STRANIERI, CARRA’ CGIL: “PIACENZA HA SAPUTO ESSERE INCLUSIVA”

I dati che fanno di Piacenza la prima città in regione per presenza di stranieri e la seconda a livello nazionale, non sorprendono la Cgil, in particolare l’ufficio stranieri che ogni giorno tocca con mano e vive i bisogni e le necessità di questa parte di popolazione. Piacenza è prima in Emilia Romagna per la presenza di stranieri con il 14,3%, seconda in Italia con il 12,1 dato ben al di sopra della media nazionale che si attesta all’8,2%. Percentuali che portano a più riflessioni: lo straniero non è una presenza temporanea ma persona che vuole e decide di stabilirsi sul nostro territorio. Quelli che più fanno riflettere sono i dati che riguardano l’occupazione: il 22 per cento sul totale nonostante il periodo economico non favorevole che stanno subendo molte realtà aziendali insediate sul territorio piacentino e la popolazione studentesca che per oltre il 20 per cento in ogni ordine e grado è di origine straniera.

Tra rinnovi di permessi di soggiorno e ricongiungimenti familiari all’ufficio stranieri della Cgil passano circa 2 mila pratiche all’anno, 4 mila gli iscritti al sindacato. Già una settantina invece le richieste di auto e assistenza relative alle richieste di cittadinanza che gli stranieri, secondo la nuova normativa introdotta dal governo, dovrebbero presentare on line senza l’aiuto dei patronati, ma la realtà è ben diversa.

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ORTI DI VIA CAMPESIO, M5S:”TIFIAMO PER IL VERDE. AMMINISTRAZIONE POCO COERENTE”

L’area di via Campesio deve riprendere la sua destinazione storica, ovvero ad orti. Questa la posizione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle sulla partita del cambio d’uso della porzione di verde che si trova tra via Campesio, via Freschi, via Maruffi e via Emmanueli. “Gli argomenti a favore del cambio d’uso dell’ex orto sono insussistenti.” Questo hanno scritto i consiglieri nella richiesta di riesame presentata in commissione, che proseguono in una nota “Dobbiamo considerare che l’’area è unica nel suo genere, in un contesto urbanistico consolidato, a due passi dalle mura del centro storico.
Valutando il contesto dove è collocata l’area, ci si rende conto della densità urbanistica esistente e ci si domanda se serve modificarla ulteriormente, rischiando di compromettere quel delicato equilibrio tra cittadini e ambiente circostante. Se invece analizziamo l’osservazione oggetto di riesame, ci rendiamo conto che l’interesse del privato può fortemente superare quello pubblico e la soluzione di mantenere l’area a verde risulta essere la soluzione migliore. La proposta di discutere l’osservazione in consiglio comunale e in subordine il non accoglimento dell’osservazione hanno la funzione di concedere il tempo necessario ai commissari per analizzare meglio nel merito il cambiamento che viene richiesto. Contrastare il consumo del suolo, come da Report del 1 ottobre 2015 effettuato dalla Regione Emilia Romagna che evidenzia una situazione preoccupante, risulta prioritario: nel 2008  il suolo urbanizzato era pari al 10% del territorio regionale percentuale tra le più alte a livello nazionale e non abbiamo dati aggiornati!  Per consumo di suolo si è considerata “la riduzione di superficie agricola per effetto di interventi di impermeabilizzazione urbanizzazione ed edificazione non annessi all’attività agricola.” Emerge anche che il 25% del suolo consumato è concentrato nei comuni capoluogo. Infine nel periodo analizzato 2003-2008 nella pianura emiliano romagnola sono scomparsi 157 kmq di superficie agricola alla velocità di circa 50 mq al minuto con una perdita di funzioni del suolo che è stata stimata economicamente nell’ordine di parecchie centinaia di milioni di euro.Ricordiamo che il mantenimento delle aree verdi esistenti e residuali, soprattutto in ambito urbano, rappresenta uno degli obiettivi più qualificanti del progetto del “Parco delle Mura” e del Piano Strategico del Verde, frutto di un elaborato percorso partecipativo del Forum di Urbanistica Partecipata. L’area si presta egregiamente per un progetto di acquisizione da parte del Comune, anche mediante il sostegno di enti o fondazioni, per la realizzazione di orti da affidare agli anziani, nell’ambito dei Piani di Azione per l’invecchiamento sano promossi dall’OMS. Il sostegno economico potrebbe venire anche dalla partecipazione ai bandi regionali di riqualificazione urbana. L’area sarebbe particolarmente adatta a progetti all’educazione ambientale e alla bellezza. Potrebbe essere sede di iniziative per le scuole non solo per la conoscenza di alberi e flora ma come realizzazione di un contesto urbano sostenibile dal punto di vista ecologico, urbanistico e sociale. Inoltre è attraversata dal corridoio ecologico facente parte della Rete ecologica urbana e provinciale, come si desume dalla mappa riportata dalla tavola degli aspetti strutturanti del PSC adottato.
Se ci fosse più coerenza tra impegni e promesse in campagna elettorale e azione amministrativa, ci sarebbero meno illusioni e più certezze per tutti e per il futuro di tutti.
I consiglieri comunali del M5S”.

ORTI VIA CAMPESIO

“RIDURRE I TEMPI DI ACCESSO ALLA GRADUATORIA DI MEDICINA” LA PROPOSTA ARRIVA DA UN MEDICO PIACENTINO

L’obiettivo è quello di permettere ai medici neo diplomati in formazione specifica di Medicina generale di accedere alla graduatoria riducendo i tempi di attesa. La proposta è arrivata in Senato di parte di due giovani medici di Parma e Piacenza Nicola Arcelli e ILaria Crialesi, grazie ad una interrogazione a risposta scritta presentata al Ministro Lorenzin da Giorgio Pagliari e Venera Padua (PD).  “La normativa in vigore – spiegano Arcelli e Crialesi -costringe ogni anno circa 1.000 medici che hanno ottenuto il diploma in formazione specifica di Medicina generale ad attendere almeno 12 mesi per l’inserimento nella graduatoria”. Il medico che oggi si diploma a dicembre 2016, infatti, dovrà presentare domanda di iscrizione a gennaio 2017 per poi entrare in graduatoria nel 2018: “Sono tempi di attesa ingiustificati e penalizzanti, che costringono di fatto i medici, già alle prese con un percorso di studio molto lungo, ad un prolungato stop formativo”. Arcelli e Crialesi sottolineano come la mancata modifica delle regole di accesso alla professione per i giovani potrà causare seri problemi all’intero sistema: “Nei prossimi anni è atteso il pensionamento di un consistente numero di medici di medicina generale convenzionati e la loro sostituzione potrebbe risultare difficile se non impossibile”. Una posizione appoggiata anche dal Presidente dell’Ordine dei Medici di Piacenza Augusto Pagani: “Si tratta di un problema serio, che si somma alle difficoltà che i giovani medici oggi vivono a livello professionale a causa della difficoltà ad accedere ai percorsi di formazione post laurea: nei prossimi 10 anni andrà in pensione la metà dei medici dipendenti del SSN ed il 60% dei medici convenzionati, e l’Italia rischia di non poter mantenere l’attuale organizzazione e qualità dei servizi sanitari”.

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L’IMPEGNO SOCIALE DI PROSPERO CRAVEDI NEL SUO DIARIO AFRICANO

Prospero Cravedi fotografo, reporter, giornalista e volontario. C’è tutta la vita e la passione per il suo lavoro nel libro “Abbi fede facciamo da mangiare” Diario Africano di Prospero Cravedi edito dalla casa editrice Officina Eredi Guttemberg. Appunti di viaggio che Prospero scrisse nel 2010 mentre era in Uganda a cui sono state aggiunte alcune parti dalla redazione di PiacenzaSera.it per descrivere il rapporto con Africa Missione Cooperazione e Sviluppo, associazione con cui Prospero ha collaborato da decenni. “Prospero e’ stato i nostri occhi e questo libro è un ottimo biglietto da visita per la nostra associazione” – ha detto Don Maurizio Noberini di Alfrica Mission. Proprio in Uganda verrà costruito un pozzo intitolato a Prospero. “Il libro – ha spiegato Mauro Ferri direttore di PiacenzaSera.it- e’ una promessa che abbiamo fatto a Prospero e che siamo riusciti a mantenere”. Alla presentazione del libro ha partecipato anche l’avvocato Corrado Sforza Fogliani che ha conosciuto Prospero negli anni 60. “Più che idee aveva ideali – ha detto – così cominciammo a frequentarci. È stato un uomo con la schiena dritta che non si piegò mai e non venne mai meno ai suoi ideali”. “L’impegno di Prospero era sociale – ha detto Maria Vittoria Gazzola, collega e amica – non ha mai fatto fotografie a caso ma sempre pensate per far riflettere chi guardava”.

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COLDIRETTI, ACCORDO TRA AGRICOLTORI E UNIONE PER LA PULIZIA DEI FIUMI

Primo accordo per la pulizia del greto del Nure tra gli agricoltori e l’Unione Valchero e Valnure. Succede a Podenzano e si concretizza come la prima esperienza formalizzata di collaborazione tra il mondo agricolo e le istituzioni piacentine in materia di gestione dei corsi d’acqua. Nella serata di ieri, su proposta dell’Unione dei comuni (che comprende oltre a Podenzano, Vigolzone, San Giorgio, Gropparello e Carpaneto) e grazie alla collaborazione del Servizio Associato di Protezione Civile e del sindaco di Podenzano Alessandro Piva, una decina di agricoltori di Coldiretti hanno stipulato l’ accordo che prevede il loro impegno nella pulizia della sponda sinistra del torrente. Sarà l’Unione a provvedere alla comunicazione agli organi competenti, delle località in cui avverranno i prelievi. “Gli agricoltori della zona, spiega Angelo Peggiani presidente di sezione, già abituati a svolgere la manutenzione dei canali, in un’ottica di collaborazione costruttiva e a vantaggio dell’intera collettività, si sono da subito resi disponibili per provvedere alla sistemazione del greto mettendo a disposizione di coloro che necessiteranno il legname raccolto. Si tratta di un grande segnale di apertura che mostra la fiducia delle istituzioni e soprattutto il riconoscimento del ruolo degli agricoltori nella tutela dell’ambiente”. “E’ un risultato, aggiunge Alessandro Piva, del quale siamo molto orgogliosi: l’esperienza ci ha dimostrato che occorre investire in queste sinergie funzionali al buon governo del territorio e senza le forze messe in campo dagli agricoltori non si potrebbe fare nulla di tutto ciò.” “L’agricoltore è chiamato al rispetto dell’ambiente, commenta poi Claudio Maschi, responsabile della commissione Ambiente e Territorio di Coldiretti Piacenza, e per questo, in diversi ambiti, si rende protagonista della sua tutela. Basti pensare ai numerosi esempi di cura, dalla pulizia degli argini al presidio in montagna dove il valore sociale della categoria è ancora di più essenziale importanza. L’auspicio è che questa prima esperienza possa replicarsi in tutta la provincia e contribuire concretamente nella prevenzione del rischio idrogeologico”.

piva sindaco

DOSI: “IMPENSABILI PRESIDI FISSI IN VIA ROMA”

“Sono impensabili presidi fissi nella zona di via Roma”. Il sindaco Dosi non lascia spazio da dubbi in merito alla non nuova richiesta di presidi delle forze dell’ordine stabili nella zona di via Roma dopo l’ultimo fatto di cronaca dei giorni scorsi. Il primo cittadino ribadisce come gli sforzi che l’amministrazione sta facendo, grazie alla collaborazione con il questore Arena, vanno nella direzione di migliorare la qualità della vita e di favorire le attività commerciali. “Tuttavia l’attuale carenza di risorse – ha ricordato il sindaco – rimarcata anche dal questore, non ipotizzabile la presenza di presidi fissi in un’unica zona, nello specifico tra piazzale Marconi, via Roma e dintorni. Ciò non consentirebbe, infatti, di assicurare la necessaria tutela degli altri quartieri cittadini, senza trascurare che l’efficienza del servizio garantisce comunque tempestività ed efficacia: basti pensare all’arresto dello scippatore seriale e agli stessi bar temporaneamente chiusi, o al fatto che, per sedare la recente rissa scoppiata in via Alberoni, la volante della Polizia è intervenuta nel giro di soli novanta secondi”. Le azioni che l’amministrazione è nelle condizioni di poter attuare per dare maggior senso di sicurezza ai cittadini vengono messe in pratica, è il senso delle parole del primo cittadino; così come è accaduto per gli ultimi interventi della Polizia Municipale che ha posto i sigilli a tre esercizi pubblici, due in via Roma e uno in via Pozzo per 15 giorni, a seguito di relative ordinanze emanate dall’amministrazione comunale. Un atto che il sindaco Paolo Dosi definisce doveroso, a seguito degli accertamenti condotti in queste settimane dalla Polizia Municipale, che nei locali in questione ha rilevato il mancato rispetto del divieto di vendita di bevande alcoliche per asporto da parte dei titolari di questi esercizi. “Questa sanzione – sottolinea il primo cittadino – sulla scia di quanto già disposto nei giorni scorsi per due bar nei pressi della stazione ferroviaria dopo le relative indagini condotte dalla Questura, si inserisce nel programma di controlli del territorio intensificato, nel quartiere, grazie al coordinamento tra Forze dell’Ordine e Polizia Municipale. Un impegno congiunto che va nella direzione di consolidare il presidio sul territorio, integrando, agli interventi di contenimento e repressione dei fenomeni di illegalità, politiche sociali e di riqualificazione urbana mirate alla prevenzione. Ne sono un esempio – aggiunge Dosi – la recente apertura della nuova sede del Centro per le Famiglie in via Torricella e di Spazio Belleville in via La Primogenita, così come iniziative di rivitalizzazione della zona quali il nascente Urban Hub e la disponibilità ad accogliere, nel corpo basso del Grattacielo dei Mille, nuove imprese giovanile e innovative. Il tutto nel quadro di una visione ampia, quella del progetto Porta Galera 3.0, che si fonda proprio sulla condivisione dei luoghi pubblici e la partecipazione di residenti, lavoratori e titolari di attività economiche a un percorso che possa migliorare la qualità di vita in questa parte della città”.

via roma controlli

BRA-DAY, IN PASSERELLA IL CORAGGIO E LA BELLEZZA

Portano in passerella il loro corpo e il loro coraggio. Le 30 donne dell’associazione Armonia che hanno sfilato per la terza edizione del Bra-Day, di coraggio ne hanno da vendere. Coraggio nell’affrontare la malattia, il tumore al seno da cui oggi l’85% delle donne guarisce, percentuale che sale al 98% per le forme tumorali meno meno aggressive. Il Bra Day, che si celebra a livello mondiale, è la giornata della consapevolezza, un omaggio alle donne, al loro coraggio nell’affrontare un percorso difficile della propria vita. Tra le modelle in passerella con gli abiti colorati di Martino Midali ci sono donne ancora in cura, altre che hanno terminato le terapie, altre che si sono sottoposte alla mastectomia e alla successiva ricostruzione.

Abbiamo raccolto le loro coraggiose testimonianze

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AREE MILITARI, MAPS IL PROGETTO CHE PARLA EUROPEO

in ballo ci sono 450 metri quadrate di aree militari, di cui buna parte all’interno delle mura cittadine. Il progetto MAPS – Military Assets  as Public Spaces – è entrato nella sua prima fase operativa con l’intento di promuovere lo sviluppo urbano sostenibile e integrato delle città europee attraverso la condivisione di conoscenze, sviluppo, ricerca, innovazione. Da tutta Europa sono arrivati 99 progetti, tra questi solo 21 hanno passato la selezione, di cui 3 sono stati scelti come capofila: Piacenza, Genova e Napoli. Nella due giorni piacentina, tre diverse realtà, Croazia, Ungheria e Spagna presenteranno i loro progetti di riconversione di aree militari ad utilizzo pubblico. “L’intento del progetto – ha spiegato l’architetto Luca Lanzoni – è quello di confrontarsi con le realtà europee e non e lavorare assieme per trovare le linee guida che portino alla costituzione di un net work da qui ai prossimi due anni. Il progetto prevede la costruzione di un piano di azione locale che aiuti la municipalità ad identificare i progetti migliori”.

prog. maps

CERTIFICATO MEDICO TRA CERTEZZE ED INCERTEZZE DI UN ATTO DOVUTO. SABATO IL CONVEGNO

E’ il più diffuso tra gli atti che quotidianamente il medico compie: il certificato sarà al centro del convegno nazionale in programma sabato 31 ottobre alla Sala Panini di Palazzo Galli. “Il certificato medico: tra certezze e incertezze di un atto dovuto”, questo il titolo dell’evento, organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Piacenza con la collaborazione scientifica della Società Bio-Giuridica Piacentina, che gode del patrocinio della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. Tra i relatori Umberto Genovese, Ordinario Medicina Legale a Milano (“Il portato giuridico-deontologico del certificato medico”), Claudio Zauli, Primario medico legale INPS Genova (“Il certificato di malattia comunen INPS”), Patrizio Rossi, della Dirigenza nazionale INAIL (“La certificazione Inail da infortunio”), Giovanni Lombardi, Direttore U.O. Medicina del Lavoro AUSL Piacenza (“Il certificato di malattia professionale e il referto”), Anna Maria Greco, Direttore U.O. Medicina Legale AUSL Piacenza (“Il certificato di morte e quello a uso assicurazioni sociali”), Marcello Valdini, Medico-legale e Presidente Società Bio-Giuridica Piacentina (“Il certificato a uso assicurativo”), e Roberto Fontana, Sostituto Procuratore della Repubblica a Piacenza (“Il certificato falso e il falso in certificato”).

certificato medico

SANITA’ PIACENTINA: UN FUTURO DA 15 MILIONI DI EURO

Razionalizzazione e riorganizzazione. Sono i due capisaldi su cui si baserà l’Azienda Sanitaria locale di Piacenza per intercettare il futuro. Il direttore generale Luca Baldino lo ha spiegato nella fitta relazione nel corso della conferenza socio sanitaria. Un futuro che costa 15 milioni di euro. La scienza medica progredisce continuamente, per cui sono necessari farmaci e dispositivi, tecnologie, medicina di iniziativa, specialistica, personale e maggiore specializzazione. Per arrivare a questo occorre far evolvere il sistema da cui si ricavaranno nuove risorse. Impensabile che, ad oggi, queste arrivino dal fondo regionale o nazionale. Ma cosa significa trasformazione dell’esistente e razionalizzazione interna? In parole povere, questo di concretizza nel fare economia?

Lo abbiamo chiesto al direttore generale dell’Asl.

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