SEMINARIO DI CRITICA CINEMATOGRAFICA: APERTE LE ISCRIZIONI ALLA QUATTORDICESIMA EDIZIONE

Sono aperte da oggi fino al 26 maggio 2024 le iscrizioni per il seminario residenziale di critica cinematografica che si terrà a Bobbio, in concomitanza al Bobbio Film Festival, dal 27 luglio al 3 agosto.

I partecipanti potranno accedere gratuitamente alle proiezioni dei film e far parte della giuria ufficiale del Festival. Inoltre le recensioni degli studenti saranno pubblicate sulla rivista “Cinecritica” del SNCCI.

L’iscrizione al seminario, curato da Anton Giulio Mancino, è gratuita e a numero chiuso. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza. Tutte le informazioni sul sito www.fondazionefarecinema.it 

https://fb.watch/qwkTRsSB16/

GOBBO D’ORO A “MARGINI”. PEDRAZZINI: “IN QUESTA EDIZIONE DIBATTITI MOLTO PARTECIPATI E VIVI”

E’ andato a Margini del regista Niccolò Falsetti l’edizione 2023 del Gobbo d’Oro, la consegna del premio è avvenuta durante l’ultima serata della rassegna. “Un’edizione che ha avuto un enorme successo di pubblico – ha commentato la direttrice artistica Paola Pedrazzini – che ci aspettavamo per proiezioni come Il signore delle formiche Rapito ma che è stato altrettanto per film cosiddetti minori, come Margini, Mia, Le otto montagne. Anche i dibattito sono stati molto partecipati e vivi, come non lo era da anni; a Bobbio in questi giorni, nei bar, si parlava dei film e dei dibattiti, talvolta vivaci, che sono scaturiti. Merito del pubblico certo, ma anche del numerosi corsiti presenti”.

Ecco i premi:

PREMIO DEL PUBBLICO – CITTA’ DI BOBBIO Premio: gobbo BIANCO
Premio indirizzato al film più votato dagli abbonati del Festival.
EX aequo:  “Mia” di Ivano De Matteo e “Il signore delle formiche”

PREMIO FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO Premio: un gobbo ARLECCHINO per ciascuno
Per la categoria “premio per miglior attore” e “migliore attrice” la giuria, composta dai corsisti del Seminario Residenziale di Critica Cinematografica, ha deciso di attribuire il gobbo a Premio al migliore attore a Filippo Timi e migliore attrice a Rita Bosello per “Il signore delle formiche”.

Motivazioni:
A Rita Bosello
Per la materna intensità con cui ha donato spessore emotivo alla sua Susanna Braibanti, restituendo la complessità del rapporto tra il figlio Aldo e la società.

Per la categoria “premio per miglior attore” la giuria, composta dai corsisti del Seminario Residenziale di Critica Cinematografica, ha deciso di attribuire il gobbo a Premio al migliore attore a Filippo Timi per “Le otto montagne”
A Filippo Timi Per aver dato corpo al personaggio di Giovanni Guasti sapendo conciliare i propri specifici tratti individuali con la capacità di trascendere se stesso a favore del ruolo.

PREMIO SPECIALE QUOTIDIANO LIBERTA’
Premio: scultura-riproduzione del primo numero del giornale Libertà
La giuria, composta dai corsisti del Seminario Residenziale di Critica Cinematografica, ha deciso di attribuire il premio Libertà 2023 al film
“Le otto montagne” dei registi Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch

motivazioni del premio:
“Per aver raccontato con una regia ricercata lo spazio montano dove l’autenticità di un’amicizia danza tra perdite e riconquiste.

PREMIO “GOBBO D’ORO” 2023
Premio: Gobbo d’oro (scultura di LUIGI SCAGLIONI)
Premio per il miglior film: vince il premio: “Margini”

motivazioni del premio:
Esordio viscerale e genuino, “Margini” è un racconto intimo in cui musica e amicizia si fondono per andare oltre la sola comunità punk di Grosseto. Grazie alla rivendicazione della marginalità, parla alla frustrazione di coloro che, come i protagonisti, sono consapevoli che il mondo vero, se esiste, sta giusto poco più in là.

BELLOCCHIO: “IN ESTERNO NOTTE VI RACCONTO LA VICENDA UMANA DEI PERSONAGGI”

Tutto esaurito per la proiezione delle prime due puntate di Esterno Notte, il film di Marco Bellocchio che ripercorre la storia di Aldo Moro. Il regista è stato omaggiato calorosamente dal pubblico del Festival e dal sindaco di Bobbio che gli ha consegnato la cittadinanza onoraria della città di Bobbio.

“In Esterno Notte – ha detto Bellocchio – non vi è la ricerca di responsabilità per quello che è accaduto, ma la volontà di raccontare una vicenda profondamente umana”.

Le altre puntate saranno proiettate lunedì 8 e martedì 9 agosto. Stasera sarà la volta del premio Oscar Paolo Sorrentino con E’ stata la mano di Dio.

BELLOCCHIO: “PER ME E’ PIU’ IMPORTANTE IL PONTE GOBBO DELLA CROISETTE”

 

Il maestro Bellocchio ha scelta la sua Bobbio per presentare Marx può aspettare, l’ultimo film che ha conquistato la Palma d’Oro d’onore a Cannes. Il ponte Gobbo, le piazze, le vie di quel gioiellino nel cuore della val Trebbia sono i protagonisti insieme alla sua famiglia del film che ha aperto la 24esima edizione del Bobbio Film Festival dopo un anno di stop forzato.

Eppure l’atmosfera è rimasta la stessa, raffinata ed elegante, grazie alla formula vincente collaudata negli anni: proiezione dei film, dibattiti con i critici e il pubblico e, parallelamente, il seminario residenziale di critica cinematografica.

A BOBBIO TORNA IL FILM FESTIVAL: SI APRE CON BELLOCCHIO

Sarà Marx può aspettare di Marco Bellocchio ad aprire, il 21 agosto, la 24esima edizione del Bobbio Film Festival dopo lo stop forzato della scorsa estata causa covid. Il film, che ha conquistato la palma d’oro a Cannes, verrà proiettato per la prima volta in Italia alla presenza del regista, proprio a Bobbio, con tutta la famiglia Bellocchio.

Seguiranno altre sette serate con ospiti e film, come sempre di altissima qualità, scelta della direttrice artistica Paola Pedrazzini. Il 22 agosto sarà la volta di miss Marx di Susanna Nicchiarelli, il 23 Figli di Giuseppe Bonito, parteciperanno alla serata Valerio Mastrandrea la compagna del compianto Matti Torre, Francesca. Il 24 il festival proseguirà con La terra dei figli di Claudio Cupellini, il 25 i fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo, già vincitori del Gobbo d’Oro, torneranno a Bobbio con Favolacce. Giovedì 26 Il cattivo poeta di Gianluca Iodice, il 27 agosto verrà proiettato Hammanet di Gianni Amelio. Per arrivare il 28 al gran finale con cerimonia e premiazione.

FARE CINEMA: DUE NUOVI CORSI DI ALTA FORMAZIONE. BOBBIO SET DI UN FILM?

L’alta formazione cinematografica prosegue grazie all’impegno della fondazione Fare cinema, la regione emilia romagna e il fondo sociale europeo. Due sono i percorsi proposti dalla Fondazione presieduta da Marco Bellocchio che come è nella tradizione avranno docenti d’eccezione. Scrivere per il cinema: lo sceneggiatore, dall’idea al film. 600 ore totali di cui 200 d’aula e 400 di project work, tenuto da Valia Santella, reduce del grande successo de Il traditore ma anche di altri successi con Nanni Moretti, Silvio Soldini e Grabriele Salvatores. L’altro corso è incentrato sulla figura del produttore cinematografico tra creatività e innovazione diretto dal docente Gianluca Arcopinto che ha accompagnato all’esordio registi come Matteo Garrone e Paolo Genovese.

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AMMORE E MALAVITA HA APERTO IL BOBBIO FILM FESTIVAL

E’ stata un grande successo la prima serata che ha aperto la ventiduesima edizione del Bobbio Film Festival. Protagonisti i fratelli Manetti, Antonio e Marco, registi del film Ammore e Malavita. Un graditissimo ritorno a Bobbio per i Manetti Bros che lo scorso anno erano in val Trebbia per girare il corto insieme ai ragazzi di Fare Cinema.

JULIETTE BINOCHE: “NESSUN RIMPIANTO NELLA MIA VITA PROFESSIONALE”

Ha chiuso la ventesima edizione del Festival del cinema di Bobbio con grazia ed eleganza. Una grazia ed una eleganza che unite alla bellezza senza tempo fanno di lei una vera diva internazionale. Juliette Binoche ha incontrato la stampa e gli studenti dei corsi di critica cinematografica e di regia svolti nei giorni scorsi a Bobbio, sotto la direzione di Marco Bellocchio, per poi presentare il film L’attesa del giovane esordiente Piero Messina che la vede protagonista. Un ruolo delicato, quello di una madre, anna, che sta vivendo la perdita del figlio, una situazione drammatica che la costringe a vivere come in un’altra vita.

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TORNA LA DUE GIORNI DEL RICHIAMO DEL TREBBIA

Torna il Richiamo del Trebbia, la due giorni dedicata al fiume, ma anche al divertento e alla natura. Appuntamento sabato 2 e domenica 3 luglio a San Salvatore, sarà una festa sostenibile e a chilometro zero. Nato nel 2011 da una idea del canoista Martino Frova che chiamò a raccolta per la prima volta gli amici del fiume per proporre un’iniziativa fino ad allora intentata, la discesa del trebbia dalla confluenza col torrente Brugneto, fino alla foce, da due il Richiamo si svolge in due round: una prima giornata dedicata agli amanti della canoa , che quest’anno si è tenuta il 3 aprile, il 2 e 3 luglio dedicata invece agli amanti del fiume ed alla sua fruizione. Proprio questo evento, organizzato dall’Osservatorio permanente sulla Val Trebbia,  affianca una serie di attività ricreative e di fruizione del fiume.

L’attenzione del Richiamo del Trebbia quest’anno è puntata sui grandi temi irrisolti che da anni le associazioni dell’Osservatorio del Trebbia affrontano per difendere il fiume, essere stimolo verso cittadini e istituzioni, valorizzarne la fruibilità in modo sostenibile e per questo durante le due giornate ci saranno momenti informativi e conviviali dedicati: sabato alle 18 agli effetti dell’alluvione, al contratto di fiume, aggiornamenti sulla centrale di san Salvatore la statale 45 e Terme di Bobbio, alle 21 alla navigabilità e sicurezza del fiume. L’altra novità di quest’anno è che tutto il cibo sarà prodotto localmente ad eccezione della pasta di Libera Terra prodotta da terreni confiscati alla mafia.

Sabato 2 ritrovo ore 8.45 piazza San Francesco a Bobbio. Domenica 3 ritrovo ore 10 Ponte Barberino.

RICHIAMO DEL TREBBIA RICHIAMO DEL TREBBIA MUSICA

FARE CINEMA, FRANCESCHINI:” INVESTIAMO SUI GIOVANI TALENTI”

Bobbio come una piccola Venezia? Chissà, forse il paragone è un po’ troppo ardito, ma le premesse perchè il gioiellino della val Trebbia diventi un luogo dove fare alta formazione cinematografica ci sono tutte. A suggellare la posa della prima pietra della scuola permanente di alta formazione, è stato il ministro alla cultura Dario Franceschini nel corso della giornata piacentina, accompagnato dal sottosegretario Paola De Micheli, dall’assessore Paola Gazzolo, dal maestro Marco Bellocchio e da Paola Pedrazzini. Questa scuola è un esempio di quanto sua importante investire sul presente, con un occhio alla tutela del passato. “Il cinema italiano non è fatto solo di un glorioso passato, ma è fatto anche di un glorioso presente – ha detto il ministro – Abbiamo grandi maestri, giovani talenti, riconoscimenti internazionali”. 

Dopo l’esperienza ventennale di Fare Cinema in cui Bellocchio ha creduto fin dall’inizio, formando giovani talenti che oggi lavorano in modo stabile nel mondo cinematografico, l’idea di creare proprio a Bobbio una sorta di dottorato del cinema, è parsa la prosecuzione naturale. Ora la sfida è proiettare il tutto nei prossimi mesi, perchè questa scuola diventi operativa il prima possibile. Sugli argomenti da trattare, il regista ha già le idee chiare; valorizzare il territorio, la val trebbia in primis con il suo fiume, ma anche i simboli di Bobbio come San Colombano o la resistenza. 

Regista e collante tra le idee e la parte operativa il sottosegretario Paola De Micheli che ha ribadito come alimentare le proprie radici ci abbia aiutato a diventare ciò che siamo. Una scuola di formazione che va nella direzione anche di sostenere il territorio dell’Appennino, per realizzare l’operazione più difficile in ambito culturale, ovvero fare cultura come volano per l’economia del territorio. L’assessore Gazzolo ha ribadito come la regione Emilia Romagna abbia raddoppiato i fondi per la cultura, l’obiettivo di mandato è triplicarli, e che dal primo marzo verrà pubblicato il primo bando per le produzione cinematografiche e audiovisive.

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