CENTRO SINISTRA ANCORA UNA VOLTA DIVISO VERSO LE AMMINISTRATIVE. ERA EVITABILE?

E così tutto si accartocciato su se stesso. I buoni, quanto nobili, propositi di costituire una larga coalizione di centro sinistra che andasse dalla rifondazione, passando per il PD fino alle realtà civiche e associative, sono andati distrutti. Dopo 15 mesi di lavoro Alternativa per Piacenza è arrivata al capolinea. Qualcuno, nella fattispecie Sergio Dagnino uno di quelli che fin da subito profuse impegno per la sua costituzione, scrive su Facebook inutile girarci intorno, è un fallimento.

Dopo un tira e molla di alcun mesi, per certi aspetti logorante se non addirittura estenuante, in cui prima a uscire sono stati i “dissidenti”, poi la parte maggioritaria del gruppo, in testa il Pd, è calato il sipario. Miseramente, mi permetterei di aggiungere per tutti quegli elettori di sinistra che hanno creduto al progetto, e che all’inizio erano in tanti. “Quasi incredibile sentir dialogare persone che prima si guardavano in cagnesco” lo abbiamo sentito dire e scritto diverse volte sulle varie testate, frase pronunciata proprio da chi ha visto nascere ApP.

Il tutto si è incrinato sulla scelta del candidato e sulle modalità di questa scelta. Sono state proposte le primarie da Pd e Articolo 1 in testa. Rifiutate dal gruppo dei novi rappresentato da Sergio Dagnino, Luigi Rabuffi e Stefano Cugini che se sono andati dal gruppo. Gli stessi che dopo una settimana, per rispondere alla mozione di unità presentata per ricompattare il gruppo, si sono ripresentati accettando le primarie. Nel frattempo la parte maggioritaria numericamente della coalizione ha proposto il nome di Massimo Castelli come candidato. Candidato unitario? Candidato per le primarie? Anche su questo punto si è creata confusione, mancanza di chiarezza che hanno portato al risultato di oggi. Partito Democratico, Articolo 1, Coraggiosa, PSI e civiche hanno deciso di lasciare ApP e di andare da soli, probabilmente rappresentati dal candidato Massimo Castelli, sempre che lui rinnovi la disponibilità.

Restano dentro gli ormai ex “scissionisti”. Ho lavorato al massimo delle mie capacità per limare le differenze e mantenere la famosa “unione tra diversi”- scriveva ieri sul profilo facebook Dagnino –  facendomi anche da parte quando qualcuno mi aveva chiesto, di dare la mia possibilità a candidarmi per la carica di primo cittadino. Anche nell’ultima assemblea, la mia dichiarazione di disponibilità a votare la mozione presentata dal gruppo capitanato da quel romantico pieno di passione che è Gianni Cravedi, anche nel caso di bocciatura degli emendamenti presentati, era in quel senso. Ora – conclude Dagnino – non è il tempo delle recriminazioni, tantomeno quello delle accuse (e mi auguro non lo sarà mai). Riordiniamo le idee e ripartiamo. Il futuro spesso ci sorprende.

Quale sarà il futuro? Difficile dirlo, ma a pensarci bene neanche troppo: il PD e gli altri partiti si presenteranno con Castelli, quello che resta di ApP con Stefano Cugini (che resta per ora capogruppo del PD in consiglio comunale). Risultato: ancora una volta il centro sinistra arriva spaccato alla competizione elettorale più importante per il territorio, le amministrative comunali.

REGGI: “IL PD HA PECCATO DI POCA CONDIVISIONE, MA STA RECUPERANDO”

Amministrative comunali, impegno nel ruolo di direttore dell’agenzia del Demanio, equilibri ed errori del Partito Democratico. Roberto Reggi si racconta nella lunga intervista a Di Profilo a cui rivela “il Partito Democratico ha fatto degli errori soprattutto di mancata condivisione, ma stiamo recuperando”

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ELEZIONI EUROPEE, URNE CHIUSE ALLE 23, AFFLUENZA SUPERA IL 60%

La prefettura sta eleborando i dati per il definitivo sull’affluenza alla chiusura dei seggi.

Alle 19 il dato relativo all’affluenza è del 49,47% per le europee e del 55,65% per le amministrative. Cortebrugnatella è il comune dove si è registrata la maggiore affluenza per le europee con il 67,7% mentre Piozzano quello con la più alta percentuale di votanti per le comunali con il 67,2%

Nell’election day il primo dato è quello dell’affluenza: alle ore 12 ha votato il 22,77% degli elettori per le europee, per le amministrative comunali che riguardano 34 comuni della provincia il dato si attesta al 23.36%.

Per le amministrative Il comune con la più alta percentuale di votanti alle ore 12 è Caminata con il 40,47%, la percentuale più bassa invece si è registrata a Morfasso dove ha votato il 14,95% degli aventi diritto.

Per le europee l’affluenza più alta si è registrata sempre a Caminata  con il 40% mentre la più bassa a Cerignale con il 15,7%.

I seggi aperti fino alle 23 di domenica 25 maggio.

 

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