A PIACENZA LA SOSTA SI PAGA CON LO SMARTPHONE

Da martedì 8 marzo sarà più facile sostare negli spazi blu. Si dovrà sempre pagare ma con un sistema innovativo che farà risparmiare, se non altro, in tempistica. Si chiama sistema Sostafacile, ovvero un’app dedicata su smartphone scaricabile per sistemi operativi Android ed Apple. Il servizio non  ha alcun costo di applicazione nè di ricarica per gli utenti registrati, consente di pagare la sosta su strada tramite un’app o una webapp; bastano pochi click per attivare e disattivare il pagamento della sosta risparmiando tempo e pagare solo il minimo indispensabile. Per chi non possiede smartphone sarà possibile fruire del servizio anche tramite cellulare, inviando un sms all’inizio e alla fine della sosta al numero 3481240100, indicando zona, targa e città. Il pagamento avverrà, previa registrazione sul sito www.sostafacile.it, tramite carte di credito, paypal, postepay. All’atto della registrazione verrà infatti richiesto di ricaricare di almeno 10 euro il proprio account. 

Oltre a questo sistema, viene lanciato anche l’autoparchimetro: saranno acquistabili, sempre presso lo sportello Apcoa, delle schede elettroniche prepagate in tagli da 30 euro, che, grazie ad un sistema di navigazione tramite freccette, consentono di scegliere la tariffa, visualizzare il credito rimanente, attivare e disattivare la sosta.

Tutte le indicazioni per scaricare l’applicazione su www.sostafacile.it

park blu

L’OSTEOPATIA IN GRAVIDANZA A DOVE C’E’ MAMMA

L’importanza dell’osteopatia nell’età pediatrica, come risolvere determinate problematiche proprie del neonato e come si può l’osteopatia si integra con l’attività pediatrica. Il dott. Davide Lucchi ci accompagnerà nella nuova pillola di Dove c’è Mamma.

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IL TRENO VERDE TORNA A PIACENZA: UNA CITTA’ DIVERSA E’ POSSIBILE?

Il Treno Verde torna a Piacenza, e lo fa con una serie di appuntamenti e iniziative per riflettere sul tema città, stili di vita, lotta all’inquinamento, buone pratiche, nuova mobilità. Le cosiddette smart cities insomma che tanto piacciono agli amministratori ma che, troppo spesso in realtà sono lontane anni luce dal realizzarsi. Il Treno Verde arriverà giovedì 10 marzo alla stazione di Piacenza dove sosterà fino a venerdì 11 per trasferirsi a Modena il giorno seguente. Nei due  giorni piacentini verranno effettuati due interessanti monitoraggi grazie alla collaborazione di Studio SMA e Gemmalab, con il contributo scientifico La Sapienza e CNR. Si tratta di un monitoraggio itinerante e uno fisso. Il primo nelle zone nevralgiche della città da un punto di vista della qualità dell’aria: stazione, via Borghetto, viale Sant’Ambrogio, via Primogenita, via Giordani, ma anche le zone a traffico limitato. Il monitoraggio fisso verrà effettuato in alcuni luoghi specifici, definiti più critici. Grazie alla strumentazione portatile verranno misurati di continuo, quindi non facendo una media, i valori di PM10, PM2,5 e PM1 e del rumore. I dati saranno confrontati con i rilievi eseguiti con una centralina fissa posizionata in centro storico. Un laboratorio di rilevamento analisi, che potrà anche essere visitato dalle scuole e dai cittadini, sarà presente sul piazzale della stazione. Tra le altre iniziative in programma giovedì 10 la mostra didattica allestita sul treno riservata alle scuole delle città, dalle 16 alle 18.30 l’apertura al pubblico, dalle 17.30 alle 19 Aperiverde bio a km zero vegan e letture dal libro “Partire col Verde”, alle 21 all’auditorium della Fondazione Pillole Verdi a Piacenza: cittadini in azione, ovvero quelle buone pratiche dei cittadini e delle associazioni che si sono distinte in questi anni. Venerdì 11 ancora la mostra didattica per le scuole, successivamente verranno resi noti i dati sul monitoraggio sulla qualità dell’aria e del rumore e dalle 17 alle 19 Germogli Urbani, visioni per una nuova città: una tavola rotonda sulle nuove città intelligenti, tra efficienza energetica, rigenerazione, verde urbano e mobilità sostenibile, a cui parteciperanno anche gli amministratori locali e il presidente regionale di Legambiente.

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SEMINAT APIMELL E BUON VIVERE, TRE MONDI IN UNO

Tre mondi in uno: giardinaggio, apicultura e specialità gastronomiche. Tutto questo racchiuso nella fiera di primavere, un must per Piacenza Expo: Seminatt, Apimell e Buon Vivere. Tre eventi in uno che attirano al quartiere fieristico di Le Mose migliaia di visitatori e scolaresche anche delle province vicine. E’ proprio il bello, una fiera mercato per addetti ai lavori, nel caso di Apimell, ma anche adatta ad intere famiglie con la passione per il pollice verde o per la cucina. A disposizione degli apicoltori un capannone in più con la possibilità di scoprire tutte le novità in attesa dell’inizio della stagione, tutte le possibili soluzioni tecniche ed operative per l’allevamento e la cura delle api, la produzione, la trasformazione e il confezionamento dei prodotti dell’alveare. 

Parte dall’agroalimentare di qualità la rassegna Buon Vivere, che propone un vero itinerario del gusto con diverse tappe, che vanno dalla merenda all’aria, ai momenti di educazione alimentare per i più piccoli; alle degustazioni, quest’anno particolarmente curate. In fiera sono presentate le specialità di tutte le regioni italiane, dall’Alto Adige alla Sicilia, senza tralasciare i produttori locali. Tra le novità di quest’anno i segreti di una perfetta fiorentina e l’anolino da passeggio. 

Seminat è il classico della fiera di primavera, presenta un mercato variopinto di piante ornamentali e da frutto, sementi ed attrezzature da giardino: un appuntamento irrinunciabile per trovare occasioni e nuove idee verdi. La mostra è anche momento didattico e di aggiornamento su tecniche colturali e buone prassi. Il visitatore potrà partecipare ai laboratori di potatura per imparare a conoscere le tecniche che modificano il modo di vegetare e di fruttificare delle varie piante. Ma anche per chi per diletto ha il pollice verde Seminat offre prodotti, soluzioni ed attrezzature in grado di aiutare il lavoro nell’orto, nel giardino e nel frutteto con un occhio attento alla biodiversità ed alla sostenibilità.

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QUANDO LA FUGA DEI CERVELLI NON ESISTE. A TUTTO TONDO

C’è chi la chiama fuga dei cervelli, c’è chi invece ritiene semplicemente normale competere con i colleghi del mondo. Anche perchè, se è vero che i finanziamenti sulla ricerca nelle università italiane sono un po’ risicati, è altrettanto vero che il livello di certi atenei, come il Politecnico di Milano, sono una eccellenza anche ben oltre i confini nazionali. La pensano così Marco Grasso e Paolo Albertelli, due ingegneri ricercatori del Politecnico e del laboratorio MUSP che hanno avuto una esperienza di dottorato all’estero.

Si è chiesta cosa poter insegnare alla figlia per renderla felice. E la risposta è arrivata praticamente subito: insegnarle a realizzare i suoi sogni, così come avrebbe fatto lei. Sara Lucchi, piacentina, è stata per anni insegnante elementare, oggi fa la scrittrice. La sua prima opera Non c’è niente di male è in vendita in tutte le librerie e sui principali circuiti on line. Oggi, con tutte le difficoltà che comporta essere una scrittrice esordiente, sta lavorando al seguito del libro.

Quando si rompe un tabù c’è sempre, almeno all’inizio, chi viene punito. Così Gianluigi Nuzzi commenta la vicenda giudiziaria che lo vede protagonista dopo la pubblicazione del suo ultimo libro Via Crucis. Partendo dalla rivoluzione dolce di papa Francesco che sta cambiando la mentalità, le leggi e gli uomini del Vaticano, il libro scoperchia quello che prima d’ora non si era mai detto sulla gestione delle offerte dei fedeli e sulle spese dello stato Pontificio.

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VIA CRUCIS, NUZZI: “QUANDO SI ROMPE UN TABU’ C’E’ SEMPRE CHI VIENE PUNITO”

Si definisce non un vaticanista, neppure uno che con il sacro fuoco contro gli ambienti papali. Semplicemente un giornalista che osserva e cerca di darsi una risposta rispetto ai cambiamenti epocali che stanno avvenendo in Vaticano. Gianluigi Nuzzi autore del libro Via Crucis sugli scandali e sullo sperpero di denaro, ha incontrato i lettori alla Fondazione nel corso di una serata organizzata dall’associazione Contro Corrente. Da quel 13 marzo 2013, dall’elezione cioè di papa Francesco alla guida della chiesa cattolica qualcosa è cambiato, qualcosa si è mosso, a partire non c’è dubbio, dall’immagine del Pontefice stesso che si sta spendendo per quella che lui stesso definisce “la cacciata dei faraoni dal tempio”.

Il servizio nella nuova puntata di A Tutto Tondo http://www.zerocinque23.com/attualita/6207/

Nuzzi

GRUPPO ESODATI ARRIVA IL SOSTEGNO DELLA POLITICA

Si sono presentati in una decina all’incontro con l’on. Marco Bergonzi del Partito Democratico per chiedere ancora una volta che si chiuda una delle pagine più avvilenti degli ultimi anni. Il neonato gruppo degli esodati piacentini ha incontrato il parlamentare perchè si faccia portavoce delle loro istanze. Il gruppo è nato proprio per questo, per ottenere quel sacrosanto diritto alla pensione che la legge Fornero ha spazzato via dopo il dicembre del 2011 congelando di fatto, nel limbo degli esodati, migliaia di italiani: 23500, per essere precisi, coloro che ancora una pensione non ce l’hanno. Come Angelo Croci che raccontando la sua storia (http://www.zerocinque23.com/senza-categoria/a-tutto-tondo-gli-esodati-dimenticati/) ha deciso di farsi portavoce delle istanze di tutti gli esodati di Piacenza e provincia. La richiesta forte e chiara formulata all’on Bergonzi è stata quella di incardinare l’ottava salvaguardia in modo da farvi rientrare gli esodati che ancora non sono rientrate nelle precedenti. Il parlamentare piacentino ha preso l’impegno di prendere contatti con i colleghi della commissione Lavoro per arrivare ad un risultato concreto. “E’ stato un incontro positivo e costruttivo – ha confermato Croci – l’impegno personale dell’on Bergonzi è evidente, la speranza è che facciano seguito i risultati. La cosa più grave, ci ha confermato Bergonzi, è che lo Stato è venuto meno al rispetto dell’accordo che ognuno di noi aveva sottoscritto”. Croci, secondo un accordo firmato dal ministero del Lavoro e poi al tribunale, dopo la mobilità ha accettato di pagarsi volontariamente i contributi per tre anni, arrivando così a 40 anni di contributi per ottenere la pensione. Ma dopo tre mesi, con l’entrata in vigore della legge Fornero, tutto è stato posticipato. Stando così le cose dovrebbe ansare in pensione nel 2023; come lui ci sono tanti altri piacentini nella stessa situazione. “Nelle ultime settimane- conclude Croci –  sono stati numerosi i piacentini che mi hanno chiamato per spiegarmi la loro situazione, spesso sono confusi, per questo chiediamo ai patronati uno sforzo maggiore, in certi casi il loro supporto non è stato sufficientemente adeguato”. A documentare l’incontro di ieri anche una troupe di La7 della trasmissione L’Aria che tira in onda oggi alle 11.30. 

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MALTEMPO, IN VAL D’ARDA CEDONO LE STRADE

La provincia torna a tremare: le violente piogge di stanotte hanno portato alla mente quello che è accaduto lo scorso settembre. Questa volta a gonfiarsi sono stati i torrenti Riglio nella zona Paderna, Tidone, Chiavenna a Cortemaggiore e l’Arda che è arrivato a lambire le strade provinciali tanto che alcune arterie sono state chiuse alla circolazione: tra queste la provinciale 21 di Val d’Arda tra Lugagnano e lo stabilimento Buzzi Unicem, la provinciale di Val d’Arda tra Cortemaggiore e San Pietro in Cerro, la provinciale di Muradolo nel tratto tra Ponte Riglio e Caorso, la provinciale di Cortemaggiore interrotta in corrispondenza di Ponte Riglio e Chiavenna. L’Arda è una bomba pronta ad esplodere aveva detto qualcuno cinque masi fa quando l’attenzione era su Nure e Trebbia sorvegliati speciali dopo l’alluvione, aveva ragione. Il terreno non è in grado di assorbire le precipitazioni, è la preoccupazione dei primi cittadini e dei residenti, quindi l’acqua è destinata a tracimare e di conseguenza a danneggiare le strade.

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LA DIETA CORRETTA IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO. A DOVE C’E’ MAMMA

Quali alimenti è opportuno consumare e quali limitare durante la gravidanza. E’ il tema della nuova pillole di Dove c’è Mamma; la dietista Monica Maj spiegherà cosa deve privilegiare la donna in attesa e successivamente in allattamento. Alla base di tutto la dieta mediterranea con un’attenzione particolare alla varietà dei cibi.

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RIGLIO E TIDONE, TORNA LA PAURA DELLA PIENA

Una notte d’inferno, una notte che ha fatto ancora tremare. La mente è tornata allo scorso settembre quando il Nure e il Trebbia esondarono mettendo in ginocchio mezza provincia. Questa volta a preoccupare sono stati i torrenti Riglio e Tidone che hanno creato notevoli danni nei campi adiacenti. La forte pioggia di domenica e della notte appena trascorsa hanno portato il Riglio a superare la soglie 3 di allarme sia a Veggiola che a Montanaro. Una piena decisamente importante che ha fatto crescere il livello del torrente di 4,50 metri. Il Tidone ha superato la soglia 2 di preallarme, il massimo della piena è stata raggiunta alle 5.30 si stamattina provocando danni nei campi di Rottofreno e Gragnano, non risultano, al momento, danni alle abitazioni. In due ore il livello è cresciuto di 1,80 metri. Le zone alluvionate fortunatamente non sono state colpite in modo particolare: il la portata del Trebbia è cresciuta lentamente perchè nella zone più a monte è nevicato e il Nure ha raggiunto la soglia 1 di attenzione solo a Farini senza arrecare danni.

Questa ondata di mal tempo, peraltro ampiamente annunciata, è stata il banco di prova per il sistema Arturo, messo a punto dal sindaco di Rottofreno Raffaele Veneziani e da alcuni giovani esperti del settore tecnico informatico: “il sistema – ci ha detto Veneziani – raccoglie i dati di Arpa e li confronta con le griglie di valutazione. Devo dire che ha funzionato, per tutta la notte abbiamo costantemente monitorato in tempo reale l’andamento dei torrenti”. Domani in Regione si terrà un incontro con l’assessore Paola Gazzolo e i tecnici della Protezione civile per un confronto proprio sul sistema di allerta Arturo.

Qui sotto il video di un lettore che mostra la piena del Riglio a Paderna

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