GRUPPO ESODATI PIACENZA SCRIVE ALLA REGIONE: SOSTEGNO PER L’OTTAVA SALVAGUARDIA

Il gruppo esodati Piacenza scrive al Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e ai Capigruppo perchè si acceleri l’iter di approvazione dell’ottava salvaguardia, attualmente in esame presso la Commissione Lavoro della Camera. La richiesta è di realizzare un breve percorso parlamentare d’urgenza assegnando la sede legislativa alle commissioni Lavoro, sollecitare Inps e Ministero del Lavoro a concludere le istanze ancora in esame della settima salvaguardia e certificare, tramite la conferenza dei servizi, i risparmi ottenuti dai precedenti interventi, possibilmente entro la fine di agosto.

Quello che chiede il gruppo piacentino è un sostegno da parte della Regione in Parlamento così come hanno già fatto la regione Molise e Liguria.

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AL BOBBIO FILM FESTIVAL CON LAURA MORANTE E JULIETTE BINOCHE

Si apre con Laura Morante e si chiude con Juliette Binoche la ventesima edizione del Bobbio Film Festival. Un evento culturale di qualità, un’eccellenza del settore organizzata, come ogni anno, con cura e dedizione dal direttore artistico Marco Bellocchio e dall’omonima associazione. Si parte il 13 agosto, praticamente ogni sera una proiezione accompagnata dalla presenza di uno o più attori o dai registi, oltre che il confermato appuntamento del dopo-film alla presenza delle firme più autorevoli ed illustri della critica cinematografia italiana. Collaudata e vincente la formula della rassegna che, sotto la super visione di Marco Bellocchio e Paola Pedrazzini, prevede un caleidoscopio di eventi: dai film di successo come Perfetti Sconosciuti fino a quelli definiti “invisibili”, opere prime o seconde di giovani registi come Fiore di Claudio Giovannesi o Banat – Il Viaggio di Adriano Valerio. Non mancano i film con temi più difficili come Non essere cattivo di Claudio Caligari e film eccellenze come Sangue del mio sangue di Bellocchio e Amarcord di Fellini premio Oscar nel 1975 nella versione restaurata dalla cineteca di Bologna. Il 16 agosto è previsto l’evento collaterale, ad ingresso gratuito, con il film La notte non fa più paura, di Marco Cassini sul terremoto in Emilia alla presenza del sottosegretario Paola De Micheli e dell’assessore regionale Paola Gazzolo. Madrine dell’evento Laura Morante che aprirà la rassegna il 13 agosto con Assolo che vede l’attrice alla seconda esperienza da regista e Juliette Binoche che il 27 agosto chiuderà il Bobbio Film Festival con L’attesa del giovane regista Piero Messina. Accanto alla rassegna cinematografica è confermato il corso di alta formazione Fare Cinema diretto da Marco Bellocchio e il seminario residenziale di critica cinematografica. L’itero evento è stato reso possibile grazie al prezioso contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Bobbio e Camera di Commercio. La Provincia quest’anno non ha garantito il sostegno economico a causa della riorganizzazione dell’ente.

bobbio film festival presJuliette-Binoche

UNIONI CIVILI: IL PRIMO INTOPPO E’ LA LOCATION. PIROLI: “QUESTIONE ORGANIZZATIVA”

C’era da aspettarselo che alla prima si sarebbe incappati in qualche intoppo. Le legge sulle Unioni Civili è passata, ma a Piacenza si cade sulla location. L’amministrazione non intende destinare il salone Pierluigi di Palazzo Farnese per le celebrazioni delle unioni ma la sede municipale di viale Beverora; dall’altra parte i senatori Cirinnà e Lo Giudice bollano il provvedimento come illegittimo e si augurano che prevalga il buon senso. Il comune di Piacenza, attraverso l’assessore Giorgia Buscarini, si difende e, in una nota, risponde ” nessuna discriminazione, nè disparità di trattamento tra matrimoni e unioni civili. Il Comune – si legge – intende adempiere da subito alla legge dando già entro questo mese la possibilità, a chi lo aspetta da tanto, di sancire ufficialmente il proprio legame affettivo. E’ paradossale che questo sforzo di dare riscontro immediato alle nuove disposizioni, venendo incontro alle esigenze dei cittadini senza lungaggini, venga criticato anzichè riconosciuto. Ai senatori Cirinnà e Lo Giudice vorrei dire che se è importante lottare per la parità dei trattamenti, altrettanto doveroso è fornire gli strumenti adeguati a chi ha il compito di attuare le nuove regole. Ancora una volta ai comuni vengono attribuite funzioni aggiuntive, continuando nel contempo a tagliare le risorse economiche ed umane”.  Il problema sembra quindi organizzativo, nessun logica di sottovalutare l’importanza delle unioni civili, anche perchè prosegue Buscarini “il nostro regolamento cita esplicitamente non solo Palazzo Farnese, ma anche la casa comunale, che è la sede di viale Beverora”. Anche l’assessore alle Pari Opportunità Giulia Piroli ribadisce la linea dell’amministrazione per cui “non possono esistere discriminazioni tra matrimoni di serie A e unioni civili di serie B. Questa amministrazione ha sempre operato per sviluppare nella comunità piacentine le pari opportunità e per affermare i diritti civili di tutti i cittadini senza alcuna distinzione. La questione della sede da utilizzare per celebrare le unioni civili è meramente organizzativa. Anche questo ingranaggio sarà perfettamente oliato a breve termine, perchè è palese che non possano essere differenze rispetto ai criteri e ai luoghi che il comune utilizza per i matrimoni civili.

Anche Arcigay L.’A.T.OMO., Agedo e Famiglie Arcobaleno prendono parte al dibattito facendosi portavoce di alcune coppie che, “dopo aver saputo della negazione del Salone Pierluigi, hanno minacciato di andarsi ad unire civilmente in Comuni meno problematici del nostro. Dove sanno per certo che verranno trattate al pari degli altri cittadini, e non come una sotto categoria che, in un’occasione così importante, deve subire l’umiliazione di vedersi relegata in qualche angusto ufficio comunale”. Infine l’invito rivolto all’amministrazione: “vorremmo invitare chi di dovere a rivedere le sue posizioni e a rivalutare l’incompatibilità del Salone Pierluigi con le Unioni Civili, e non tanto per la minaccia di azioni legali paventata da due Senatori della Repubblica, quanto per una questione di principio e di uguaglianza. Anche perché negare l’accesso al Salone Pierluigi ha un significato simbolico che va ben al di là della semplice fruizione di uno spazio prestigioso, e ha un retrogusto che ricorda epoche e situazioni che non dovrebbero più fare parte della nostra cultura e della nostra società”.

palazzo farnese uffici

CANTAFESTIVAL, LE SELEZIONI IN ATTESA DELLA FINALE. SPECIALE IN TV E SUL WEB

Voci nuove, giovani, talenti in erba pronti a crescere e farsi strada nel mondo della musica. Tutto questo è il Cantafestival che, anche in questa edizione, vuole essere una vetrina importante per chi intende trovare una collocazione nel mondo della musica. In attesa della serata finale del 30 agosto dalla piazza del castello di Calendasco, abbiamo documentato per voi tutte le selezioni che si sono svolte nel mese di luglio. Abbiamo conosciuto tutti i cantanti in gara, alcuni vincitori della passate edizioni e i giurati. Tutto racchiuso nello speciale che andrà in onda, oltre che sul web, anche in tv su Telesolregina, canale 95 del digitale terrestre giovedì 4 agosto alle 20.45.

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BIASUCCI: “IN AUMENTO LE DIETE SPECIALI TRA I BAMBINI”

E’ attivo da poco meno di un anno, ma il numero di accessi mensili ne ha confermato l’importanza di essere punto di riferimento per le famiglie e i pediatri di libera scelta. L’ambulatorio di nutrizione pediatrica, all’interno del reparto di pediatria dell’ospedale, è nato dal desiderio del primario di caratterizzare e specializzare il reparto sugli aspetti metabolico-nutrizionali dei bambini grazie alla professionalità dell’equipe che qui presta servizio. Una corretta alimentazione, adottata fin da bambini, permette di prevenire alcune malattie, oltre che essere utilizzata a scopo terapeutico. Da una parte le patologie legate all’obesità infantile, che supera il 30 per cento in età scolare, sono in costante aumento, dall’altra l’incremento di diete speciali carenziali, come la vegetariana o la vegana, costringono ad una riflessione seria. Ne abbiamo parlato con Giacomo Biasucci, direttore U.O. Pediatria e con la dott.ssa Maria Elena Capra, responsabile dell’ambulatorio

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LA CHIAMAVANO RIMINI DEL PO, OGGI E’ TORNATO IL PONTICELLO BEACH

Lungo il Po si trovano lettini, ombrelloni e giochi per bambini. Proprio come negli anni 60, quando il Ponticello era la Rimini del Po. Oggi quel nome e soprattutto quel luogo è tornato a vivere, grazie ad un gruppo di zelanti imprenditori e al sostegno del comune di Castelvetro. Da giugno il Ponticello è aperto tutti i giorni dalle nove a mezzanotte, nel periodo centrale del mese di agosto sono in programma eventi ricreativi e culturali per attirare gente e far riappropriare le persone di questo luogo.

Questo intervento, per cui sono state necessarie le autorizzazioni della Region e di Aipo, rientra in un’ottica di valorizzazione dell’intera area fluviale che mira proprio a far diventare il fiume parte della comunità. La rinascita del Ponticello ha attirato la curiosità anche dei media nazionali, alcuni articoli sono comparsi all’inizio dell’estate sui quotidiani La Repubblica e Corriere della Sera.

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DE MICHELI “ENTRO L’ANNO I PRIMI RIMBORSI POST ALLUVIONE”

Entro l’anno i privati avranno i risarcimenti del post alluvione da parte dello Stato. Lo ha confermato il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli nel corso del primo incontro con i sindaci della provincia per comunicare gli aspetti pratici ed operativi, oltre che i tempi dei rimborsi per gli alluvionati del 14 settembre scorso. Questo grazie al via libera del Consiglio dei Ministri che ha portato all’operatività la norma contenuta nella Legge di Stabilità per il 2016 che, per la prima volta, riconosce in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale un contributo ai cittadini e alle aziende danneggiate dagli eventi calamitosi e alluvionali. L’importo è molto rilevante fino ad un massimo di 1,5 miliardi di euro. In sostanza da oggi i privati avranno 90 giorni per presentare la documentazione richiesta, le imprese 180 giorni, un periodo più lungo perchè a queste sono richieste un numero maggiore di certificazioni per il rimborso non solo dei beni immobili, ma anche di macchinari e scorte. La procedura di risarcimento prevede due fasi: una prima di raccolta delle richieste di risarcimento, una seconda che consiste nell’organizzazione del contributo attraverso il meccanismo della cessione del credito d’imposta. Privati ed aziende che hanno compilato i due moduli consegnati dalla Protezione Civile hanno diritto al risarcimento.

de micheli rimborsi allunvione

CONFINDUSTRIA: FATTURATO NEGATIVO, OCCUPAZIONE IN CRESCITA

Dopo due anni il fatturato complessivo delle imprese manifatturiere piacentine è in calo dell’1,44 per cento.  Il dato è emerso dall’indagine congiunturale del primo semestre 2016 effettuata dal centro studi di Confindustria Piacenza. Il presidente degli Industriali Alberto Rota legge questo dato secondo due parametri, uno negativo e l’altro positivo. Negativo perchè le diminuzione del fatturato è stato causato per lo più dall’andamento dell’oli&gas che sul territorio piacentino ha una forte incidenza, ma di contro tante altre aziende, di altri settore, stanno tenendo testa e stanno esportando all’estero. Il fattore positivo, secondo Rota, è che “emergono anche dati positivi come quelli sul’occupazione, aumentata dello 0.5 per cento, accompagnato da una forte diminuzione della cassa integrazione, in calo del 70 cento. Questo perchè, in questi primi sei mesi del 2016, le aziende non si sono aspettate cali negli ordini, la produzione non  è calata e la volontà degli imprenditori è quella di investire, prova ne è il calo della cassa integrazione.

Sul fronte dell’edilizia le cose sembra stiano iniziando a viaggiare nel verso giusto: i salari dichiarati sono aumentati del 10 per cento e gli occupati del 6.7 per cento. Gli addetti complessivamente sono 2 mila, contro i 4 mila del pre crisi.

rota dati confindustria

CARBONEXT: CITTADINI E COMITATI NON SI ARRENDONO

La val d’Arda non si arrende nonostante la Regione abbia approvato il progetto del Carbonext, ne è stata una prova il sit in di ieri davanti al palazzo di via Aldo Moro. “La prima richiesta- si legge nella nota – è stata quella di chiedere alla Giunta di sospendere in autotutela la delibera appena assunta, a fronte del fatto che ad oggi gli effetti sulla salute dell’incenerimento dei rifiuti nei cementifici sono ancora assolutamente sconosciuti, anche a livello nazionale, tanto che la Regione stessa, nel Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 (intitolato “Costruire Salute” ed approvato con Delibera n° 771/2015 del 29 giugno 2015) aveva deciso di effettuare uno studio sulle conseguenze ambientali e sanitarie dei cementifici sui territori che li ospitano, sia che usino combustibili “tradizionali”, sia che usino già combustibili “alternativi”. Questo studio, che doveva partire a settembre 2015 ed essere appunto “preventivo”, ad oggi non risulta ancora iniziato e non si vede il motivo per il quale debba essere ancora una volta la Val d’Arda e Piacenza a fare da cavia sull’uso dei CSS, per poi essere monitorata solo successivamente.  Si è chiesta anche una verifica ed approfondimento sulla situazione del traffico, che per i Comitati e Legambiente non sarà affatto “a saldo zero”, come deciso dalla Conferenza dei Servizi: ogni mezzo pesante in più al giorno significa un aumento di almeno 2 (ma più probabilmente non 4) transiti giornalieri che si vanno ad aggiungere agli attuali 700/800 al giorno che già gravano sull’unica provinciale esistente e le cui conseguenze non si limitano alle emissioni al tubo di scarico. Riguardo queste ultime, poi – come già detto – alla favola della sostituzione del parco di tutti i mezzi che servono la cementeria con camion “Euro 5” e “Euro 6”, onestamente, non crede nessuno, anche se diluita nel “comodo” lasso di tempo di tre anni. Le altre richieste restano invece indipendenti dagli esiti del progetto CarboNeXT e dal destino della Val d’Arda; riguardano la volontà che venga dato seguito alla richiesta dei consiglieri Taruffi, Foti, Rancan, Molinari ed altri di agevolare e fissare dopo l’estate lo svolgimento di una apposita audizione in Commissione Ambiente dei Comitati e cittadini della Val d’Arda sul progetto CarboNeXT, anche per poter portare elementi utili alla discussione in merito al progetto di legge pendente presso le Camere di abrogazione del D.M. 22/2013 (il cosiddetto “Decreto Clini”) sui CSS, progetto presentato a firma del Consigliere Foti e cofirmato da Taruffi, Rancan e Molinari. Infine si chiede l’assunzione di un impegno per rivedere e modificare la Legge Regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale (la n° 9 del 1999 e successive modifiche) relativamente al diritto per i cittadini riuniti in Comitati ed Associazioni portatrici di interessi diffusi di natura ambientale di partecipare, almeno in veste di uditori, alle Conferenze dei Servizi al fine di permettere la più ampia partecipazione e la maggiore trasparenza possibile nei procedimenti ad ogni livello.

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LA MAGIA DEL CINEMATOGRAFO DI LUCIANO NARDUCCI

Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.  Un tuffo nel passato quasi magico. Ogni stanza contiene delle vere e proprie ricchezze, pezzi se non unici, rarissimi e perfettamente funzionanti. Ecco allora che si trova il prassinoscopio francese del 1827, grammofoni degli anni 20 decorati a mano, lanterne magiche in rame. Sono solo alcuni, dei 600 pezzi della collezione di Luciano Narducci, esposti al cinematografo allestito negli spazi del convento dei Padri Domenicani di Zibello. Una passione per il cinema che Luciano si porta dietro fin da quando era un bambino: a dieci anni seguiva il fratello Amedeo in bicicletta nei cortili delle cascine dove proiettavano i film per i contadini.

Cinquantacinque anni di collezionismo ma anche di tanta cura e passione nel rimettere a nuovo tutti i pezzi e renderli perfettamente funzionanti. Questo Luciano lo ha fatto un pò per passione un pò per il fratello, al quale ha promesso che avrebbe realizzato il museo del cinema a lui dedicato.

Il primo cittadino di Polesine Zibello Andrea Censi gli ha dato fiducia, comprendendo fin da subito il valore della collezione, mettendogli a disposizione locali prestigiosi per esporre i 600 pezzi, in quello che diventerà il Convento delle Arti e delle Lettere.

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