NON SEI SOLA, LASCIATI AIUTARE. MC DONALD’S E COMUNE INSIEME CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Se sei vittima di violenza o stalking chiama il 1522.
Questo adesivo, da oggi, è affisso e visibile anche nelle toilette di Mc Donald’s di Piacenza che, in collaborazione con l’amministrazione comunale, si sono impegnati nella diffusione del numero antiviolenza e stalking 1522 promosso dal Dipartimento Pari Opportunità. La campagna si chiama Non sei sola, lasciati aiutare.
Un modo concreto per favorire la conoscenza di questo aiuto mettendo a disposizione gli spazi dei ristoranti che goni giorno accolgono 4100 cittadini, per raggiungere così più persone possibili.

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OLTRE LA STRADA, DUE DONNE SALVATE DALLE VIOLENZA DEL LORO AGUZZINO

Due anni per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. E’ la condanna inflitta ad un albanese arrestato lo scorso agosto dalla Polizia Municipale. A rivolgersi alla sezione locale della polizia giudiziaria della municipale era stata una 40enne della provincia di Cremona. Anna – il nome è di fantasia –  che gestiva un’attività commerciale con il fratello, aveva incominciato ad intraprendere una relazione sentimentale con un cliente fino ad allora conosciuto in modo superficiale. Il legame si è trasformato in un crescendo di violenze fisiche e psicologiche tanto da costringerla a prostituirsi in strada. La paura verso quell’uomo che all’inizio doveva essere il suo compagno le ha impedito di ribellarsi isolandola da parenti ed amici.  Fino a quando Anna ha raccolto le forze per affidarsi alla Polizia Municipale e raccontare la sua storia da cui è emerso che anche un’altra donna subiva le stesse brutali vessazioni. L’aguzzino arrivava addirittura a gettare Anna nella acque del Po per impedire all’altra di ribellarsi. Le due donne sono state prese in carico dal centro antiviolenza, seguite e tutelate nell’ambito del progetto Oltre la Strada.

CASA RIFUGIO, SI ALLARGA LA RETE DELL’ACCOGLIENZA VERSO LE DONNE

Si allargano le maglie dell’accoglienza e della protezione per le donne vittime di violenza. Dalla carta si è passati alla realtà grazie ad una casa rifugio in grado di ospitare fino a 17 donne. Un risultato corale, ci ha tenuto a ribadire l’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini, grazie all’impegno di diversi soggetti Asp città di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Asl, comuni di Piacenza, Fiorenzuola e Castel San Giovanni, oltre che la Regione Emilia Romagna che ha fatto da collante tra le diverse realtà. Di fronte ad un realtà in costante crescita, Piacenza risponde, con l’implementazione della casa rifugio ad indirizzo segreto, da 5 a 17 posti, ma anche con l’implementazione del Centro Anti violenza e l’attivazione di un servizio di reperibilità sociale per interventi di emergenza nelle fasce orarie di chiusura dei servizi. L’on. Giovanna Martelli, Consigliera del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di Pari Opportunità, ha sottolineato come “il fenomeno della violenza contro le donne sia in forte emersione nel paese che registra uno zoccolo duro molto forte, quindi l’aumento dei posti nelle case rifugio offre una risposta adeguata a questa piaga. Occorre ancora lavorare anche sul piano culturale e sull’educazione per contrastare questo fenomeno e le discriminazioni nei confronti delle donne”.

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CENTRO ANTI VIOLENZA SEMPRE PIU’ VICINO ALLE DONNE

Il Centro anti violenza del Comune in collaborazione con il Telefono Rosa verrà potenziato. Il protocollo, a giorni, passerà all’esame della giunta e sarà operativo entro la fine del mese di maggio. Un risultato raggiunto grazie ai fondi regionali messi a disposizione degli enti locali per il potenziamento del welfare e dell’accoglienza. Il Centro potrà contare su due operatori fissi, oltre che il supporto prezioso dei volontari e del Telefono Rosa forte dell’esperienza pluridecennale nella tematica della violenza sulle donne. Entro giugno dovrebbe partire anche un altro importante progetto delle case rifugio. Si tratta di alloggi messi a disposizione dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano per donne in stato di difficoltà che stanno seguendo un percorso di uscita dalla violenza e dallo sfruttamento.

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L’AUTO MUTUO AIUTO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Un gruppo di auto mutuo aiuto che metta al centro le donne vittime di violenza. Anche il Telefono Rosa di Piacenza, grazie al sopporto dell’assessorato alle Pari Opportunità del Comune, ha aderito al progetto promosso dalla Regione. “L’idea è nata all’interno del laboratorio di sartoria attivo da qualche tempo presso il nostro centro antiviolenza – ha spiegato Donatella Scardi responsabile del Telefono Rosa – le donne hanno cominciato a parlare tra loro,. a conoscersi a mettere in comune la loro esperienza e a superarla insieme. Per questo abbiamo deciso di costituire due gruppi di lavoro, formati da 6-7 donne vittime di violenza. Saranno due incontri settimanali di un paio d’ore ciascuno, presso la nostra sede del Telefono Rosa, per un totale di 40 ore”. L’obiettivo è condividere un’esperienza, mettendosi tutte sullo stesso piano “parlare e non sentirsi in colpa per quello che si è subito – spiega l’avvocato Scardi – la donna vittima di violenza non è malata, ma ha bisogno di aiuto per uscire dal tunnel della sopraffazione. Solo così si esce dall’isolamento, attraverso un gruppo che non giudica”. Nel 2014 a livello regionale 3500 donne si sono rivolte ai centri antiviolenza; a Piacenza 236 donne sono state seguite dal Telefono Rosa, 430 le chiamate in un anno. Un dato nuovo, degno di nota, è che 37 sono state le chiamate effettuate da terzi, in particolare i vicini di casa, segno che la sensibilità, anche da parte di chi non è direttamente coinvolto, è aumentata. Il fenomeno delle violenza sulle donne è una triste costante, anche per questo la Regione ha chiesto di ampliare gli orari di accoglienza dei centri antiviolenza. “Non si tratta di un’emergenza – ha specificato l’assessore Giulia Piroli – ma di una realtà che va affrontata con gli strumenti giusti, un vero e proprio fenomeno sociale”.

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