MURELLI SOSPESA DALLA LEGA. “HA PERCEPITO IL BONUS DA 600 EURO”

E’ stata sospesa insieme al collega per aver incassato il bonus da 600 euro previsto per i titolari di partita Iva che non hanno lavorato nel periodo dell’emergenza Covid. I nomi della deputata Elena Murelli e del collega Andrea Dara della Lega circolati nelle ultime ore per lo scandalo  i furbetti del bonus Covid  sono stati confermati dal capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari.

“Pur non avendo violato alcuna legge – dice Molinari – è inopportuno che parlamentari abbiano aderito a tale misura e per questa ragione abbiamo deciso e condiviso con i diretti interessati il provvedimento della sospensione. E’ comunque incredibile che i vertici dell’Inps non abbiamo versato ai lavoratori che aspettano da marzo quanto dovuto e che abbiano invece versato a chi non era in difficoltà. In qualsiasi altro paese i parlamentari sarebbero stati sospesi ma il presidente dell’Inps sarebbe stato licenziato”.

Ci permettiamo di scrivere che spostare il problema sul presidente dell’INPS non è corretto. Esiste una sfera morale che va al di là di ogni cosa; quella correttezza che dovrebbe impedire ad un parlamentare di fare domanda per un bonus dedicato a quelle persone che il Covid ha messo all’angolo lavorativamente parlando. Poco importa se la legge permette di farlo, se tutto è stato fatto e richiesto senza errori o forzature. C’è un aspetto morale indiscutibile e insuperabile, almeno dovrebbe.

PENSIONI, ARRIVA IL RIMBORSO MA NON PER TUTTI

Nonostante gli uffici siano chiusi, si continua ad offrire assistenza ai pensionati che chiedono delucidazioni rispetto al mancato o presunto rimborso degli arretrati. Sono giorni di intenso lavoro per i sindacati dei pensionati impegnati a fornire assistenza tra chi ha o non ha ancora ricevuto il tanto agognato rimborso promesso dal Governo. La data sarebbe dovuta essere lunedì 3 agosto, ma pare che non a tutti sia arrivato. Certo è che non tutti i pensionati ne hanno diritto, ma solo coloro che nel 2012 hanno percepito una pensione lorda tra 1405,05 e 2810,10 euro e chi tra 1443 e 2886 euro (sempre lorda) nel 2013. I pensionati che hanno avuto importi inferiori non hanno diritto a nulla perché le loro pensioni non hanno subito il blocco. Lo stesso vale per gli importi superiori. Il governo Renzi ha stabilito la platea degli aventi diritto. Così è sceso a 2 miliardi di euro l’onere finanziario a carico dello Stato che sarebbe stato dieci volte superiore in caso di applicazione integrale della sentenza.  “Tra questi ci sono pensionati che hanno ricevuto il rimborso altri no – conferma Luigi Ferrari segretario generale FNP Cisl – proprio a loro dobbiamo ricalcolare le singole pensioni. A questo proposito i nostri legali hanno preparato delle lettere che i pensionati possono spedire con raccomandata A/R all’Inps nazionale in cui si contesta la norma. In più abbiamo intenzione di effettuare un ricorso pilota alla Corte Costituzionale mettendo in discussione la legge in toto”. Ad unificare le battaglie legali in preparazione è la convinzione che sia stata elusa la decisione della Consulta che impone la restituzione a tutti gli aventi diritto delle somme corrispondenti alla rivalutazione delle pensioni. Secondo i sindacati non si tratterebbe di bonus ma di “escamotage” cioè di una parziale restituzione del dovuto che riduce il potere di acquisto di larga fetta di popolazione.

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