PAOLO BERIZZI: “A PIACENZA FRATELLI D’ITALIA FA SPONDA CON CASAPOUND”

“CasaPound”. Il giornalista Paolo Berizzi ha titolato così il pezzo pubblicato su Pietre, la sua rubrica sul quotidiano La Repubblica, riprendendo quanto riferito dalla consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi che, alcuni esponenti del circolo La Scure, vicini all’estrema destra di CasaPound definiscono “il riferimento istituzionale”.

“Dialogo con chiunque abbia a cuore la città, anche con i ragazzi di CasaPound” aveva detto Soresi interpellata da Libertà proprio sul dibattito seguito alla pubblicazione dell’articolo sul circolo di via Campi; “non ho preclusioni verso nessuno – aveva detto la capogruppo di FdI – non si tratta di alleanza politiche, ma di risolvere i problemi di Piacenza. Grazie a CasaPound ho conosciuto tante storie di persone in difficoltà”.

Berizzi ricorda che “di CasaPound si è tornato a parlare ieri: il tribunale di Bari ha chiesto 17 condanne per il raid squadrista del 21 settembre 2018 contro persone inermi dopo una manifestazione contro l’allora ministro dell’Interno Salvini. Dieci militanti sono stati accusati di ricostituzione del partito fascista”.

Su Berizzi scrive “A Piacenza Fratelli d’Italia fa sponda con CasaPound: “Nessuna preclusione verso questi ragazzi – riferendosi alle parole di Soresi-  Per chi conosce FdI non è una notizia ma solo l’ennesima conferma. Estrema destra di governo e estrema destra di strada vanno a braccetto (teso)”.

FETO RITROVATO NEL CESTINO DEI RIFIUTI DEL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE. “POTREBBE AVERE ALMENO 26 SETTIMANE”. AL VAGLIO LE TELECAMERE DELLA ZONA

Agghiacciante scoperta questa mattina, poco dopo le 6.30, nei bagni del Pronto Soccorso dell’ospedale di Piacenza; un’addetta alle pulizia ha trovato, nel cestino dei rifiuti, un feto chiuso all’interno di un sacchetto.

Sul posto i militari del Nucleo investigativo hanno effettuato i rilievi scientifici e ascoltato testimoni. Per fare luce sulla vicenda saranno visionate le telecamere di sorveglianza della zona e dell’ospedale. È quasi certo che chi ha lasciato il feto nel cestino lo abbia fatto nel corso della notte. Il direttore del Presidio Unico, Franco Federici, ha affermato che il feto avrebbe un’età superiore alla 26esima settimana. Ma la risposta certa ci sarà solo dopo i riscontri diagnostici predisposti dall’autorità giudiziaria”. “Il bagno in cui è stato trovato il feto era pulito – ha spiegato Federici – non sono state rinvenute tracce di liquido amniotico”. Tra le ipotesi, dunque, c’è anche quella che l’espulsione del feto sia avvenuta altrove.

Saranno eseguite delle analisi su alcune macchie di sangue rinvenute nell’area dove è stato ritrovato il feto; non si tratta di una vera e propria scia, ma di macchie, anche all’esterno del bagno, che sono state notate successivamente e quindi collegate al ritrovamento. Le tracce potrebbero comunque essere utili per indicare un percorso e poi in seguito dare informazioni sull’identità della persona che ha perso sangue.

PROCESSO AURORA: AL 15ENNE CONTESTATO ANCHE LO STALKING. AVREBBE AVUTO UN PIANO PER VENDICARSI

Al 15enne accusato di aver spinto Aurora Tila dal balcone di casa precipitando sul terrazzo sottostante, è stata contestata anche l’aggravante degli atti persecutori aggravati dalla minore età della vittima e dal fatto di essere legato ad essa da una relazione affettiva; lo ha chiesto e ottenuto il Pm del Tribunale dei Minorenni di Bologna nel corso dell’udienza di questa mattina. La ragazzina, di appena 13 anni, aveva perso la vita lo scorso 25 ottobre dopo essere precipitata dal terrazzo del palazzo dove viveva con la mamma.

Secondo l’ipotesi accusatoria, il ragazzo avrebbe spinto la 13enne dal balcone del settimo piano del palazzo, colpendola poi alle mani per farla cadere dopo che si era aggrappata alla ringhiera.

E intanto emergono die massaggi che portano a delineare le intenzioni e il profilo del 15enne; il sito Ansa.it riporta un messaggio agghiacciante “Il mio piano di vendetta inizia da ora, mercoledì 9 ottobre alle ore 2,50” che avrebbe portato la Procura alla contestazione dell’aggravante dello stalking al ragazzo che presente all’udienza. Non solo, al 15 enne viene contestato di aver minacciato e molestato Aurora anche dopo che lei aveva deciso di lasciarlo, con gesti violenti come schiaffi e strattonamenti, inviandole anche numerosi messaggi volti a denigrarla, umiliarla, spaventarla, e  costringerla a continuare la frequentazione con lui.

La prossima udienza è fissata al 26 giugno, quando si discuterà la richiesta della difesa di procedere con rito abbreviato condizionato all’audizione di due consulenti medico legali.

“Mi aspetto giustizia da questo processo, oggi ho provato del gran dolore, anche perché mia figlia non c’è più mentre chi l’ha uccisa era in aula – ha detto la mamma di Aurora Morena Corbellini ai cronisti – L’ho rivisto per la prima volta da allora, è entrato in aula molto pieno di sé, con le spalle aperte, non mi aspettavo un atteggiamento del genere. Ero convinta di vedere una persona che almeno dicesse la verità”.

PIAZZA CITTADELLA ANCORA TUTTO FERMO, CHIESTA COMMISSIONE SPECIFICA

Altro che automezzi in uscita, da mesi nel cantiere di piazza Cittadella di mezzi non si vede neanche l’ombra. I lavori fermi e il provvedimento di monitoraggio prefettizio sono stati al centro delle comunicazioni in consiglio da parte dei consiglieri. In particolare l’ex sindaca Patrizia Barbieri ha annunciato la richiesta di una commissione specifica da parte dell’opposizione di centro destra.

Su piazza Cittadella anche la capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi ha pesantemente infierito arrivando a sostenere che la nomina della Responsabile Unica di Procedimento, nella persona dell’architetto Schiaffonati vicina a Sinistra italiana, sia servita all’amministrazione per silenziare le critiche sulla gestione del cantiere proprio da parte di coloro che hanno sempre attaccato il progetto. “Questo è un po’ il vostro metodo – ha accusato Soresi- incarichi, nomine, relazioni e in cambio il silenzio e il consenso”. Accuse che il capogruppo di ApP Stefano Cugini ha definito infamanti.

Forti critiche anche sulla gestione della vicenda che ha visto indagati numerosi dirigenti Ausl, tra cui anche la dg Bardasi; nel mirino della guardia di finanza ci sono la gestione di denaro pubblico e fondi Pnrr, per questo la consigliera Barbieri chiede alla regione una assunzione di responsabilità.

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APU DI PIAZZA DUOMO: DAL 23 GIUGNO TELECAMERE ATTIVE 24 ORE SU 24

Entreranno in funzione a pieno regime alle 0.00 di lunedì 23 giugno, dopo cinque settimane di attivazione sperimentale senza sanzioni, le telecamere che monitorano l’accesso all’Area Pedonale Urbana (APU) di piazza Duomo: dalla mezzanotte tra domenica 22 e lunedì 23, pertanto, i veicoli non autorizzati al passaggio saranno oggetto di multa. Il divieto, per chi non è titolare di permesso, vale 24 ore su 24, anche nei giorni festivi.

“La proroga di una settimana – sottolinea l’assessore alla Viabilità Matteo Bongiorni – è semplicemente motivata dalla volontà di rafforzarne ulteriormente la comunicazione e disporre qualche servizio di
informazione anche in modo da prevenire per quanto possibile eventuali sanzioni. Questo grazie alla presenza e disponibilità della Polizia Locale.
Come era già avvenuto per l’attivazione dell’APU di piazza Cavalli, infatti, queste settimane di funzionamento sperimentale hanno avuto una funzione importante di monitoraggio dei dati e anche dimostrato che anche l’informazione ha già avuto una sua efficacia. Basta confrontare un po’ di numeri per rendersene conto: nel mese di aprile, al varco di via Romagnosi si sono registrati 48.456 passaggi, di cui 11.173 non autorizzati; nelle prime quattro settimane di maggio, nello stesso punto, sono passati 21.740
veicoli, di cui 2.732 in potenziale infrazione. Un calo drastico, che si è avuto anche al varco di via Pace: dai 3.827 mezzi senza permesso di aprile (su un totale di 9.115 passaggi), si è scesi a 1.187 sanzionabili su 2.996
transiti complessivi. Infine, prendendo ad esempio i primi tre giorni di questa settimana, da lunedì 9 a mercoledì 11 giugno, la media dei passaggi non autorizzati è di 46 veicoli al giorno per via Romagnosi, meno
di 25 quelli registrati dalla telecamera di via Pace”.

Due i varchi di controllo: uno all’intersezione con via Romagnosi e via Daveri, l’altro alla confluenza di via Pace e chiostrini del Duomo. L’Area pedonale in questione comprende, oltre alla stessa piazza Duomo, gli immediati dintorni: via Vago, vicolo del Tarocco, vicolo Pazzarelli, via XX Settembre e il tratto di via
Chiapponi da via XX Settembre a via Sopramuro.
Sono transitabili per tutti, senza necessità di pass Ztl, via Vescovado (svoltando a sinistra da via Roma), via Nicolini, i chiostri del Duomo e via Prevostura, strada di ingresso e uscita dai chiostri. I mezzi autorizzati per
la Ztl A – ma non per l’accesso all’APU – potranno accedere ai chiostrini del Duomo da via Pace, così come chi proviene da via Sopramuro potrà svoltare a destra in via Chiapponi. Chi percorre via Romagnosi potrà proseguire dritto solo lungo il lato Nord di piazza Duomo, per poi svoltare a sinistra in uscita su via Legnano. Resta infine accessibile, per i veicoli con pass Ztl A, anche via Daveri, in ingresso da via Roma.

Si ricorda che per i residenti, le persone con disabilità, gli esercenti titolari e gestori di negozi o di postazioni mercatali, così come per le categorie elencate alla pagina web comune.piacenza.it/apu nella sezione delle
domande frequenti (FAQ), non cambia nulla: il loro pass Ztl è già stato adeguato automaticamente e non devono presentare richieste o fare comunicazioni specifiche. Solo al momento del rinnovo, quando il loro
pass attuale sarà in scadenza, ne riceveranno uno aggiornato.

“L’obiettivo – rimarca il vice sindaco – è quello di conciliare la tutela di un’area monumentale del centro storico, che merita di essere valorizzata in tutta la sua bellezza e fruita in modo sicuro, con le esigenze quotidiane di chi vive e lavora nella zona, fornendo servizi alla collettività. Per ulteriori chiarimenti, o per la
necessità di pass giornalieri, è sempre a disposizione l’ufficio Ztl, che da lunedì 16 giugno cambia sede e sarà operativo presso gli sportelli comunali Quic di viale Beverora, proprio nell’ottica di un avvicinamento al centro della città e agli altri uffici dell’ente”. Restano invariati i recapiti – 0523-1798367 e
ztl@comune.piacenza.it – così come gli orari di apertura in vigore dal 2 maggio: lunedì, martedì e giovedì dalle 8.15 alle 17, mercoledì e venerdì dalle 8.15 alle 13.30, sabato dalle 8.15 alle 12.15, domenica e festivi chiuso (pass pluriennali o periodici solo su appuntamento).

Per quanto riguarda l’Area pedonale di via del Cementificio, alla Baia del Re, che in via sperimentale era stata attivata insieme a quella di piazza Duomo, le telecamere entreranno in funzione con regime sanzionatorio nelle prossime settimane.

VOLA JONATHAN, IL VIAGGIO VERSO L’AUTONOMIA DEI NEO MAGGIORENNI. IL 19 GIUGNO IN FONDAZIONE LA RESTITUZIONE DEL PROGETTO

Vola Jonathan è un progetto altamente innovativo, nato da un bando della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dedicato al tutoring per l’autonomia.
Il primo risultato è stato la valorizzazione della rete integrata pubblico-privato tra Comune di Piacenza, Asp Città di Piacenza, Casa del Fanciullo, Le Nuvole, L’Ippogrifo, Protezione della Giovane, Dalla parte dei bambini, CIPM Emilia, Winner Mestieri, coordinata dalla capofila Kairos servizi educativi.

La preziosa sinergia ha centrato l’obiettivo di sostenere i giovani neo-maggiorenni in uscita da comunità o percorsi di affido, i cosiddetti care leavers, nella loro strada verso l’indipendenza.
Giovedì 19 giugno, dalle ore 9, l’Auditorium della Fondazione in via Sant’Eufemia ospiterà un incontro pubblico di restituzione dei risultati concreti e di rinnovo del percorso in ottica futura. La mattinata sarà dedicata ad approfondire temi cruciali come il lavoro di rete, la portata innovativa del progetto, la sua valutazione d’impatto, oltre alla condivisione delle esperienze dirette.

Si discuterà inoltre delle politiche regionali e nazionali per i care leavers, con la partecipazione della Regione Emilia Romagna, del Comune di Piacenza e dei coordinatori nazionali del circuito delle comunità residenziali.

L’evento è gratuito ma è necessaria la prenotazione https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdNCFcWup6kXwd7qc6E4A261QGzjWxuDcn8FqF5fs8W_-_-1w/viewform?usp=header

APP, AVS, PRC SU INCHIESTA AUSL: “SUBITO LA CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE 5”

Alternativa per Piacenza, insieme a Alleanza Verdi e Sinistra e Rifondazione Comunista, interviene sull’inchiesta che coinvolge l’Ausl e chiede che venga convocata la Commissione consiliare 5.

Subito la convocazione della Commissione 5 “Prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione, promozione della cultura della legalità”: il Consiglio Comunale venga informato sull’inchiesta che coinvolge i vertici dell’AUSL locale”

Alla luce dell’inchiesta giudiziaria che coinvolge i vertici dell’Azienda Sanitaria Locale, riteniamo di estrema urgenza la convocazione immediata della Commissione 5 “Prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione, promozione della cultura della legalità” del Consiglio Comunale di Piacenza.
È necessario aprire uno spazio di maggiore confronto sulla situazione nella quale attualmente versa la gestione della nostra Azienda Sanitaria Locale e il suo sistema di controllo. Ciò non solo in seguito ai più recenti fatti che l’hanno coinvolta, ma soprattutto in vista della costruzione del Nuovo Ospedale attraverso un partenariato pubblico-privato, che in assenza di un robusto sistema di controllo interno potrebbe esporre ad ulteriori criticità. Un’opera che, ricordiamo, prevede un investimento complessivo superiore ai 300 milioni di euro..

Riteniamo che, in questo difficile e critico momento, il Consiglio Comunale abbia il dovere, oltre che il diritto, di essere coinvolto in ogni fase dell’iter con tempestività e che un confronto nel merito delle decisioni sia non più rimandabile.
Vorremmo evitare il ripetersi di situazioni che hanno visto il nostro Consigliere Luigi Rabuffi di fatto costretto ad abbandonare la Presidenza della Commissione 5 ad Agosto 2023, in aperta polemica con l’Amministrazione, a poche ore di distanza dal voto del Consiglio comunale sul piano di riequilibrio di piazza Cittadella laddove era stato impedita la convocazione e calendarizzazione della Commissione stessa.

La guida della Commissione è oggi presieduta da esponenti dell’opposizione di destra ma l’operato degli ultimi mesi risulta quanto meno discutibile, e soprattutto non ha prodotto alcun passo avanti concreto né sul piano della sua efficacia né su quello del controllo democratico delle scelte strategiche.

Per questo motivo chiediamo con urgenza al Presidente del Consiglio Comunale e alla nuova Presidenza della Commissione 5 di procedere immediatamente alla convocazione di una seduta straordinaria aperta, nella quale si definisca un percorso condiviso per ristabilire il pieno esercizio del ruolo di controllo dei consiglieri comunali, e dunque dei cittadini da essi rappresentati, sulle principali scelte strategiche per la città.

APPALTO PER L’EFFICIENZA ENERGETICA, IL COMUNE AVVIA LA GARA DA 91 MILIONI

È stato definito “appaltone” dell’efficienza energetica, e ora è ufficialmente ai blocchi di partenza: il Comune di Piacenza (con la determina numero 1591 del 12 giugno) ha approvato l’avvio della gara per l’affidamento in concessione, tramite Finanza di progetto, di un maxi servizio integrato che unisce riqualificazione energetica, pubblica illuminazione, mobilità elettrica e smart city. Un investimento complessivo stimato in oltre 91 milioni di euro, con durata della concessione pari a 14 anni e mezzo.

Il progetto prevede interventi su edifici comunali, impianti termici ed elettrici, rete di illuminazione pubblica e semaforica, oltre all’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici e alla gestione di infrastrutture digitali come fibra ottica e dispositivi intelligenti per l’illuminazione adattiva.

La proposta, promossa dalla società Edison Next Government S.r.l., è stata dichiarata di pubblico interesse lo scorso novembre dal Consiglio comunale.

Dopo la validazione del progetto di fattibilità tecnico-economica, si apre ora la fase di gara, che sarà aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il canone annuo massimo previsto è di 6,5 milioni di euro (Iva inclusa), con l’obiettivo di generare risparmi rispetto agli attuali costi di gestione.

L’iniziativa punta a migliorare la qualità dei servizi pubblici, ridurre i consumi e le emissioni, e valorizzare tecnologie sostenibili attraverso investimenti privati, mantenendo il controllo pubblico sulle prestazioni. Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla piattaforma “Appalti e Contratti” e sugli altri canali previsti dalla normativa.

VIOLENZA SUL PERSONALE SANITARIO: “MEDICI NON FORMATI PER AFFRONTARE IL PROBLEMA”

In un anno sono diciassette i casi di violenza nei confronti dei sanitari dell’ospedale, di questi in due casi si è arrivati all’aggressione fisica, per fortuna senza gravi conseguenze nei confronti dell’operatore sanitario. I reparti più a rischio sono il pronto soccorso, seguono psichiatria e aree di degenza. Il tema è stato al centro dell’ultimo appuntamento dei Mercoledì della Medicina, ciclo di tre eventi organizzato dall’Ordine dei Medici di Piacenza.

Se a Piacenza i numeri non sono allarmanti, seppur fanno riflettere, a livello nazionale si contano 18 mila aggressioni ai danni di oltre 22 mila operatori sanitari (donne nel 60 % dei casi tra i 30 e 49 anni), con un aumento del 15% rispetto al 2023.

La dottoressa Chiara Maffi, medico di medicina generale, oggi con alcuni colleghi condivide lo studio nella medicina di gruppo, qualche anno fa era medico di continuità assistenziale, ex guardia medica. Si trovava a lavorare da sola in sede e da sola al domicilio dei pazienti che non conosceva: ciò che è cambiato è il rapporto fiduciario.

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ACER: BILANCIO APROVATO ALL’UNANIMITA’. BERGONZI: “AZIENDA SOLIDA ED EFFICIENTE”

Approvato all’unanimità il Bilancio Consuntivo 2024 di Acer Piacenza. Il presidente Marco Bergonzi ha illustrato ai Sindaci dei Comuni con alloggi di Edilizia Residenziale pubblica, i dati principali: l’utile netto (508.509 euro contro i 185.322 euro del 2023); la morosità (10,67% contro il 10,23% del 2023) e le eccedenze canoni (634.136 euro contro i 680.145 euro del 2023). In particolare, l’utile netto dell’esercizio 2024 è un tassello strategico per favorire investimenti volti ad accrescere il patrimonio immobiliare dell’azienda. Con un duplice effetto: garantire l’aumento dell’offerta di alloggi a canone calmierato (di cui c’è enorme bisogno) e, al tempo stesso, accrescere il patrimonio di Acer, garantendone il futuro. Obiettivi questi dell’amministrazione Bergonzi.

Il presidente ha tenuto a sottolineare come “Il comune sforzo deve essere quello di ragionare su alcuni dati che possono aiutarci ad amministrare con una visione più ampia, che vada oltre al contingente. La provincia di Piacenza nel 2024 ha registrato un canone mensile medio ERP inferiore di circa il 20% rispetto alla media regionale (113 euro contro gli oltre 140 euro della Regione). Non solo, a questo si deve aggiungere che la Regione non ha ancora applicato l’indice ISTAT che, negli ultimi quattro anni, registra un +16% e che nella provincia di Piacenza non si è ancora provveduto ad adeguare il canone minimo da 52 euro a 60 euro mensili (pari al costo di gestione riconosciuto dalla Regione. Ne consegue che Acer, chiamata a fare fronte alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi, ha a disposizione sempre meno risorse. Un problema questo che ricade non solo sugli inquilini che vivono in alloggi con crescenti necessità manutentive, ma anche sui Comuni che hanno a disposizione meno alloggi sistemati, il che si traduce inevitabilmente in un allungamento delle liste di attesa. E’ ben comprensibile – precisa Bergonzi – l’oggettiva difficolta di qualsiasi Amministrazione nel compiere certe scelte in un contesto socio-economico già complicato. Ma è di tutta evidenza come la qualità dell’abitare e la consegna di nuovi alloggi, consentirebbe di ridurre il gap tra domanda e offerta, soprattutto oggi che, purtroppo, siamo ancora in attesa della messa a terra di un Piano Casa nazionale”.

Nel 2024 Acer ha recuperato e consegnato al territorio 120 alloggi sfitti, di cui 97 al Comune di Piacenza. Se i canoni ERP fossero allineati alla media regionale avremmo potuto consegnarne altri 25 attualmente fermi in manutenzione “pesante” o addirittura 60 in manutenzione “leggera”; un incremento potenziale del 50% della disponibilità di alloggi recuperati che potrebbe rappresentare un significativo contributo alla riduzione delle liste di attesa, con impatti positivi non solo in termini sociali, ma anche in termini di miglior utilizzo del patrimonio disponibile, ottimizzando le risorse e rispondendo in modo più adeguato alle necessità del territorio.

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