CONFINDUSTRIA, CGIL, CISL E UIL PER LA ROMAGNA: ATTIVATO IL FONDO DI SOLIDARIETA’

Confindustria e Cgil Cisl e Uil hanno sottoscritto, a Roma, un accordo di solidarietà per l’Emilia-Romagna, a seguito dell’alluvione che ha colpito la Regione.

È stato attivato un “Fondo di intervento per la popolazione dell’Emilia-Romagna”, nel quale confluiranno contributi di carattere volontario da parte dei lavoratori pari ad un’ora di lavoro, che verranno raddoppiati da un contributo equivalente da parte dell’impresa.

Il contributo si sostanzia nella firma di una delega da parte del lavoratore, nel quale autorizza la trattenuta di una somma equivalente ad un’ora della retribuzione netta mensile, che verrà versata sull’apposito conto corrente indicato dai promotori.

I contributi verranno raccolti tramite il c/c con Codice IBAN: IT69B0103003201000007100093 attivato presso Monte dei Paschi di Siena intestato a: CGIL CISL UIL CONFINDUSTRIA FONDO SOLIDAR. ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA, con la firma congiunta di un rappresentante per organizzazione appositamente delegato dal rappresentante legale di ciascuna di queste.

Confindustria e Cgil, Cisl e Uil effettueranno una valutazione puntuale sulle modalità dell’intervento a sostegno della popolazione e del sistema produttivo duramente colpiti dall’alluvione, nei modi e con le forme che ne garantiscano la certezza della destinazione e la più rapida utilizzazione. La raccolta dei fondi avrà termine il 31 dicembre 2023.

 

ALLUVIONE, MERCALLI: “L’UNICA PRECAUZIONE, PER IL FUTURO, E’ LA NON CEMENTIFICAZIONE”

Nel giro di soli 15 giorni si sono verificate due alluvioni di portata secolare, il 2 maggio con oltre 200 millimetri di pioggia caduti e il 17 maggio con la stessa intensità fuori dal comune. Eventi come questi non si contano negli annali delle climatologia se non a distanza di 50, 100 anni. Insomma nessun territorio sarebbe stato pronto ad affrontare un simile eccezionale evento.

Il climatologo Luca Mercalli, che ha curato la presentazione del libro appena uscito Il Clima di Piacenza, conferma che un evento di questa portata è indomabile e imprevedibile; il clima sta cambiando ed eventi come quello che sta mettendo in ginocchio la Romagna rischiano di essere più intensi e frequenti.

DALLE FONDAZIONI 1.5 MILIONI DI EURO PER LE POPOLAZIONI ALLUVIONATE DELL’EMILIA ROMAGNA

Anche la Fondazione di Piacenza e Vigevano aderisce alla decisione di ACRI (l’organizzazione che rappresenta le fondazioni bancarie) di destinare un fondo straordinario di 1.5 milioni di euro a favore delle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia Romagna,

Le risorse stanziate sono a valere sul Fondo Nazionale Iniziative Comuni, costituito per dare una pronta risposta alle situazione di emergenza. All’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna è stato attribuito il compito di coordinare l’impiego delle risorse, predisponendo un apposito piano di intervento.

“Quello che sta purtroppo accadendo ci impone un intervento tempestivo, che possa contribuire ad alleviare gli enormi disagi che sta subendo la popolazione -, commenta il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, che dell’Associazione tra le diciannove fondazioni emiliano-romagnole è Vice Presidente -. Faremo la nostra parte: siamo enti che operano per il benessere sociale ed economico del territorio e, come è già avvenuto in passato per altre calamità naturali, siamo chiamati a dare un contributo importante ora, nel momento della massima emergenza, e in prospettiva per sostenere una logica di prevenzione e contrasto ai problemi causati dal
cambiamento climatico”.

“Come sempre le Fondazioni di origine bancaria assicurano il loro tempestivo supporto ogni volta che emergenze come questa investono i diversi territori della Penisola – ha dichiarato Francesco Profumo, presidente di Acri –. Ispirate da una visione di solidarietà nazionale, le Fondazioni di tutta Italia si attivano per contribuire alle prime necessità delle popolazioni coinvolte”.

 

ALLUVIONE, MANCA LA CULTURA DEL RISCHIO

I cittadini sono l’ultimo anello della catena che deve far fronte all’emergenza in caso di inondazioni. Come? Sulla base di comportamenti virtuosi che salvano la pelle. Il progetto Capflo ha studiato l’analisi delle capacità sociali per la mitigazione dei rischi di inondazione, sviluppando proprio questo, ovvero le capacità sociali delle comunità neri bacini, in particolare nella val Trebbia per il territorio piacentino. Quello che è emerso è che in pochi sanno cosa fare in caso di allerta: la conoscenza del sistema di prevenzione è limitata, non si conoscono le aree di assistenza, non si sa come minimizzare i rischi, ma si conoscono invece le aree a rischio

AMBIENTE, DNA PERDUTO NELLA SINISTRA?

Vedendo le immagini del disastro di Livorno, la mente corre a due anni fa, il 14 settembre del 2015. L’esondazione del Nure che provocò vittime e distruzione. Oggi come allora ricominceranno le polemiche politiche, il rimpallo delle responsabilità giocate, addirittura, sui colori delle allerte. Sarà forse così diversa una allerta arancione rispetto ad una rossa? Li chiamano eventi straordinari ma, in realtà, sono sempre più frequenti. Il clima è cambiato, sostengono i meteorologi, perché in poche ore cade tanta pioggia quante ne dovrebbe cadere in parecchi mesi. Ma la pulizia dei fiumi, la pulizia dei canali a chi spetta se non alle amministrazioni? Passando sul ponte del Nure all’altezza di Pontenure ci sono solo erba e arbusti che crescono nel letto del torrente. Non ci vuole un esperto per capire che quando piove in modo abbondante il rischio si fa più alto. Sfogliando i quotidiani ci ha incuriositi l’analisi di Sergio Rizzo su Repubblica che riporta la parole del fondatore del PD Walter Veltroni “oggi la sinistra non può dirsi tale se non è ambientalista”. Veltroni sottolinea come la sinistra abbia perso quell’impronta ecologista che doveva essere parte integrante del sua dna. Anche il PD – scrive Rizzo- è impegnato, come gli altri partiti di sinistra dell’Europa occidentale, sul terreno della difesa ambientale, ma le ambiguità su questo fronte sono forti da tempo. La legge per la difesa del paesaggio che si propone di limitare il consumo del suolo giace in Parlamento, senza che nessuno da sinistra si imponga di dare una svolta. La sensazione è che le politiche ambientali lascino un pò il tempo che trovano, nel senso che ritornano in auge solo quando accadono disastri come quello di Livorno o, due anni fa, come accadde per il nostro territorio che mise in ginocchio mezza provincia.  Eppure quando di mezzo ci sono vite umane non si dovrebbe scherzare.

DE MICHELI “ENTRO L’ANNO I PRIMI RIMBORSI POST ALLUVIONE”

Entro l’anno i privati avranno i risarcimenti del post alluvione da parte dello Stato. Lo ha confermato il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli nel corso del primo incontro con i sindaci della provincia per comunicare gli aspetti pratici ed operativi, oltre che i tempi dei rimborsi per gli alluvionati del 14 settembre scorso. Questo grazie al via libera del Consiglio dei Ministri che ha portato all’operatività la norma contenuta nella Legge di Stabilità per il 2016 che, per la prima volta, riconosce in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale un contributo ai cittadini e alle aziende danneggiate dagli eventi calamitosi e alluvionali. L’importo è molto rilevante fino ad un massimo di 1,5 miliardi di euro. In sostanza da oggi i privati avranno 90 giorni per presentare la documentazione richiesta, le imprese 180 giorni, un periodo più lungo perchè a queste sono richieste un numero maggiore di certificazioni per il rimborso non solo dei beni immobili, ma anche di macchinari e scorte. La procedura di risarcimento prevede due fasi: una prima di raccolta delle richieste di risarcimento, una seconda che consiste nell’organizzazione del contributo attraverso il meccanismo della cessione del credito d’imposta. Privati ed aziende che hanno compilato i due moduli consegnati dalla Protezione Civile hanno diritto al risarcimento.

de micheli rimborsi allunvione

2015, UN ANNO DI CONTRASTI

E’ stato l’anno dei contrasti, l’anno delle luci e delle ombre, l’anno del chiaro scuro. Se dovessimo riassumere il 2015 piacentino, così come si fa al termine di ogni anno quando si archivia tutto ciò è stato pensando al nuovo, con propositi e progetti, potremmo individuare due macro eventi che hanno messo in luce potenzialità, per molti nascoste, e fragilità. Da una parte la partecipazione ad Expo, certamente non partita da subito con il piede giusto, forse per inconsapevolezza più che per incapacità; zoppicante all’inizio con piazzetta Piacenza che, in effetti, ci ha messo un po’ a decollare, ma con gli aggiustamenti in corso d’opera si è guadagnata un posto da spettatrice e da protagonista nel mezzo del Cardo a due passi dall’albero della vita e da palazzo italia. Dall’altra parte, quella più buia, dolorosa e drammatica dell’alluvione del 14 settembre. Una data che nessun piacentino dimenticherà, una data che ha messo in luce le fragilità di un sistema di allerta fallato, certamente da cambiare.

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RONCAGLIA, DANNI ALLE IMPRESE PER 1 MILIONE E MEZZO DI EURO

Ammonta a 1 milione 548 mila euro la somma dei danni alle imprese colpite dall’alluvione del 14 settembre scorso a Roncaglia. In tutto sono state 26 le imprese o attività commerciali che hanno aderito al bando per la concessione dei contributi a fondo perduto promosso dal comune di Piacenza che ha messo a disposizione 140 mila euro per le aziende colpite. La somma verrà ripartita in base alle singole richieste pervenute da un minino di 858 euro ad un massimo di 6162. Somme che serviranno per il ripristino più urgente dei macchinari ammalorati a seguito dell’alluvione del Nure. La liquidazione delle somme avverrà già entro la prossima settimana, entro 120 giorni da questa data le imprese dovranno presentare regolari fatture delle spese già quietanzate.

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ELEGANZA E SOLIDARIETA’, PER LA CENA BENEFICA A PALAZZO GOTICO

Eleganza e solidarietà. La cena benefica di gala per la chiusura di Expo si è svolta in un clima elegante e raffinato votato alla solidarietà. Il ricavato della serata è stato interamente devoluto al fondo Caritas per le popolazioni colpite dall’alluvione del 14 settembre. Gli chef stellati piacentini hanno preparato il menù, i sommelier hanno pensato ad abbinare i vini la gente ha offerto il proprio contributo per una buona causa. Palazzo Gotico si è trasformato un in vara e propria sala da ricevimento con una trentina di tavoli sobriamente apparecchiati arricchiti dal sapiente tocco di Davide Groppi per le l’illuminazione. “Non siamo qui per celebrarci – ha detto il sindaco Dosi – ma per ricordare che abbiamo fatto grandi cose perchè le abbiamo fatte insieme e per affermare che di fronte a una disgrazia siamo stati capaci di reagire in una maniera non comune”. Nel corso della serata sono stati ripercorsi i momenti salienti dell’esperienza piacentina ad Expo allietati dalle voci del coro del Gospel Choir. Alla cena hanno partecipato per lo più i rappresentanti delle istituzioni e delle principali associazioni, ma anche privati cittadini.

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RONCAGLIA, CAMBIA L’ORARIO DELLO SPORTELLO COMUNALE

A Roncaglia cambia l’orario di apertura al pubblico dello sportello comunale gestito dal Comune nella ex scuola per dare supporto e informazioni nella compilazione delle schede di rilevamento danni subiti a seguito dell’alluvione. Dal 14 novembre lo sportello aprirà lunedì, giovedì e sabato dalle 8.30 alle 13 e dalle 13.30 alle 18. Rimangono invariate le modalità e la scadenza entro la quale inviare le schede di rilevazione danni che dovranno essere restituite entro sabato 28 novembre agli sportelli Quic di viale Beverora o allo stesso sportello comunale di Roncaglia. Confermata la possibilità di avvalersi di una consulenza gratuita per la compilazione delle schede di rilevazione, erogata solo per appuntamento al numero 334.8864268 oppure inviando una mail alla casella di posta elettronica sportello.roncaglia@comune.piacenza.it. Le schede e tutta la documentazione da consultare e scaricare sono disponibili sul sito www.comune.piacenza.it dove è presente anche il bando comunale per contributi a fondo perduto per incentivare la riprese delle imprese colpite dall’alluvione.

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