ASMA E OBESITA’ INFANTILI: A PIACENZA PERCENTUALI PREOCCUPANTI

Il 10% dei bambini piacentini soffre di malattie respiratorie, in particolare asma, il 32% è in forte sovrappeso o soffre di obesità infantile. Dati che si allineano per lo più alla media regionale, leggermente inferiori, ma di certo non consolano. Anzi. Corretti stili di vita da impartire oltre che ai bambini, anche ai genitori, e una qualità dell’aria migliore a cui si può contribuire sostituendo l’uso dell’auto con la bicicletta, possono far diminuire quelle percentuali, per certi aspetti, preoccupanti. L’asma, ad esempio, si acutizza se l’aria che il bambino respira è inquinata; così come lo scarso movimento insieme ad una alimentazione particolarmente ricca portano i piccoli ad un graduale aumento di peso che può diventare patologico. La campagna “Aria Pulita” condotta nel 2015 da Ceas Infoambiente va proprio nella direzione di favorire comportamenti e semplici buone pratiche che evitano situazioni a rischio. Andare a scuola a piedi, scegliere la bici piuttosto che l’auto, abbassare il riscaldamento di qualche grado, sono semplici e utili gesti. Nelle sale d’attesa del reparto di pediatria sono stati affissi pannelli informativi dedicati ai bambini e alle loro famiglie. 

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GABRIELE, DA PIACENZA A SHANGHAI CON LO YOGURT PROBIOTICO

Gabriele Castagnetti aveva le idee chiare sul suo futuro già da quando sedeva sui banchi della Facoltà di Scienze e Tecnologie Alimentari della Cattolica di Piacenza. Da lì, un cammino tutto in discesa fino in Shanghai dove vive da sette anni. Il Corriere della Sera.it gli ha dedicato un articolo, perchè la storia dio Gabriele è una storia di speranza e di caparbietà. La sua passione è scoprire il cibo, scomporlo e metterlo insieme. Con un compagno di università fonda una società che produce kefir una bevanda a base di latte nata dall’unione di numerosi microrganismi probiotici. Ma l’ambizione di Gabriele è ancora è più grande, vorrebbe girare il mondo: firma il contratto per la Perfetti, l’azienda italiana specializzata nella produzione e distribuzione di confetteria, caramelle e gomme da masticare, che gli propone un tirocinio formativo di sette mesi in Italia per poi partire verso la Cina. E’ qui che incomincia la storia professionale che passa per l’India e una proposta per il trasferimento in Africa a cui Gabriele rinuncia per amore di una ragazza di Honk Kong. Shanghai diventa la sua città dove incomincia a fare il consulente per aziende del settore e l’inizio dell’avventura con la società GLG Food specializzata in yogurt probiotici.

La sua intervista al link http://nuvola.corriere.it/2016/01/17/da-piacenza-a-shanghai-lo-yogurt-allitaliana/

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DON SBUTTONI, “UN PRETE CHE FA IL PRETE E NON IL COMMERCIANTE”

La sua casa è aperta a tutti, soprattutto agli ultimi, ai più poveri. Perchè per don Giuseppe la chiesa deve essere questa: aperta, semplice, disponibile e coerente. Lo abbiamo incontrato nella sua parrocchia principale, a Mortizza, amministra anche Le Mose, il Capitolo e Gerbido. Siti di informazione nazionale ma anche alcune trasmissioni televisive lo hanno raggiunto a Mortizza e conosciuto come il prete pizzaiolo che ogni domenica sera, con l’aiuto dei parrocchiani, sforna pizze gustose nel suo forno a legna. Una trovata originale per raccogliere qualche offerta e aiutare le persone in difficoltà. In ogni parola, in ogni racconto, don Giuseppe non manca mai di specificare che ogni cosa, ogni iniziativa viene fatta per aiutare chi è indigente o semplicemente in un momento difficile della vita. L’opera di Don Sbuttoni è incominciata negli anni 80 quando era la droga a distruggere intere famiglie, oggi ci si rivolge alle nuove povertà. 

Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo

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LA NEURO PSICO MOTRICITA’ INFANTILE PER I BISOGNI SPECIALI, A DOVE C’E’ MAMMA

Nella nuova pillola di Dove c’è Mamma è la volta di Isaura Guerrini terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva. Grazie a questa terapia, che si divide in neuro psico motricità infantile e riabilitativa, è possibile prendersi in carico di bambini con bisogni speciali ma anche adatta alla riabilitazione degli adulti. Scoprite tutti i segreti e i benefici di questa terapia nella nuova pillola.

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TECNOPOLO, INAUGURATO IL CUORE DELLA RICERCA INDUSTRIALE AVANZATA

Casino Mandelli è stato riconsegnato alla città; la storica villa del 700 nel cuore della logistica piacentina, è pronta, a dire la verità con un pò di ritardo rispetto alle previsioni iniziali, ad ospitare la ricerca industriale targata Piacenza, il Tecnopolo. All’interno trovano spazio RSE, ricerca sistema energetico (ex Cesi) e il Laboratorio Musp, Macchine Utensili e Sistemi di Produzione. Spazi prestigiosi, completamente restaurati nel rispetto delle origini; la Sovrintendenza ha voluto mantenere il più possibile inalterati alcuni particolari del contesto generale, al centro un grande cortile interno dove si affacciano uffici, spinn off e laboratori, un giardini che risale al catasto napoleonico e un vialetto di 96 metri che porta al cuore della ricerca industriale, il capannone da 1000 metri quadrati con un tetto fotovoltaico da 50 KW. La principale caratteristica del Tecnopolo di Piacenza è l’autosostenibilità energetica: dal fotovoltaico al recupero delle acque piovane. “Un investimento in grado di competere a livello mondiale” ha detto il Presidente della regione Stefano Bonaccini che ha partecipato al taglio del nastro. Un investimento davvero importante da 8 milioni 300 mila euro di fondi europei destinati proprio a questo tipo di ricerca. Una somma ingente che occorre giustificare nei confronti dei bisogni incessanti in cui versano le scuole pubbliche. “Siamo stati decretati come la Regione che prima in Italia ha investito meglio e di più i fondi europei nella precedente programmazione e vogliamo fare anche nella prossima. Siamo stati i primi nel maggio scorso ad avere il via libera a tutti i 2,5 miliardi euro di fondi europei messi a disposizione nel territorio. In soli sei mesi nel piano di sviluppo rurale abbiamo già messo a bando 200 milioni di euro che ricadranno sul territorio e sulle attività agricole. L’impegno della Regione prosegue ugualmente anche sul fronte dell’edilizia scolastica con nuovi cantieri aperti anche sul territorio piacentino, sia per la sicurezza dei nostri figli che per la formazione degli studenti”.

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CAFE’ ALZHEIMER, INSIEME CONTRO L’ISOLAMENTO E LO STIGMA

Per la signora Carolina questo luogo diventerà un prezioso momento di incontro e scambio di esperienze dove medici e psicologi offriranno un supporto indispensabile ai malati e alle famiglie. Carolina assiste il marito che da anni soffre di alzhaimer, una malattia che a Piacenza conta circa 3300 pazienti seguiti dal Consultorio per i disturbi cognitivi dell’Asl. In collaborazione con il comune è operativo il primo Cafè Alzheimer; si chiamerà il Tulipano, uno spazio informale e accogliente, fuori dall’ambiente ospedaliero dove le persone affette da demenza i e familiari potranno riunirsi e trascorrere tempo insieme, socializzando e chiedendo consiglio agli operatori. A cadenza mensile, ogni ultimo mercoledì del mese, di svolgeranno incontri per favorire e migliorare l’integrazione con il territorio contrastando l’isolamento e lo stigma.

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AREE MILITARI, LA NUOVA SFIDA PER PIACENZA. SE NE PARLA A TUTTO TONDO

A Tutto Tondo riparte da Piacenza, con le sfide e le opportunità che la città si trova ad affrontare. Ripartiamo proprio da qui: una delle sfide più grandi per Piacenza quella delle aree militari. La caserma Nino Bixio, 38 mila metri quadrati in buono stato, all’interno dell’ex Laboratorio Pontieri è stata consegnata dalla Difesa al Demanio. Cosa farne allora? Come riempire questi spazi? Prima di tutto bisogna capire di cosa ha bisogno la parte nord della città e come far convivere il nuovo con il tessuto urbano esistente. 

Nella prima puntata parleremo anche del dibattito che si è acceso intorno all’inceneritore di Piacenza: un tema caldo soprattutto in queste settimane in cui il consiglio comunale ha dato una indicazione precisa rispetto al futuro dell’impianto di Borgoforte. 

Con la convenzione tra Fondazione, Asl e Ordine dei Medici i malati cronici e terminali potranno decidere di farsi curare nella propria abitazione grazie ad una equipe di professionisti formati, un medico palliativista, un infermiere e uno psicologo. 

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STRAGE DEL PENDOLINO, IL DOLORE 19 ANNI DOPO

Morirono otto persone, fra macchinisti, poliziotti, hostess e passeggeri di quell’Etr Botticelli che alle porte di Piacenza perse il controllo e deragliò. Ogni anno quell’angoscia si ripete tra i familiari delle vittime di quel disastro che dopo 19 anni non ha ancora un colpevole. Era il 12 gennaio 1997, una domenica mattina di nebbia fittissima. Oggi le famiglie delle otto persone rimaste uccise si sono presentate come ogni anno alla santa massa e alla cerimonia di commemorazione alla stele alla presenza delle autorità. Quest’anno è stata scoperta la targa in memoria della vittime: Parcheggio del sole, da oggi si chiamerà così il parcheggio dei pendolari della stazione di Piacenza.

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CURE PALLIATIVE A DOMICILIO, LA MEDICINA DEL FUTURO. OGGI SI PUO’

Oggi i malati possono scegliere. Possono scegliere dove essere curati, se in struttura o a casa. Piacenza e provincia avranno un’equipe specializzata nelle cure palliative domiciliari. Il progetto è stato possibile grazie ad una convezione tra Asl, Fondazione, e Ordine dei Medici. Il presidente della Fondazione Massimo Toscani lo aveva annunciato qualche tempo fa ai nostri microfoni; creare uno staff di professionisti che prende in carico il paziente nella sua interezza in una fase particolarmente delicata O avanzata della malattia, nella sua abitazione. E’ questa la novità: un medico palliativista, un infermiere e uno psicologo assisteranno il malato a casa, nell’ambiente familiare. Per il Progetto Equipe Cure Palliative Domiciliari la Fondazione ha messo a disposizione, per il primo anno, un contributo di 120 mila euro. E non è il solo impegno in cantiere, a breve verrà presentato anche quello dedicato alle fasce più deboli, soprattutto anziani che vivono in montagna. 

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LEGAMBIENTE SU INCENERITORE: “PIACENZA DA CHE PARTE STAI?”

Piacenza da che parte stai? La città e i suoi amministratori cosa sceglieranno per i cittadini? Quale sviluppo per il territorio piacentino? Sono le domande che si pongono le associazioni ambientaliste ma anche i comuni cittadini sul delicato tema dell’inceneritore e sulla richiesta di Iren di bruciare rifiuti speciali provenienti dalla regione. La nuova legge regionale sui rifiuti parla chiaro: entro il 2020 l’inceneritore di Borgoforte dovrebbe cessare la sua attività, andando a naturale dismissione insieme a quello di Ravenna per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani. La nuova legge prevede anche forte riduzione del 25% di rifiuti alla fonte, aumento della raccolta differenziata al 73% al 2020, e applicazione di varie e differenziate tecnologie per riutilizzare e riciclare i rifiuti. Qui sta il nodo secondo Legambiente: davanti a questa realtà Iren ha chiesto di poter bruciare rifiuti speciali collegando l’inceneritore al teleriscaldamento.

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