FOTI:”LA MAGGIORANZA PERDE I PEZZI”

“Quando una componente della maggioranza se ne va, una riflessione è d’obbligo”. Il consigliere Tommaso Foti torna sulle dimissioni dell’assessore Rabuffi dopo l’uscita dalla maggioranza di Rifondazione Comunista. “È un fatto politicamente grave – ha aggiunto Foti- lo stesso Rabuffi ha avanzato critiche nei confronti della maggioranza”. Effettivamente è così; il giorno dopo l’annuncio delle dimissioni, Rabuffi non ha esitato a dire che la politica , in questo caso, è perdente. Il sindaco ha chiesto un mese di tempo per sostituire l’assessore Rabuffi, anche perche potrebbe trovarsi nelle condizioni di sostituire un  secondo membro della giunta. Se Paola Gazzolo venisse confermata nel ruolo di assessore regionale,  Katia Tarasconi entrerebbe di diritto in consiglio regionale come prima dei non eletti.

FOTI

SEL SOSTIENE LA GIUNTA DOSI E L’ASSESSORE RABUFFI

L’assessore Luigi Rabuffi resta in attesa. In attesa trepidante di sapere cosa ne sarà del suo destino, di sapere se il cammino intrapreso con impegno e dedizione nel suo assessorato proseguirà o subirà uno stop. Tutto dipende dalla capacità di mediazione del sindaco Dosi e dalla posizione di Rifondazione Comunista e della coalizione Sinistra per Piacenza. “E’ un discorso politico che devono risolvere tra loro, spero al più presto – ci ha detto Rabuffi – entro la fine della settimana. Le elezioni sono passate, ora bisogna agire. Io ho un dovere verso chi mi ha eletto e verso di loro avrò massima coerenza. Sono molto contento degli attestati di stima ricevuti, ma devo rendere conto prima di tutto agli elettori che mi hanno votato, per questo se Sinistra per Piacenza uscirà dalla maggioranza, io farò un passo indietro”. Qualcosa, nelle ultime ore, sembra muoversi: SEL ha diffuso una nota in cui definisce positiva l’azione attuata fino ad ora dalla giunta Dosi, stigmatizzando le modalità della decisione di Rifondazione di uscire dalla maggioranza pur facendo parte della coalizione Sinistra per Piacenza. “Ancora una volta – si legge – Sel – disapprova la decisione del Partito della Rifondazione Comunista di ritenere concluso il ciclo politico per le motivazioni addotte nel comunicato del 15 novembre: totale chiusura e mancanza di disponibilità dell’Amministrazione; motivazioni non discusse insieme alla Lista “Sinistra” per Piacenza preventivamente che hanno determinato una forzatura politica attuata nelle immediate vicinanze di una tornata elettorale importante quale l’elezione del nuovo Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna e del suo Presidente“.

Di seguito la nota integrale di SEL

Sinistra Ecologia Libertà federazione di Piacenza ha riunito in assemblea i propri iscritti e la dirigenza provinciale per analizzare la situazione venutasi a creare con la presa di posizione del Partito della Rifondazione Comunista nei confronti dell’azione di governo dell’Amministrazione Comunale di Piacenza. Stigmatizzando le modalità della decisione del PRC, che, ricordiamo, agisce all’interno di un’alleanza politica che ha dato vita ad una lista a carattere unitario, non per niente denominata “Sinistra” per Piacenza, che alle elezioni comunali del 2012 ha sostenuto fattivamente il candidato sindaco Paolo Dosi contribuendo alla sua elezione a primo cittadino, gli organismi di Sinistra Ecologia Libertà hanno sottolineato l’azione positiva finora attuata dalla giunta Dosi. In particolare, le decisioni assunte in ambito ambientale, fra le quali ricordiamo la riqualificazione della sponda del Po; l’attenzione prestata alle tematiche giovanili e le iniziative a favore dello sviluppo dell’imprenditoria giovanile; la pervicace azione messa in atto a 360° per ottenere l’area della “Pertite” in proprietà comunale sono riprova della condotta positiva dell’Amministrazione. La capacità di ascolto si è esplicata anche nei confronti dei rappresentanti della lista “Sinistra” per Piacenza in occasione degli incontri avuti con il sindaco dove, effettivamente, sono stati sottolineati i punti programmatici, concordati già al momento della corsa per Primarie comunali nel 2011, non ancora attuati, fra i quali il rispetto delle risultanze del Referendum sull’acqua pubblica del giugno 2011; l’azione a favore della costituzione del Parco della Pertite; la risoluzione della situazione area ex ACNA; la conclusione ciclo industriale dell’inceneritore; il registro unioni e la rappresentanza migranti. Sinistra Ecologia Libertà resta in attesa di risposta in merito a tutte le questioni che sono ancora in sospeso o in via di definizione, ed auspica che, al momento della presentazione del bilancio di metà mandato, il Sindaco e la Giunta esprimano considerazioni chiare ed esplicite che consentano di intraprendere insieme la strada che porterà a termine positivamente l’azione dell’Amministrazione tutta relativamente alle tematiche programmatiche sottolineate. Ancora una volta Sinistra Ecologia Libertà disapprova la decisione del Partito della Rifondazione Comunista di ritenere concluso il ciclo politico per le motivazioni addotte nel comunicato del 15 novembre: totale chiusura e mancanza di disponibilità dell’Amministrazione; motivazioni non discusse insieme alla Lista “Sinistra” per Piacenza preventivamente che hanno determinato una forzatura politica attuata nelle immediate vicinanze di una tornata elettorale importante quale l’elezione del nuovo Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna e del suo Presidente. SEL ribadisce il sostegno all’azione finora intrapresa dai suoi rappresentanti in Consiglio Comunale e in Giunta, in particolare il positivo lavoro svolto finora dall’assessore Luigi Rabuffi, sottolineato da più parti, anche dalla società civile, e l’azione di stimolo, sì critico ma anche lucido e centrato sui temi, del consigliere Pallavicini ed auspica il fattivo proseguimento del dialogo e del confronto fra le forze politiche del centrosinistra.

“GIOVANI PROGETTI” , IL BANDO PER LE NUOVE IDEE

Giovani che svolgono attività a favore dei giovani. Il bando comunale Giovani Progetti ha proprio questo obiettivo: contribuire a realizzare iniziative per la valorizzazione del protagonismo giovanile. Il Comune, su richiesta della consulta giovani e scuola, ha messo a disposizione un contributo a fondo perduto di 15 mila euro per gruppi, associazioni, enti no profit che vogliono impegnarsi nella realizzazione di un progetto che rientri nell’ambito dell’impegno civile e della creatività. Le iniziative e le idee da sviluppare per partecipare al bando possono ruotare attorno al tema della partecipazione, della cultura, del patrimonio ambientale, dell’impegno civile, del volontariato, dello sport, della famiglia – lavoro, della solidarietà e della tolleranza; ma anche del linguaggio artistico, arte, espressività. I progetti dovranno pervenire entro il 10 dicembre 2014, la valutazione spetterà ad una commissione tecnica. Tra i criteri verrà valutato anche l’impegno per l’utilizzo dello spazio 2, la futura cittadella della cultura nell’ex circoscrizione 2. Il massimo del contributo è di 2500 euro. “E’ un impegno che l’amministrazione si è presa a favore dei giovani – ha detto l’assessore alla Politiche Giovanili Giulia Piroli – l’obiettivo di questo bando è premiare con un piccolo ma significativo contributo un’idea nata da un gruppo di giovani”. Entro l’anno verrà pubblicato anche un bando comunale per le start up. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.comune.piacenza.it. Per info giovani@comune.piacenza.it . Per un aiuto nella compilazione è possibile recarsi alle Spazio 2 il martedì e il giovedì dalle 20 alle 22, il mercoledì dalle 17 alle 19; e allo Spazio 4 martedì e giovedì dalle 21 alle 24 e il mercoledì dalle 17 alle 19.

Giovani progetti

CUGINI:”EMERGENZA MINORI STRANIERI, UNA BOMBA AD OROLOGERIA”

Una bomba ad orologeria. Sono parole utilizzate dall’assessore Stefano Cugini per definire la situazione che il comune sta vivendo con la presa in carico dei minori non accompagnati. Ad oggi l’amministrazione non ha più un posto disponibile per ospitarli. Una ottantina di minori di etnie diverse, soprattutto albanesi ed egiziani, sono collocati tra strutture del comune e convenzionate, circa 100 euro al giorno per il loro mantenimento; il problema si pone quando nuovi arrivi bussano alla porta dell’assessorato ai servizi sociali, come in queste ore. Il problema sta nella legge stessa: una volta che i minori arrivano sul territorio è il comune a doversene prendere in carico al cento per cento anche se non ci sono più posti a disposizione. 

Una situazione ai limiti di guardia, che rischia di esplodere, e la parte debole è quella dell’amministrazione che oltre a rimetterci penalmente nel caso non si prenda in carico dei minori arrivati sul territorio, spesso si trova anche a dover fare i conti con le critiche dei cittadini. La situazione sarebbe risolvibile se a livello centrale fosse la regione a smistare le presenze in base alla disponibilità delle province.

Un discorso che si lega a doppio filo con un’altra necessità a cui il comune deve far fronte quella dell’emergenza abitativa. A Piacenza sono in graduatoria 700 persone per un alloggio, il comune sta potenziando l’agenzia per l’affitto per accogliere le esigenze di quella cosiddetta “fascia virtuale”, circa il 40 per cento, che rimane fuori dal mercato, perchè non può permettersi di pagare un affitto ma neppure di entrare in graduatoria per un alloggio popolare.

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BERTOLA, BORGO FAXHALL: “SIAMO PRONTI AD AZIONI ECLATANTI”

Promettono azioni eclatanti i commercianti della galleria commerciale Borgo Faxhall se non si agisce subito. Un’ esortazione più che esplicita indirizzata all’amministrazione e alla politica in generale, perchè abbandonino le chiacchiere e passino ai fatti. Hanno agli animi esacerbati da anni, ben 15, in cui si è preso atto del problema di ciò che accade attorno al centro commerciale ma non si è fatto nulla per risolverlo, per colpa di una convenzione finita male. Ma ora che un progetto c’è è doveroso portarlo avanti. E’ la sintesi del pensiero di Cesare Bertola direttore del consorzio a cui sono associati i commercianti di Borgo Faxhall che ha partecipato alla seduta di consiglio comunale proprio sulla discussione del progetto di riqualificazione. “Ci sono cittadini piacentini che hanno investito i risparmi nel loro negozio – ha detto Bertola – si sono organizzati con la sorveglianza, con le telecamere di sicurezza, e nonostante questo in 15 anni si visti isolati in un contesto degradato, in cui tutto ciò che accadeva all’esterno sembrava in realtà accadesse all’interno della galleria, e questo non è vero”. In 15 anni oltre una trentina di saracinesche si sono abbassate, le aspettative rispetto a questo luogo sono andate via via scemando. Non ci stanno ad essere classificati operatori commerciali di serie B perchè devono subire le conseguenza dell’esterno che vortica attorno alla zona della stazione e del quartiere Roma. “Il tempo delle parole è proprio finito, questo è l’unico progetto che si avvicina all’originale e mi sembra l’unico realizzabile. Siamo seduti su una polveriera, la gente prima o poi esploderà – prosegue Bertola – agiremo in qualsiasi modo e in ogni sede se avremo la percezione che la politica non prenderà le decisioni che non è più possibile demandare”.

 

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ASILO INTERNAZIONALE E SOCIAL HOUSING AL QUARTIERE SAN GIUSEPPE

Un asilo che ospita bambini da 1 a 5 anni, l’utilizzo intensivo della lingua inglese e degli spazi esterni in modo sperimentale. Sono le tre linee guida del nuovo asilo, in fase di realizzazione, che sorgerà al quartiere San Giuseppe. Un progetto nato dall’idea lanciata da Confapi Piacenza durante l’assemblea annuale del giugno scorso e accolta favorevolmente dall’amministrazione comunale. All’interno del nuovo asilo verranno ospitati bambini da 1 a 5 anni a cui verrà insegnato la lingua inglese in modo intensivo, come negli asili internazionali,  in un contesto di housing sociale. Il progetto prevede il coinvolgimento delle fasce più deboli, il recupero totale del quartiere potenziando le aree verdi per arrivare ad standard abitativi di qualità. L’apertura della struttura è prevista per l’anno scolastico 2016/2017, i posti disponibili per la fascia d’età da 1 a 3 anni saranno tra i 12 e i 14, ancora da stabilire le fascia successiva. Vicino al nuovo asilo, che verrà realizzato completamente in legno, troveranno spazio anche importanti servizi Acer come il quartierato sociale e lo sportello di mediazione sociale. Nei mesi scorsi il quartiere San Giuseppe era stato al centro di alcune polemiche da parte dei residenti che lamentavano cattive frequentazioni, schiamazzi e sporcizia soprattutto nelle aree verdi. Questo progetto unitario, che vede la compartecipazione del pubblico (Comune e Acer) e del privato (Confapi), sembra andare nella direzione di smorzare le polemiche nell’ottica del social housing con una particolare attenzione alle fasce deboli, in questo caso i bambini.

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BORGO FAXHALL, NON SI PUO’ PIU’ ASPETTARE

Tre obiettivi: soddisfare le esigenze commerciali, dei pendolari e dare una risposta al tema della razionalizzazione degli spazi comunali. Sono le linee che hanno portato l’amministrazione ad elaborare e presentare il progetto di riqualificazione di Borgo Faxhall. Un progetto a cui si lavora da anni, anzi decenni, forse troppi, che ha subito stop forzati a causa di convenzioni che non hanno portato ai risultati attesi. Non si poteva più aspettare, ci sono interessi troppo importanti concentrati in quella zona, primi fra tutti il rilancio del commercio oggi in una situazione drammatica, ma anche le esigenze dei pendolari e dei fruitori dei mezzi pubblici. In 15 anni di vita, il centro commerciale Borgo Faxhall ha visto abbassarsi una trentina di serrande, oggi molti negozi all’interno della galleria sono sfitti e i cittadini non vedono quel luogo come il luogo dove fare acquisti, condizionati da ciò che accade all’esterno.

Nel nuovo comparto presentato dall’assessore Bisotti sorgerà la nuova autostazione per gli autobus, al posto del parcheggio da 190 posti del centro commerciale. L’amministrazione ha in programma di farne uno nuovo nella zona accanto alla chiesa di Torricelle. Il Berzolla che fine farà? É un edificio sotto tutela della Sovrintendenza che il Comune spera di ottenere e di ragionare insieme ai cittadini per un suo futuro utilizzo. La partita del Piano Caricatore invece dovrebbe concludersi il 16 ottobre quando sindaco e assessore andranno al Ministero della Difesa per definire la cessione. Il discorso economico finanziario è più complesso, semplificando è accaduto questo: il debito di Coemi, la società che nel 96 aveva firmato la convenzione con il comune, è di 4,5 milioni di euro. Coemi ha chiesto di arrivare ad una soluzione che, pur riconoscendo il debito, si trasformasse in un altro tipo di proposta. L’amministrazione ha così scelto di liquidare e riconoscere la compensazione di questo debito in cambio di 3300 metri quadrati di spazi in cui verranno collocati gli uffici comunali. Il concetto è: Coemi non ha realizzato le opere concordate ma ha offerto spazi dove troveranno casa gli uffici del comune. Tutto questo complesso, autostazione, parcheggio, opere viabilistiche annesse e verde, verranno realizzate attraverso la vendita degli edifici comunali di via Scalabrini e via Verdi. E i cittadini come vedono il progetto? Molto scetticismo tra i rappresentanti delle associazioni ma anche tra gli abitanti di una zona che ricordano tristemente come recitava lo slogan di una ventina di anni fa: “borgo faxhall il pezzo di città che mancava”.

FONDAZIONE, L’OPPOSIZIONE PROPONE TRE ALTERNATIVE A TOSCANI E MOLINARI

Giacomo Vaciago, Ettore Gotti Tedeschi e Corrado Sforza Fogliani. Sono le personalità che secondo l’opposizione in consiglio comunale potrebbero

ricoprire la carica di Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. La commissione consiliare 1, riunita per dibattere ancora una volta sul tema, non è certamente partita con le migliori premesse; accanto al presidente Perrucci non vi era alcun rappresentante della Fondazione. Non ha partecipato il presidente in regime di prorogatio Scaravaggi “per ragioni di opportunità”, non lo ha fatto neppure il vice Anselmi orma ex, ma soprattutto l’assenza più evidente è stata quella del sindaco Dosi, come ha sottolineato nel suo intervento il consigliere Marco Colosimo. “Rammarico per la mancata partecipazione del sindaco – ha detto il consigliere di Piacenza Viva – che si è dimostrato non adatto ad amministrare la  città”. Il leitmotiv dei consiglieri è stato “cosa ci stiamo a fare oggi qui, dal momento che non c’è nulla di nuovo e soprattutto non ci sono gli interlocutori richiesti?” Il consigliere della Lega Polledri si è scagliato contro la scelta di Toscani sostenuto dal Comune. “Che competenze finanziarie può avere questa figura? proponiamo un’alternativa alta, noi lo abbiamo fatto. Che fine ha fatto l’iter che la commissione si era data?” ha concluso Polledri. Gugliemo Zucconi ha preso le difese del primo cittadino: “non vi potete appigliare alla Fondazione per attaccare il sindaco. Su questo fronte non abbiamo potere”.

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160MILA EURO AL COMUNE DI PIACENZA DAL CONSORZIO DI BONIFICA. LO HA STABILITO IL TRIBUNALE

La gran parte del territorio comunale non è soggetta al tributo consortile: lo ha stabilito il tribunale di Piacenza pronunciandosi sulla controversia relativa al contributo di bonifica per gli immobili di proprietà comunale che ha visto l’amministrazione opporsi al Consorzio di Bonifica di Piacenza e alla Regione Emilia Romagna. Il Consorzio è stato condannato a restituire 160 mila euro oltre agli interessi legali. Dovuto solo il tributo unicamente per gli immobili nelle zone di Mortizza, Le Mose e Dossi di Roncaglia. 

Nel contempo, il Tribunale ha ritenuto che l’esistenza delle opere gestite dal Consorzio conferiscano al territorio un mero beneficio generico che, in forza delle leggi in materia e dei precedenti di giurisprudenza consolidatisi, non giustifica la pretesa contributiva del Consorzio stesso. Il principio sancito dal Tribunale è che il beneficio dato dalla regimazione delle acque, derivante al restante territorio comunale dalle altre opere idrauliche gestite dal Consorzio, è non solo generale, ma anche mediato dalla rete fognaria realizzata dall’Amministrazione comunale e non incide direttamente a favore dei singoli immobili, per cui non è dovuto il contributo consortile per gli immobili di proprietà comunale siti nelle altre zone della città.

La sentenza si intreccia con la nuova richiesta inviata dal sindaco Paolo Dosi nei giorni scorsi al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Demanio regionale di ottenere la gestione diretta, da parte del Comune, degli impianti Finarda, Armalunga, canale Diversivo Est e Ovest, attraverso una concessione prodromica anche all’acquisizione della proprietà. Ciò consentirebbe una gestione e manutenzione diretta degli impianti collegati alla rete fognaria da parte del soggetto gestore della rete, oggi Iren, con risparmio di spesa e una funzionalità di cui beneficerebbe la collettività locale.

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START UP FINANCING, MERCOLEDÌ SECONDO APPUNTAMENTO

Secondo appuntamento mercoledì 9 luglio  con Start up Financing al Cubo l’iniziativa promossa da Comune, Piacenza Expo e Camera di Commercio.  All’interno di e-Qbo in piazza Cavalli, in queste settimane diventato fulcro di innovazioni e nuovi talenti, una decina di neo imprendigori presenteranno la loro idea d’impresa in pitch da 90 secondi. Zerocinque23 li registrerà e al termine dei tre mercoledì,  l’ultimo è in programma per il 16 luglio, realizzerà una pagina web dedicata all’evento in modo da mettere in contatto i giovani imprenditori con i potenziali investitori nel corso della prossima iniziativa Start up Financing. Appuntamento alle 18.30 per le videoregistrazioni, al termine Nicola Gobbi di Unifidi Emilia Romagna presenterà le opportunità del fondo rotativo StartER per le PMI dell’Emilia Romagna.

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