PALAZZO MERCANTI: QUANDO GLI ASSENTI NON MANCANO

Un’assenza rumorosa. E’ quella del direttore generale Luca Canessa che manca da Palazzo Mercanti da almeno un paio di settimane. Il suo scranno in consiglio comunale è occupato, da due sedute, dalla dirigente Vittoria Avanzi. Un’assenza che fa rumore se non altro perché avvenuta pochi giorni dopo lo svelamento della falsa fideiussione di piazza Cittadella.

Secondo i ben informati a palazzo Mercanti, il direttore generale sarebbe in ferie: legittima scelta, ma in un periodo così delicato, forse ci si sarebbe aspettati una presenza costante in Comune. Ancora di più a ridosso della commissione n.5 in programma lunedì 27 maggio, del consiglio comunale dedicato a piazza Cittadella il 3 giugno, a pochi giorni dalla presentazione, da parte di GPS, della bancabilità fissata per il 31maggio e della nuova fideiussione che ha dichiarato di presentare l’8 giugno. Una serie di date e appuntamenti decisamente importanti. La situazione è tutt’altro che tranquilla, come è normale che sia dopo quello che è accaduto su una partita così delicata. “Nessuno è alla ricerca di un colpevole” aveva ribadito la prima cittadina, ma c’è da immaginare che si stiano ricostruendo i passaggi per arrivare all’anello della catena che è saltato.

Tutto tace, per ora, anche sulla posizione della dirigente dell’Avvocatura Elena Vezzulli. I rumors che la indicavano prossima al sollevamento dall’incarico si sono sopiti, probabilmente anche per l’assenza, in queste settimane, del direttore generale. Vedremo se la prossima settimana tornerà puntualmente al fianco della presidente Gazzolo, al timone dell’aula.

 

PIAZZA CITTADELLA: QUANDO IN COMMISSIONE L’ADDENDUM FU DEFINITO “A TUTELA DELL’ENTE”

A distanza di cinque mesi leggere i verbali della seduta congiunta delle commissioni 1 e 2  del 14 dicembre 2023, fa un certo effetto. Era la seduta in cui è stato presentato ai consiglieri il famoso addendum, per la “concessione della progettazione definitiva ed esecutiva, della costruzione del parcheggi interrato di piazza Cittadella, riqualificazione della piazza, nonché gestione della sosta a rotazione a pagamento, rimozione forzata dei veicoli nel comune di Piacenza”.

Erano presenti il direttore generale Luca Canessa, la presidente del Consiglio Paola Gazzolo, il vicesindaco Marco Perini, l’assessore Matteo Bongiorni, i dirigenti Massimo Sandoni e Giovanni Carini.

L’assessore Bongiorni definì, in quella sede, la convocazione delle commissioni “non istituzionalmente dovuta, ma un’occasione di informazione e trasparenza. Ad oggi, come a luglio scorso, sono tutti chiamati a confrontarsi su un punto fondamentale, ossia la massima tutela dell’ente”. Un lavoro tecnico di intenso confronto con gli uffici su cui ha prevalso “un forte senso di responsabilità”. “Oggi quindi – furono le parole dell’assessore Bongiorni – ci si avvia verso uno step decisivo, ovvero la sottoscrizione dell’Addendum che aggiorna, sulla base del contratto in essere, le condizioni di fattibilità dell’opera, di riqualificazione di Piazza cittadella, realizzazione del parcheggio sottostante
e piazza soprastante attualizzandole a quelle che furono le stesse condizioni e i medesimi rischi concepiti nella stipula del contratto del 2012”. “Il Comune – disse – è tornato a ricondurre questa vicenda può esigere dai soggetti coinvolti il rispetto degli impegni presi tra cui: il versamento dei canoni dovuti (periodo 2020-2023), le garanzie fideiussorie e la garanzia
di bancabilità”.

Nella seduta congiunta il direttore generale Canessa ribadì che “l’Addendum non è solo un’azione per la prosecuzione del contratto di concessione/costruzione/gestione, ma è anche un atto a tutela del Comune di Piacenza, delle sue finanze e del suo patrimonio e il motivo è da imputare al fatto che, dal punto di vista giuridico, questo contratto ha subito più di dieci anni di interlocuzioni tra uffici interni ma nessuna azione amministrativa-tecnica specifica”. Parole che andavano certamente nella direzione di rassicurare i consiglieri rispetto ad una pratica che da oltre dieci anni è passata sulle scrivanie di svariate amministrazioni senza esito.

Rassicurazioni che Canessa specifica ancora di più in un passaggio del suo intervento, ribadendo come, oggi rispetto a ieri, la cose siano cambiate “oggi c’è una polizza valida, rilasciata da un istituto iscritto a registri professionali, di durata quinquennale (dal 2013 al 2022 era di durata annuale ndr). Alla luce di questo Addendum si cerca di tutelare il Comune: da una parte, si vuole riportare in pari l’ente, obbligando il concessionario a pagare gli arretrati entro il 31/12/2023 (condizione essenziale per la validità
dell’addendum stesso), dall’altra si ritiene un ulteriore elemento essenziale dell’addendum (decade se queste condizioni non vengono rispettate) la produzione della prova di bancabilità e della concessione del mutuo/prestito/finanziamento da parte dell’istituto di credito”.

Parole che stridono alla luce di quanto accaduto: la bancabilità a distanza di cinque mesi non è ancora arrivata e, cosa più grave, la polizza fideiussoria è risultata falsa.

In quella seduta il direttore generale spiegò anche il ruolo dell’Avvocatura, a domanda del consigliere Massimo Trespidi “la competenza giuridica non è prerogativa solo di questo settore ma è in capo ai Dirigenti nonché al Segretario stesso”. Rispetto al parere dei Revisori dei Conti rispetto all’addendum, Canessa rispose “non è necessario che rilascino un parere in quanto tutte le raccomandazioni da loro fatte sono state già recepite”

 

BARBIERI: “NOI CONSIGLIERI NON SIAMO CONSIDERATI. E’ GRAVE CHE CI ABBIANO CONSEGNATO I DOCUMENTI IN RITARDO”

E’ l’8 maggio scorso quando i consiglieri ricevono dalla presidente Paola Gazzolo gli atti relativi a Piazza Cittadella e alla fideiussione. Due giorni dopo cioè che la stessa sindaca annuncia, durante il consiglio, che la polizza fideiussoria a garanzia del canone parcheggi 2023 è falsa, attraverso la lettura di una mail di Piacenza Parcheggi.
Gli atti però sono stati trasmessi alla Presidente del consiglio, dai Revisori dei Conti, l’8 aprile, ovvero un mese prima.
Un ritardo che secondo i consiglieri d’opposizione svilirebbe il ruolo del consiglio stesso che invece, attraverso la lettura degli atti, sarebbe stato reso edotto della situazione che si stava determinando.

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ELENA VEZZULLI SOLLEVATA DALL’INCARICO IN AVVOCATURA? IL RUMOR INSISTENTE A PALAZZO MERCANTI

Potrebbe arrivare tra poche ore un altro colpo di scena nella vicenda della falsa fideiussione. Per ora sono solo voci insistenti che si rincorrono, per la verità, da qualche giorno a Palazzo Mercanti e che, comunque, sono arrivate anche all’orecchio della diretta interessata che non smentisce. Lei è l’avvocato Elena Vezzulli, dirigente dell’Avvocatura del Comune di Piacenza. Secondo alcuni ben informati, potrebbe essere, a breve, sollevata dall’incarico che ricopre da svariati anni all’ufficio Avvocatura dell’ente.

Se la notizia si rivelasse vera aprirebbe un nuovo squarcio nella vicenda esplosa, una settimana fa, con la conferma da parte della sindaca Tarasconi che la polizza fideiussoria è falsa. Occorre rimettere in fila i tasselli per cercare di fare chiarezza: nell’abbondante mole di documenti e corrispondenza tra gli uffici che hanno accompagnato sin dall’inizio la fideiussione stipulata tra Piacenza Parcheggi e la compagnia Abarca Seguros, compare anche la relazione dell’Avvocatura, a firma dell’avvocato Vezzulli, datata 5 gennaio 2023, scritta pochi giorni dopo la presa visione della bozza del 29 dicembre 2022. Si legge chiaramente il tentativo di avvisare, di mettere in guardia il Comune a far i dovuti controlli in particolare riguardo a tre aspetti: la firma del legale rappresentante di Piacenza Parcheggi che appare illeggibile, la discordanza tra frontespizio e testo contrattuale della polizza e la non rilevabile compagine italiana (che poi si è rilevata inesistente) della compagnia portoghese. Tre alert che l’Avvocatura aveva inviato all’indirizzo dell’amministrazione, ripresi anche dal Collegio dei Revisori dei Conti, di cui abbiamo già scritto. Rispetto a tutto ciò l’amministrazione si é sempre detta sicura di aver svolto tutti i controlli che sono in suo possesso.

Ebbene, se fosse confermata la notizia della revoca dell’incarico le motivazioni che spiegherebbero questa decisione potrebbero essere queste:  l’amministrazione ha rilevato nell’ufficio assicurazioni, che fa capo all’Avvocatura, il responsabile delle mancate verifiche, oppure il progressivo “depotenziamento” dell’ufficio aveva l’obiettivo di portare la dirigente al sollevamento dell’incarico. Se tutto questo venisse confermato, c’è da giurare, che Vezzulli difenderà l’operato del suo ufficio in tutte le sedi e in tutti i modi. Anche nell’intervista rilasciata qualche giorno fa al quotidiano Libertà disse, quasi anticipando i tempi “i cittadini devono sapere che l’Avvocatura è, ed è sempre stata, da 25 anni, a presidio della legalità e che di questo ufficio si possono fidare”.

LE STRANEZZE CHE SALTANO ALL’OCCHIO SULLA FALSA FIDEIUSSIONE

Più si leggono i documenti e la corrispondenza tra revisori dei conti, uffici e la compagnia assicurativa portoghese, più si percepisce che qualcosa è sfuggito di mano, o meglio non è stato correttamente considerato, non gli si è dato, insomma, il peso che si doveva.

Nella corrispondenza, protocollata l’11 gennaio 2023,  tra Antonio Silva Lopez, Chief Insurance  Operations Officer Abarca, e il Comune riguardo alla conferma di pagamento del premio a validità della polizza, si specifica che ogni comunicazione per essere valida deve essere trasmessa via Pec “risultante sul frontespizio della polizza”. Ma, a ben guardare, il frontespizio non riporta alcuna Pec, quanto la mail dell’ignaro studio Orlandi.

E ancora, sempre nella nota trasmissione riscontro richiesta di conferma del premio, la ricevuta di versamento allegata da parte di Piacenza Parcheggi sarebbe avvenuta a favore di Pirrera srl (beneficiario) con un bonifico del 29 dicembre 2022 di tipologia non urgente, non istantaneo. Viene da chiedersi se il Comuna abbia fatto le dovute verifiche sul beneficiario e se il bonifico (non essendo istantaneo) sia stato revocato.

Il 27 febbraio 2024 il collegio dei revisori dei conti rileva che “vista la situazione di morosità del concessionario (versamento canone 2023) il
Collegio richiede all’Amministrazione se sia stata avviata la procedura di escussione della polizza fideiussoria”. Una sollecitazione che, unite a quelle più volte ribadite da parte dell’opposizione, assume una particolare rilevanza dal momento che l’escussione avrebbe evidenziato la falsità della fideiussione.

Fa riflettere poi la risposta  dell’amministrazione, in particolare del vice sindaco Perini, alle sollecitazioni del Collegio dei Revisori in merito alle verifiche sugli elementi essenziali della polizza previsti dal contratto di concessione originale a cui fa riferimento anche l’Avvocatura nelle comunicazioni datate 5 gennaio 2023. “Oltre a lasciare interdetti il richiamo ad una nota di un ufficio
interno dell’Ente espressa oltre 15 mesi fa, ci preme evidenziare che
essa è stata oggetto di analisi da parte degli uffici competenti …” è la risposta dell’assessore Perini. Si percepisce quasi un fastidio per un richiamo così lontano nel tempo, da un ufficio che fa parte dell’ente stesso.

Venendo poi a tempi molto più recenti, ovvero il giorno seguente l’annuncio  della sindaca Tarasconi in consiglio comunale, il Collegio dei Revisori, protocollo 8 maggio 2024,  scrive “l’attività di collaborazione ha come destinatario l’organo consiliare dell’Ente e non l’organo esecutivo o l’organo gestionale, che sono invece soggetti al controllo e tale attività è di supporto al Consiglio nella sua funzione di controllo ed indirizzo politico-amministrativo.” La trasmissione degli atti alla presidente Paola Gazzolo aveva come obiettivo rendere edotto il consiglio della situazione che si stava determinando. In verità, la corposa documentazione è arrivata, ai consiglieri, un paio di giorni dopo la notizia della fideiussione falsa.

E ancora i revisori “in data 8 aprile 2024 è già stato trasmesso alla Sua cortese attenzione il verbale n. 11 . In tale verbale già si segnalavano potenziali irregolarità di gestione con particolare riferimento alla fideiussione a garanzia del canone parcheggi piazza Cittadella.” Come a dire che i consiglieri sarebbero già dovuti essere informati da quella data.

 

 

 

FALSA FIDEIUSSIONE: TUTTO QUELLO CHE NON TORNA

Ogni giorno si aggiunge un tassello alla vicenda della falsa fideiussione. Un quadro complessivo che, purtroppo, non rincuora ma segna due posizioni ben nette e definite: da una parte quella degli organismi preposti a vigilare sulla regolarità economica e finanziaria dell’ente (Avvocatura e Collegio dei Revisori dei Conti) e dall’altra l’amministrazione che, animata dal desiderio di portare a casa il risultato, oggi si trova con una polizza fideiussoria falsa tra le mani. Sarà la Procura a stabilire le responsabilità, anche perché sembra che la vicenda abbia margini molto ampi, ben oltre i confini locali.

Sta di fatto che a leggere le carte, in più occasioni, gli inviti ad aprire gli occhi e a fare i dovuti controlli sono arrivati all’indirizzo dell’amministrazione e del direttore generale, oltre un anno fa. La sindaca è inflessibile nel rimarcare che tutti i controlli possibili sono stati eseguiti e che i dubbi sostanziali sollevati da Avvocatura e Revisori sono stati dipanati. Nell’ultimo consiglio comunale è emersa chiara la volontà della prima cittadina di ribadire l’assoluta buona fede e la massima trasparenza con cui ha agito l’ente in questa intricata vicenda.

In questo momento l’obiettivo dell’amministrazione è essere compatta verso un sistema che la vede al centro di una vicenda dai contorni non chiari che, è l’augurio di tutti, si chiariscano il prima possibile. Nei giorni scorsi la sindaca ha avuto un incontro con la maggioranza per ribadire la trasparenza dell’azione amministrativa. Ma pare che alcuni malumori serpeggino. A chi è andato il bonifico del premio della polizza di 37mila euro se Abarca Seguros sostiene di non aver mai emesso alcuna fideiussione in quel periodo con Piacenza Parcheggi? Eppure esiste la richiesta di conferma del pagamento del premio e di validità della polizza protocollata dal Comune il 9 gennaio 2023. Una richiesta eseguita, tramite Pec, dall’ingegner Carini. A ben guardare le carte, si nota che nell’indirizzo Pec vi è riportata la dicitura abarsaseguros@mypec.eu e non abarcaseguros@mypec.eu come effettivamente si chiama la compagnia assicurativa portoghese. Un errore poi corretto? Oppure effettivamente si tratta dell’indirizzo corretto?

Resta il fatto che sono giornate molto tese a Palazzo Mercanti, soprattutto guardando al futuro della pratica Piazza Cittadella: i lavori per il parcheggio dovranno partire solo con l’assoluta certezza che possano essere portati a termine, il rischio, in caso contrario, sarebbe quello di trovarsi con un cantiere infinito.

 

 

ANCHE IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI ESPRESSE DUBBI SULLA POLIZZA

Dopo l’Avvocatura (di cui abbiamo dato notizia qui https://www.zerocinque23.com/attualita/falsa-fideiussione-il-chi-va-la-dellavvocatura/ )

anche il Collegio dei Revisori dei Conti aveva avvertito il Comune a prestare particolare alla polizza fideiussoria rivelatasi falsa. In particolare, in un verbale dell’8 aprile 2024 il collegio scrive che “essendo il canone annuo concessorio garantito da polizza fideiussoria, il Collegio nutre seri dubbi che tale polizza emessa da Abarca Seguros  risponda al alcuni elementi essenziali previsti dal contratto di concessione originario, cioè: le fideiussione bancarie o assicurative rilasciate da un intermediario finanziario, dovranno prevedere la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la loro operatività dovrà essere stabilita entro 15 giorni a richiesta scritta del concedente”.

Nel verbale, Il Collegio richiede che l’amministrazione svolga e approfondisca le osservazioni riportate anche alla luce delle comunicazioni a firma dell’Avvocatura in data 5 gennaio 2023. Il Collegio, inoltre, dichiara necessaria anche la conferma da parte di specialisti terzi in merito alla validità della polizza quinquennale e della sua escutibilità, che confermi, “con assoluta certezza”, che i termini previsti per l’incasso del credito garantito anno 2023 non siano scaduti.

A questo proposito il Comune fa richiesta di un parere da parte di uno studio legale romano che confermerebbe la validità della polizza. Un parere che, insieme alle PEC con copia della fideiussione firmata da Piacenza Parcheggi e digitalmente da Abarca Seguros (allegata c’è anche il documento di identità dell’amministratore Antonio Silva Lopez) e alla copia del bonifico di 37mila euro relativo al pagamento de premio, ha tranquillizzato l’amministrazione sulla veridicità della polizza rivelatasi, di lì a poche settimane, falsa.

FALSA FIDEIUSSIONE: IL “CHI VA LA'” DELL’AVVOCATURA

Le avvisaglie a stare all’occhio ci sarebbero state eccome. La polizza fideiussoria a garanzia del canone 2023 da 1 milione 200 mila euro, risultata essere falsa, era stata sottoposta ad una istruttoria di base, da parte dell’Avvocatura, quando pervenne già in forma di bozza, il 29 dicembre 2022, pochi giorni prima della emissione, il 3 gennaio 2023 dalla succursale di Madrid della compagnia assicurativa Abarca Seguros.

Da fonti ben informate del Comune, risulta che il broker dell’ente, non avendo mai avuto rapporti con la compagnia portoghese in questione e non sapendo fornire indicazioni in merito alla solvibilità e solidità della stessa, invitava l’ente ad attenzionare la condizione di polizza secondo cui “la polizza non si intende stipulata e non crea alcun vincolo giuridico se non è firmata da tutte la parti e se il premio non è pagato”. Una condizione che è rimasta tale anche nel testo della polizza. Ma ci sono anche altri due aspetti da tenere in considerazione: la firma del rappresentante legale di Piacenza Parcheggi spa e la discordanza tra frontespizio e testo contrattuale della polizza.

Intanto, il Comune ha comunicato che Piacenza Parcheggi ha saldato, per intero, il canone 2023 per il servizio di gestione dei parcheggi a pagamento nel territorio comunale, per un totale di 1 milione e 37mila euro. Il Comune ha provveduto, inoltre, a inviare al concessionario formale richiesta di sostituzione immediata della polizza fideiussoria risultata falsa.

COMUNE E DEMANIO: SOTTOSCRITTO L’ACCORDO PER IL PIANO CITTA’ DEGLI IMMOBILI PUBBLICI

Da oggi Piacenza ha un Piano Città degli immobili pubblici: in una
nuova visione del patrimonio immobiliare pubblico, l’Agenzia del Demanio insieme con le istituzioni e il territorio adotta soluzioni innovative e sostenibili per creare valore economico, sociale ambientale e culturale. L’intesa tra il Sindaco di Piacenza e il Direttore dell’Agenzia del Demanio punta al riuso e alla rifunzionalizzazione di beni parzialmente utilizzati o in disuso da anni per
rispondere al meglio alle esigenze delle amministrazioni e dei cittadini.
Il Torrione Borghetto, il Torrione Fodesta, il Palazzo delle Poste (ex Palazzo della Spezieria), l’ex caserma Jacopo dal Verme, il Palazzo Costa Ferrari, la caserma Artale, la ex chiesa delle Benedettine, la ex chiesa di San Lorenzo, l’ex ospedale militare, l’ex Pertite (ex Polveriera) e la caserma L. Lusignani Sant’Antonio sono i primi 11 immobili di proprietà statale che saranno
valorizzati e rifunzionalizzati auspicabilmente anche in partenariato con i privati.

Gli immobili sono parte del patrimonio culturale di Piacenza, la loro bellezza e storia viene riportata in vita per i cittadini con nuove funzionalità.
Diverse le destinazioni ipotizzate: sedi universitarie, uffici innovativi e sostenibili per le Amministrazioni pubbliche, residenze, housing universitario e sociale, aree verdi attrezzate, servizi culturali per il cittadino.
“L’immobile pubblico è lo strumento per innovare l’Amministrazione pubblica, migliorare la qualità della vita delle nostre Città, creare attrattività, sostenibilità e resilienza al cambiamento climatico”, ha sottolineato il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. “Si tratta di un cambio di paradigma che porta l’attenzione al Territorio, fondamentale dunque è la sinergia tra le
Istituzioni, importante anche la partecipazione di investitori e imprenditori, in particolare quelli legati al Territorio.”

“La preziosa collaborazione intrapresa con l’Agenzia del Demanio, che ringrazio, per il percorso di valorizzazione di queste aree e beni immobiliari strategici per il futuro della città – rimarca la Sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi – è determinante per una rigenerazione urbana che esprima la visione complessiva del territorio e delle sue esigenze prioritarie, promuovendo la sostenibilità degli investimenti e la restituzione alla collettività di spazi la cui nuova destinazione d’uso si accompagni a progettualità condivise e partecipate”.

BILANCIO PARTECIPATIVO: AL VIA IL PERCORSO DA SABATO 13 APRILE. UN ANNO PER REALIZZARE I PROGETTI SCELTI

Si comincia ad entrare nel vivo con il bilancio partecipativo: sabato 13 aprile alle 10, presso la biblioteca Passerini Landi, ci sarà il primo incontro aperto alla città nel quale verranno illustrate tutte le fasi: tra aprile e maggio avverrà l’ideazione e la raccolta delle proposte; tra giugno e luglio la valutazione tecnica e lo sviluppo dei progetti; tra luglio e settembre la promozione dei progetti e tra settembre e ottobre il voto dei progetti stessi.

I progetti più votati, almeno 7, saranno finanziati fino ad esaurimento delle risorse stanziate; la realizzazione partirà dal 2025.

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