Ci sono volute 30 ore ininterrotte di consiglio per approvare il bilancio comunale. Un’estenuante prova che si è conclusa con 19 voti a favore (Partito Democratico, civica di centrosinistra e Piacenza oltre), sei contrari (Lega, FdI, e civica centrodestra), Massimo Trespidi e Luigi Rabuffi astenuti, Stefano Cugini non ha partecipato al voto.
Se non si può definire seduta record, poco ci manca. La discussione degli emendamenti e ordini del giorno al bilancio ha inchiodato i consiglieri a palazzo Mercanti per un tempo che ha scavallato di molte le 24 ore, quasi un giorno e mezzo di seduta ininterrotta, iniziata il giorno il precedente con la seduta regolare di sei ore.
E allora, per non cedere al sonno, ognuno mette in pratica i propri trucchi; chi sgranocchia uno snack, chi da un occhio al cellulare, chi si sgranchisce le gambe, chi esce per un caffè. Per la verità questo è accaduto tra i banchi della maggioranza che, di fatto, non è mai intervenuta; dall’altra parte invece tutti i consigliere sono particolarmente svegli, forse perché si sono succeduti a ritmo serrato negli intervenuti e nelle presentazione degli ordini del giorno.
Sì, perché questo ostruzionismo ad oltranza nasce dal mancato accordo, in sede di capigruppo, di convocare un nuovo consiglio lunedì 22 dicembre, o in qualsiasi data prima del 31 dicembre. Niente da fare da parte della maggioranza, non ci sarebbero stati i numeri, causa assenze varie, per votare il provvedimento.


