CITTADELLA: “CI SONO FIDEIUSSIONE E BANCABILITA’ “. L’OPPOSIZIONE LAMENTA APPROSSIMAZIONE

Sono arrivate: la polizza fideiussoria, a sostituzione della falsa, e la bancabilità sono sui tavoli dei dirigenti e dell’amministrazione.
L’annuncio, come avevamo anticipato, è stato dato ai consiglieri nel corso delle commissioni 1 e 2 convocate congiuntamente.
I due nodi principali di questa intricatissima vicenda che hanno tenuto bloccata per mesi la pratica di piazza cittadella , si sono sciolti, come ha detto l’assessore Bongiorni a cui è toccato spiegare l’aggiornamento dell’iter. Nodi, ci permettiamo di dire, che hanno rischiato di paralizzare l’intera amministrazione. Ripercorriamo qui com’è andata

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CONFINDUSTRIA E DOGANE: PROTOCOLLO D’INTESA PER SUPPORTARE LE IMPRESE

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Confindustria Piacenza hanno firmato in un protocollo d’intesa che intensifica la collaborazione tra i due enti. Presenti alla firma Marco Cutaia, direttore territoriale per l’Emilia-Romagna e le Marche dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Maria Concetta Tribuzio, dirigente dell’Ufficio delle Dogane di Piacenza, Nicola Parenti, presidente di Confindustria Piacenza e Luca Groppi, direttore di Confindustria Piacenza.

L’intesa raggiunta rinnova i rapporti tra le due istituzioni e conferma un percorso da tempo instaurato dall’Agenzia con il mondo imprenditoriale piacentino, nell’ottica del perseguimento di obiettivi di valore pubblico, in particolare il supporto alla crescita economica delle imprese, la facilitazione della circolazione delle merci, la tutela della sicurezza e della salute dei cittadini, il consolidamento di una cultura della legalità.

L’Agenzia e l’Associazione Industriali contribuiranno all’organizzazione di eventi formativi e informativi rivolti alle imprese, per favorire la massima diffusione degli istituti, delle facilitazioni e delle innovazioni tecnologiche che intervengono nella normativa e nella prassi doganale e delle accise. Saranno inoltre promosse iniziative per l’attuazione delle procedure operative di semplificazione e conformità previste dalle norme dell’U.E. e nazionali che regolano i flussi delle merci.

Questo protocollo rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra storica collaborazione con Confindustria. Il nostro obiettivo è di continuare a sostenere le imprese nel loro processo di internazionalizzazione, garantendo al contempo la sicurezza e la legalità delle operazioni commerciali. La sinergia con Confindustria ci permette di affrontare insieme le sfide del mercato globale, offrendo alle aziende strumenti e procedure sempre più efficienti e moderni” ha dichiarato il direttore territoriale per l’Emilia-Romagna e le Marche dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marco Cutaia.

L’internazionalizzazione è uno dei fattori più importanti per le imprese piacentine”, spiega il presidente di Confindustria Nicola Parenti. “Poter contare su un rapporto diretto e trasparente con le autorità rappresenta un valore aggiunto inestimabile per i nostri associati. La collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è già in atto da diversi anni, con questo protocollo d’intesa compiamo un ulteriore passo che permetterà alle imprese di avere momenti di dialogo con l’Agenzia, portando ad una complessiva semplificazione delle procedure operative e favorendo le attività di import-export”.

VENERDI’ NELLE COMMISSIONI 1 E 2 POTREBBE ESSERE PRESENTATA LA BANCABILITA’. L’OPPOSIZIONE HA RICHIESTO UN CONSIGLIO AD HOC CON L’AUDIZIONE DEI REVISORI

Sul fronte bancabilità potrebbe muoversi qualcosa. Era ora, verrebbe da dire, anche perché i termini sono scaduti da un pezzo, ma i contatti tra amministrazione e Lodetti Alliata sono proseguiti perché quest’ultimo arrivasse a presentare tutti i documenti necessari per la consegna dell’area di piazza Cittadella e dare così l’avvio al cantiere.

Che qualcosa si stia muovendo lo si deduce dall’ordine del giorno delle commissioni 1 e 2 convocate congiuntamente venerdì 12 luglio: dopo l’approvazione dei verbali delle precedenti sedute, il terzo punto recita aggiornamento sull’iter di piazza Cittadella, lasciando presumere che si tratti dei documenti relativi alla bancabilità.

Secondo alcuni ben informati a palazzo Mercanti, le commissioni di venerdì anticiperebbero la commissione n.4 Bilancio che dovrebbe essere convocata lunedì 15 luglio per poi arrivare a giovedì 18 con il passaggio dei documenti al vaglio del consiglio comunale. Tempi molto ristretti a quanto pare di capire, nell’intento forse, di correre per recuperare il tempo perso in questi ultimi due mesi. Venerdì quindi potrebbe essere la sede in cui verrà annunciata la bancabilità mancante, che dovrebbe fare capo ad una compagnia assicurativa.

Intanto l’opposizione ha inviato alla presidente del Consiglio Gazzolo una lettera, firmata da tutti i consiglieri di minoranza, in cui si richiede la convocazione di un consiglio comunale con l’audizione del Collegio dei Revisori dei Conti relativamente a tutti i verbali riguardanti piazza Cittadella redatti dagli stessi e inviati all’amministrazione comunale. Una formulazione che esclude nuove restrizioni all’argomento, per evitare ciò che è accaduto in commissione 5 dopo il parere del segretario Canessa. Da oggi ci sono venti giorni di tempo per la convocazione.

 

 

 

SCONTRO IN COMMISSIONE 5: INFANTINO “ABUSIVA ED EVERSIVA”. FERRI “SE QUESTA E’ LA MAGGIORANZA, VALUTERO’ DI USCIRNE”. A SOPRESA SI PRESENTA RINALDINI

Scontro in commissione 5, stavolta tra membri della stessa maggioranza. Doveva essere audito il Collegio dei Revisori che non si è presentato per il parere espresso dal segretario Canessa; a sorpresa si è presentato il solo Roberto Rinaldini dimessosi dal collegio il 15 aprile scorso che, tuttavia, ha risposto ad alcune domande. Ecco come è andata

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CONCERTO DI RADIO BRUNO: UN SECCESSO ASSOLUTO. IN PIAZZA OTTOMILA PERSONE

E’ stato un successo senza precedenti. Il concerto di Yoga Radio Bruno Estate è stato un evento che ha funzionato sotto tutti i punti di vista. Il cast dei cantanti ha attirato orde di ragazzini arrivati alla mattina per prendersi il posto migliore sotto al palco, ma anche genitori, persino nonni che hanno accompagnato i nipoti. Annalisa, Tananai, Angelina Mango, The Kolors, Rose Villain, Achille Lauro, Francesco Gabbani, Noemi, Piero Pelù, grandi nomi della musica italiana che hanno fatto, letteralmente, riempire la piazza.

L’organizzazione impeccabile, con lo staff di Radio Bruno esperto ed allenato nell’organizzare eventi di così grande portata. Il Comune di Piacenza, nella persone dell’assessore Simone Fornasari, abile a riportare il grande concerto, per la seconda volta, a Piacenza, con un riscontro decisamente migliore del primo anno. Con un successo così, scommettere sulla terza diventa facile. Ottima organizzazione anche da parte della forze dell’ordine che hanno presidiato gli accessi e dai sanitari che sono intervenuti, per lo più, per malori legati al caldo.

La piazza così gremita e nello stesso tempo così raccolta tra palazzo Gotico, San Francesco e palazzo della Borsa, è un colpo d’occhio che fa bene al cuore

 

118: AL VIA LA SPERIMENTAZIONE ESTIVA IN ALTA VAL TREBBIA

Sono Travo, Perinio, Bobbio, Coli, Corte Brugnatella, Cerignale Zerba e Ottone i comuni, della media e alta vaòl Trebbia, da cui prenderà il via la sperimentazione estiva per il sistema di emergenza urgenza.
Da luglio a settembre Asl e 118, in collaborazione con Anpas, Croce Rossa e i volontari, concretizzeranno questa riorganizzazione che vedrà impegnate sempre due auto mediche: una starà in stazionamento all’ospedale di Bobbio, l’altra si muoverà lungo la Statale 45 e si fermerà in soste stabilite.
Obiettivo dichiarato migliorare laddove è possibile le tempistiche di intervento, anche se già il tempo medio di 13 minuti per raggiungere il luogo dell’incidente è il migliore in regione.

https://fb.watch/tegP_vRqkd/

COMMISSIONE 5: TIRA ANCORA ARIA DI RINVIO? TRESPIDI: “IO SARO’ IN AULA E FARO’ L’APPELLO”. L’OPPOSIZIONE: “CI SAREMO”

Tira ancora una brutta aria intorno alla commissione 5 convocata, fino a ieri, per mercoledì 10 luglio alle 17.30, in cui saranno auditi i Revisori. La commissione era stata ricalendarizzata dopo essere già stata rinviata la scorsa settimana a causa di problemi sanitari del presidente del Collegio dei Revisori.

Ieri, dopo il consiglio comunale, si sono riuniti i presidenti delle cinque commissioni permanenti alla presenza della presidente Gazzolo: la proposta è stata di mettere ai voti la convocazione della commissione 5, alla luce della  lettera inviata del presidente della commissione 4 Luca Dallanegra nella quale si evidenziava una questione di competenza e di relativa incompatibilità tra l’oggetto in discussione (audizione dei Revisori in merito ai verbali sulla prativa Piazza Cittadella) e la natura stessa della commissione 5 “Prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione, promozione e cultura della legalità“.

Proprio su questa presunta eccezione di incompatibilità sono stati chiamati a votare i presidente delle commissioni: Boris Infantino (sostituto di Luca Dallanegra per la commissione 4), Angela Fugazza (sostituta di Stefano Perrucci per la commissione 1), Caterina Pagani presidente commissione 2 e Tiziana Albasi presidente commissione 3 hanno votato a favore, Massimo Trespidi, presidente della commissione 5, ha votato contro, il quale fa presente pure un vizio di forma proprio in merito ai delegati che, da regolamento, dovrebbero essere i più anziani del gruppo consiliare di riferimento, non scelti direttamente dai presidenti.

E’ doveroso specificare che, da regolamento, il voto è solo indicativo, il potere di annullare la commissione spetta unicamente al presidente, in questo caso al consigliere Massimo Trespidi che ha tutt’altra intenzione. Mercoledì sarà regolarmente in aula alle 17.30, farà l’appello e in base al numero dei presenti si procederà o meno con l’argomento in programma, ovvero l’audizione dei Revisori che hanno garantito la presenza. Così come siederanno ai banchi anche i consiglieri di opposizione di Fratelli d’Italia, Civica Barbieri Trespidi, Lega e Alternativa per Piacenza.

Staremo a vedere se la maggioranza farà mancare il numero legale non presentandosi in aula come accadde nella seduta di consiglio comunale del  3 giugno scorso in cui abbandonò l’aula costringendo la presidente Gazzolo a sospendere la seduta. All’ordine del giorno c’era la falsa fideiussione su piazza Cittadella e il rapporto di fiducia tra amministrazione e concessionario. A richiedere quel consiglio furono ApP e centro destra.

 

“ABBIAMO ARGOMENTI PIU’ IMPORTANTI”, “RICHIESTA FUORI DAL MONDO”: LA MAGGIORANZA NEGA DI ANTICIPARE L’INTERROGAZIONE SU PIAZZA CITTADELLA DI FDI

Prima ci ha provato il consigliere Domeneghetti, poi la collega Soresi. Stessa risposta per entrambi: rifiuto da parte della maggioranza di presentare e discutere l’interrogazione orale relativa a verifiche ed approfondimenti rispetto alla falsa fideiussione di piazza Cittadella, ultimo punto all’ordine del giorno nella seduta di consiglio comunale.

Dopo la trattazione dei primi tre punti, il consigliere Nicola Domeneghetti ha chiesto, con una mozione d’ordine, di anticipare l’interrogazione su piazza Cittadella al posto della risoluzione di ApP su Assange. Mozione messa ai voti e respinta, dopo che che il capogruppo Infantino ha liquidato la richiesta con un “abbiamo argomenti più importanti a cui pensare”, lasciando abbastanza interdetti i consiglieri di opposizione. Anche perché la discussione è proseguita con la breve presentazione del consigliere Rabuffi della risoluzione sul diniego di estradizione di Assange che, seppur lodevole, è stata ritirata perché ad oggi il giornalista, dopo aver negoziato con le autorità statunitensi, è stato liberato.

Ci ha riprovato, a stretto giro, la capogruppo di Fratelli d’Italia Soresi “prendete atto del fatto che esistiamo! – ha esclamato – dato che l’interrogazione era scritta, ma passati 30 giorni, abbiamo dovuto convertirla in orale, vi chiediamo di poterla presentare, essendo a fine seduta, ci sta giusto il tempo della presentazione”. Stavolta è il capogruppo PD Fossati a rispondere “per l’ennesima volta una richiesta strumentale, fuori dal mondo. Abbiamo parlato di piazza Cittadella in un consiglio ad hoc, in intere commissioni”.

“Siamo sorpresi che la maggioranza non si accorga di quanto questo tema interessi alla gente – ha sottolineato il consigliere Papamarenghi – qualcuno addirittura è arrivato ad invocare un referendum e voi invece che fate, ci dite che c’è altro da fare. O dietro questa partita si nasconde altro, oppure affrontiamo il tema senza alcun problema”.

Respinta anche la seconda richiesta, con la maggioranza compatta a votare contro la proposta di Fratelli d’Italia. Prossimo appuntamento, mercoledì 10 con la commissione 5 e l’audizione del Collegio dei Revisori sempre che, anche questa settimana, non venga annullata perché incompatibile con la natura stessa della commissione.

 

ALTERNATIVA PER PIACENZA: “AMMINISTRAZIONE SEMPRE PIU’ LONTANA DAI VALORI DEL CENTRO SINISTRA”

Alternativa per Piacenza replica al duro attacco dell’amministrazione sferrato verso le minoranze: “siamo preoccupati dalla deriva che sta prendendo questa amministrazione ogni giorno più lontana dai valori autentici del centro sinistra”

Ecco la nota:

E così, infastidita da consiglieri che svolgono il loro compito, cercando negli atti risposte che non riescono ad avere in aula, l’amministrazione evoca in un lungo e melenso comunicato, addirittura lotte nel fango e scenari politici contornati di guano.

Pazienza se poi dall’attività di controllo dell’opposizione vengono a galla fideiussioni false, canoni non versati, verbali tenuti nei cassetti. Per chi comanda dare risposte é un fastidio, a tal punto che giacciono inevase da un paio d’anni mozioni e interrogazioni che, da regolamento, dovrebbero ottenere riscontro nel giro di un mese. Dalla macedonia di parole infilate in una nota che pare scritta apposta per distogliere l’attenzione da importanti questioni (la bancabilità del parcheggio in Piazza Cittadella per esempio che fine ha fatto?), spicca la stizza contro chi osa domandare – cosa lecita – da parte di chi non sa o non vuole rispondere – che dovrebbe essere cortesia. A leggere il loro sfogo non parrebbe la stessa maggioranza che ha abbandonato l’aula per non far proseguire un Consiglio comunale, evento unico, e si spera irripetibile, nella storia di Piacenza, così come non sembrano gli stessi che stanno provando in tutti i modi a non far partecipare i revisori dei conti alla Commissione richiesta dai consiglieri, addirittura pensando a curiose sedute segrete, affinché il pubblico non possa assistere. Non sembrano loro, che lamentano fantomatici attacchi ai dirigenti, quelli che hanno sollevato dall’incarico dopo 25 anni di onorato servizio la dirigente dell’avvocatura comunale, rea di aver fatto suonare campanelli d’allarme su qualche pratica a rischio.

Come Alternativa per Piacenza siamo preoccupati per la deriva che sta prendendo un’amministrazione ogni giorno più lontana dai valori autentici del centrosinistra. Assistiamo nello sconforto a una politica liberal-democratica, a voler essere generosi, che sembra ancora espressione, anche nei toni, di quel renzismo spocchioso e muscolare da cui il Partito Democratico a Piacenza evidentemente non riesce ad affrancarsi. Così non fosse, un comunicato come quello che disgraziatamente hanno dovuto leggere i piacentini non sarebbe mai uscito.

L’AMMINISTRAZIONE CRITICA ASPRAMENTE L’OPPOSIZIONE: “IL VOSTRO DIBATTITO SI ABBASSA FINO A TRASFORMARSI IN LOTTA NEL FANGO”

Un comunicato che pesa, sia nelle parole sia nelle intenzioni: l’amministrazione ha scelto di inviare alla stampa una lunga nota in cui, di fatto, denuncia l’atteggiamento dell’opposizione accusata di agire non all’insegna della costruttività, seppur nella differenza di visioni. In particolare l’amministrazione Tarasconi si riferisce ai dibattiti in consiglio comunale e all’elevato numero di accesso agli atti: 127 in soli sei mesi, a fronte dei 34 in tutto il 2018.

Un dibattito che per l’amministrazione finisce per “abbassarsi inesorabilmente fino a trasformarsi in una sorta di lotta nel fango. Siamo convinti che sia questo ciò che vedono, loro malgrado, i piacentini. Non vedono, purtroppo, una dialettica che, pur rispettando il gioco delle parti, pur nella differenza di opinioni, resta civile, alta, produttiva”.

Ecco il testo completo della nota

Stiamo tentando di far crescere Piacenza. Lo stiamo facendo davvero con tutte le nostre forze e con un unico, immutabile obiettivo: il bene dei piacentini di oggi e di domani. Far crescere una città capoluogo, il suo territorio e con essi la sua comunità, il suo tessuto economico, i suoi servizi, è un’operazione complessa che si svolge su tanti, tantissimi fronti tutti legati a doppio filo tra loro. Non può che essere un immenso lavoro di squadra. Affinché ciò avvenga, affinché Piacenza cresca, la città tutta ha bisogno di un dibattito politico e pubblico che sia improntato alla costruttività. Un dibattito positivo anche quando c’è differenza di visioni, anche quando non si va d’accordo, anche quando c’è contrasto su temi specifici. E in tale dibattito le opposizioni in Consiglio comunale – che è il Parlamento della nostra città – hanno un ruolo fondamentale, non solo di controllo e di critica ma di proposta, di spunto, di ispirazione. Il nostro approccio era, è sempre stato ed è tuttora questo dal giorno stesso in cui ci siamo messi al servizio di Piacenza nei ruoli che oggi ricopriamo come amministratori del Comune. Un approccio positivo, dunque, anche e soprattutto con riferimento al sacrosanto e indispensabile dibattito politico tra giunta, maggioranza e opposizioni.

Siamo sicuri che oggi a Piacenza il confronto politico in Consiglio comunale sia sano? A noi, in tutta sincerità e con il cuore in mano, pare davvero di no. Assistiamo a un’azione politica, quella delle opposizioni, fatta a suon di richieste di accesso agli atti che paiono finalizzate più a ostacolare il lavoro di chi amministra che a conoscere realmente le questioni. Offriamo solo alcuni numeri a nostro avviso indicativi, e poi il giudizio lo lasciamo a chi legge: nel 2018 le richieste di accesso agli atti sono state 34 in tutto, spalmate sui dodici mesi, mentre dall’inizio del 2024 ad oggi ne sono arrivate 127. Stiamo parlando 127 richieste di accesso agli atti in sei mesi. E nel 2023 le richieste sono state 140. In media, invece, nel periodo compreso tra il 2018 e il 2022, le richieste di accesso agli atti si aggiravano tra i 35 e 45 all’anno. Ci chiediamo, e chiediamo ai cittadini: è normale, è sano, è costruttivo questo modo di fare opposizione?

E ancora, l’azione delle opposizioni viene fatta anche a suon di esposti che, guarda caso, finiscono regolarmente e istantaneamente sui giornali (che comprensibilmente e legittimamente ne danno notizia), quasi fossero strumenti mediatici tipici di campagne elettorali improntate forse più alla rabbia che al confronto sui temi reali, sui temi che riguardano da vicino i cittadini.

Ma non solo. Siamo di fronte a un’opposizione che pare non farsi scrupoli nel rivolgere attacchi durissimi anche nei confronti di dipendenti comunali che all’interno dell’Ente hanno un ruolo prettamente tecnico e non politico. Una sorta di strategia, quest’ultima, che non ha davvero precedenti nella storia ma che sembra ormai consolidata.

Lo ribadiamo: il nostro approccio rispetto al confronto politico è sempre stato positivo e improntato alla trasparenza, che consideriamo sacra e non solo perché è un obbligo di legge. Non ci ha mai sfiorato l’idea di barricarci nei “nostri” uffici che occupiamo solo pro tempore, per la durata dei nostri incarichi pubblici, ma che in realtà non sono nostri ma sono dei piacentini; sia quelli che nel 2022 hanno deciso di darci fiducia eleggendoci alla guida del Comune, sia quelli che non ci hanno dato fiducia ma per i quali lavoriamo con la stessa identica energia se non di più. Non ci ha mai sfiorato l’idea di essere infallibili. Al contrario, cerchiamo ogni giorno di confrontarci ad ogni livello (con tutti, e non solo con alcuni!) per migliorare, per fare scelte più adeguate, per essere più efficaci nella nostra azione di governo al servizio della comunità.

Un dibattito costruttivo dunque; ecco cosa pensiamo serva a Piacenza se davvero vogliamo che cambi marcia, che si sviluppi, che si proietti nel futuro in modo competitivo in una società che già di suo ha cambiato velocità in tutti i settori e in tutti i territori. Ciò che non serve a Piacenza è un dibattito politico che si abbassa inesorabilmente fino a trasformarsi in una sorta di lotta nel fango. Siamo convinti che sia questo ciò che vedono, loro malgrado, i piacentini. Non vedono, purtroppo, una dialettica che, pur rispettando il gioco delle parti, pur nella differenza di opinioni, resta civile, “alta”, produttiva. Ci sembra di essere di fronte a una sorta di costante, perenne tensione alla rissa, all’attacco feroce a prescindere da tutto, anche dal bene della collettività e del suo futuro. Un futuro che si avvicina sempre più rapidamente, senz’altro più rapidamente rispetto anche a pochi, pochissimi anni fa. Oggi chi si impantana nel guano di dinamiche da campagna elettorale perenne, rimane al palo. Ne siamo davvero convinti. Ecco perché non ci spieghiamo questa foga nell’attaccare a prescindere e con ogni mezzo qualsiasi azione poniamo in essere, qualsiasi iniziativa adottiamo, qualsiasi decisione prendiamo avendone diritto per la fiducia che ci è stata concessa, e che non è scontata ma che, al contrario, dobbiamo meritarci. Ed è ciò che ogni giorno, con impegno, dedizione, fatica ed entusiasmo tentiamo di fare.

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