Cambiare le abitudini alimentari non è facile, ancora meno se si tratta della merenda di metà mattina, quel tanto atteso momento di break che fa tirare il fiato dalle lezioni. Ma la tentazione di andare alle macchinette e scegliere uno snack è fortissima, talvolta irresistibile. Eppure cambiare, o perlomeno provarci, è possibile. La scuola media Carducci di Piacenza ha aderito al progetto Una merenda sana e sostenile proposta da Piace Cibo Sano, un progetto unico a livello regionale.
[videojs mp4=”https://www.zerocinque23.com/SERVIZI/A2019/alimentiamocattolica.mp4″ poster=”https://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2020/01/alimentiamo.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”vjs-fluid” controls=”true”muted=”false”] [/videojs]A TAVOLA INFORMATI: LA STORIA DI FRANCESCA E DEL SUO GENE MATTO
Due puntate speciali, due puntate dove le storie di vita si sono intrecciate all’amicizia ed hanno trovato un approdo sicuro nel modo, nuovo, di concepire l’alimentazione. A tavola inFORMAti è anche questo. Nella bellissima cucina di Carla Moggi tra le colline della val Trebbia a Rivergaro, Maria e Francesca si sono confrontate, hanno cucinato e soprattutto hanno raccontato una storia. Quella di Francesca che pochi anni fa ha scoperto di avere di una rara forma di tumore allo stomaco per cui si è resa necessaria la totale asportazione. Un gene matto che le ha sconvolto la vita. Poi l’incontro con la dietista Maria Albini, oggi un’amica, con cui ha trovato un nuovo modo di nutrirsi, indispensabile per nutrirsi con qualità rispetto alle sue esigenze.
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E’ tornato a Piacenza a meno tre giorni dal voto, ad una settimana dal tour di sette tappe tutto piacentino. Matteo Salvini ha incontrato, di primo mattino, i sostenitori che lo hanno atteso nonostante il freddo pungente sul pubblico passeggio. Un saluto, foto di rito, un caffè e poi via in Emilia verso la chiusura della campagna elettorale.
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“Quello di domenica non sarà un voto politico, ma sui contenuti e su ciò che abbiamo fatto in questi cinque anni”. Così il presidente Stefano Bonaccini accolto dai sostenitori all’auditorium Sant’Ilario. Circa 400 persone ad accoglierlo.
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Piacenza diventa punto di riferimento per la logistica nazionale grazie al protocollo d’intesa tra comune e provincia e regioni Liguria, Lombardia e Piemonte.Un atto, che nel quadro del più ampio sistema logistico del nord ovest ha l’obiettivo di favorire il raccordo tra i poli logistici piacentini, i sistemi lombardi e piemontensi e il sistema portuale ligure, per un efficientamento dell’intermodalità tra i porti, retroporti e mercati attraverso l’istituzione della zona logistica semplificata Porto e retroporto di Genova.
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FARE CINEMA: DUE NUOVI CORSI DI ALTA FORMAZIONE. BOBBIO SET DI UN FILM?
L’alta formazione cinematografica prosegue grazie all’impegno della fondazione Fare cinema, la regione emilia romagna e il fondo sociale europeo. Due sono i percorsi proposti dalla Fondazione presieduta da Marco Bellocchio che come è nella tradizione avranno docenti d’eccezione. Scrivere per il cinema: lo sceneggiatore, dall’idea al film. 600 ore totali di cui 200 d’aula e 400 di project work, tenuto da Valia Santella, reduce del grande successo de Il traditore ma anche di altri successi con Nanni Moretti, Silvio Soldini e Grabriele Salvatores. L’altro corso è incentrato sulla figura del produttore cinematografico tra creatività e innovazione diretto dal docente Gianluca Arcopinto che ha accompagnato all’esordio registi come Matteo Garrone e Paolo Genovese.
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E’ il sostituto procuratore Ornella Chicca a dare l’annuncio: il Klimt ritrovato nell’intercapedine del giardino della Ricci Oddi il 10 dicembre scorso, è autentico. Lo stesso rubato il 22 febbraio del 1997 dalla sala XX della galleria. L’esito delle perizie ha dato riscontro positivo: il quadro è dunque autentico. La conferenza si è svolta nella sala della Banca d’Italia dove la tela è stata conservata dal giorno del ritrovamento.
L’indagine stratigrafica ha rivelato la presenza del secondo dipinto, realizzato sempre da Klimt, scoperto nel 1996 dall’allora studentessa Claudia Maga. Le condizioni dell’opera sono state definite discrete, sul retro sono stati ritrovati i tre marchi e anche la sfrangiatura corrisponde a quella dell’opera rubata 23 anni fa. Le indagini hanno quindi portato a confermare che il quadro è lo stesso trafugato alla Ricci Oddi. Confermare se davvero si tratta di un’opera di Klimt, ad oggi non è possibile sostenerlo, perché non non sono stati fatti interventi invasivi sulla tela e sul pigmento.
Da parte degli esperti resta tuttavia la convinzione che il dipinto sia effettivamente di Gustav Klimt e che non sia una copia.
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CHIARA: “VI RACCONTO LA MIA STORIA CHE SIA DI SPERANZA AI PAZIENTI”. L’INCASSO DEL LIBRO DEVOLUTO A APL
“Il mio grande dono, la mia nuova vita” è il libro di Chiara Pizzasegola che ripercorre le tappe della malattia, dalla diagnosi del linfoma di Hogdking nel 2012 fino a oggi. Chiara ha accettato di raccontare la sua esperienza per dare speranza e condividere con i pazienti una storia che potrebbe essere di molti. “Non ho nessuna ricetta magica, non mi permetterei mai, ma io oggi sono felice ed è questo che vorrei condividere con voi. Solo se riesco a farvi dubitare o pensare, io ho già raggiunto il mio obiettivo”. Il ricavato della vendita del libro verrà devoluto all’associazione piacentina APL.

NEUROMODULAZIONE E MINDFULNESS: SPERIMENTAZIONE TUTTA PIACENTINA
Nel laboratorio di via Guerra del dott Giuseppe Rocca, da qualche settimana, si sta portando avanti una interessante sperimentazione frutto di una collaborazione che viene da lontano. Il piacentino rocca insieme al socio Raineri portano avanti da alcuni anni studi proficui iniziati nel 2018 alla conferenza internazionale di New York insieme ai colleghi della Medical University del South Carolina, proseguito all’università di Milano sulla neuromodulazione. Oggi questa sperimentazione, cominciata in autunno, parla piacentino e prosegue nel laboratorio di Giuseppe Rocca e Lorenzo Raineri. Si tratta dell’unione di due tecniche, la neuromodulazione TDCS legata all’utilizzo di corrente a bassissima intensità per aiutare il cervello ad essere più plastico e la mindfulness più legata agli aspetti meditativi di ascolto del proprio corpo.
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C’è anche il Ritratto di signora di Klimt nella serie web Fette di Salame, ideata e prodotta dal fotografo e regista Paolo Guglielmetti. Un’esperienza iniziata nel 2012 che, in otto anni, ha subito una evoluzione nei temi trattati ma non nello stile. L’idea era di fare qualcosa che a Piacenza non fosse ancora arrivato, seguendo alcuni filoni: poliziesco, fantasy, storia, territorio e sociale. Un laboratorio di esperienze che a febbraio riprenderà con una puntata speciale sul ritrovamento del Klimt.
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