustav Klimt il quadro ritrovato dai giardinieri, nell’intercapedine nascosta dall’edera, mentre stavano eseguendo lavori di ripulitura all’interno proprio del giardino della stessa galleria Ricci Oddi. La galleria di via san Siro, la stessa da dove il 22 febbraio del 1997 il quadro fu rubato, proprio mentre si stava preparando l’allestimento di una mostra a palazzo Gotico dove il Klimt sarebbe dovuto essere temporaneamente collocato. Tra l’altro, del furto, ci si accorse solo dopo un paio di giorni, nell’incredulità e nello sgomento dell’allora direttore Stefano Fugazza.
Il quadro è stato ritrovato all’interno dell’intercapedine avvolto da un sacco nero. La cronaca dei fatti ci svela che su quel sacco ci sia il marchio di Enia, nata nel 2005, ben dopo il furto del Klimt. Dalle prime valutazioni dei tecnici pare, tuttavia, che i timbri e i sigilli attestino l’autenticità del dipinto. Ci sarà comunque da lavorare e molto, perché tutto questo avrà ricadute molto importanti per la città, oltre che per la galleria d’arte moderna. Il valore del Ritratto di Signora oggi è stimato intorno ai 130 milioni di euro.
Un dipinto che ha sempre racchiuso un alone di mistero: sotto il Ritratto di Signora c’è un altro ritratto di Donna con Cappello. Klimt si pentì del primo e lo coprì con un’altra immagine Il Ritratto di Signora, appunto.
Possibile quindi che la tela sia rimasta per tutto questo tempo a casa? Questa è un’ipotesi che appare abbastanza inverosimile. Potrebbe essere che i ladri l’abbiano restituita e maldestramente l’abbiano riposta nell’unico pertugio che poteva ospitarla, a due passi dalla sua collocazione, quasi a rendere meno grave il gesto? Anche questo ha dell’inverosimile, soprattutto perché niente e nessuno pare essersi accorto di nulla, mentre per anni le indagini sul ritrovamento hanno portato da ogni parte del mondo: Montecarlo, Londra, Tunisia.
Di certo c’è che se il dipinto fosse davvero il Ritratto di Signora del viennese Gustav Klimt sarebbe veramente un regalo per Piacenza, sorprendente quanto inaspettetato e unico.